Leggi repressive e problemi maschili

Da Tematiche di genere.
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Leggi e filosofia del diritto[modifica | modifica sorgente]

Lo stesso argomento in dettaglio: Leggi, Filosofia del diritto.

Giustizialismo in generale[modifica | modifica sorgente]

Presunzione di innocenza[modifica | modifica sorgente]

Lo stesso argomento in dettaglio: Per la legge, sottoporre a pena un innocente è più grave che rinunciare a punire un colpevole?.

Ingiusta detenzione[modifica | modifica sorgente]

L'ingiusta detenzione appare un tema molto radicato nella polizia, come ci suggerisce questo commento:

Non ho capito bene il discorso sull'azione risarcitoria per ingiusta detenzione. Se il sospetto viene arrestato, ma poi si scopre che l'arresto era illegittimo o magari era legittimo, ma non c'è bisogno di custodia cautelare in carcere, è giusto che il sospetto sia libero "dopo poche ore", e questo non vuol dire necessariamente che le indagini siano state inutili. Condivido invece il discorso che fa sulla vittima del reato e il suo ruolo nel processo penale.

Fatta questa premessa, ho assistito all'università ad un intervento di un poliziotto (polizia penitenziaria) che era letteralmente disperato. Sono pochi e spesso soli, poco informati, e abbandonati a loro stessi. Così lui diceva.

La verità però è anche la polizia giudiziaria commette spesso errori grossolani. E a volte la vittima non ha giustizia anche a causa di questi errori. Fior fiori di processi sono finiti come sappiamo, a causa di errori madornali commessi dalla polizia giudiziaria durante le indagini (vedi l'omicidio di Meredith, le porcate che hanno fatto nel caso Vannini) .

Quegli incartamenti di cui l'avvocato parla sono annotazioni di servizio, sono cose interne alla polizia, il processo penale non c'entra niente, è proprio il modo in cui funziona la polizia.

Giustizialismo nelle tematiche di genere[modifica | modifica sorgente]

Nel caso dei maschi una studentessa di giurisprudenza diceva così:

«Sono d'accordo. Con la Convenzione di Lanzarote non si è capito più niente e il furore repressivo è alle stelle, si va a colpire [...] in puro stile diritto penale del nemico»

Stalking[modifica | modifica sorgente]

Anche per quanto riguarda lo stalking vi è una certa problematica a definire i confini della giustizia.

Ma il problema è anche che il nostro legislatore è sciatto, frettoloso e parla alla pancia delle persone. Crede di aver fatto bene con la legge sullo stalking. Ha agito in buona fede? Forse ma bella merda che ha partorito.[...]

Posso sicuramente dire che la norma incriminatrice gli atti persecutori, il 612 bis, già di per sé è indeterminata, è poco chiara, per due motivi:

Per prima cosa parla di condotte reiterate. Sì, ma reiterate quanto? Due volte già basta. Già basta chiamare due volte il proprio ex per integrare un comportamento reiterato. Non dirmi che tu non hai mai telefonato o mandato due volte un messaggio ad una tua ex dopo una litigata...

In secondo luogo la norma parla di comportamenti idonei a provocare uno stato di turbamento o comunque tali da costringere a mutare le abitudini di vita. Ma cosa vuol dire? Che hai cambiato nome, casa, stato? O che magari hai semplicemente deciso di cambiare edicola o bar? Converrai con me che l'offensività dei (numerosissimi!) Comportamenti che possono essere sussunti nella fattispecie astratta è talmente eterogenea che la norma assume contorni sfumati, vaghi, e come sempre in questi casi diventa terreno dell'arbitrio del giudice.

Ma questo e niente... divertiti: https://www.ordineavvocatitrani.it/pubblica/articolo.php?articolo=2316

Dico che forse bisognerebbe rivedere l'idea della rilevanza penale del comportamento di chi manda due messaggi consecutivi alla ex fidanzata dopo che si sono lasciati.

Quando le leggi sono così sfuggenti, sei nelle mani del giudice. Magari x che ha mandato due messaggi alla ex fidanzata viene condannato. Y che ha fatto la stessa cosa o cose più gravi invece no perché magari il giudice non riscontra il nesso causale, perché il turbamento non è abbastanza prolungato, non so se mi spiego.

False denunce, separazioni[modifica | modifica sorgente]

Il problema non è limitato a questo purtroppo. Si spazia dal fenomeno dei padri separati nuovi poveri «In Italia aumentano i cosiddetti nuovi poveri, e stando ai dati della Caritas, quasi 1 su 2 (46%) è rappresentato da un padre separato non collocatario, cioè, i cui figli, a seguito della separazione, abitano stabilmente con la madre» alle false denunce di maltrattamento sporte in fase di separazione, al sensazionalismo mediatico a tanti altri esempi.

Femminicidi (da un punto di vista giudiziario)[modifica | modifica sorgente]

Per l'approfondimento sul sensazionalismo mediatico che gira intorno ai femminicidi rimandiamo alla lettura dell'articolo specifico.

Vi è una certa difficoltà a definire un crimine come femminicidio, la teoria non è sempre esplicativa.

È normale che siano solo supposizioni. È sempre difficile individuare la causa di un crimine e si procede sempre per teorie e per tentativi. Il fatto è che a seconda della teoria che si è elaborata sulla causa del crimine si decide quale strategia applicare per prevenirlo, quindi purtroppo dalla qualità di questa teoria dipende molto. Concordo sull'uso sbagliato del termine femminicidio[1], che dovrebbe essere impiegato con molta più precisione.

Pedofilia (in ambito giuridico)[modifica | modifica sorgente]

Definire un comportamento pedofilico risulta essere un'operazione complesso, in quanto intervengono molte variabili, tra cui soggettive.

Il termine per definire la pedofilia é che il bambino/a non sia sviluppato. Poi di ragazze di 15-16-17 anni a cui daresti anche 30 anni c'è ne sono a bizzeffe, e pure chi ruppe le palle a Berlusconi a suo tempo (riguardo Ruby) se la sarebbe fatta a mani basse. Come dissi a suo tempo, non trovo deprecabile che un vecchio si interessi ad una ragazza molto giovane e carina, ma trovo più schifoso che a tale ragazza vada bene un vecchio di plastica solo per dei soldi.

A conferma di ciò, viene dato un ulteriore commento:

Chi visiona il materiale non ne incentiva la produzione così come chi ricetta cose che provengono da delitto non incentiva la commissione dei delitti presupposti. La logica preventiva è la stessa. Tra l'altro c'è anche grande mancanza di coordinazione sui limiti d'età, fra l'età del consenso, l'età per poter definire il materiale pedo-pornografico, l'età per qualificare l'adescamento di minorenni, è un casino. Ripeto, puro furore repressivo. E la cosa triste è che spesso i minori ci vanno di mezzo, oltre a persone innocenti. Il fatto della Bibbia lo trovo tristissimo, e soprattutto mi sconforta che alcune persone siano contente di esserci. è come quando alcune ragazze che conoscono dicono di essere lusingate dai fischi che ricevono per strada, boh, non lo concepisco. Il confine tra auto-oggettivazione e oggettivazione altrui è davvero fragile.

Da classificare[modifica | modifica sorgente]

AVM: no, no, tutto fuorché quello, che sarebbe poi cosa di scarsa importanza.

Quello a cui mi riferivo io è la situazione delle fonti.

Noi siamo abituati a pensare di trovare più o meno tutte le risposte giuridiche nei codici, coadiuvati dalla costituzione, i quali sono testi legislativi autonomi e completi, cioè che esauriscono una materia e la regolano in maniera completa. Ma non è sempre stato così: il codice è una delle grandi rivoluzioni di fine 700, prima invece la situazione era molto più complessa.

Con una ovvia evoluzione, dal medioevo alla rivoluzione francese, c’era in tutta Europa un diritto comune, che era lo stesso per tutti, creato dall’interpretazione del Corpus Iuris da parte di una lunga serie di giuristi, i cui pareri erano poi racchiusi in svariati volumi. E questo, che era il diritto diciamo di base, era uguale dal Manzanarre al Reno. Innestato su queste base c’erano poi tutta una serie di norme territoriali: gli statuti cittadini, le leggi fatte proclamare dai vari regni e ducati. Norme che tendevano ad essere di più di dettaglio del diritto comune e a regolare casi specifici, ma sempre con una base comune. Vi erano poi tutta una serie di norme di categoria: il diritto canonico, la lex mercatoria e così via, che riguardavo categorie di persone.

Nel frattempo, grande importanza avevano i pareri degli illustri giuristi, che spesso erano poi pure giudici.

L’evoluzione degli stati nazionali centralizzati cambia poco il tutto: viene centralizzata l’amministrazione della giustizia, ma le fonti rimangono sempre questo coacervo di testi di diversi livelli, tant’è che, durante il 600 e il 700, prima del codice, si fanno le compilazioni, cioè raccolte delle leggi più importanti, di quelle stratificatesi in 600 anni, che però, oltre a mancare spesso di coerenza interna, non sono mai complete e autosufficienti.

Ora, questa situazione che ho descritto molto sommariamente, è abbastanza simile alla nostra odierna.

Informazioni generali[modifica | modifica sorgente]

Terminologia, Reato e Penale[modifica | modifica sorgente]

Dire "reato" e "penale" equivale alla stessa cosa, tuttavia molte spesso le due parole vengono usate in contesti diversi.

Reato penale non è una dicitura corretta. La parola "reato" indica un illecito di materia Penale. Dire Reato Penale è dire la stessa cosa due volte. Ci sono gli illeciti civili, gli illecito amministrativi e gli illeciti penali. Gli illeciti di materia Penale prendono il nome di "Reato".

Da approfondire[modifica | modifica sorgente]

  • Mente sulla propria fertilità: no al danno da nascita indesiderata: Cassazione civile, sez. III, 5 maggio 2017, n. 10906
  • Lex superior derogat inferiori

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Il termine viene infatti utilizzato sia nel senso che si trova nei dizionari, sia come sinonimo di omicidio relazionale, a tal proposito si legga Femminicidi#Incongruenze nei dati diffusi da Eures e ISTAT