Problematiche dell'istruzione: differenze tra le versioni

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== Categorizzazioni a scuola: intelligente-stupido  ==
Una cosa che non ho mai potuto soffrire del '''sistema scolastico''' è la tendenza a '''categorizzare in modo dicotomico gli studenti: "intelligente"-"stupido", "svogliato"-"diligente", "veloce"-"lento"'''. Sopratutto nel contesto delle scuole '''elementari''', ciò porta alla creazione di vere e proprie caste in cui la possibilità di riscatto è davvero limitata perché talvolta è difficile vincere il pregiudizio che gli insegnanti si sono costruiti (non sto qua a fare un pippone sulle profezie che si autoavverano).


[[File:Levels of citizen satisfaction with the education system 2.png|miniatura|Livello di soddisfazione dei cittadini riguardo il sistema educativo. I pallini rossi indicano la situazione 10 anni fa. Dal grafico si nota come l'Italia sia uno degli stati peggiori tra quelli dell'Europa.]]
Ho purtroppo notato questo atteggiamento categorizzante anche nel '''contesto universitario''' all'interno del quale ho sempre sentito frasi come "eh ma quello riesce perché è bravo".
 
Io credo che per raggiungere il "successo" (oddio odio questa parola perché non voglio emulare Chiara Ferragni né usare parole analoghe come efficienza/outcome o rendimento: non sono abbastanza capitalista anche se compro le cose su amazon) ci siano altri elementi che rientrino in gioco:
* la motivazione, gli obiettivi,
* la capacità di accogliere le frustrazioni e i fallimenti,
* bassi livelli di ansia (l'ansia è davvero la nemica del rendimento),
* un forte interesse nei confronti di una determinata materia,
* essere dotati di un'autostima più o meno decente,
* vivere in un clima familiare sereno magari privo di interferenze come problemi economic
* avere un metodo di studio efficace che riduca il tempo dedicato allo studio,
* avere bravi insegnanti,
* essere in grado di ottimizzare i tempi e dedicarsi ad altre attività non meno importanti.
È davvero '''anacronistico considerare''' la fantomatica '''intelligenza innata come unico determinante''' nella riuscita di qualcosa, '''è davvero una visione limitata che incarcera le persone''' e il loro modo di percepirsi e che limita la possibilità di andare avanti nella vita.
 
Con questo post non sto dicendo che la via obbligatoria del successo sia la laurea e che bisogna fare di tutto per ottenere un titolo di studio per sentirsi realizzati (anzi, ''a dirla tutta non penso che la didattica universitaria sia sto granché''), '''dico solo che è davvero limitante avere pregiudizi nei confronti delle persone sulla base di capacita cognitive considerate solo come qualcosa di innato e di non modificabile'''.
 
Le persone non sono stereotipi di se stesse, non credo che siano dotate di atteggiamenti così prevedibili che tendono a una costante reiterazione anche se è comodo pensarla così (non sto qua a fare un pippone su tutti i pregiudizi infondati che ho vissuto nell'ultimo periodo perché rischio di cadere in altri argomenti e non voglio star qui è citare Pirandello uno nessuno centomila).
 
Tra l'altro l'intelligenza non credo che sia qualcosa di veramente quantificabile e il QI lasciamolo alle selezioni per diventare marines mentre il concetto relativo ai talenti innati lasciamolo a Gesù che ok mi sta simpa ma non così tanto
 
Riflessione by SM
== Livello di soddisfazione dei cittadini riguardo il sistema educativo ==
[[File:Levels of citizen satisfaction with the education system 2.png|miniatura|Livello di soddisfazione dei cittadini riguardo il sistema educativo. I pallini rossi indicano la situazione 10 anni fa. Dal grafico si nota come l'Italia sia uno degli stati peggiori tra quelli dell'Europa.|nessuno|600x600px]]
[[Categoria:Problematiche sociali]]

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