Morale ed etica: differenze tra le versioni

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 4: Riga 4:
Friedrich Nietzsche</blockquote>La morale ha standard estetici, ma l'etica ( la morale messa a vaglio dalla ragione e concretizzata) è l'unica via che può evitare l'autodistruzione individuale o collettiva.
Friedrich Nietzsche</blockquote>La morale ha standard estetici, ma l'etica ( la morale messa a vaglio dalla ragione e concretizzata) è l'unica via che può evitare l'autodistruzione individuale o collettiva.
È colpa di Hegel se etica e morale vengono utilizzati come sinonimi
È colpa di Hegel se etica e morale vengono utilizzati come sinonimi
== Riflessione dal web su Nietzsche ==
== Riflessione dal web su Nietzsche ==
Nel suo libro [https://it.wikipedia.org/wiki/Al_di_l%C3%A0_del_bene_e_del_male Al di là del bene e del male], su un capitolo di grande interesse, quello intitolato "[https://it.wikipedia.org/wiki/Al_di_l%C3%A0_del_bene_e_del_male#Parte_quinta._Per_la_storia_naturale_della_morale_(aforismi_186-203) Per la storia naturale della morale]", Nietzsche spiega l'origine della morale e spiega come, da quando è esistita l'umanità c'è sempre stata una '''grande massa''' di uomini che hanno '''obbedito a un piccolo numero di individui'''.
Nel suo libro [https://it.wikipedia.org/wiki/Al_di_l%C3%A0_del_bene_e_del_male Al di là del bene e del male], su un capitolo di grande interesse, quello intitolato "[https://it.wikipedia.org/wiki/Al_di_l%C3%A0_del_bene_e_del_male#Parte_quinta._Per_la_storia_naturale_della_morale_(aforismi_186-203) Per la storia naturale della morale]", Nietzsche spiega l'origine della morale e spiega come, da quando è esistita l'umanità c'è sempre stata una '''grande massa''' di uomini che hanno '''obbedito a un piccolo numero di individui'''.
Riga 12: Riga 11:
Il '''bene comune''' è <u>diventa</u>to un '''bene morale''' che ha creato artificiosamente '''leggi e prescrizioni''' e che <u>ha sempre avuto come fine quello di comandare il gregge che si è sempre illuso di vivere nell'uguaglianza la più grande calunnia che sia mai stata perpetrata ai danni dell'umanità</u>.
Il '''bene comune''' è <u>diventa</u>to un '''bene morale''' che ha creato artificiosamente '''leggi e prescrizioni''' e che <u>ha sempre avuto come fine quello di comandare il gregge che si è sempre illuso di vivere nell'uguaglianza la più grande calunnia che sia mai stata perpetrata ai danni dell'umanità</u>.


E' proprio la "[https://it.wikipedia.org/wiki/Moralit%C3%A0_signore-servo morale dell'armento]" quella che Nietzsche colpisce e sferza con parole che pesano e che vengono rivolte anche ai complici di questo stato di cose: i "melensi filosofastri" e i zelatori della fratellanza" .
E' proprio la "[https://it.wikipedia.org/wiki/Moralit%C3%A0_signore-servo morale dell'armento]" quella che Nietzsche colpisce e sferza con parole che pesano e che vengono rivolte anche ai complici di questo stato di cose: i "melensi filosofastri" e i zelatori della fratellanza".
 
=== Altra riflessione dal gruppo fb l'universo di NIETZSCHE ===
Scrive nell'Anticristo <blockquote>"La buona novella è appunto che non ci sono più antitesi..la fede che qui si fa sentire non è una fede conquistata – esiste, è dall’inizio". </blockquote>La critica più aspra mossa dal filosofo al cristianesimo riguarda il fatto che tale religione si sarebbe corrotta e putrefatta nel tramutarsi da “verbo di cristo” in “verbo di cristo tradotto nelle parole degli uomini”.
 
Per Nietzsche sono le parole e la volontà degli uomini ad introdurre nel cristianesimo i concetti di '''colpa''', '''peccato''' e redenzione, distaccandola dal mondo reale. Gli uomini hanno reso il cristianesimo una religione in cui la beatitudine deve essere raggiunta e conquistata. "Una fede del genere non va in collera, non rimprovera, non si difende.. Non da prova di sé, né con miracoli né con ricompense.. Essa stessa è ad ogni istante il proprio miracolo".
 
Questa fede ideale, dice Nietzsche, non ha bisogno di giudicare i fedeli. Non pone loro ostacoli od obiettivi utili al fine del raggiungimento del “regno di dio", ma lo concede immediatamente. Il solo fatto che questa fede esista permette all’uomo di essere felice, libero e beato. Ovvio che la fede descritta da Nietzsche è fluida, in costante divenire e adattarsi. Questo, però, la rende anche inafferrabile e intraducibile, essa può solo esser percepita ed in quanto tale può solo esser una forma di misticismo. La <u>morale del gregge</u> invece è tutt'altro [vedi sopra].


== Note ==
== Note ==
<references />

Versione attuale delle 17:06, 15 feb 2022

Se uccidi uno scarafaggio sei un eroe. Se uccidi una farfalla sei cattivo.

La morale ha standard estetici

Friedrich Nietzsche

La morale ha standard estetici, ma l'etica ( la morale messa a vaglio dalla ragione e concretizzata) è l'unica via che può evitare l'autodistruzione individuale o collettiva.

È colpa di Hegel se etica e morale vengono utilizzati come sinonimi

Riflessione dal web su Nietzsche[modifica | modifica sorgente]

Nel suo libro Al di là del bene e del male, su un capitolo di grande interesse, quello intitolato "Per la storia naturale della morale", Nietzsche spiega l'origine della morale e spiega come, da quando è esistita l'umanità c'è sempre stata una grande massa di uomini che hanno obbedito a un piccolo numero di individui.

Proprio questo fatto, questa situazione fisiologica e naturale è all'origine della morale che è stata sempre uno strumento per dominare gli uomini e per assoggetarli a quella logica dell'armento[1] che è tipica di tutti i sottomessi.

Il bene comune è diventato un bene morale che ha creato artificiosamente leggi e prescrizioni e che ha sempre avuto come fine quello di comandare il gregge che si è sempre illuso di vivere nell'uguaglianza la più grande calunnia che sia mai stata perpetrata ai danni dell'umanità.

E' proprio la "morale dell'armento" quella che Nietzsche colpisce e sferza con parole che pesano e che vengono rivolte anche ai complici di questo stato di cose: i "melensi filosofastri" e i zelatori della fratellanza".

Altra riflessione dal gruppo fb l'universo di NIETZSCHE[modifica | modifica sorgente]

Scrive nell'Anticristo

"La buona novella è appunto che non ci sono più antitesi..la fede che qui si fa sentire non è una fede conquistata – esiste, è dall’inizio".

La critica più aspra mossa dal filosofo al cristianesimo riguarda il fatto che tale religione si sarebbe corrotta e putrefatta nel tramutarsi da “verbo di cristo” in “verbo di cristo tradotto nelle parole degli uomini”.

Per Nietzsche sono le parole e la volontà degli uomini ad introdurre nel cristianesimo i concetti di colpa, peccato e redenzione, distaccandola dal mondo reale. Gli uomini hanno reso il cristianesimo una religione in cui la beatitudine deve essere raggiunta e conquistata. "Una fede del genere non va in collera, non rimprovera, non si difende.. Non da prova di sé, né con miracoli né con ricompense.. Essa stessa è ad ogni istante il proprio miracolo".

Questa fede ideale, dice Nietzsche, non ha bisogno di giudicare i fedeli. Non pone loro ostacoli od obiettivi utili al fine del raggiungimento del “regno di dio", ma lo concede immediatamente. Il solo fatto che questa fede esista permette all’uomo di essere felice, libero e beato. Ovvio che la fede descritta da Nietzsche è fluida, in costante divenire e adattarsi. Questo, però, la rende anche inafferrabile e intraducibile, essa può solo esser percepita ed in quanto tale può solo esser una forma di misticismo. La morale del gregge invece è tutt'altro [vedi sopra].

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. branco di animali quadrupedi, mandria di bestiame da pascolo e di grossa taglia, come bovini o equini