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== Caratteristiche == Toril Moi, professoressa alla [[Università Duke|Duke University]], ha definito il termine “postfemminismo” come '''un femminismo che decostruisce il binario tra il femminismo “liberale”, basato sull’uguaglianza e quello "radicale"''', basato sulla differenza. Questa ambivalenza da un lato sembra annunciare la fine del femminismo, dall'altro è diventata essa stessa oggetto di discussione nell’ambiente femminista<ref name="ref_A">{{Cita libro|titolo=Kavka, Misha (2002). "Feminism, Ethics, and History, or What is the "Post" in Postfeminism?". Tulsa Studies in Women's Literature. 21 (1): 29–44.}}</ref>. Tuttavia, alcuni affermano che è impossibile allineare il femminismo con la definizione di "post", poiché sarebbe impensabile definire il mondo attuale una società post razzista, post-classista e post-sessista, sancendo una netta rottura con il passato<ref name="ref_A" />. Dopo vent'anni, il termine postfemminista è ancora usato per riferirsi alle giovani donne, "che si pensa traggano beneficio dal movimento delle donne, attraverso un accesso allargato all'occupazione e all'istruzione e nuovi accordi familiari, ma allo stesso tempo non spingono per ulteriori cambiamenti politici", afferma Pamela Aronson (figlia di Aronson?), professoressa di [[sociologia]]. Il postfemminismo è un argomento molto dibattuto poiché implica che il femminismo sia "morto" e "perché l'uguaglianza che assume è in gran parte un mito"<ref>{{Cita libro|titolo=Aronson, Pamela (2003). "Feminists or "Postfeminists"?: Young Women's Attitudes toward Feminism and Gender Relations". Gender and Society. 17 (6): 903–22}}</ref>. Secondo Diane Davis, il postfemminismo è invece solo una continuazione di ciò che vogliono i femminismi della prima e della seconda ondata<ref>{{Cita libro|titolo=Davis, Debra Diane, Breaking Up [at] Totality: A Rhetoric of Laughter (Carbondale: Southern Ill. Univ. Press, 2000 (ISBN 0-8093-2228-5)), p. 141 n. 8}}</ref>. La ricerca condotta presso la Kent State University ha ristretto il postfemminismo a quattro affermazioni principali:<ref>{{Cita libro|titolo=Abbott, Pamela; Tyler, Melissa; Wallace, Claire (2006). An Introduction to Sociology: Feminist Perspectives. Routledge. p. 52.}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Hall, Elaine J.; Rodriguez, Marnie Salupo (2003). "The Myth of Postfeminism". Gender and Society. 17 (6): 878–902.}}</ref> * il sostegno al femminismo è diminuito * le donne hanno iniziato a odiare il femminismo e le femministe * la società ha già raggiunto l'uguaglianza sociale, rendendo così il femminismo obsoleto * l'etichetta "femminista" non piaceva a causa dello stigma negativo.
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