Ragazza violentata sul treno: tra il problema delle molestie e quello del sensazionalismo mediatico: differenze tra le versioni

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====== Alcuni commenti dal web a riguardo ======
====== Alcuni commenti dal web a riguardo ======
<blockquote><small>"Siccome il tema è "caldo", a loro conviene gettare benzina sul fuoco, come facevano anni fa con gli immigrati, in cui si soffiava sul fuoco quando avvenivano furti in casa. I nostri giornalisti sono particolarmente bravi a esasperare i fatti di cronaca, fai attenzione a cosa succede nei giorni successivi ad un importante incidente stradale o aereo, magicamente gli incidenti simili si moltiplicano. Lo abbiamo visto anche con i vaccini, alcuni giornalacci online erano persino riusciti a pubblicare la notizia di una persona che era "morta dopo il vaccino".. investita da un autobus."</small>
<blockquote><small>"Siccome il tema è "caldo", a loro conviene gettare benzina sul fuoco, come facevano anni fa con gli immigrati, in cui si soffiava sul fuoco quando avvenivano furti in casa. I nostri giornalisti sono particolarmente bravi a esasperare i fatti di cronaca, fai attenzione a cosa succede nei giorni successivi ad un importante incidente stradale o aereo, magicamente gli incidenti simili si moltiplicano. Lo abbiamo visto anche con i vaccini, alcuni giornalacci online erano persino riusciti a pubblicare la notizia di una persona che era "morta dopo il vaccino".. investita da un autobus."</small>
<small>"In ogni caso io continuo a chiedermi perché quando succedono episodi razzisti e omofobi si dà la colpa, giustamente, ai razzisti e agli omofobi (non ai generici bianchi o eterosessuali), mentre con i crimini a danno delle donne si parla sempre di generici maschi/uomini. Forse manca un termine per definire più precisamente questo genere di uomini? Che se lo inventino, visto che sono così bravi gli attivisti a inventarsi parole nuove per definire ogni cosa; ma ho il sospetto che non vogliano perché in fin dei conti dentro di loro covano il desidero di prendersela con gli uomini in generale, proprio sperando in una reazione di fastidio. Già di norma esiste un [[gap empatico a danno degli uomini]], figurarsi quanto è facile incolparli tutti di qualcosa indiscriminatamente. E ciò che vedono i maschi sono ragazze che chiedono leggi mostruosamente severe e populiste perché hanno paura."</small></blockquote>
<small>"In ogni caso io continuo a chiedermi perché quando succedono episodi razzisti e omofobi si dà la colpa, giustamente, ai razzisti e agli omofobi (non ai generici bianchi o eterosessuali), mentre con i crimini a danno delle donne, spesso si parla in termini generali di maschi/uomini. Potrebbe essere utile avere un termine per definire più precisamente questo genere di uomini? Gli attivisti spesso introducono nuovi termini per definire diverse situazioni, forse potrebbero aiutare anche in questo caso. Ma è possibile che ci sia resistenza, poiché talvolta sembra che ci sia un desiderio di colpevolizzare tutti gli uomini, alimentando reazioni negative. Già di norma esiste un [[gap empatico a danno degli uomini]], figurarsi quanto è facile incolparli tutti di qualcosa indiscriminatamente. E ciò che alcuni uomini vedono sono donne che chiedono leggi più severe, probabilmente influenzate dalla paura."</small></blockquote>
== Conclusioni ==
== Conclusioni ==
Identifico tra i principali problemi sui social:
Identifico tra i principali problemi sui social:
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Riguardo le motivazioni, molte persone forse finiscono per adattarsi a questo clima di impossibilità al dialogo, fomentandosi e scadendo in provocazioni. In generale comunque tanti sono interessati ad un confronto competitivo più che al dialogo costruttivo in cui si scambiano opinioni: il contesto culturale emula i modelli televisivi imposti da trasmissioni (come l'Arena), e tanti cercano di rimarcare il proprio senso di superiorità morale, forse cercando validazioni esterne e appartenenza; del resto molti passano il tempo sui social come distrazione o sfogo, non sono realmente interessate al confronto o alla riflessione.
Riguardo le motivazioni, molte persone forse finiscono per adattarsi a questo clima di impossibilità al dialogo, fomentandosi e scadendo in provocazioni. In generale comunque tanti sono interessati ad un confronto competitivo più che al dialogo costruttivo in cui si scambiano opinioni: il contesto culturale emula i modelli televisivi imposti da trasmissioni (come l'Arena), e tanti cercano di rimarcare il proprio senso di superiorità morale, forse cercando validazioni esterne e appartenenza; del resto molti passano il tempo sui social come distrazione o sfogo, non sono realmente interessate al confronto o alla riflessione.


In aggiunta a ciò, in Italia c'è un immenso populismo da parte dei politici; quelli con valori a sostegno della società, che si ritengono progressisti, "di sinistra", a favore della giustizia sociale, a mio avviso non sono altro che un ingranaggio del sistema, così come la controparte: Jean-Pierre Faye, filosofo francese, espose a riguardo la «Teoria del ferro di cavallo» secondo cui, come i due punti finali dello zoccolo del cavallo, le posizioni d’estrema destra e d’estrema sinistra sono vicine tra loro più di quanto lo siano rispettivamente alla destra e alla sinistra.  
In aggiunta a ciò, in Italia si nota un forte populismo da parte di alcuni politici. Anche coloro che promuovono valori progressisti, "di sinistra", e sostengono la giustizia sociale, potrebbero essere visti come parte del sistema, così come la loro controparte: Jean-Pierre Faye, filosofo francese, espose a riguardo la «Teoria del ferro di cavallo» secondo cui, come i due punti finali dello zoccolo del cavallo, le posizioni d’estrema destra e d’estrema sinistra sono vicine tra loro più di quanto lo siano rispettivamente alla destra e alla sinistra.  
== Note ==
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