Polemica sulle mascherine rosa alla polizia

Da Tematiche di genere.
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Copertina del libro "Il cerchio antisessista: Cos'è il sessismo, quali danni comporta per tutti e come superarlo"

Riportiamo una riflessione da una storia della pagina Instagram @il_cerchio_antisessista (segnaliamo inoltre il suo libro omonimo, Il cerchio antisessista):

Introduzione[modifica | modifica sorgente]

Ritorna alla ribalta il tema della "mascolinità tossica", alimentato da meme passivo-aggressivi diretti ai maschi, spesso associati all'uso delle mascherine rosa da parte delle forze dell'ordine.

La discussione sul tema sembra spesso diventare un'accesa disputa che coinvolge diversi fronti, lasciando spazio a sensazioni di disagio. In questo contesto, proponiamo un approfondimento sul tema della mascolinità tossica redatto da un autore che ha vissuto una condizione opposta a questa definizione, avendo esperito nella sua vita una demonizzazione di tutto ciò che viene classificato come "maschile".

Contesto[modifica | modifica sorgente]

L'argomento sottolinea l'insufficienza di argomentazioni moderne e spinte culturali quando queste vengono utilizzate in modo irrazionale. Questa irriflessività porta a un tifo acritico per una "fazione" piuttosto che un'altra, tra chi preferisce una versione moderna o tradizionale del maschio e della femmina, e tra tutti coloro che non riescono a distaccarsi dall'idea che ci debba sempre essere un bene e un male in contrapposizione.

Non si possono determinare le "catene" altrui. Si intende per "catena" ciò che limita e provoca sofferenza. Solo l'individuo stesso può riconoscere le proprie catene; gli altri possono fornire comprensioni, ma non possono imporle. In caso contrario, diventano essi stessi artefici di nuove catene.

Conformismo e rinuncia alla complessità: l'eco del mainstream e la sfida dell'indipendenza intellettuale[modifica | modifica sorgente]

In un'altra storia @il_cerchio_antisessista commenta ad un post di will ita sottolineando che la tendenza a ripetere gli stessi concetti e a fare le stesse battute su un determinato argomento si riscontra diffusamente, riducendo gli individui a semplici eco di ciò che il mainstream propone. Il pensiero critico viene spesso trascurato in favore dell'adesione acritica alle opinioni dominanti del momento. Ciò evidenzia un problema culturale: la mancanza di volontà di sviluppare un pensiero indipendente, l'importanza viene data al seguire l'onda di massa. Questa tendenza si riscontra indipendentemente dal lato del dibattito in cui ci si schiera.

Il concetto espresso da @il_cerchio_antisessista trova notevole riscontro nelle riflessioni di Francesco Oggiano, esperto di comunicazione e autore del libro Sociability (link alla scheda su Google: Sociability). Nel suo libro Oggiano dedica un capitoletto[1] a questo tipo di conformismo. Ed esplora in dettaglio la tendenza pervasiva, specialmente tra giornalisti e personalità pubbliche, di conformarsi a ciò che è socialmente accettabile o popolare al fine di ottenere l'approvazione del pubblico. Questa tendenza, spiega Oggiano, porta spesso all'abbandono della complessità e del pensiero critico in favore dell'accettazione e dell'approvazione dei social. Nel suo libro, Oggiano mette in luce il delicato equilibrio tra la necessità di attrarre un pubblico e il pericolo del conformismo, ponendo l'accento sulla minaccia che questo atteggiamento può rappresentare per l'integrità giornalistica e intellettuale.

  1. La paura di scontentare il pubblico - Sociability, riassunto