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== Filosofia del diritto ==


== Filosofia del diritto ==
===Imputabilità===
===Imputabilità===
Per quanto riguarda l'''<nowiki/>'imputabilità''', anch'essa appare una tematica di difficile lettura, con molteplici variabili e situazione che influiscono su di essa.<blockquote>L'<nowiki/>'''imputabilità''' è un elemento della colpevolezza molto controverso su cui si potrebbe discutere per ore senza mai arrivare ad una conclusione. Lo stesso concetto di imputabilità, il sostenere che un individuo sia libero di scegliere fra il bene e il male, la possibilità di imputare un fatto alla sua volontà implica un presupposto che ormai diamo per scontato, che è il '''libero arbitrio'''. Senza volerci impelagare in discorsi filosofici sul determinismo e in questioni di neuroscienze perché usciremmo anche fuori tema, limitiamoci a dire che in una certa misura abbiamo bisogno di credere nel libero arbitrio altrimenti discutere di queste cose non avrebbe senso.
Per quanto riguarda l'''<nowiki/>'imputabilità''', anch'essa appare una tematica di difficile lettura, con molteplici variabili e situazione che influiscono su di essa.<blockquote>L'<nowiki/>'''imputabilità''' è un elemento della colpevolezza molto controverso su cui si potrebbe discutere per ore senza mai arrivare ad una conclusione. Lo stesso concetto di imputabilità, il sostenere che un individuo sia libero di scegliere fra il bene e il male, la possibilità di imputare un fatto alla sua volontà implica un presupposto che ormai diamo per scontato, che è il '''libero arbitrio'''. Senza volerci impelagare in discorsi filosofici sul determinismo e in questioni di neuroscienze perché usciremmo anche fuori tema, limitiamoci a dire che in una certa misura abbiamo bisogno di credere nel libero arbitrio altrimenti discutere di queste cose non avrebbe senso.
L'imputabilità è quindi la '''capacità di intendere''' e '''di volere''' e fra le cause che la possono limitare od escludere c'è ovviamente l'infermità di mente. Ora, su che cosa voglia dire "infermità di mente" in questo contento esistono tre idee. Una medico-biologica per cui l'infermità di mente è limitata alle malattie mentali con base organica. Un altro paradigma è quello '''psicologico''', al quale molti si sono fermati, che già fa un passo avanti grazie all'avvento della psicanalisi e della psicologia comportamentale, che attribuisce il valore di malattia alle patologie che pur prive di base organica incidono comunque sul comportamento, come le neuropatie. Il terzo paradigma è quello più "avanzato" , quello '''sociologico''', secondo cui la malattia mentale può essere frutto delle condizioni socio-economiche e ambientali.
L'imputabilità è quindi la '''capacità di intendere''' e '''di volere''' e fra le cause che la possono limitare od escludere c'è ovviamente l'infermità di mente. Ora, su che cosa voglia dire "infermità di mente" in questo contento esistono tre idee. Una medico-biologica per cui l'infermità di mente è limitata alle malattie mentali con base organica. Un altro paradigma è quello '''psicologico''', al quale molti si sono fermati, che già fa un passo avanti grazie all'avvento della psicanalisi e della psicologia comportamentale, che attribuisce il valore di malattia alle patologie che pur prive di base organica incidono comunque sul comportamento, come le neuropatie. Il terzo paradigma è quello più "avanzato" , quello '''sociologico''', secondo cui la malattia mentale può essere frutto delle condizioni socio-economiche e ambientali.


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===Criminalizzazione===
===Criminalizzazione===
Un intervento di un utente chiarisce cos'è la '''criminalizzazione''' ed i suoi confini in ambito giuridico e penale.<blockquote>Non a caso si parla di criminalizzazione, selezione criminale e codici di secondo grado.
Un intervento di un utente chiarisce cos'è la '''criminalizzazione''' ed i suoi confini in ambito giuridico e penale.<blockquote>Non a caso si parla di criminalizzazione, selezione criminale e codici di secondo grado.
La '''criminalizzazione''' è il processo attraverso il quale vengono selezionati i comportamenti umani che hanno rilievo penale. Questa attività può essere realizzata in astratto e in concreto. In astratto lo fa il legislatore quando decide che certi comportamenti vanno puniti (es furto sì, omosessualità no). In concreto lo fanno le agenzie di controllo cioè ad esempio polizia e magistratura il cui operato spesso è orientato da pregiudizi, ''cop'' culture, scelte arbitrarie, inclinazioni personali, che li portano a perseguire più certi tipi di reato e certi tipi di persone finendo per agire attraverso veri e propri codici di secondo grado, cioè come delle norme sotterranee che guidano la loro attività. Ovviamente la criminalizzazione genera una selezione criminale che provoca la così detta cifra oscura o campo oscuro, cioè la criminalità nascosta.
La '''criminalizzazione''' è il processo attraverso il quale vengono selezionati i comportamenti umani che hanno rilievo penale. Questa attività può essere realizzata in astratto e in concreto. In astratto lo fa il legislatore quando decide che certi comportamenti vanno puniti (es furto sì, omosessualità no). In concreto lo fanno le agenzie di controllo cioè ad esempio polizia e magistratura il cui operato spesso è orientato da pregiudizi, ''cop'' culture, scelte arbitrarie, inclinazioni personali, che li portano a perseguire più certi tipi di reato e certi tipi di persone finendo per agire attraverso veri e propri codici di secondo grado, cioè come delle norme sotterranee che guidano la loro attività. Ovviamente la criminalizzazione genera una selezione criminale che provoca la così detta cifra oscura o campo oscuro, cioè la criminalità nascosta.


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Non è immorale, ma il fatto di "colpire sul sicuro" scegliendo di perseguire il criminale noto è segnale che l'agenzia di controllo ha deciso più o meno consapevolmente di usare le limitate risorse che ha a disposizione per seguire una pista al posto di un'altra generando selezione criminale in concreto. Il fatto che queste scelte operino sulle base di antipatie e simpatie personali non è molto rassicurante, perché questi pre-giudizi e meccanismi di selezione operano come un codice parallelo a quello istituzionale ma sotterraneo</blockquote>
Non è immorale, ma il fatto di "colpire sul sicuro" scegliendo di perseguire il criminale noto è segnale che l'agenzia di controllo ha deciso più o meno consapevolmente di usare le limitate risorse che ha a disposizione per seguire una pista al posto di un'altra generando selezione criminale in concreto. Il fatto che queste scelte operino sulle base di antipatie e simpatie personali non è molto rassicurante, perché questi pre-giudizi e meccanismi di selezione operano come un codice parallelo a quello istituzionale ma sotterraneo</blockquote>
=== Oggettività giuridica ===
=== Oggettività giuridica ===
L'oggettività giuridica è un argomento molto discusso, in cui è difficile definire i confine tra una sentenza oggettiva e una soggettiva, dove interviene il pensiero personale del legislatore.<blockquote>È per questo che si deve riflettere bene sull'<nowiki/>'''oggettività giuridica'''. Quando si perde di vista il bene tutelato si producono aberrazioni (vedi la legge contro la pedofilia o la procreazione medicalmente assistita). Anche l'interpretazione della legge può comportarne una degenerazione: basti pensare alla truffa che da reato di danno è divenuto reato di pericolo. Il rigore repressivo spesso porta a interpretare estensivamente certi contenuti distorcendoli paurosamente. È una combo fra leggi scritte male e giudici che si divertono.
L'oggettività giuridica è un argomento molto discusso, in cui è difficile definire i confine tra una sentenza oggettiva e una soggettiva, dove interviene il pensiero personale del legislatore.<blockquote>È per questo che si deve riflettere bene sull'<nowiki/>'''oggettività giuridica'''. Quando si perde di vista il bene tutelato si producono aberrazioni (vedi la legge contro la pedofilia o la procreazione medicalmente assistita). Anche l'interpretazione della legge può comportarne una degenerazione: basti pensare alla truffa che da reato di danno è divenuto reato di pericolo. Il rigore repressivo spesso porta a interpretare estensivamente certi contenuti distorcendoli paurosamente. È una combo fra leggi scritte male e giudici che si divertono.
Inoltre, è vero come dicono altri che la legge non funziona esattamente così, che in effetti la prevenzione generale non è l'unico obiettivo cui tende, però è anche vero che lo studio della ''ratio legis'' non dovrebbe mai essere dato per scontato. A dir la verità si dovrebbe dire lo stesso per ogni singola aggravante. Ad esempio, capire perché il legislatore ha deciso di porre un'aggravante per la rapina commessa "a mano armata" non è solo una roba per cervelloni che non hanno di meglio da fare. Serve per capire se ha senso contestare l'aggravante quando ad esempio l'arma è finta o scarica. Non so se mi spiego. Sono tutti aspetti che spesso si sottovalutano ma hanno un'importanza capitale.
Inoltre, è vero come dicono altri che la legge non funziona esattamente così, che in effetti la prevenzione generale non è l'unico obiettivo cui tende, però è anche vero che lo studio della ''ratio legis'' non dovrebbe mai essere dato per scontato. A dir la verità si dovrebbe dire lo stesso per ogni singola aggravante. Ad esempio, capire perché il legislatore ha deciso di porre un'aggravante per la rapina commessa "a mano armata" non è solo una roba per cervelloni che non hanno di meglio da fare. Serve per capire se ha senso contestare l'aggravante quando ad esempio l'arma è finta o scarica. Non so se mi spiego. Sono tutti aspetti che spesso si sottovalutano ma hanno un'importanza capitale.


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Ti faccio un altro esempio. In Cassazione Radio Vaticana è stata condannata per getto pericolose di cose (che è un '''illecito penale''') per emissione di onde elettromagnetiche. Ora, ti sembra che le onde elettromagnetiche si possano "gettare"? Non mi risulta. Trattasi di interpretazione analogica in ''malam partem'' bella e buona</blockquote>
Ti faccio un altro esempio. In Cassazione Radio Vaticana è stata condannata per getto pericolose di cose (che è un '''illecito penale''') per emissione di onde elettromagnetiche. Ora, ti sembra che le onde elettromagnetiche si possano "gettare"? Non mi risulta. Trattasi di interpretazione analogica in ''malam partem'' bella e buona</blockquote>
=== Differenza tra interpretazione estensiva e analogica ===
=== Differenza tra interpretazione estensiva e analogica ===
<blockquote>Eh, domanda da un milione di dollari. L'interpretazione '''estensiva''' resterebbe sempre nell'ambito della ''littera legis'', mentre quella '''analogica''' lo supera. Ma il confine è sottilissimo. Da un lato è, diciamo, umano che ogni interpretazione giudiziale contenga un ''minum'' di analogia (mi pare di aver già parlato in altra sede della pre-comprensione).
<blockquote>Eh, domanda da un milione di dollari. L'interpretazione '''estensiva''' resterebbe sempre nell'ambito della ''littera legis'', mentre quella '''analogica''' lo supera. Ma il confine è sottilissimo. Da un lato è, diciamo, umano che ogni interpretazione giudiziale contenga un ''minum'' di analogia (mi pare di aver già parlato in altra sede della pre-comprensione).
Il punto è che bisogna fare i conti con queste '''opzioni ideologiche''' dell'interprete, ma comunque sempre salvando il rispetto della lettera delle legge, altrimenti si rischia di mandare a quel paese il principio di legalità. Infatti, le proposte in dottrina sono tante: alcuni, come la Di Giovine, propongono la diversificazione fra l'analogia '''interna''' e quella '''esterna''', nel senso di ammettere un contenuto minimo di analogia ma comunque impedire che questa travalichi i limiti della legge. Altri, al polo opposto, dicono che dal momento che è praticamente impossibile distinguere interpretazione analogica ed estensiva si dovrebbe vietare anche quest'ultima.
Il punto è che bisogna fare i conti con queste '''opzioni ideologiche''' dell'interprete, ma comunque sempre salvando il rispetto della lettera delle legge, altrimenti si rischia di mandare a quel paese il principio di legalità. Infatti, le proposte in dottrina sono tante: alcuni, come la Di Giovine, propongono la diversificazione fra l'analogia '''interna''' e quella '''esterna''', nel senso di ammettere un contenuto minimo di analogia ma comunque impedire che questa travalichi i limiti della legge. Altri, al polo opposto, dicono che dal momento che è praticamente impossibile distinguere interpretazione analogica ed estensiva si dovrebbe vietare anche quest'ultima.


Nel caso di Radio Vaticana è evidente però che la ''littera legis'' è stata quantomeno forzata se non completamente travisata: "gettare" e "versare" non possono che riferirsi a "solidi" e "liquidi" rispettivamente, quindi certamente non alle onde elettromagnetiche. Perciò l'ho presa ad esempio di come possa essere travalicato il limite della ''littera legis'', in dispregio del citato '''Art 14'''.</blockquote>
Nel caso di Radio Vaticana è evidente però che la ''littera legis'' è stata quantomeno forzata se non completamente travisata: "gettare" e "versare" non possono che riferirsi a "solidi" e "liquidi" rispettivamente, quindi certamente non alle onde elettromagnetiche. Perciò l'ho presa ad esempio di come possa essere travalicato il limite della ''littera legis'', in dispregio del citato '''Art 14'''.</blockquote>
=== Finalità delle leggi nel diritto penale ===
=== Finalità delle leggi nel diritto penale ===
Una precisazione sul perché il diritto penale non porta a risarcire la vittima.<blockquote>Il diritto penale '''non''' è diretto a “risarcire”, “ripagare” o a “vendicare” la vittima, l’afflittività della pena irrogata non è correlata al grado in cui ha sofferto e soffrirà la vittima. Il diritto penale ha due sole funzioni: punire il colpevole e rieducarlo.
Una precisazione sul perché il diritto penale non porta a risarcire la vittima.<blockquote>Il diritto penale '''non''' è diretto a “risarcire”, “ripagare” o a “vendicare” la vittima, l’afflittività della pena irrogata non è correlata al grado in cui ha sofferto e soffrirà la vittima. Il diritto penale ha due sole funzioni: punire il colpevole e rieducarlo.
Alla riparazione del danno subito dalla vittima è diretto il diritto civile. La ragazza ha ottenuto, mi pare, un risarcimento da oltre 200mila euro. Non potendole restituire la faccia, l’equivalente monetario è l’unica soluzione.</blockquote>In alcune occasioni, la scrittura errata di una legge e l'impreparazione delle agenzie di controllo portano ad alcuni errori giudiziari.<blockquote>Le due cose si influenzano vicendevolmente: spesso la giustizia funziona male perché deve lavorare con leggi fatte solo per accontentare il sentimento popolare, come quelle sul "femminicidio" e sugli atti persecutori. Il motivo per cui ci sono casi di stalking così di frequentante è anche perché:
Alla riparazione del danno subito dalla vittima è diretto il diritto civile. La ragazza ha ottenuto, mi pare, un risarcimento da oltre 200mila euro. Non potendole restituire la faccia, l’equivalente monetario è l’unica soluzione.</blockquote>In alcune occasioni, la scrittura errata di una legge e l'impreparazione delle agenzie di controllo portano ad alcuni errori giudiziari.<blockquote>Le due cose si influenzano vicendevolmente: spesso la giustizia funziona male perché deve lavorare con leggi fatte solo per accontentare il sentimento popolare, come quelle sul "femminicidio" e sugli atti persecutori. Il motivo per cui ci sono casi di stalking così di frequentante è anche perché:
#La legge è scritta male
#La legge è scritta male
#Le agenzie di controllo non sono educate e preparate, non conoscono concretamente il fenomeno della persecuzione e la personalità del persecutore e quindi non sanno prevederlo né affrontarlo. Insomma è un circolo vizioso</blockquote>Un utente suggerisce la divisione tra il piano della responsabilità penale con quello dell'educazione.<blockquote>Come ho scritto in un commento, bisogna tenere distinto il piano della '''responsabilità''' '''penale''' con quello dell'<nowiki/>'''educazione'''. Se non ci fossero tutti questi tabù, i pregiudizi, gli ostacoli alla libertà e all'emancipazione sessuale le cose sarebbero ben diverse, questo senz'altro. E il cambiamento si ottiene con l'educazione. Ciò non toglie che, per me, la responsabilità penale di chi va con una persona incapace di prestare il proprio consenso c'è. E tutti quelli che dicono "''ma allora siamo quasi tutti penalmente responsabili''" , beh si, hanno ragione, perché purtroppo la cosa è fin troppo normalizzata, secondo me. Non c'è da scherzare con la libertà delle persone. Addirittura io litigai con un mio collega durante una lezione di diritto penale perché lui sosteneva che se il partner "revoca" il proprio consenso durante l'atto e l'altro non si ferma, non sarebbe stupro.
#Le agenzie di controllo non sono educate e preparate, non conoscono concretamente il fenomeno della persecuzione e la personalità del persecutore e quindi non sanno prevederlo né affrontarlo. Insomma è un circolo vizioso</blockquote>Un utente suggerisce la divisione tra il piano della responsabilità penale con quello dell'educazione.<blockquote>Come ho scritto in un commento, bisogna tenere distinto il piano della '''responsabilità''' '''penale''' con quello dell'<nowiki/>'''educazione'''. Se non ci fossero tutti questi tabù, i pregiudizi, gli ostacoli alla libertà e all'emancipazione sessuale le cose sarebbero ben diverse, questo senz'altro. E il cambiamento si ottiene con l'educazione. Ciò non toglie che, per me, la responsabilità penale di chi va con una persona incapace di prestare il proprio consenso c'è. E tutti quelli che dicono "''ma allora siamo quasi tutti penalmente responsabili''" , beh si, hanno ragione, perché purtroppo la cosa è fin troppo normalizzata, secondo me. Non c'è da scherzare con la libertà delle persone. Addirittura io litigai con un mio collega durante una lezione di diritto penale perché lui sosteneva che se il partner "revoca" il proprio consenso durante l'atto e l'altro non si ferma, non sarebbe stupro.
Questo per farti capire come la penso. Che sul tema bisognerebbe parlare senza paraocchi, senza pregiudizi, senza tabù certamente, ma anche con un po' di cautela.
Questo per farti capire come la penso. Che sul tema bisognerebbe parlare senza paraocchi, senza pregiudizi, senza tabù certamente, ma anche con un po' di cautela.


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Nel caso che hai postato tu forse il tribunale del riesame ha ragione, in un altro caso la soluzione potrebbe essere diversa. Non si può ragionare astrattamente.</blockquote>
Nel caso che hai postato tu forse il tribunale del riesame ha ragione, in un altro caso la soluzione potrebbe essere diversa. Non si può ragionare astrattamente.</blockquote>
== Formalizzazione delle leggi, Logiche deontiche e modali ==
== Formalizzazione delle leggi, Logiche deontiche e modali ==
<blockquote>Certo, la prima cosa è vedere questo https://plato.stanford.edu/entries/logic-deontic/. Considera che per catturare le questioni legali hai bisogno non di semplice logica deontica ma di logica multimodale con operatori deontici ed epistemici
<blockquote>Certo, la prima cosa è vedere questo https://plato.stanford.edu/entries/logic-deontic/. Considera che per catturare le questioni legali hai bisogno non di semplice logica deontica ma di logica multimodale con operatori deontici ed epistemici
In generale una buona lettura preliminare sarebbe l'entry sempre sulla '''SEF''' delle logiche modali https://plato.stanford.edu/entries/logic-modal/.
In generale una buona lettura preliminare sarebbe l'entry sempre sulla '''SEF''' delle logiche modali https://plato.stanford.edu/entries/logic-modal/.


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Già la ''First Order Logic'' è molto interessante (cerca per esempio "paradosso del cappello"), poi le logiche modali sono davvero potenti e interessanti. Molto spesso in diversi ragionamenti le persone, a causa di ragionamenti per default o vaghi , si tende a fare fallacie confondendo espressioni ''de re con de dicto'', o altro ancora.</blockquote>
Già la ''First Order Logic'' è molto interessante (cerca per esempio "paradosso del cappello"), poi le logiche modali sono davvero potenti e interessanti. Molto spesso in diversi ragionamenti le persone, a causa di ragionamenti per default o vaghi , si tende a fare fallacie confondendo espressioni ''de re con de dicto'', o altro ancora.</blockquote>
=== Scrittura delle norme ===
=== Scrittura delle norme ===
Viene dato un commento molto approfondito sulla tematica della scrittura delle norme, nonché delle loro caratteristiche e sulla loro influenza sul momento della sentenza.<blockquote>Sicuro, capisco che per te che vieni dall'informatica, tutto ciò possa sembrare strano. Ora, auspico che non venga un papiro sto commento.
Viene dato un commento molto approfondito sulla tematica della scrittura delle norme, nonché delle loro caratteristiche e sulla loro influenza sul momento della sentenza.<blockquote>Sicuro, capisco che per te che vieni dall'informatica, tutto ciò possa sembrare strano. Ora, auspico che non venga un papiro sto commento.
Le cose da tenere in considerazione sono il '''linguaggio''' e le '''caratteristiche di astrattezza e generalità'''. La prima è semplice: le norme sono espresse tramite una lingua. E non potrebbe essere altrimenti. Questo significa che come accade in ogni linguaggio, ci possono essere delle ambiguità. L''''ermeneutica''' serve proprio a consentire all'interprete, che è anche uno dei nomi coi quali il giurista viene infatti spesso chiamato, soprattutto i giudici, di eliminare quanto più possibile dubbi e ambiguità. In ogni caso, questi sono ineliminabili, anche a causa delle altre due caratteristiche.
Le cose da tenere in considerazione sono il '''linguaggio''' e le '''caratteristiche di astrattezza e generalità'''. La prima è semplice: le norme sono espresse tramite una lingua. E non potrebbe essere altrimenti. Questo significa che come accade in ogni linguaggio, ci possono essere delle ambiguità. L''''ermeneutica''' serve proprio a consentire all'interprete, che è anche uno dei nomi coi quali il giurista viene infatti spesso chiamato, soprattutto i giudici, di eliminare quanto più possibile dubbi e ambiguità. In ogni caso, questi sono ineliminabili, anche a causa delle altre due caratteristiche.


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Il discorso è molto ampio e lungo, ci si sono letteralmente scritto libri, quindi non lo si può esaurire qua, ma sarò felice di continuarlo se qualcosa non ti è chiaro o così via.</blockquote>Il commento prosegue anche con degli esempi pratici.<blockquote>Una persona è considerata "ubriaca" quando è incapace di intendere e di volere, salvo alcune eccezioni non si richiede un determinato tasso alcolico nel sangue (tranne che per la guida in stato di ebbrezza ad esempio). Con ciò ad esempio una persona potrà essere considerata ebbra dopo aver bevuto una quantità minima di alcool (portando come prova ad esempio che era la prima volta che beveva in vita sua).
Il discorso è molto ampio e lungo, ci si sono letteralmente scritto libri, quindi non lo si può esaurire qua, ma sarò felice di continuarlo se qualcosa non ti è chiaro o così via.</blockquote>Il commento prosegue anche con degli esempi pratici.<blockquote>Una persona è considerata "ubriaca" quando è incapace di intendere e di volere, salvo alcune eccezioni non si richiede un determinato tasso alcolico nel sangue (tranne che per la guida in stato di ebbrezza ad esempio). Con ciò ad esempio una persona potrà essere considerata ebbra dopo aver bevuto una quantità minima di alcool (portando come prova ad esempio che era la prima volta che beveva in vita sua).
Per "viziare la volontà", non serve una capacità di intendere e di volere totalmente viziata, ma è sufficiente che lo sia solo parzialmente. Faccio alcuni esempi, se vedi una mia amica che vorrei farmi palesemente brilla, se altero il mio stato mentale per darmi un alibi rispondo di violenza, parimenti se sono io a convincerla a bere con lo scopo di approfittarne in un momento successivo.
Per "viziare la volontà", non serve una capacità di intendere e di volere totalmente viziata, ma è sufficiente che lo sia solo parzialmente. Faccio alcuni esempi, se vedi una mia amica che vorrei farmi palesemente brilla, se altero il mio stato mentale per darmi un alibi rispondo di violenza, parimenti se sono io a convincerla a bere con lo scopo di approfittarne in un momento successivo.


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Esempio B. Voglio uccidere mia moglie, bevo per la prima volta in vita mia per darmi una scusante. Se mi beccano lo stato di ubriachezza premeditata sarà un'aggravante.</blockquote>Un altro utente controbatte cosi:<blockquote>Mmm.. che casino.. premetto che capisco pienamente che la giurisprudenza sia costretta a semplificare un mondo complesso e che sia in continua evoluzione, però certe volte lo fa in maniera che non approvo. Mi viene in mente un avvocato che affermava che esistono una quantità enorme di leggi che contraddicono la costituzione e si contraddicono tra loro, ma anche questo pezzo che cito dal pensiero di uno studente di giurisprudenza:
Esempio B. Voglio uccidere mia moglie, bevo per la prima volta in vita mia per darmi una scusante. Se mi beccano lo stato di ubriachezza premeditata sarà un'aggravante.</blockquote>Un altro utente controbatte cosi:<blockquote>Mmm.. che casino.. premetto che capisco pienamente che la giurisprudenza sia costretta a semplificare un mondo complesso e che sia in continua evoluzione, però certe volte lo fa in maniera che non approvo. Mi viene in mente un avvocato che affermava che esistono una quantità enorme di leggi che contraddicono la costituzione e si contraddicono tra loro, ma anche questo pezzo che cito dal pensiero di uno studente di giurisprudenza:
«I''n Cassazione Radio Vaticana è stata condannata per getto pericolose di cose (che è un illecito penale) per emissione di onde elettromagnetiche. Ora, ti sembra che le onde elettromagnetiche si possano "gettare"? Non mi risulta. Trattasi di interpretazione analogica in malam partem bella e buona''».</blockquote>Ad esempio: "''una persona è considerata "ubriaca" quando è incapace di intendere e di volere''" → da un punto di vista scientifico è di un'arroga potrebbe essere parecchio complicato da dimostrare che una persona fosse o meno incapace di intendere e di volere. Stando a questa definizione tra l'altro credo che la competenza non sia giuridica bensì delle neuroscienze (ancora scientificamente non sappiamo dire se esiste il libero arbitrio). La vedo come una formulazione abbastanza audace e non pratica.
«I''n Cassazione Radio Vaticana è stata condannata per getto pericolose di cose (che è un illecito penale) per emissione di onde elettromagnetiche. Ora, ti sembra che le onde elettromagnetiche si possano "gettare"? Non mi risulta. Trattasi di interpretazione analogica in malam partem bella e buona''».</blockquote>Ad esempio: "''una persona è considerata "ubriaca" quando è incapace di intendere e di volere''" → da un punto di vista scientifico è di un'arroga potrebbe essere parecchio complicato da dimostrare che una persona fosse o meno incapace di intendere e di volere. Stando a questa definizione tra l'altro credo che la competenza non sia giuridica bensì delle neuroscienze (ancora scientificamente non sappiamo dire se esiste il libero arbitrio). La vedo come una formulazione abbastanza audace e non pratica.
Ad esempio secondo tale definizione io non considererei nessuno ubriaco a meno che non abbia perso i sensi o quasi perché per quanto io beva non perdo il controllo. Il fatto che dal punto di vista medico i miei freni inibitori siano meno forti non lo considero sinonimo di incapace di intendere e di volere.. a meno di venir provocato molto.
Ad esempio secondo tale definizione io non considererei nessuno ubriaco a meno che non abbia perso i sensi o quasi perché per quanto io beva non perdo il controllo. Il fatto che dal punto di vista medico i miei freni inibitori siano meno forti non lo considero sinonimo di incapace di intendere e di volere.. a meno di venir provocato molto.


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Mi domando se ci siano altri casi in cui, in certe condizioni, non si possa disporre della propria libertà.
Mi domando se ci siano altri casi in cui, in certe condizioni, non si possa disporre della propria libertà.
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