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Ragazza violentata sul treno: tra il problema delle molestie e quello del sensazionalismo mediatico
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== C'è davvero un tentativo di "Sminuire la violenza sulle donne"? == Per quanto possa sembrare assurdo dubitare delle nostre interpretazioni, non è assolutamente detto che chi ''si esprime male intenda negare o sminuire le violenze di cui sono vittime le donne'', anzi, non è nemmeno automatico dare per scontato che l'errore comunicativo sia stato solo da una parte; gli altri potrebbero essere passati troppo in fretta alle conclusioni. spesso chi commenta si sente accusato di aver sottolineato il concetto di "''[[wikipedia:NotAllMen|not all men"]]'' o tende a reagire dopo aver subito aggressioni e reazioni spropositate per aver criticato il sensazionalismo mediatico. Secondo la ''psicologia,'' la spiegazione di questi fraintendimenti può dipendere da vari elementi, il primo è che la spiegazione che ci diamo di fronte ad un evento che ci suscita emozioni negative è quella di attribuire al nostro interlocutore una personalità negativa ([https://it.wikipedia.org/wiki/Errore_fondamentale_di_attribuzione errore fondamentale di attribuzione]), di etichettarlo come diverso da noi e di ricondurre le sue idee a stereotipo ([[In-group e out-group, teoria dell'identità sociale|in-group e out-group]]). Vedi anche la pagina [[Opinione di una sociologa sul maschilismo oggi]]. Spesso la chiave sono le incomprensioni che si generano tra le due parti del discoro, quella che è stata vittima potrebbe percepire un tentativo di sminuire eventi traumatici, anche se de facto non è quello il punto, di conseguenza la discussione si fa più accesa, subentrano emozioni forti in gioco e il tentativo di dialogo degenera. ====== Commenti e reazioni costruttive ====== Ma non sempre questo si verifica, fortunatamente: ho più volte letto riflessioni e commenti posti in maniera più opportuna, senza provocare e con empatia, che, pur sottolineando come i mass media non abbiano sempre favorito la causa femminile, sono riusciti ad ottenere un maggior numero di riscontri e soprattutto un dialogo costruttivo. Di seguito un esempio di un commento di una ragazza sui social: <blockquote>"È davvero brutto come i media hanno parlato di questa vicenda con i soliti toni divisori (uomo violento/donna vittima). Seppur è giusto riconoscere che le donne siano le maggiori vittime nelle violenze sessuali (ovviamente anche gli uomini lo possono essere), la vicenda della ragazza stuprata sul treno non riesco a non vederla se non in un'ottica di perpetrare un danno a una "preda". La ragazza, il genere non c'entra, era una preda: da sola e impegnata in un'altra attività. Purtroppo poi, culturalmente, le donne vengono viste spesso come esseri deboli, fragili e a cui scassare il cazzo facilmente perché considerate più tranquille e quindi ecco il tassello che chiude il tutto per quei due balordi. Ma cosa sarebbe cambiato se, al posto di quella ragazza, ci fosse stato un uomo anziano o un altro uomo ritenuto da questi stronzi come preda? Cosa cambia quando gli aggressori sono le baby gang di ragazzi e ragazze? La vittima è sempre una persona ritenuta fragile e in estremo svantaggio. (Antisessismo tempo fa pubblicò diverse fonti di come le aggressioni sessuali, fisiche ecc. Siano una prova della dominanza di una persona verso un'altra.)"</blockquote>Si potrebbe replicare che bisogna sempre schierarsi dalla parte delle vittime, che essere pignoli a fare analisi distaccate con una persona che ha subito traumi e violenze sia cinico e da evitare, ma uno dei problemi fondamentali è che tante volte non ci si rende conto che [[Anche i nostri interlocutori sono vittime|anche molti dei nostri interlocutori sono vittime.]] Il patriarcato<ref>Che tra l'altro non vuol dire "è colpa dei maschi".</ref> ha creato [[Perché alcune persone coscienziose si triggerano per il femminismo|immensi problemi anche ai maschi]] di cui tra l'altro si parla molto poco. L'intento dell'articolo è proprio quello di evidenziare come questa <u>polarizzazione</u> vada a discapito della causa femminile, e come la spettacolarizzazione operata dai mass media nel riportare le notizie sui social sia solo finalizzata ad ottenere maggiore visibilità. Un altro commentatore anticipa proprio questa tematica: <blockquote>"Il problema di cui mi lamento non è generico, è estremamente specifico. Mi lamento di come i mass media sfruttino un episodio singolo di violenza gravissimo (stupro/femminicidio) in una popolazione vessata da diffusi episodi di violenza a danno dei più deboli (molestie tipo pacca sul sedere / alzare gonne / scoprire i genitali) che interessano più volte nel corso della loro vita una enorme percentuale di donne (italiane sembra in particolar modo) per generare un'ondata di sdegno e indignazione fortissima che sfocia in affermazioni talmente emotive e giustizialiste da generare una controreazione." </blockquote>Un altro commento si lamenta invece di coloro che sostengono il concetto di educazione a riguardo: «Ma cosa vuol dire educare? Se si dice ad uno stupratore di non stuprare (che come fai a sapere in anticipo se qualcuno è lo è poi è un altro programma) gli viene un illuminazione e non stupra più?». E a proposito di ciò mi chiedo: gli stupratori sono persone con un problema culturale o educativo? Sono criminali? Vanno educati o gli va fatta psicoterapia? Non sarebbe ora che qualcuno al governo si occupasse seriamente di indagare a riguardo? ====== La mia opinione ====== Discutere sui social cercando neutralità e dialogo mi ha portato a tanta frustrazione, ma mi ha permesso anche di capire che basta una minoranza ''rumorosa'' per causare una percezione distorta. Queste problematiche di comunicazione non vanno assolutamente a negare o sminuire l'esistenza di problemi a danno delle donne, ma spesso rimangono invisibili offline ed appaiono quasi eccessive online: molte volte il problema non è legato né alla personalità né alla cultura del mio interlocutore o all'opinione in questione, quanto invece una risposta al modo in cui mi sono posto o al fatto di essere subentrato in una discussione già calda (esattamente ciò che ribadisce l'errore fondamentale di attribuzione). Le azioni giudicate come eccessive, per assurdo, sarebbero causate proprio dal tentativo di conciliare le due parti. A tal riguardo ho esposto qui [[Teoria sulla polarizzazione e dialogo con una ragazza|una riflessione riguardo la polarizzazione]] . La conseguenza sembra essere una sempre maggior polarizzazione.
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