Modifica di
Ragazza violentata sul treno: tra il problema delle molestie e quello del sensazionalismo mediatico
(sezione)
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Attenzione:
non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se
accedi
o
crei un'utenza
, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.
Controllo anti-spam.
NON
riempirlo!
== Conclusioni == Identifico tra i principali problemi sui social: * scarso interesse dei più soprattutto verso temi impegnati → minoranze rumorose monopolizzano il dialogo → paura (o disinteresse) a esporsi per tante persone bilanciate * fraintendimenti e attribuzione delle cause dell'aggressività altrui alla personalità/idee dell'altro → conseguente chiusura al dialogo e frustrazione * motivazioni egoistiche, dal volersi sentire migliori, al diffondere norme comportamentali ideali per noi, allo sfogarsi arrivando a ferire gli altri interlocutori. non basta la riflessione, la conoscenza o un'analisi basata su elementi razionali o scientifici, è fondamentale l'ascolto e le modalità con cui si comunica, in quanto le emozioni sono centrali nell'essere umano e basta un fraintendimento per suscitare meccanismi di difesa nell'interlocutore. Queste incomprensioni spesso avviano fraintendimenti a cascata ed un climax ascendente di aggressività nella conversazione. Riguardo le motivazioni, molte persone forse finiscono per adattarsi a questo clima di impossibilità al dialogo, fomentandosi e scadendo in provocazioni. In generale comunque tanti sono interessati ad un confronto competitivo più che al dialogo costruttivo in cui si scambiano opinioni: il contesto culturale emula i modelli televisivi imposti da trasmissioni (come l'Arena), e tanti cercano di rimarcare il proprio senso di superiorità morale, forse cercando validazioni esterne e appartenenza; del resto molti passano il tempo sui social come distrazione o sfogo, non sono realmente interessate al confronto o alla riflessione. In aggiunta a ciò, in Italia si nota un forte populismo da parte di alcuni politici. Anche coloro che promuovono valori progressisti, "di sinistra", e sostengono la giustizia sociale, potrebbero essere visti come parte del sistema, così come la loro controparte: Jean-Pierre Faye, filosofo francese, espose a riguardo la «Teoria del ferro di cavallo» secondo cui, come i due punti finali dello zoccolo del cavallo, le posizioni d’estrema destra e d’estrema sinistra sono vicine tra loro più di quanto lo siano rispettivamente alla destra e alla sinistra.
Oggetto:
Per favore tieni presente che tutti i contributi a Tematiche di genere si considerano pubblicati nei termini d'uso della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo (vedi
Tematiche di genere:Copyright
per maggiori dettagli). Se non desideri che i tuoi testi possano essere modificati e ridistribuiti da chiunque senza alcuna limitazione, non inviarli qui.
Inviando il testo dichiari inoltre, sotto tua responsabilità, che è stato scritto da te personalmente oppure è stato copiato da una fonte di pubblico dominio o similarmente libera.
Non inviare materiale protetto da copyright senza autorizzazione!
Annulla
Guida
(si apre in una nuova finestra)
Menu di navigazione
Strumenti personali
Accesso non effettuato
discussioni
contributi
entra
Namespace
Pagina
Discussione
italiano
Visite
Leggi
Modifica
Modifica sorgente
Cronologia
Altro
Navigazione
Pagina principale
Ultime modifiche
Categorie
Principali Categorie
Pagine orfane
Pagine prive di categorie
Semantic Ask
Una pagina a caso
Aiuto su MediaWiki
Modifica Sidebar
Strumenti
Puntano qui
Modifiche correlate
Carica un file
Pagine speciali
Informazioni pagina