Molestie ad una giornalista in diretta: differenze tra le versioni
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'''Riassunto dei punti espressi e modalità tossiche:''' | '''Riassunto dei punti espressi e modalità tossiche:''' | ||
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Per me non è il gesto (o il ragazzino che lo compie o la prostituta), ma la cultura il problema. Per me sono sì colpevoli, ma è solo un nostro bisogno egoistico quello di giustizialismo, di trasformarli in simboli di tutto un sistema. | Per me non è il gesto (o il ragazzino che lo compie o la prostituta), ma la cultura il problema. Per me sono sì colpevoli, ma è solo un nostro bisogno egoistico quello di giustizialismo, di trasformarli in simboli di tutto un sistema. | ||
== Polarizzazioni (partendo da esempi storici) == | == Polarizzazioni (partendo da esempi storici) == | ||
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Interpretazione del comportamento altrui da parte maschile e femminile. | Interpretazione del comportamento altrui da parte maschile e femminile. | ||
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Il pensiero dicotomico “o/o” è all'origine di ogni tipo di conflitto. Mantenendo la struttura dicotomica, il conflitto non ha soluzione, se non attraverso l’eliminazione o il sacrificio di uno dei due poli. '''Il sacrificio non può che essere temporaneo. Quando uno dei due poli è stato compresso per troppo tempo, si carica d’energia, come una molla, finché esplode, recupera il terreno perduto e diventa a sua volta oppressore.''' Così, se la libertà ha sacrificato per troppo tempo la giustizia, l’esigenza di giustizia prima o poi esplode e mette al bando la libertà (v. enantiodromia).»</blockquote> | Il pensiero dicotomico “o/o” è all'origine di ogni tipo di conflitto. Mantenendo la struttura dicotomica, il conflitto non ha soluzione, se non attraverso l’eliminazione o il sacrificio di uno dei due poli. '''Il sacrificio non può che essere temporaneo. Quando uno dei due poli è stato compresso per troppo tempo, si carica d’energia, come una molla, finché esplode, recupera il terreno perduto e diventa a sua volta oppressore.''' Così, se la libertà ha sacrificato per troppo tempo la giustizia, l’esigenza di giustizia prima o poi esplode e mette al bando la libertà (v. enantiodromia).»</blockquote> | ||
=== '''Riflessione di Rita V.''' === | |||
=== '''Riflessione di Rita | |||
Marco Ferri nella filosofia tao, se non ricordo male, la dicotomia dev’essere armonizzata dal fluire dell’onda: è un’immagine simile a questa ma il pensiero dicotomico esiste anche lì ed è, a mio avviso, ineliminabile; ogni cosa esiste perché c’è un opposto. Si chiama pace l’assenza di guerra, buio l’assenza di luce etc. L’armonia da raggiungere è la capacità di fluire da un opposto all’altro, evitando così di comprimere eccessivamente un polo che crea l’effetto molla di cui parli | Marco Ferri nella filosofia tao, se non ricordo male, la dicotomia dev’essere armonizzata dal fluire dell’onda: è un’immagine simile a questa ma il pensiero dicotomico esiste anche lì ed è, a mio avviso, ineliminabile; ogni cosa esiste perché c’è un opposto. Si chiama pace l’assenza di guerra, buio l’assenza di luce etc. L’armonia da raggiungere è la capacità di fluire da un opposto all’altro, evitando così di comprimere eccessivamente un polo che crea l’effetto molla di cui parli | ||
Uno psicologo scrive: «La radice principale (non specifico a cosa si riferisca, ma sono atti violenti) è la '''gestione degli impulsi'''. L'educazione alla rabbia e alla frustrazione. L'educazione al compromesso e alla diversità. Le morti violente di donne sono molto inferiori rispetto a quelle di uomini (0,4 vs 1.5). Le morti violente di gay, lesbiche o trasgender sono ancora di meno. E - nonostante il bias della "'''emotional innumeracy'''" e della propaganda cavalcata da media e politici - le morti violente sono fortunatamente in netto calo. Uno dei motivi per cui avvengono femminicidi, maschicidi, lgbt+cidi è dovuto al fatto che '''la nostra''' è una '''società che accentua il "noi" contro "voi. Il "me" contro il "diverso-da-me".''' | Uno psicologo scrive: «La radice principale (non specifico a cosa si riferisca, ma sono atti violenti) è la '''gestione degli impulsi'''. L'educazione alla rabbia e alla frustrazione. L'educazione al compromesso e alla diversità. Le morti violente di donne sono molto inferiori rispetto a quelle di uomini (0,4 vs 1.5). Le morti violente di gay, lesbiche o trasgender sono ancora di meno. E - nonostante il bias della "'''emotional innumeracy'''" e della propaganda cavalcata da media e politici - le morti violente sono fortunatamente in netto calo. Uno dei motivi per cui avvengono femminicidi, maschicidi, lgbt+cidi è dovuto al fatto che '''la nostra''' è una '''società che accentua il "noi" contro "voi. Il "me" contro il "diverso-da-me".''' | ||
'''Abbiamo archiviato''' facilmente i'''l discorso sulla Tolleranza''' di Gordon Allport '''e la convivenza tra valori diversi''' di Viktor Frankl. Nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa. Possiamo iniziare a '''RINUNCIARE al linguaggio della contrapposizione e dell'ostilità''' (anche se "frutta" molto, lo sappiamo) e parlare con parole misurate, comprensive e gentili. '''Se invece, in qualsiasi contesto, alimentiamo l'ostilità e la contrapposizione dicotomica, nel nostro piccolo saremo artefici di quel mondo che biasimiamo e che ci spaventa.»''' | '''Abbiamo archiviato''' facilmente i'''l discorso sulla Tolleranza''' di Gordon Allport '''e la convivenza tra valori diversi''' di Viktor Frankl. Nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa. Possiamo iniziare a '''RINUNCIARE al linguaggio della contrapposizione e dell'ostilità''' (anche se "frutta" molto, lo sappiamo) e parlare con parole misurate, comprensive e gentili. '''Se invece, in qualsiasi contesto, alimentiamo l'ostilità e la contrapposizione dicotomica, nel nostro piccolo saremo artefici di quel mondo che biasimiamo e che ci spaventa.»''' | ||
=== '''Danni dei giudizi e del finger pointing''' === | === '''Danni dei giudizi e del finger pointing''' === | ||
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Questo consente di fare autocritica costruttiva senza demolire la propria identità, consentendo anche di fare un esame di realtà più veritiero. Prima di poter fare autocritica bisogna abbandonare il giudice interno che qualifica o squalifica, il giudice assolutista che emette sentenze verso gli altri e verso l'ego. Una volta eliminato ci si sentirà meno vulnerabili.» | Questo consente di fare autocritica costruttiva senza demolire la propria identità, consentendo anche di fare un esame di realtà più veritiero. Prima di poter fare autocritica bisogna abbandonare il giudice interno che qualifica o squalifica, il giudice assolutista che emette sentenze verso gli altri e verso l'ego. Una volta eliminato ci si sentirà meno vulnerabili.» | ||
=== Panico morale e diavoli popolari === | === Panico morale e diavoli popolari === | ||
== Precedenti storici == | == Precedenti storici == | ||
== Danni da polarizzazione == | == Danni da polarizzazione == |
Versione delle 15:27, 29 nov 2021
Cos'è successo
Le reazioni
Riassunto dei punti espressi e frustrazione:
Reazioni opposte
Riassunto dei punti espressi e modalità tossiche:
E io che pensavo che all'uscita delle curve degli stadi si incontrassero solo dei raffinati lord delle classi aristocratiche...
"Aaarrrhg, maledizione, queste curve degli stadi non sono piene di raffinati damerini dell'alta aristocrazia: si può sapere perché il popolo relegato alla povertà e all'ignoranza non è colto e educato come vorrei???"
Un culo sfiorato per 0,3 secondi a causa di una goliardata all'uscita da uno stadio.
Adesso la vita di questa donna è rovinata. Indaga la polizia, indaga la guardia di finanza, indaga l'esercito, l'intelligence è già all'opera per risalire al responsabile.
La tipa dovrà andare dallo psichiatra a vita, la sua esistenza non sarà mai più la stessa.
Più che l'atto di violenza in sè ci vogliono frantumare i coglioni col fatto che è un gesto tipicamente da maschio allupato (senza dubbio cafone) ma quantomeno sano. Ecco è quello il problema principale, non la violenza in sè.
Come hanno già detto il gesto in sé è sicuramente sbagliato e da cafoni ma d'altronde cosa ci si aspetta da certa gente? Mi spiace ma i facenti parte delle curve per me sono all'ultimo l'ultimo gradino della scala sociale, un passo (neanche troppo lungo) dopo gli scimpanzé
Comunque il tutto è stato pompato e ora verrà fatto passare il messaggio che tutti gli uomini sono così, come se esistessero solo i macachi delle curve ubriachi lerci
Nel mondo gay ci si sarebbe fatta una risata e sarebbe finita lì. Ricordiamocelo: il problema sono le d, il problema è la cultura sessofobica cristiano
Ma solo a me sembra mooooolto strano che sta cosa sia successa proprio in questo momento/periodo?
Giuseppe Tarantini giustamente all'uscita degli stadi almeno più della metà degli ultras ne escono ubriachi, giustamente mandaci una bella figa a fermarli per fare le interviste, d'altronde cosa potrebbe mai andare storto? Non esisteranno mica ancora uomini bianchi etero cis ubriachi nel 2021?
IL gesto (cafone) di un culo SFIORATO per 0,3 secondi di fronte a una telecamera. Mentre per queste cose ben più gravi che recano VERO DANNO alla nostra società chi indaga? Mi metto a indagare io? Chi prende provvedimenti, li prendo io i provvedimenti? Agisco io personalmente contro il soggetto qui sotto?
https://www.facebook.com/comitatovivibilitacittadina/videos/1082774212496786/
BASTA: è evidente che servono più gonne per professori e studenti così da risolvere il terribile problema dei cafoni allo stadio.
Quando mai gli ultras si sarebbero dimostrati una categoria capace di creare problemi?
È inaccettabile che la gente di periferia non cresca educata e sensibile: come fanno a venir su così quando è evidente tutta la bellezza, la cultura e la ricchezza dalle quali sono circondati???
Contesto
{spiegare perché le donne temono che le loro emozioni vengano sminuite o che vengano addirittura colpevolizzate}
Confronti su tale tematica
Ma dai, tutti chi?
ultimamente sto maturando una teoria parecchio contorta
Ragazza dice:
Ovvero?
Ho iniziato a chiedermi perché ci sia adesso tantissimo risalto su tematiche di sensibilità sociale e non ci fosse quando erano nel momento di punta
Ragazza dice:
Nel senso che una volta accadevano più spesso rispetto ad ora certe cose ma ora se ne parla di più?
sì, ma a livelli estremi
Per farti un esempio l'omosessualità. Quando andavo alle medie frocio era utilizzato proprio come come derisione
Boh
Ragazza dice:
Come mai nessuno parlava degli ebrei nei campi di concentramento MENTRE erano nei campi?
Oppure la disforia di genere e il cambio di sesso... è rarissima...
Ragazza dice:
Perché non c'era sensibilità verso i neri MENTRE erano schiavi
sì, è un'ipotesi
Ragazza dice:
Questi gruppi sono sempre stati marginalizzati e tenuti ai bordi della società
ma parliamo di DCA e modelli di bellezza
Con ruoli subordinati e subalterni
Non avevano voce per far si che i loro problemi venissero ascoltati e che se ne parlasse
Piano piano
Con grande fatica e piccoli passi
Hanno iniziato ad uscire (anche se mai completamente) da quella posizione così subordinata
E quindi hanno avuto la possibilità di fare parlare di sé e delle tematiche importanti per il loro gruppo
Penso sia normale
Ragazza dice:
A livello di dinamica sociale
è quello che pensano in tanti, però a me iniziano a venire dei dubbi... cioè ci sono degli elementi che non mi tornano del tutto.
Prendi ad esempio gli ebrei. Questa lotta è stata fortissima da subito dopo la seconda guerra mondiale
E torniamo alle ragazze...
gli psicologi dicono che la sessualizzazione e l'omologazione ai modelli di bellezza è vista come desiderabile..
Prima dei social noi donne avevamo molti meno spazi per esprimerci
Ragazza dice:
Anche in televisione siamo sempre state di meno e spesso con ruoli meno di prestigio
Questo è vero, ma è anche vero che al tempo stesso l'educazione è sempre stata affidata alle donne: mamme, maestre
Su certe cose le donne si sono imposte tanto
Ma
Non è detto
Considera che per vent'anni l'educazione è stata quella fascista
Ragazza dice:
Anche se erano le donne a trasmetterla, non veniva da loro
Sì, poi io aggiungerei che esatto, l'hai detto meglio di me
Ragazza dice:
Ora non sono un'esperta di fascismo però dubito lasciasse molto spazio di autodeterminazione (figurati alle donne)
sì, ma anche la chiesa..
manipolazione a go go
Infatti
Quindi sia dalla politica che dall'istituzione ecclesiastica le donne e la loro educazione è sempre stata nelle mani degli uomini alla fine
Ragazza dice:
Stringi stringi veniva da lì
però ecco.. è un po' su questa cosa che riflettevo.. le donne sono state spesso manipolate (in realtà tutti forse, vedi il capitalismo, vedi gli usa
Vero, però le donne sono quelle che "rompono le balle" per convincerti ad andare a messa la domenica, rifare il letto, ecc
cioè.. le donne sono state rese dal sistema le custodi della morale
morale maschilista, ma vallo a capire quando ci sei dentro
lo pensavo per una canzone di de andrè..
Non so se la conosci.. bocca di rosa
https://www.google.com/search?q=le+cagnette+a+cui+aveva+sottratto+l%27osso
le donne sono state spesso le prime a dare delle troie ad altre donne
a dirgli che si merivano uno stupro se vestite in quel modo
Sisì ho presente
Purtroppo nemmeno le donne sono esenti dall'essere delle maschiliste
Perché siamo tutti sottoposti a un certo tipo di cultura
Però oggi si hanno sempre più mezzi
E le donne hanno sempre più luoghi in cui farsi sentire
Quindi ci sta una piccola frazione di donne e fortunatamente anche uomini che cercano di respingere quelle robe lì
Ma noi pensiamo che siano una grande fetta della popolazione perché siamo chiusi nella nostra bolla
Tendiamo a circondarci di persone che la pensano come noi
Nella vita reale ma anche nei social
Quindi magari vediamo un sacco di post di solidarietà alla giornalista
Ma non è detto che ciò che percepiamo sia la realtà
È la realtà nella nostra cerchia
Ragazza dice:
Non in tutta la società italiana
vero... però...
vuoi sentire la parte preoccupante?
ciò che diciamo lo diciamo alla nostra cerchia..
e la nostra cerchia si trova di continuo a leggere sfoghi di ragazze incazzate nere che vogliono la forca per uno che è stato cretino
io capisco bene perché le donne siano così incazzate
No
Non è stato cretino
Non è un cretino
Se prendo una mazza da baseball e ti spacco la faccia sono solo una cretina?
Ragazza dice:
Toccare un culo non è solo toccare un culo
no...
Ragazza dice:
È dire "io posso fare del tuo corpo ciò che voglio e tu non hai mezzi per evitarlo"
però la gravità del toccare il culo è facilmente comprensibile da me
È prevaricazione
Violenza
È deumanizzare una donna
Dirle che non ha potere su di sé
Farla sentire in pericolo per il fatto di essere donna
Io:
sì, ma io le so queste cose
mi segui?
Ragazza dice:
Allora sai che non è solo un cretino
Ragazza dice:
Che quella poveretta probabilmente non è solo incazzata per la toccata di culo, ma per il messaggio che ci sta sotto
Io: sì
ma perché ho passato migliaia di ore ad ascoltare donne per saperlo
dimmi cosa pensi di questa frase
Il ragazzo che le ha toccato il sedere è diventato il simbolo di qualcosa di infinitamente più grande. Non importa per quali motivazioni l'abbia fatto (magari far colpo sugli amici, magari mandare un messaggio alle donne), non lo sappiamo e pretendere di saperlo rispecchia un nostro bisogno.
Quello che però sappiamo è che la cosa gravissima è che la cultura in cui viviamo non lo considera grave. Il problema non è solo il ragazzo, anzi lui è il minore dei problemi rispetto al resto.
Il problema è la cultura dello stupro.
Cerco di spiegarmi con un altro esempio. Mentre camminavo per Milano una prostituta mi ha toccato il pacco (scusa la finezza). Mi ha dato molto fastidio, ma proprio tanto. Mi sono sentito come una banconota che cammina. Ma trovo che per le donne sia infinitamente peggio.
Perché le donne vivono in una cultura dove succede spesso e molti lo trovano normale o addirittura colpevolizzano le donne..
Per me non è il gesto (o il ragazzino che lo compie o la prostituta), ma la cultura il problema. Per me sono sì colpevoli, ma è solo un nostro bisogno egoistico quello di giustizialismo, di trasformarli in simboli di tutto un sistema.
Polarizzazioni (partendo da esempi storici)
Cosa si aspettano di ottenere le donne e cosa accade realmente?
Donne, richiesta di empatia, tutele e... giustizialismo.
Interpretazione del comportamento altrui da parte maschile e femminile.
Corsi e ricorsi storici
Si passa da un estremo all'altro? Il pensiero dicotomico.
«Ogni forma di conflitto e di violenza affonda le radici nel pensiero dicotomico.
Libertà o eguaglianza? Capitalismo o socialismo? Individualismo o collettivismo? Amore per sé o altruismo? Realizzazione nel lavoro o dedizione alla famiglia? Divertimento o lavoro? Salvaguardia dell’ambiente o sviluppo dell’economia? Islam o cristianesimo? Cristianesimo o buddismo? Religione o ateismo? Fede o ragione? Scienza o religione? Ragione o emozione? Seguire la mente o seguire il cuore?
L’uomo ha una natura buona o malvagia?
Il pensiero dicotomico “o/o” è all'origine di ogni tipo di conflitto. Mantenendo la struttura dicotomica, il conflitto non ha soluzione, se non attraverso l’eliminazione o il sacrificio di uno dei due poli. Il sacrificio non può che essere temporaneo. Quando uno dei due poli è stato compresso per troppo tempo, si carica d’energia, come una molla, finché esplode, recupera il terreno perduto e diventa a sua volta oppressore. Così, se la libertà ha sacrificato per troppo tempo la giustizia, l’esigenza di giustizia prima o poi esplode e mette al bando la libertà (v. enantiodromia).»
Riflessione di Rita V.
Marco Ferri nella filosofia tao, se non ricordo male, la dicotomia dev’essere armonizzata dal fluire dell’onda: è un’immagine simile a questa ma il pensiero dicotomico esiste anche lì ed è, a mio avviso, ineliminabile; ogni cosa esiste perché c’è un opposto. Si chiama pace l’assenza di guerra, buio l’assenza di luce etc. L’armonia da raggiungere è la capacità di fluire da un opposto all’altro, evitando così di comprimere eccessivamente un polo che crea l’effetto molla di cui parli Uno psicologo scrive: «La radice principale (non specifico a cosa si riferisca, ma sono atti violenti) è la gestione degli impulsi. L'educazione alla rabbia e alla frustrazione. L'educazione al compromesso e alla diversità. Le morti violente di donne sono molto inferiori rispetto a quelle di uomini (0,4 vs 1.5). Le morti violente di gay, lesbiche o trasgender sono ancora di meno. E - nonostante il bias della "emotional innumeracy" e della propaganda cavalcata da media e politici - le morti violente sono fortunatamente in netto calo. Uno dei motivi per cui avvengono femminicidi, maschicidi, lgbt+cidi è dovuto al fatto che la nostra è una società che accentua il "noi" contro "voi. Il "me" contro il "diverso-da-me".
Abbiamo archiviato facilmente il discorso sulla Tolleranza di Gordon Allport e la convivenza tra valori diversi di Viktor Frankl. Nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa. Possiamo iniziare a RINUNCIARE al linguaggio della contrapposizione e dell'ostilità (anche se "frutta" molto, lo sappiamo) e parlare con parole misurate, comprensive e gentili. Se invece, in qualsiasi contesto, alimentiamo l'ostilità e la contrapposizione dicotomica, nel nostro piccolo saremo artefici di quel mondo che biasimiamo e che ci spaventa.»
Danni dei giudizi e del finger pointing
«È verissimo che molti, sia a livello di gruppo che personale hanno narrative assolutizzate e unidirezionali. Penso che la stessa cosa che ha dato origine al problema lo mantiene. Penso che questa visione non venga totalmente da come si è stati cresciuti ma anche a un tipo particolare di esperienza, cioè la ferita narcisistica o almeno la necessità di proteggere l'ego.
In Italia quando si fa un errore c'è molta gente che ci tiene a dare addosso al responsabile, vero o presunto. C'è una tendenza giudicante che crea una grandissima pressione sull'ego. Così, come in un pesce abissale, si crea una pressione interna -l'ego- in risposta. Qui in UK o in Australia, Canada etc si ritiene inutile dare addosso a chi ha commesso un errore: glielo si fa pacatamente notare e finisce lì. Altrimenti si perde solo tempo ed energie.
Questo consente di fare autocritica costruttiva senza demolire la propria identità, consentendo anche di fare un esame di realtà più veritiero. Prima di poter fare autocritica bisogna abbandonare il giudice interno che qualifica o squalifica, il giudice assolutista che emette sentenze verso gli altri e verso l'ego. Una volta eliminato ci si sentirà meno vulnerabili.»