Riflessione lunga sulle false accuse

Da Tematiche di genere.
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Speaker1: Poco tempo fa in un gruppo una ragazza ha detto che per lei era quasi meglio un innocente in carcere che uno stupratore fuori. Mi ha dato molto fastidio, così discutevo con un'altra ragazza delle false denunce, della nuova legislazione e delle difficoltà a dimostrare se ci sia stata o meno una violazione del consenso.

Era notte fonda quando ha iniziato a mandarmi molti vocali raccontandomi la sua storia di stupro e ti dirò... ovviamente a lei non ho detto nulla, però ci sono rimasto molto perplesso. Senza fare nomi ho raccontato la vicenda a due ragazze ed entrambe hanno detto che quello non era uno stupro.

La psicologia sociale dice che la tendenza all'omologazione è tanto più forte quanto più è bassa l'autostima e quindi è massima tra gli adolescenti. In quella fascia d'età sono talmente "incasinati", passami il termine, che molti psicologi sono concordi nel dire che è prematuro fare delle diagnosi. Ricordi il periodo proana, il periodo in cui tutte si autodiagnosticavano disturbi psicologici? Ora, ti dirò... in quel caso specifico la mia fortissima impressione fu che lei cercasse dal ragazzo una dimostrazione di affetto (secondo le modalità immaginate da lei) e da me... beh, 20 - 30 minuti di vocali, su una cosa estremamente personale, con una persona con cui hai parlato solo su un gruppo e solo pochi minuti prima..

Giustamente è solo un caso e non si può dire nulla, però altro caso. C'è una ragazza un'influencer che ha subito violenza sessuale da parte di un conoscente. Non ha sporto denuncia e anzi lì per lì si è vantata di averlo sedotto. Solo anni dopo si è resa conto che si era autoingannata. Guardo la sua storia e la trovo commovente..

Poi qualche giorno dopo in un una diretta riporta una versione leggermente diversa della stessa storia. Ora tu immagina di essere un giudice che deve valutare un'accusa senza averne gli elementi. Normalmente, in qualsiasi altro caso tranne questi di violenza sessuale, il processo sarebbe archiviato all'istante; così perlomeno mi spiegava un'avvocato. Perché la nostra costituzione ci vede innocenti fino a prova contraria e se l'unica prova è la parola di qualcuno non si può procedere. Per i crimini sessuali fanno un'eccezione a favore della persona che si dichiara vittima, valutano anche in base all'attendibilità dell'accusatrice. L'avvocato che mi spiegava questa cosa mi diceva che sono le famose domande tanto odiate dalle femministe. Ad ogni modo la ragazza di cui parlavo se non erro ha affermato di soffrire di un disturbo di personalità borderline. Disturbo che prende il nome dall'essere considerato a cavallo tra quelli comuni (nevrosi) e quelli gravi (psicosi). Sulla linea del bordo.

Cambia idea dopo anni, ha un disturbo psicologico molto grave, riferisce due versioni leggermente diverse a distanza di giorni e ha un vantaggio notevole in termini di visibilità a raccontare una storia che per quello che sappiamo potrebbe essere completamente inventata... dovremmo crederle sulla parola?

Terzo caso.. qualche mese fa una mia conoscente deve a testimoniare per una falsa accusa di stupro. C'erano tipo 8 persone in stanza ma questo non ha fermato la ragazza (che il tizio aveva rifiutato) dallo sporgere false accuse.

Altra cosa ancora... i mass media creano imitatori e autosuggestione. Anche questo è studiato in psico sociale, ci ho fatto un post copiando proprio il testo di un libro universitario.

Ultima cosa.. un ragazzo mi raccontava che il fratello è stato accusato (solo a parole, non in tribunale) di stupro dalla ragazza.

Lui si è scusato mille volte, ma non è assolutamente convinto che si fosse trattato di stupro (ah, è stato picchiato dagli amici di lei tra l'altro)

C'è un sociologo che ha parlato di questi fenomeni come isteria di massa causata dai mass media. Panico morale.

Speaker2: Quello che dici è assolutamente vero, ma questo non toglie, al di là di poi quali siano le conseguenze giudiziarie, che giustificare certe molestie o trovarsi a doverle accettare fa parte della nostra cultura. Io mi addentro molto poco nel giudiziario, perché sparerei sciocchezze in tutte le direzioni a raffica o almeno questo è il mio timore da persona che non se ne occupa.

Speaker1: Sì... però anche catastrofizzare e fare melodrammi. Veniamo da secoli in cui le donne non lavoravano, non avevano grandi esperienze, dipendevano dall'uomo. Per circostanziare l'epoca De Andrè descrive la situazione di una 50ina di anni fa così:

Ma la passione spesso conduce

A soddisfare le proprie voglie

Senza indagare se il concupito

Ha il cuore libero oppure ha moglie

E fu così che da un giorno all'altro

Bocca di rosa si tirò addosso

L'ira funesta delle cagnette

A cui aveva sottratto l'osso

Ma le comari d'un paesino

Non brillano certo in iniziativa

Le contromisure fino a quel punto

Si limitavano all'invettiva

Si sa che la gente dà buoni consigli

Sentendosi come Gesù nel tempio

Si sa che la gente dà buoni consigli

Se non può più dare cattivo esempio

Così una vecchia mai stata moglie

Senza mai figli, senza più voglie

Si prese la briga e di certo il gusto

Di dare a tutte il consiglio giusto

E rivolgendosi alle cornute

Le apostrofò con parole argute

"Il furto d'amore sarà punito"

Disse "dall'ordine costituito"

E quelle andarono dal commissario

E dissero senza parafrasare

"Quella schifosa ha già troppi clienti

Più di un consorzio alimentare"

Cioè... una volta tante ragazze risposero ad un sondaggio sullo stupro dicendo che avrebbero preferito morire. Così feci un sondaggio anche io per indagare le cause di un'affermazione così estrema e chiesi ad una ragazza cosa ne pensava. Una che lavora con vere vittime di stupro e sostanzialmente disse che c'è un eccesso di protezione.

Non dico che abbia ragione, però se delle ragazze se la prendono con un capro espiatorio (vedi quel tifoso di Greta Beccaglia) sostenendo che 12 anni di reclusione sarebbero giusti (e lei sfrutta pure l'occasione per ottenere visibilità...)

beh... forse la cultura oscilla tra il ridimensionare la gravità di certe cose (che viene amplificata a dismisura per altri motivi culturali) e quello che dicevi tu prima

Speaker2: Ma ovviamente. Che poi io tizio se ne esce con zero anni e forse una multa. Lo spiegò checcaflo, semplicemente perché man mano decade una dopo l'altra ogni pena. Ma condividere DODICI ANNI DI RECLUSIONE fa un sacco di click, tra concordi e discordi.

Speaker1: Vero. infatti maledetti mass media..

Speaker2: Guarda, a chi deve vendere, esclusi pochi, interessa poco di femminismo, maschilismo, antisessismo. Se vende, va bene, qualunque cosa dica. Infatti a Sanremo ci mettono tutto, così ognuno guarda quello che gli dà ragione e una polemica al giorno su cui dibattano tutti.

stefrohisi

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