Ragazza violentata sul treno: tra il problema delle molestie e quello del sensazionalismo mediatico: differenze tra le versioni

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=== Meme divisivo: reazione mia ===
'''Io:''' hey! ho realizzato una cosa assurda sulla manipolazione della popolazione però non so se ti va di sentirla perché.. l'esempio che ho trovato.. inizia da una svista in cui cadono le donne (aiuto non picchiarmi 🙈)[[File:Meme sulla ragazza violentata su un treno.png|miniatura|Il meme recita: L'urgenza tipicamente femminile di mettere in atto un'autolimitazione delle proprie libertà quando viaggia da sola per abbassare le probabilità di essere stupr4t4 mentre aspetta che tutti i maschi etero cis vengano educati al rispetto delle donne e a non essere molesti e/o violenti verso di esse.]]Una mia amica ha condiviso questo meme, ''a te'' non dovrebbe sembrare esagerata o fastidiosa, anzi, dovresti percepirla come giustificata e utile, mentre ''a me'' ha suscitato una reazione emotiva abbastanza forte. E il punto è questo, a te la mia reazione emotiva potrebbe sembrare sbagliata, e potresti provare a spiegarla pensando che io sia stronzo o redpill o che non capisca come si sentono le donne, ma se vuoi capire cosa cerco di dire devi "uscire dal tuo corpo" 😬, distaccarti dalle tue emozioni e sforzarti di non cercare spiegazioni al mio comportamento e di continuare a voler capire anche se provi emozioni negative.
'''Io:''' hey! ho realizzato una cosa assurda sulla manipolazione della popolazione però non so se ti va di sentirla perché.. l'esempio che ho trovato.. inizia da una svista in cui cadono le donne (aiuto non picchiarmi 🙈)[[File:Meme sulla ragazza violentata su un treno.png|miniatura|Il meme recita: L'urgenza tipicamente femminile di mettere in atto un'autolimitazione delle proprie libertà quando viaggia da sola per abbassare le probabilità di essere stupr4t4 mentre aspetta che tutti i maschi etero cis vengano educati al rispetto delle donne e a non essere molesti e/o violenti verso di esse.]]Una mia amica ha condiviso questo meme, ''a te'' non dovrebbe sembrare esagerata o fastidiosa, anzi, dovresti percepirla come giustificata e utile, mentre ''a me'' ha suscitato una reazione emotiva abbastanza forte. E il punto è questo, a te la mia reazione emotiva potrebbe sembrare sbagliata, e potresti provare a spiegarla pensando che io sia stronzo o redpill o che non capisca come si sentono le donne, ma se vuoi capire cosa cerco di dire devi "uscire dal tuo corpo" 😬, distaccarti dalle tue emozioni e sforzarti di non cercare spiegazioni al mio comportamento e di continuare a voler capire anche se provi emozioni negative.
'''Lei:''' Non è che la percepisco forzata/ utile/giustificata..ecc è che la leggo come se mi trasmettesse le cose cose che leggessi in "l'acqua è liquida e trasparente" 😂. Cioè, la percepisco come vera in primis perché sono meccanismi che attivo, ma non capisco sinceramente, non penso tu sia stronzo ma è come se io ''provassi un'emozione forte davanti un ragazzo nero che mi racconta del suo bullismo da bambino per il colore della pelle e che per paura oggi eviti di dare confidenza alle persone bianche; in quanto bianca non avrei alcuna reazione forte perché mi sento a posto, so quello che lui vive è un meccanismo di protezione e dunque impreciso per forza, perché non potrà calarsi nella soggettività di ogni bianco per scoprire se è razzista o no. Ma io starei tranquilla affinché possa scoprire in me, una persona che appunto non gli fa del male, se vuole e ne ha piacere ovviamente.'' <u>Non riesco ad immaginare in questo contesto di avere IO una reazione forte</u>, se non fossi una di quelle persone che hanno fatto bullismo in passato 🙄.


'''Io:''' ok... il problema è che mi vengono mille esempi per mostrarti nella storia come la situazione che descrivi (che non ti suscita preoccupazioni) si è trasformata in drammatica. Ma il problema è che nel momento in cui te le faccio notare ti potresti trovare ad avere due idee in contrasto.. E genera una sensazione di fastidio molto forte<ref>Dissonanza cognitiva</ref>. Quindi io temo che tu mi dirai che il paragone è esagerato, che non posso mettere le due cose sullo stesso piano. Ma il punto è che la reazione giusta sarebbe cercare tu stessa altri esempi meno gravi (da notare la mia paranoia, ho paura di essere allontanato).
=== Se non ho nulla da nascondere, che mi importa se mi controllano? ===
'''Lei:''' Non è che la percepisco forzata/ utile/giustificata..ecc è che la leggo come se mi trasmettesse le cose cose che leggessi in "l'acqua è liquida e trasparente" 😂. Cioè, la percepisco come vera in primis perché sono meccanismi che attivo, ma non capisco sinceramente, non penso tu sia stronzo ma <blockquote>''è come se io provassi un'emozione forte davanti un ragazzo nero che mi racconta del suo bullismo da bambino per il colore della pelle e che per paura oggi eviti di dare confidenza alle persone bianche; in quanto bianca non avrei alcuna reazione forte perché mi sento a posto. So quello che lui vive è un <u>meccanismo di protezione</u> e dunque impreciso per forza, perché non potrà calarsi nella soggettività di ogni bianco per scoprire se è razzista o no. <u>Ma io starei tranquilla</u> affinché possa scoprire in me, una persona che appunto non gli fa del male, se vuole e ne ha piacere ovviamente.'' </blockquote><u>Non riesco ad immaginare in questo contesto di avere IO una reazione forte, se non fossi una di quelle persone che hanno fatto bullismo in passato</u> 🙄.
 
=== La storia insegna o preoccupazioni eccessive? ===
'''Io:''' ok... mi vengono in mente diversi <u>esempi storici</u> per cercare di chiarire il mio punto di vista, ma sono tutti estremi e non vorrei che mi fraintendessi. Perché sono esempi forti, in cui la situazione che descrivi (che non ti suscita preoccupazioni) si è trasformata in drammatica. Quindi io temo che tu mi dirai che il '''paragone''' è esagerato, che non posso mettere le due cose sullo stesso piano, ma non è questo che sto cercando di fare. Non sto cercando di porre episodi così diversi a confronto, ma di analizzare il '''pattern'''<ref>'''''Pattern'''''  viene utilizzato per descrivere un "''disegno, modello, schema, schema ricorrente, struttura ripetitiva''".
 
Il termine è utilizzato soprattutto in ambito scientifico o tecnico, ma anche in altri contesti - anche nella politica, aspetti sociali, affettivi o lavorativi - quando si vuole indicare uno schema di comportamenti, azioni, fenomeni o situazioni ricorrenti.</ref> che hanno in comune.
E inoltre essendo un <u>tema delicato</u>, ho <u>paura</u> che si generi dissonanza cognitiva (genera una sensazione di fastidio molto forte<ref>Dissonanza cognitiva</ref>). Ma il punto è che la reazione giusta sarebbe cercare tu stessa altri esempi meno gravi (da notare la mia paranoia, ho paura di essere allontanato).


'''Lei:''' Bon vediamo Sono curiosa 😂
'''Lei:''' Bon vediamo Sono curiosa 😂


'''Io:''' Pensa alle guerre fatte dagli USA. Il meccanismo è: crollano le twin towers, la gente prova emozioni negative, viene fatta passare una legge<ref>https://it.wikipedia.org/wiki/USA_PATRIOT_Act</ref> che restringe molto le libertà e i diritti dei cittadini e viene mossa guerra contro l'Iraq. Gli iraqueni non terroristi potevano dire: «Non riesco ad immaginare in questo contesto di avere IO una reazione forte, se non fossi un terrorista». Nella storia è accaduto molto spesso, quasi sistematicamente. Si provoca e si usano le reazioni come casus belli.  
'''Io:''' Pensa alle guerre fatte dagli USA. Crollano le Twin Towers → la gente prova emozioni negative viene fatta passare una legge (il ''patrioct act'')<ref>https://it.wikipedia.org/wiki/USA_PATRIOT_Act</ref> che restringe molto le libertà e i diritti dei cittadini e viene mossa guerra contro l'Iraq. Avremmo potuto non immaginare la preoccupazione di un iraqueno non terrorista ed una eventuale reazione di fastidio o paura, ma col senno di poi avremmo avuto torto.
 
Nella storia è accaduto molto spesso che si siano usate delle motivazioni ideologiche come scusa (''casus belli''<ref>'''''Casus belli''''' è una locuzione latina il cui significato letterale è "motivo della guerra". Tale espressione è usata per indicare un evento addotto a motivazione ufficiale per la dichiarazione di guerra, in genere diverso o secondario rispetto a motivazioni economiche, politiche e sociali che gli storici ritengono essere alla base di un conflitto.
 
Tra i più importanti "casus belli" ricordiamo, in ordine temporale: il ratto di Elena, l'assedio di Sagunto, la defenestrazione di Praga, l'imboscata di Jumonville, l'attentato di Sarajevo, l'incidente di Ual Ual e l'incidente di Gleiwitz.</ref>) per muovere guerra. Ma non è qualcosa limitato ai conflitti, anche le dinamiche tra Israele e Palestina ne sono un altro esempio, poco sopra parlavo di Patrioct Act e, se non erro, anche ''Orwell'' parla di queste tecniche. Anche il docufilm [https://it.wikipedia.org/wiki/Fahrenheit_9/11 Fahreneit 9/11] e il libro [https://it.wikipedia.org/wiki/Shock_economy Shock Economy] parlano di queste cose.
 
=== Nello specifico delle problematiche maschili cosa si rischierebbe? ===
 
==== Legislativi ====
Nel caso dei maschi una studentessa di giurisprudenza diceva così: <blockquote>«Sono d'accordo. Con la Convenzione di Lanzarote non si è capito più niente e il furore repressivo è alle stelle, si va a colpire [...] in puro stile diritto penale del nemico»</blockquote><blockquote>Ma il problema è anche che '''il nostro legislatore è sciatto, frettoloso e parla alla pancia delle persone'''. Crede di aver fatto bene con la '''legge sullo stalking'''. Ha agito in buona fede? Forse ma bella merda che ha partorito.
beh posso sicuramente dire che la '''norma''' incriminatatrice gli atti persecutori, il 612 bis, già di per sé è indeterminata, è '''<u>poco chiara</u>''', per '''due motivi''':
 
Per prima cosa parla di '''condotte reiterate'''. Sì, ma reiterate quanto? Due volte già basta. Già basta chiamare due volte il proprio ex per integrare un comportamento reiterato. Non dirmi che tu non hai mai telefonato o mandato due volte un messaggio ad una tua ex dopo una litigata...


Ne parla anche Orwell se non erro, ad ogni modo l'idea di superiorità morale che si ha da giovani è ciò che impedisce di capire che le persone spesso non sono peggio di noi, sono come noi e stanno reagendo. Anche il docufilm [https://it.wikipedia.org/wiki/Fahrenheit_9/11 Fahreneit 9/11] e il libro [https://it.wikipedia.org/wiki/Shock_economy Shock Economy] parlano di queste cose, anche le dinamiche tra Israele e Palestina ne sono un altro esempio.
In secondo luogo la norma parla di '''comportamenti idonei a provocare uno stato di turbamento''' o comunque tali da costringere a mutare le abitudini di vita. Ma cosa vuol dire? Che hai cambiato nome, casa, stato? O che magari hai semplicemente deciso di cambiare edicola o bar? Converrai con me che l'offensività dei (numerosissimi!) Comportamenti che possono essere sussunti nella fattispecie astratta è talmente eterogenea che la norma assume contorni sfumati, vaghi, e come sempre in questi casi diventa terreno dell'arbitrio del giudice.


Nel caso dei maschi una studentessa di giurisprudenza diceva così: <blockquote>«Sono d'accordo. Con la Convenzione di Lanzarote non si è capito più niente e il furore repressivo è alle stelle, si va a colpire [...] in puro stile diritto penale del nemico»</blockquote><blockquote>'''Femminicidi e Stalking'''
Ma questo e niente... divertiti: <nowiki>https://www.ordineavvocatitrani.it/pubblica/articolo.php?articolo=2316</nowiki>
È normale che siano solo supposizioni. È sempre difficile individuare la causa di un crimine e si procede sempre per teorie e per tentativi. Il fatto è che a seconda della teoria che si è elaborata sulla causa del crimine si decide quale strategia applicare per prevenirlo, quindi purtroppo dalla qualità di questa teoria dipende molto... a volte si vince, a volte si perde. Concordo sull'uso sbagliato del termine femminicidio, che dovrebbe essere impiegato con molta più precisione.


Ma il problema è anche che '''il nostro legislatore è sciatto, frettoloso e parla alla pancia delle persone'''. Crede di aver fatto bene con la '''legge sullo stalking'''. Ha agito in buona fede? Forse ma bella merda che ha partorito. L'uso distorto della categoria femminicidio è UN fattore ma non è l'unico
Dico che forse bisognerebbe <u>rivedere l'idea della rilevanza penale del comportamento di chi manda due messaggi consecutivi alla ex fidanzata dopo che si sono lasciati</u>.


beh posso sicuramente dire che la norma incriminatatrice gli atti persecutori, il 612 bis, già di per sé è indeterminata, è poco chiara, per due motivi.
'''Quando le leggi sono così sfuggenti, sei nelle mani del giudice.''' Magari x che ha mandato due messaggi alla ex fidanzata viene condannato. Y che ha fatto la stessa cosa o cose più gravi invece no perché magari il giudice non riscontra il nesso causale, perché il turbamento non è abbastanza prolungato, non so se mi spiego. </blockquote>
<small>[altre citazioni qui<ref>'''Femminicidi e Stalking'''


Per prima cosa parla di condotte reiterate. , ma reiterate quanto? Due volte già basta. Già basta chiamare due volte il proprio ex per integrare un comportamento reiterato. Non dirmi che tu non hai mai telefonato o mandato due volte un messaggio ad una tua ex dopo una litigata...
È normale che siano solo supposizioni [ndr. si parla delle cause dei cosiddetti femminicidi, consiglio vivamente l'approfondimento]. È sempre difficile individuare la causa di un crimine e si procede sempre per teorie e per tentativi. Il fatto è che a seconda della teoria che si è elaborata sulla causa del crimine si decide quale strategia applicare per prevenirlo, quindi purtroppo dalla qualità di questa teoria dipende molto... a volte si vince, a volte si perde. Concordo sull'uso sbagliato del termine femminicidio, che dovrebbe essere impiegato con molta più precisione. L'uso distorto della categoria femminicidio è UN fattore ma non è l'unico </ref>].</small>


In secondo luogo la norma parla di comportamenti idonei a provocare uno stato di turbamento o comunque tali da costringere a mutare le abitudini di vita. Ma cosa vuol dire? Che hai cambiato nome, casa, stato? O che magari hai semplicemente deciso di cambiare edicola o bar? Converrai con me che l'offensività dei (numerosissimi!) Comportamenti che possono essere sussunti nella fattispecie astratta è talmente eterogenea che la norma assume contorni sfumati, vaghi, e come sempre in questi casi diventa terreno dell'arbitrio del giudice.
==== Problemi di percezione distorta e illusione del controllo ====
[[File:Misperception Index by Ipsos - 2018.png|miniatura|L'italia è al 18° posto tra i paesi con una percezione della realtà più distorta dai mass media.]]
Inoltre la percezione di tante ragazze che stupri e [[femminicidi]] siano qualcosa di frequente è distorta. A causa del martellamento mediatico può sembrare che un omicidio per gelosia sia un fenomeno culturale, ma non è così<ref>Si veda l'articolo sui [[Femminicidi]]</ref>.


Ma questo e niente... divertiti
Non è un concetto intuitivo, ma siamo 60 milioni, i numeri di <u>ogni cosa</u> che accade sono elevati, non per questo si può dire che siano fenomeni culturali o diffusi. Per fare un esempio ogni giorno in Italia muoiono 1700 persone, quante muoiono di malasanità? Meglio non chiederselo...


<nowiki>https://www.ordineavvocatitrani.it/pubblica/articolo.php?articolo=2316</nowiki>
E anche l'idea che si possano azzerare i casi di ingiustizie è falsa. Per quanto ci spaventi, per quanto possiamo essere motivati,  non è realistico ridurli a zero, non ci riusciremmo neppure usando - letteralmente - metodi nazisti. Vedi anche [https://www.stateofmind.it/2019/04/controllo-illusione/ illusione del controllo].


Dico che forse bisognerebbe rivedere l'idea della rilevanza penale del comportamento di chi manda due messaggi consecutivi alla ex fidanzata dopo che si sono lasciati


Quando le leggi sono così sfuggenti, sei nelle mani del guide. Magari x che ha mandato due messaggi alla ex fidanzata viene condannato. Y che ha fatto la stessa cosa o cose più gravi invece no perché magari il giudice non riscontra il nesso causale, perché il turbamento non è abbastanza prolungato ecc. Non so se mi spiego</blockquote>Inoltre la percezione di tante ragazze che stupri e [[femminicidi]] siano qualcosa di frequente è distorta. È studiato e dimostrato (vedi [https://it.wikipedia.org/wiki/Euristica_della_disponibilit%C3%A0 euristica della disponibilità] e [[Percezione distorta dei pericoli|percezione del pericolo]]). Siamo 60 milioni, i numeri di <u>ogni cosa</u> che accade sono elevati. Non si può ottenere 0 casi di cosa brutta che ci spaventa, non ci riusciremmo neppure usando metodi nazisti. Per fare un esempio ogni giorno muoiono 1700 persone. Emotivamente, a causa del martellamento mediatico, ad una ragazza può sembrare che un omicidio per gelosia sia un fenomeno culturale, ma non è così<ref>Si veda l'articolo sui [[Femminicidi]]</ref>.
È studiato e dimostrato (vedi [https://it.wikipedia.org/wiki/Euristica_della_disponibilit%C3%A0 euristica della disponibilità] e [[Percezione distorta dei pericoli|percezione del pericolo]]).  
E ciò che vedono i maschi sono ragazze che chiedono leggi mostruosamente severe e populiste perché hanno paura
E ciò che vedono i maschi sono ragazze che chiedono leggi mostruosamente severe e populiste perché hanno paura



Versione delle 21:38, 12 dic 2021

Meme divisivo: reazione mia

Io: hey! ho realizzato una cosa assurda sulla manipolazione della popolazione però non so se ti va di sentirla perché.. l'esempio che ho trovato.. inizia da una svista in cui cadono le donne (aiuto non picchiarmi 🙈)

Il meme recita: L'urgenza tipicamente femminile di mettere in atto un'autolimitazione delle proprie libertà quando viaggia da sola per abbassare le probabilità di essere stupr4t4 mentre aspetta che tutti i maschi etero cis vengano educati al rispetto delle donne e a non essere molesti e/o violenti verso di esse.

Una mia amica ha condiviso questo meme, a te non dovrebbe sembrare esagerata o fastidiosa, anzi, dovresti percepirla come giustificata e utile, mentre a me ha suscitato una reazione emotiva abbastanza forte. E il punto è questo, a te la mia reazione emotiva potrebbe sembrare sbagliata, e potresti provare a spiegarla pensando che io sia stronzo o redpill o che non capisca come si sentono le donne, ma se vuoi capire cosa cerco di dire devi "uscire dal tuo corpo" 😬, distaccarti dalle tue emozioni e sforzarti di non cercare spiegazioni al mio comportamento e di continuare a voler capire anche se provi emozioni negative.

Se non ho nulla da nascondere, che mi importa se mi controllano?

Lei: Non è che la percepisco forzata/ utile/giustificata..ecc è che la leggo come se mi trasmettesse le cose cose che leggessi in "l'acqua è liquida e trasparente" 😂. Cioè, la percepisco come vera in primis perché sono meccanismi che attivo, ma non capisco sinceramente, non penso tu sia stronzo ma

è come se io provassi un'emozione forte davanti un ragazzo nero che mi racconta del suo bullismo da bambino per il colore della pelle e che per paura oggi eviti di dare confidenza alle persone bianche; in quanto bianca non avrei alcuna reazione forte perché mi sento a posto. So quello che lui vive è un meccanismo di protezione e dunque impreciso per forza, perché non potrà calarsi nella soggettività di ogni bianco per scoprire se è razzista o no. Ma io starei tranquilla affinché possa scoprire in me, una persona che appunto non gli fa del male, se vuole e ne ha piacere ovviamente.

Non riesco ad immaginare in questo contesto di avere IO una reazione forte, se non fossi una di quelle persone che hanno fatto bullismo in passato 🙄.

La storia insegna o preoccupazioni eccessive?

Io: ok... mi vengono in mente diversi esempi storici per cercare di chiarire il mio punto di vista, ma sono tutti estremi e non vorrei che mi fraintendessi. Perché sono esempi forti, in cui la situazione che descrivi (che non ti suscita preoccupazioni) si è trasformata in drammatica. Quindi io temo che tu mi dirai che il paragone è esagerato, che non posso mettere le due cose sullo stesso piano, ma non è questo che sto cercando di fare. Non sto cercando di porre episodi così diversi a confronto, ma di analizzare il pattern[1] che hanno in comune. E inoltre essendo un tema delicato, ho paura che si generi dissonanza cognitiva (genera una sensazione di fastidio molto forte[2]). Ma il punto è che la reazione giusta sarebbe cercare tu stessa altri esempi meno gravi (da notare la mia paranoia, ho paura di essere allontanato).

Lei: Bon vediamo Sono curiosa 😂

Io: Pensa alle guerre fatte dagli USA. Crollano le Twin Towers → la gente prova emozioni negative → viene fatta passare una legge (il patrioct act)[3] che restringe molto le libertà e i diritti dei cittadini e viene mossa guerra contro l'Iraq. Avremmo potuto non immaginare la preoccupazione di un iraqueno non terrorista ed una eventuale reazione di fastidio o paura, ma col senno di poi avremmo avuto torto.

Nella storia è accaduto molto spesso che si siano usate delle motivazioni ideologiche come scusa (casus belli[4]) per muovere guerra. Ma non è qualcosa limitato ai conflitti, anche le dinamiche tra Israele e Palestina ne sono un altro esempio, poco sopra parlavo di Patrioct Act e, se non erro, anche Orwell parla di queste tecniche. Anche il docufilm Fahreneit 9/11 e il libro Shock Economy parlano di queste cose.

Nello specifico delle problematiche maschili cosa si rischierebbe?

Legislativi

Nel caso dei maschi una studentessa di giurisprudenza diceva così:

«Sono d'accordo. Con la Convenzione di Lanzarote non si è capito più niente e il furore repressivo è alle stelle, si va a colpire [...] in puro stile diritto penale del nemico»

Ma il problema è anche che il nostro legislatore è sciatto, frettoloso e parla alla pancia delle persone. Crede di aver fatto bene con la legge sullo stalking. Ha agito in buona fede? Forse ma bella merda che ha partorito.

beh posso sicuramente dire che la norma incriminatatrice gli atti persecutori, il 612 bis, già di per sé è indeterminata, è poco chiara, per due motivi:

Per prima cosa parla di condotte reiterate. Sì, ma reiterate quanto? Due volte già basta. Già basta chiamare due volte il proprio ex per integrare un comportamento reiterato. Non dirmi che tu non hai mai telefonato o mandato due volte un messaggio ad una tua ex dopo una litigata...

In secondo luogo la norma parla di comportamenti idonei a provocare uno stato di turbamento o comunque tali da costringere a mutare le abitudini di vita. Ma cosa vuol dire? Che hai cambiato nome, casa, stato? O che magari hai semplicemente deciso di cambiare edicola o bar? Converrai con me che l'offensività dei (numerosissimi!) Comportamenti che possono essere sussunti nella fattispecie astratta è talmente eterogenea che la norma assume contorni sfumati, vaghi, e come sempre in questi casi diventa terreno dell'arbitrio del giudice.

Ma questo e niente... divertiti: https://www.ordineavvocatitrani.it/pubblica/articolo.php?articolo=2316

Dico che forse bisognerebbe rivedere l'idea della rilevanza penale del comportamento di chi manda due messaggi consecutivi alla ex fidanzata dopo che si sono lasciati.

Quando le leggi sono così sfuggenti, sei nelle mani del giudice. Magari x che ha mandato due messaggi alla ex fidanzata viene condannato. Y che ha fatto la stessa cosa o cose più gravi invece no perché magari il giudice non riscontra il nesso causale, perché il turbamento non è abbastanza prolungato, non so se mi spiego.

[altre citazioni qui[5]].

Problemi di percezione distorta e illusione del controllo

L'italia è al 18° posto tra i paesi con una percezione della realtà più distorta dai mass media.

Inoltre la percezione di tante ragazze che stupri e femminicidi siano qualcosa di frequente è distorta. A causa del martellamento mediatico può sembrare che un omicidio per gelosia sia un fenomeno culturale, ma non è così[6].

Non è un concetto intuitivo, ma siamo 60 milioni, i numeri di ogni cosa che accade sono elevati, non per questo si può dire che siano fenomeni culturali o diffusi. Per fare un esempio ogni giorno in Italia muoiono 1700 persone, quante muoiono di malasanità? Meglio non chiederselo...

E anche l'idea che si possano azzerare i casi di ingiustizie è falsa. Per quanto ci spaventi, per quanto possiamo essere motivati, non è realistico ridurli a zero, non ci riusciremmo neppure usando - letteralmente - metodi nazisti. Vedi anche illusione del controllo.


È studiato e dimostrato (vedi euristica della disponibilità e percezione del pericolo). E ciò che vedono i maschi sono ragazze che chiedono leggi mostruosamente severe e populiste perché hanno paura

Lei: Ma la domanda è perché i maschi dovrebbe temere di leggi che tutelano da un omicidio o che le inasprisce? Perché questo dovrebbe essere un problema se si ha la coscienza a posto? 😅 non arrivo a capire ciò sinceramente

Io: Un po' perché se le ragazze sono così emotive non gli basterà inasprire le pene sugli omicidi e perché il legislatore è superficiale. Lo vedi dalle parole dell'avvocatessa

La metto in maniera scherzosa: siamo umani, le ragazze sono considerate il gentil sesso, se qualcosa le spaventa le leggi cercano (giustamente) di tutelarle

Voi pensate così:

Tizio ha dato una pacca sul sedere alla giornalista, ah si crede divertente 😡😡😡😡😡😤😤😤🤬🤬🤬🤬🤬👹👺👹👹👹👹👿👿👿👿👿

Deve morireeeee 👹👹👹👹

Lei: No allora, non è che le ragazze sono emotive, è che se mi succede qualcosa e mi incazzo, e non posso provvedere a farmi giustizia da sola, pretendo allora, come giusto sia, che sia la giustizia a placare questa sete di riscatto. Perché la giustizia passa anche da ciò, sebbene non si dica.

Io: Però ritieni che 12 anni di carcere siamo giusti?

Lei: 12 anni no, Ma 1 anno o 6 mesi sì (da notare che la stessa ragazza qualche giorno fa era favorevole ai 12 anni)

Io: Sì, ma più sei sensibile e più la condanna deve diventare severa? Io pure sono molto sensibile.

Lei: Non è un discorso di sensibilità, più è grosso il danno più la condanna è severa.

Io: Per una falsa denuncia di stalking? Come plachiamo la mia sete di giustizia?

Lei: Col carcere. Idem

Io: Ok e nei casi in cui non c'è certezza? Tipo il figlio di Grillo?

Io: E inoltre la psicologia dice chiaro e tondo che la percezione del danno è molto soggettiva..[7]

Lei: Il danno oltre alla pacca, è che lei greta si è ritrovata disturbata nel posto di lavoro, ed è stata messa in una situazione di soggezione nei confronti di colleghi e superiori. Soggezione è dire poco perché per queste cose una volta ti licenziavano

Io: Ok, ma.. anche mille eventi completamente diversi possono causare rischi analoghi. Un superiore o un collega che ti rimprovera ad esempio, ma soprattutto cosa dovremmo dire di tutti quelli che hanno partecipato alla gogna mediatica contro il molestatore? Per la legge non si poteva, è diffamazione, non puoi umiliare qualcuno.

Articolo 595 del codice penale

Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente [ndr. reato di ingiuria], comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 euro.

Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a 2064 euro.

Se l'offesa è recata col mezzo della stampa [57-58bis] o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a 516 euro.

Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio [342], le pene sono aumentate.

Lei: Penso sia giusto, perché così una persona prima di fare certe cose entra in paranoia e si mette le mani in tasca (effetto dissuasivo della legge, si chiama così?). Se lo ha fatto è che perché non aveva la minima percezione di cosa stesse facendo, oppure pensava di farla liscia come chissà quante altre volte!

Io: Qui ti volevo, quindi deve pagare perché MAGARI l'aveva fatto altre volte? O deve pagare per tutti quelli che molestano delle ragazze? O sono ragionamenti emotivi? Ora mettiti nei panni di un maschio

Lei: Non ti sto dicendo che deve pagare perché magari l'ha fatto altre volte, ti sto dicendo che probabilmente lui ha fatto quel gesto lì con una tale noncuranza perché evidentemente si sentiva sicuro che facendo quella cosa nessuno lo avrebbe fermato e non avrebbe pagato niente. Sarebbe passata, pensava di avere il coltello dalla parte del manico. Potrebbe essere anche la prima volta per lui, ok, però io ne dubito perché un gesto del genere non lo fai se non sei abituato a farlo. Cioè io una pacca sul non c*** così a un ragazzo non l'ho mai data, non mi è mai capitato per nessun motivo. Non mi è mai passato per l'anticamera del cervello, questo perché ho un concetto molto belle rigoroso di cosa sia il rispetto nei confronti di un corpo che non è il mio appunto.

Io: ok, però ti voglio far riflettere su un'altra cosa. Quello che manca tantissimo ai più giovani è l'aver visto com'era la società 10 - 15 - 20 anni fa. Prima ad esempio tutte le donne volevano sposarsi, tutte le donne si sentivano super in colpa alla sola idea di abortire, si sentivano assassine. Cosa c'entra con ciò che dicevi sulla tua moralità? Volevo sottolineare che i valori di cui ti vanti, non è che li hai perché sei tu, ma anche perché la società inculca questi valori. Molto spesso questi valori sono come una medaglia: hanno pro e contro, se portati all'estremo diventano disfunzionali. Un esempio era la visione dell'aborto che c'era in passato. Molto spesso sento le donne dire che si stanno liberando da questi valori patriarcali e anche io lo ritengo un bene. Quindi bisogna stare attenti e non abbassare mai lo spirito critico anche quando si parla di cose che noi non faremmo mai perché sì, è vero che dare una pacca sul c*** e qualcosa è bruttissimo, ma è vero anche che 10 anni fa parlavano di omicidio per una donna che sceglieva di interrompere una gravidanza. Quindi attenzione a dare per scontate affermazioni che ci sembrano totalmente sensate (es. l'aborto è un omicidio, una manata è violenza sessuale da punire con 12 anni di carcere).

Lei: Il tema sull'aborto comunque è stato ripreso dagli anni 60-70 quando è entrato in gioco con le femministe radicali. Anche il discorso della pillola anticoncezionale. Lì comunque sicuramente la maggior parte non era femminista, era contro, però poi comunque l'opinione pubblica si plasma anche sentendo altre campane. Quindi boh.

È quello che voglio dire è che a me ad esempio non importa se sinceramente se 10-20-30 anni fa ragionavano in modo diverso, mi interessa capire perché ragionano in quel modo Vabbè e mi chiedo soprattutto hanno gli stessi strumenti che io oggi per aggiungere alla risposta a cui io sono giunta, oppure no? Perché in quel caso non possiamo mettere le cose sullo stesso piano. Banalmente prima c'era molto più l'idea di ascoltare una morale religiosa, che oggi non c'è più e quella è una cosa che comunque incide perché fa leva sul peccato e sai queste stronzate.

Io: Guarda.. purtroppo fino a 10 - 15 anni fa le mie coetanee (cioè ragazze di 30 anni) lo vivevano ancora come infiniti sensi di colpa...


Lo stupro di una ragazza sul treno è un episodio isolato, è qualcosa di episodico, non culturale. La stampa dei regimi totalitari esalta la cronaca nera. Ad opera di un extracomunitario che tu non vuoi condannare perché ti farebbe sentire cattiva..

Se le ragazze non capiscono che su 60 milioni di persone accade tutto per me significa che c'è un problema con scuola, famiglia, ecc

Perché in quello stesso giorno ci saranno stati 10 incidenti per cause ingiuste, 500 errori di malasanità, gente che è rimasta sfigurata per le ragioni più disparate

Ma l'euristica della disponibilità chiarisce bene che la gente percepisce come probabile ciò di cui sente parlare

Inoltre in italia c'è tanto edonismo, tanta protezione e un'adolescenza molto lunga. Questo non aiuta.

Il tipo crea il meme per ottenere visibilità, una ragazza lo condivide, le viene fatto notare che si è resa un po' ridicola.

Invece di accettare la cosa alza il tiro, così appare isterica ma:

  1. i suoi amici per empatia lasciano perdere
  2. chi la deride/cerca di farla ragionare viene etichettato come redpill
  3. sui social lei appare supergnocca e tantissimi ragazzi se ne sbattono proprio di andarci a discutere

Però dire le cose in faccia è difficile, limitarsi a pensarle è facilissimo.

Stereotipo che le donne sono isteriche rinnovato


C'è veramente un problema educativo, ma è di machismo...

come tu hai una reazione emotiva di fronte alla vicenda, molti maschi l'avranno di fronte alle tue reazioni emotive


Euristica della disponibilità


Ad ogni modo un maschio legge il tuo post e pensa: "mio dio che fifone le ragazze 😂"

Lui non è così masochista da dirtelo in faccia, io purtroppo devo essere ritardato

La realtà è che su 60 milioni di persone accade TUTTO

Se i TG ci riportassero lo 0,1% delle cose brutte che sono successe ieri, vomiteremmo per una settimana di seguito

  1. Pattern viene utilizzato per descrivere un "disegno, modello, schema, schema ricorrente, struttura ripetitiva". Il termine è utilizzato soprattutto in ambito scientifico o tecnico, ma anche in altri contesti - anche nella politica, aspetti sociali, affettivi o lavorativi - quando si vuole indicare uno schema di comportamenti, azioni, fenomeni o situazioni ricorrenti.
  2. Dissonanza cognitiva
  3. https://it.wikipedia.org/wiki/USA_PATRIOT_Act
  4. Casus belli è una locuzione latina il cui significato letterale è "motivo della guerra". Tale espressione è usata per indicare un evento addotto a motivazione ufficiale per la dichiarazione di guerra, in genere diverso o secondario rispetto a motivazioni economiche, politiche e sociali che gli storici ritengono essere alla base di un conflitto. Tra i più importanti "casus belli" ricordiamo, in ordine temporale: il ratto di Elena, l'assedio di Sagunto, la defenestrazione di Praga, l'imboscata di Jumonville, l'attentato di Sarajevo, l'incidente di Ual Ual e l'incidente di Gleiwitz.
  5. Femminicidi e Stalking È normale che siano solo supposizioni [ndr. si parla delle cause dei cosiddetti femminicidi, consiglio vivamente l'approfondimento]. È sempre difficile individuare la causa di un crimine e si procede sempre per teorie e per tentativi. Il fatto è che a seconda della teoria che si è elaborata sulla causa del crimine si decide quale strategia applicare per prevenirlo, quindi purtroppo dalla qualità di questa teoria dipende molto... a volte si vince, a volte si perde. Concordo sull'uso sbagliato del termine femminicidio, che dovrebbe essere impiegato con molta più precisione. L'uso distorto della categoria femminicidio è UN fattore ma non è l'unico
  6. Si veda l'articolo sui Femminicidi
  7. Traumi: «Se ci riferiamo, ad esempio, alla Terapia Cognitiva, assumiamo che gli stati emotivi e comportamentali di una persona non siano determinati dagli eventi in sé, quanto piuttosto dal modo in cui la persona interpreta soggettivamente la situazione e quindi dai propri convincimenti e dalle proprie credenze. Alla luce di questo assunto, se analizziamo le credenze, avremo la spiegazione del perché un individuo si è comportato in un determinato modo in una data circostanza» Epiteto. “L’uomo non soffre per le cose in sé, ma per le opinioni che egli ha di quelle cose” “Se una cosa esterna ti tormenta, non soffri per quella cosa in sé, ma per il giudizio che hai su di essa. Ed è in tuo potere spazzar via subito quel giudizio” Marco Aurelio “Non c’è niente di buono o di cattivo, è il pensiero che lo rende tale” William Shakespeare Vedi anche Criminalizzazione in giurisprudenza