Riflessioni sul patriarcato con CC: differenze tra le versioni

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= Sintesi del dialogo: =
In questo dialogo, due interlocutori discutono sul concetto di patriarcato e sulle sue implicazioni nella società. L'interlocutore identificato come "CC" sostiene che il patriarcato è un sistema socio-culturale che permea la struttura di base della società umana. Al contrario di una semplice percezione individuale o di un fenomeno legato esclusivamente al sessismo, il patriarcato è visto come un prodotto evolutivo riconducibile a un modello di "harem" tipico dei primati. Questa struttura viene poi adattata e modellata dai modelli familiari e sociali nel corso del tempo.
CC fa poi riferimento all'idea che, nonostante le apparenti contraddizioni (come una donna che tratta male un uomo), le donne sono generalmente viste come un elemento secondario nel sistema patriarcale. Egli menziona la mascolinizzazione delle donne come un esempio contemporaneo di questa dinamica.
L'interlocutore "Io" chiede ulteriori dettagli sulla mascolinizzazione delle donne. CC risponde sostenendo che le donne hanno tradizionalmente avuto due modi per emergere in una società patriarcale: attraverso la sessualità, dove sono viste come oggetti, o attraverso l'imitazione del comportamento maschile, dove sono viste come copie. In entrambi i casi, questo rafforza piuttosto che sfida il sistema patriarcale.
Successivamente, "Io" chiede se le interpretazioni del patriarcato come forma di oppressione siano semplicistiche. CC concorda, spiegando che il patriarcato è un fenomeno molto più profondo e complesso di quanto suggeriscono queste interpretazioni. Esso è radicato in qualità intrinseche di conquista, sottomissione e riproduzione. CC argomenta che cambiare queste strutture istintive richiederebbe decine di migliaia di anni di evoluzione.
Infine, CC suggerisce che piuttosto che concentrarsi sullo stigma, sarebbe più utile promuovere l'educazione alle differenze e alle potenzialità. Secondo lui, la libertà femminile è tutt'altro che completa, e la libertà maschile sembra peggiorare. Ritiene che si dovrebbe riflettere maggiormente su questi problemi.
= Versione integrale =
Dunque, a mio parere in quel dibattito ci sono errori di fondo, anche se la visione della tua interlocutrice vi è più ampiezza di analisi.
Dunque, a mio parere in quel dibattito ci sono errori di fondo, anche se la visione della tua interlocutrice vi è più ampiezza di analisi.
CC: Gli errori principali sono quello di cogliere il patriarcato solo come percezione personale, dal tuo lato, e di identificarlo nella visione sessualizzante maschile, dall'altro.
CC: Gli errori principali sono quello di cogliere il patriarcato solo come percezione personale, dal tuo lato, e di identificarlo nella visione sessualizzante maschile, dall'altro.


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Quell'aspetto fondante dell'istinto, a parere mio, non è eliminabile se non in decine di migliaia di anni di evoluzione. È lì che spesso si confondono il patriarcato di fondo con la visione sessualizzante del maschio: il primo modella le società,  il secondo è solo un approccio personale ed istintivo
Quell'aspetto fondante dell'istinto, a parere mio, non è eliminabile se non in decine di migliaia di anni di evoluzione. È lì che spesso si confondono il patriarcato di fondo con la visione sessualizzante del maschio: il primo modella le società,  il secondo è solo un approccio personale ed istintivo
 
CC: A livello sociale sarebbe più utile potenziare l'educazione alle differenze ed alle potenzialità invece di lavorare sullo stigma. Oggi la libertà femminile è tutt'altro che compiuta e quella maschile va peggiorando. Forse bisognerebbe ragionarci un po'<div class="ezmob-footer ezoic-floating-bottom ezo_ad ezmob-footer-desktop" id="ezmobfooter"><center><span id="ezoic-pub-ad-placeholder-100"></span></center></div>
CC: A livello sociale sarebbe più utile potenziare l'educazione alle differenze ed alle potenzialità invece di lavorare sullo stigma. Oggi la libertà femminile è tutt'altro che compiuta e quella maschile va peggiorando. Forse bisognerebbe ragionarci un po'

Versione delle 23:19, 8 lug 2023

Sintesi del dialogo:

In questo dialogo, due interlocutori discutono sul concetto di patriarcato e sulle sue implicazioni nella società. L'interlocutore identificato come "CC" sostiene che il patriarcato è un sistema socio-culturale che permea la struttura di base della società umana. Al contrario di una semplice percezione individuale o di un fenomeno legato esclusivamente al sessismo, il patriarcato è visto come un prodotto evolutivo riconducibile a un modello di "harem" tipico dei primati. Questa struttura viene poi adattata e modellata dai modelli familiari e sociali nel corso del tempo.

CC fa poi riferimento all'idea che, nonostante le apparenti contraddizioni (come una donna che tratta male un uomo), le donne sono generalmente viste come un elemento secondario nel sistema patriarcale. Egli menziona la mascolinizzazione delle donne come un esempio contemporaneo di questa dinamica.

L'interlocutore "Io" chiede ulteriori dettagli sulla mascolinizzazione delle donne. CC risponde sostenendo che le donne hanno tradizionalmente avuto due modi per emergere in una società patriarcale: attraverso la sessualità, dove sono viste come oggetti, o attraverso l'imitazione del comportamento maschile, dove sono viste come copie. In entrambi i casi, questo rafforza piuttosto che sfida il sistema patriarcale.

Successivamente, "Io" chiede se le interpretazioni del patriarcato come forma di oppressione siano semplicistiche. CC concorda, spiegando che il patriarcato è un fenomeno molto più profondo e complesso di quanto suggeriscono queste interpretazioni. Esso è radicato in qualità intrinseche di conquista, sottomissione e riproduzione. CC argomenta che cambiare queste strutture istintive richiederebbe decine di migliaia di anni di evoluzione.

Infine, CC suggerisce che piuttosto che concentrarsi sullo stigma, sarebbe più utile promuovere l'educazione alle differenze e alle potenzialità. Secondo lui, la libertà femminile è tutt'altro che completa, e la libertà maschile sembra peggiorare. Ritiene che si dovrebbe riflettere maggiormente su questi problemi.

Versione integrale

Dunque, a mio parere in quel dibattito ci sono errori di fondo, anche se la visione della tua interlocutrice vi è più ampiezza di analisi. CC: Gli errori principali sono quello di cogliere il patriarcato solo come percezione personale, dal tuo lato, e di identificarlo nella visione sessualizzante maschile, dall'altro.

Il patriarcato è un sistema socio-culturale che permea la società "naturale" dell'essere umano: quella riconducibile all'harem, tipico della gran parte dei primati.

Su di essa si installa la parte utilitaristica, che identifica i modelli familiari e che cambia col passare del tempo

Quindi anche se tu vedevi tua nonna trattare male tuo nonno il sistema che determinava i rapporti fra sessi vedeva sempre la donna come elemento secondario.

Anche oggi il tema del patriarcato si vede nella mascolinizzazione delle donne in ambito di concorrenza fra generi ed interna al genere proprio

CC: Dove la donna non ha trovato sbocco per il suo essere ha finito per trasformarsi  in un elemento attivo del patriarcato. E' un giro contorto ma rappresenta il circolo istintivo dell' homo

CC: Va fortemente diviso il patriarcato di fondo dall'aspetto sessuale, dal modello sociale e dall'estetica della società.

Il primo è ineludibile poiché evoluzionistico; il secondo andrebbe solo gestito con naturalezza (mente è castrato da religioni sacre e laiche); il terzo è l'equilibrio su cui bisognerebbe lavorare, mentre finisce per essere vittima dei punti precedenti; il quarto è la conclusione deforme a cui si giunge di forzatura in forzatura

Io: ma per mascolinizzazione delle donne che intendi?

Io: manda un vocale se preferisci

Io: molto interessante comunque

CC: Le donne da sempre hanno solo due modi per emergere: attraverso la sessualità o attraverso l'imitazione del maschio. Nel primo caso sono oggetto, nel secondo (mascolinizzazione)  sono copia. In entrambi i casi sono foraggianti del patriarcato

Io: stavo pensando ad una cosa... ma quindi le interpretazioni che fa la gente sui social del patriarcato come oppressione e via discorrendo è estremamente di superficie?

Io: cioè non è tanto una questione di chi rompa più le balle

Io: o dell'equilibrio sociale che cambia magari dal '68 ad oggi

Io: è qualcosa di più profondo?

Io: tipo "in passato una donna prima di concedersi ad un uomo chiedeva in cambio un contratto scritto di mantenimento"

Io: questa potrebbe essere solo una conseguenza?

Io: e la struttura patriarcale deriva semplicemente dal fatto che i maschi sono fisicamente più forti e la femmina esigerà protezione dal maschio? grossomodo una cosa simile, giusto?

CC: Grossomodo sì, identificabili in qualità intrinseche di conquista, sottomissione e riproduzione. Un homo maschio può fecondare anche sei o sette femmine in un giorno; pensa quanto è più complicato il patriarcato derivante dal concetto di harem nella mantide religiosa

Quell'aspetto fondante dell'istinto, a parere mio, non è eliminabile se non in decine di migliaia di anni di evoluzione. È lì che spesso si confondono il patriarcato di fondo con la visione sessualizzante del maschio: il primo modella le società,  il secondo è solo un approccio personale ed istintivo

CC: A livello sociale sarebbe più utile potenziare l'educazione alle differenze ed alle potenzialità invece di lavorare sullo stigma. Oggi la libertà femminile è tutt'altro che compiuta e quella maschile va peggiorando. Forse bisognerebbe ragionarci un po'