Polarizzazione, l'opinione di Eileen: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 4: Riga 4:


Di seguito riportiamo l'opinione di Eileen su due temi:  
Di seguito riportiamo l'opinione di Eileen su due temi:  
*[[Polarizzazione, l'opinione di Eileen, Professore Bullizzato|Episodio 1]] - Un professore vittima di bullismo colpisce uno studente. Questa vicenda, pur condannando la reazione violenta del docente, apre una riflessione sull'emergenza educativa. In molte scuole tecniche, alcuni studenti mancano di motivazione e rispetto. Le responsabilità sono condivise tra studenti, professori e famiglie. L'analista, una psicologa, propone l'introduzione della psicoterapia come soluzione potenziale. Tuttavia, il dibattito su questi temi è spesso difficile da sostenere in certi contesti social.
*[[Polarizzazione, l'opinione di Eileen, Sex Worker|Episodio 2]] - Il dibattito riguarda lo sfruttamento in vari settori, focalizzandosi sugli strip club. L'interlocutore critica l'ipocrisia di chi condanna solo lo sfruttamento sessuale, sostenendo che lo sfruttamento è diffuso in molte industrie e che non tutte le spogliarelliste sono vittime. Discute l'idea di abolire gli strip club, evidenziando le potenziali conseguenze negative per le lavoratrici oneste. Infine, sottolinea le contraddizioni nel ragionamento degli altri partecipanti.


* Episodio 1 - Un professore vittima di bullismo colpisce uno studente. Questa vicenda, pur condannando la reazione violenta del docente, apre una riflessione sull'emergenza educativa. In molte scuole tecniche, alcuni studenti mancano di motivazione e rispetto. Le responsabilità sono condivise tra studenti, professori e famiglie. L'analista, una psicologa, propone l'introduzione della psicoterapia come soluzione potenziale. Tuttavia, il dibattito su questi temi è spesso difficile da sostenere in certi contesti social.
==Note==
* Episodio 2 - Il dibattito riguarda lo sfruttamento in vari settori, focalizzandosi sugli strip club. L'interlocutore critica l'ipocrisia di chi condanna solo lo sfruttamento sessuale, sostenendo che lo sfruttamento è diffuso in molte industrie e che non tutte le spogliarelliste sono vittime. Discute l'idea di abolire gli strip club, evidenziando le potenziali conseguenze negative per le lavoratrici oneste. Infine, sottolinea le contraddizioni nel ragionamento degli altri partecipanti.
 
== Episodio del professore bullizzato che colpisce l'alunno ==
L'esempio di cronaca del professore che perde le staffe e dà un pugno allo studente che lo stava bullizzando, offre un esempio significativo su cui riflettere<ref>[https://www.tecnicadellascuola.it/prof-da-pugno-ad-alunno-giuliani-docente-in-trappola-reazione-comprensibile-ma-del-tutto-sbagliata-podcast Prof dà pugno ad alunno, Giuliani: “Docente in trappola, reazione comprensibile ma del tutto sbagliata” – PODCAST]</ref>. Non credo ci sia la necessità di ribadire che la reazione del docente, seppur umana, è sbagliata e da biasimare, ma limitare l'analisi della vicenda a questa condanna sarebbe alquanto superficiale.
 
=== Prima premessa ===
Devo premettere che ho lavorato all'ITIS, conosco bene la situazione e, sono degli animali impazziti. Ora, da psicologa posso analizzare e comprendere le dinamiche che ci sono dietro, ovvero che non sono "ragazzi cattivi", ma hanno certe mentalità che spesso derivano dal fatto di essere cresciuti in determinati contesti socioeconomici o culturali, per cui le loro azioni hanno senso date le circostanze; il loro comportamento è influenzato da ciò che i loro genitori avranno fatto (o non fatto, che è parimenti importante a livello di possibili ricadute), tuttavia questo non giustifica ciò che accade in quelle scuole. È necessario cercare una soluzione per quella che è stata giustamente definita un'emergenza educativa.
=== Seconda premessa ===
Riguardo l’ITIS è che tra gli studenti c’è sicuramente chi parte con un buon presupposto a frequentare quel tipo di scuola perché magari non vuole impegnarsi troppo nello studio e al contempo magari ha il padre che ha un'officina o una piccola azienda metalmeccanica e vede quindi come fare l'ITIS seriamente. Cioè c’è sicuramente chi segue questa scuola per studiare; ma di fatto per molti non è così. Infatti non la finiscono per mancanza di motivazione e si comportano in maniera offensiva verso i docenti.
 
E qui cito un caso di esempio: c'è un ragazzo che voleva fare il parrucchiere. Gli chiesto perché non frequentasse la scuola apposta per parrucchieri (che c’è in zona) e mi spiegava che sua mamma non voleva, dice che lì si studia troppo poco, così l’ha spinto a fare di l'IPSIA (in cui comunque fai anche le materie normali). Io vorrei dire a quella povera donna: ma se tu me lo mandi all'IPSIA diventa uno spacciatore xD! Se lo mandi alla scuola per parrucchiere a fare quel che gli piace non diventerà Shakespeare, non diventerà Schopenhauer, ma diventerà un ottimo e onesto parrucchiere. Qual è il problema, mi chiedo?
=== Perché serve trovare una soluzione? ===
Tutto ciò per dire che è una situazione complicata. Non si può dare la colpa al 100% ai ragazzi, così come non si può darla interamente ai professori. Non dico che questi ragazzi vadano picchiati ma andrebbe usata della disciplina in un modo diverso. Bisognerebbe rispondere nella loro lingua e fargli capire che non possono comportarsi così.
 
Sarebbe comodo limitarsi a sentenziare in astratto su come dovrebbe essere un mondo perfetto, senza tuttavia fare il minimo sforzo per rapportarci al mondo reale. Gli estremi non vanno mai bene, così come è disfunzionale il gesto del professore, è parimenti disfunzionale che i ragazzi vengano lasciati come animali. Di fatto ci sono delle classi che i professori non riescono a gestire e non possono certo venire a dire che le sanzioni disciplinari funzionano. Bisogna trovare una terza via.
=== Psicoterapia come possibile soluzione ===
Una possibilità sarebbe quella di fare 5 ore di psicoterapia al pomeriggio oltre alle 5 ore di studio della mattina. Questa sarebbe la mia soluzione, se solo si potesse fare. Perché è evidente che questi ragazzi a fare psicoterapia non ci vanno o non ci sono andati abbastanza da piccoli. Ti parlo di gente che ha il cappotto di Calvin Klein o North Face, che non sono affatto economici, non è gente povera, non è una questione economica. Ma del resto io stessa, non è che vengo da una famiglia povera, ma quando ho iniziato ad avere problemi io stessa ai miei non è passata manco dall'anticamera del cervello di mandarmi da uno psicoterapeuta, finché non sono arrivata a starci proprio male.
 
Tra l'altro ti racconto un altro episodio in tema con lo psicologo a scuola: qualche giorno fa stavo parlando con una mia amica psicologa, mi raccontava che la sua terapeuta è in gamba, almeno per quello che ha visto lei e io, dico anche il mio mi sembra in gamba, solo che ho visto solo lui. E lei mi risponde: “no, io ne ho visti vari… Aspetta però, quella della scuola conta?” Ed io ero tipo: “no, che non conta, ovvio, va lì gratis o quasi! Si farà pagare 5-10€ l'ora per star lì”. E infatti l'unica volta che ho deciso di andarci io, di usufruire di questo servizio importante fornito dalla scuola, ogni cinque cazzo di minuti sta qua prendeva il telefono e parlava coi clienti veri, quelli che le davano i soldi.
=== Impossibile parlarne sui social, però dipende ===
A me sembra evidente che la realtà è complessa e non si può banalizzarla, ma se provassi a fare un discorso articolato su certi gruppi Facebook mi ucciderebbero. Sul “Polemista”, ad esempio, se avessi detto anche solo come battuta, che un po' capisco il professore – anche rimarcando che ovviamente ha sbagliato a picchiare l'alunno e che è sempre sbagliato usare la violenza fisica (cosa che penso davvero) – mi avrebbero uccisa.
 
E a tal proposito voglio ribadire che cambia molto da gruppo a gruppo. Il giardino di Mike the Meme ad esempio è un posto civile e lo è ''perché Mike banna chiunque faccia dei flame'' o commenti stupidi non desiderabili. Si litiga lo stesso, ma si litiga in maniera civile. Infatti mi piace un sacco per i dibattiti più o meno seri. Noto che comunque alcune persone non arrivano a comprendere certi messaggi (non gliene va fatta una colpa), ma si possono avere dei dibattiti seri, sul Polemista no.
== Un esempio di discussione con due persone molto polarizzate (sugli strip club) ==
Due persone eccessivamente polarizzate e a mio avviso con scarse abilità logiche le chiamerò Pincus e Pinca; quando discutiamo accusano me della [https://it.wikipedia.org/wiki/Argomento_fantoccio fallacia dell'argomento fantoccio] (detto anche strawmen), ma di fatto fanno strawman di continuo quando discutono con me e con altri.
 
Pinca dice che tutti gli uomini che vanno in uno strip club fanno schifo, perché in tutti gli strip club le donne sono sfruttate.
 
Al che io dico dunque certo, tu non puoi sapere a priori se in quello strip club la donna viene da traffico di esseri umani o comunque è sfruttata in qualche modo, Ma quando vai al ristorante come fai a sapere se il cameriere è pagato a nero 5€ l'ora per weekend, notti e tutto quanto?
 
E quindi dice: sì, se lo sai vanno boicottati. E io ho detto beh certo se io so che in un posto trattano male i dipendenti io personalmente in quel posto non ci vado. E se mi chiedono cosa penso di quel posto io dico boh, fai tu però trattano molto male i loro dipendenti, non fanno i contratti. 
 
Ma come fa un uomo? Se vuole vedersi uno spogliarello? Cosa che dal mio punto di vista non è nulla di male, ma temo che dal punto di vista di Pinca e Pinco ci sia qualcosa di male.
 
Non si può sapere a priori se nello strip club le dipendenti sono o meno sfruttate. Ci sono attività legale lecite con contratto e via dicendo. E tutto il discorso: "eh, ma il contratto non garantisce che poi non venga sfruttato".
 
E io tipo sì amico mio, si chiama capitalismo, Io ho un contratto regolare mi pagano quel che mi devono pagare stabilito da dal CCNL ma rimane il fatto che io di un part time 12 ore scelto al fine di studiare per il master o anche solo avere una vita sociale. Io di quelle 12 ore ne faccio 25-30, che mi sta bene, però.
 
Ma qual è il punto? Noi ovviamente siamo sfruttati, nel senso che intende Pinco: puliamo culi, trattiamo con gente disabile senza avere una vera specializzazione (c’è chi non ha la laurea in scienze dell'educazione e in ogni caso anche a scienze dell'educazione, a parte in un eventuale tirocinio, ti spiegano bene cos'è la PEG, come devi idratare un disabile che non si muove e altre cose di questo tipo). Quindi in realtà siamo decisamente pagati poco per quello che dobbiamo fare. Al di là del fatto che io poi ho qualifiche superiori a quelle richieste.
 
E quindi certo che siamo sfruttati, non solo le spogliarelliste, lo siamo un po’ tutti.
 
Io per lavoro pulisco culi, lei si spoglia davanti a un palo. Davvero non c'è la possibilità che decida di fare quel lavoro? Certo che ci sarà una motivazione dietro: le mancheranno i soldi, dovrà pagarsi gli studi, ci sarà un motivo per cui lavora come tutti noi, ma magari ha deciso lei che preferisce spogliarsi e ballare attorno al palo piuttosto che pulire il sedere. Anche perché c'è tanto bisogno di gente che pulisca i culi, mentre di stripper e prostitute ce ne sono tante.
 
Pinco replicava che lo sfruttamento dal punto di vista sessuale è più grave, che se è “costretta” a fare quel lavoro da fattori esterni tipo la povertà a cedere la sua cosa sessuale e quindi è peggio.
 
E io ero tipo no, magari per te è così, ma non è detto che valga per lei. Lui ha detto che se dovesse pulire il vomito per terra si sentirebbe lo sterminatore di germi e quindi gli piacerebbe anche. E io gli dico vai con Dio! Ma magari questa invece lei preferisce spogliarsi!
 
Cioè davvero non mi sembra così assurdo pensare che una preferisca fare la spogliarellista piuttosto che la badante. Nel senso, davvero e sti cazzi!
 
Poi si è attaccato al fatto che "svilivo" la professione; ma non svilivo proprio nulla, semplicemente sono entrambe cose non particolarmente piacevoli, e chi le fa le fa per guadagnare dei soldi. E se c'è un contratto che viene rispettato che cazzo devi fare? Cioè, scusa, di chi è la colpa?
 
Però visto che le spogliarelliste vendono il loro corpo nudo allora cambia tutto?
 
È verosimile che il capo di uno strip club sia il classico imprenditore italiano che se può dà il minimo indispensabile alle dipendenti, metà degli straordinari li dà in nero. Ma questo significa che siamo tutti sfruttati.
 
Poi chiaramente ci sono i casi di traffico di esseri umani, è vero, esistono, ma quindi nessuno deve andare mai più in uno strip club? Perché Pinco e Pinca non propongono come soluzione la scelta di non andarci per paura appunto di sfruttare un altro essere umano, ma sostengono che dovrebbe andare in nessuno di questi Strip Club, neppure se il proprietario è onesto e che paga le dipendenti per quello che fanno, neppure se ha il bodyguard che controlla che i clienti non tocchino in nessun modo quella che fa lo spogliarello privato. Quando gli ho fatto notare che così loro perderebbero il lavoro lui giustificava tale sacrificio in ottica di uno scopo più nobile.
 
Cioè nel senso che devono morire perché così nessuno sfrutta più loro che però se dice devi devono morire tutti i ristoratori quindi nessuno sfrutta più e paghiamo solo dalle grandi catene tutto quanto poi sembra un ragionamento turbo capitalista che a lui non è che faccia tanto piacere quindi mi è andato un po’ in corto circuito
 
== Note ==
[[Categoria:Polarizzazione]]
[[Categoria:Polarizzazione]]
<references /><div class="ezmob-footer ezoic-floating-bottom ezo_ad ezmob-footer-desktop" id="ezmobfooter"><center><span id="ezoic-pub-ad-placeholder-100"></span></center></div>
<references /><div class="ezmob-footer ezoic-floating-bottom ezo_ad ezmob-footer-desktop" id="ezmobfooter"><center><span id="ezoic-pub-ad-placeholder-100"></span></center></div><div class="ezmob-footer ezoic-floating-bottom ezo_ad ezmob-footer-desktop" id="ezmobfooter"><center></center></div>
<div class="ezmob-footer ezoic-floating-bottom ezo_ad ezmob-footer-desktop" id="ezmobfooter"><center></center></div>