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Guia Soncini - L'era dell'indignazione, lista episodi2
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=== L’autunno del 2019 === Ho capito che c’era qualcosa che non andava in me nell’autunno 2019, dopo la conferenza d’una scrittrice americana a Milano. * C’era la fila per uscire dalla sala e, aspettando che la gente defluisse, mi sono trovata bloccata davanti a un uomo con in braccio un fagottino vestito di rosa. * Con quell’impeto a dire qualcosa pur non avendo niente da dire che coglie gli esseri umani in ascensori o altri spazi angusti con estranei, ho detto a quella che credevo essere una bambina «Ma sei piccolissima tu». * Il tizio mi ha corretto in tono neutro: «Piccolissimo». * Mi sono scusata: «Sa, il rosa». * Mi ha guardato con la soddisfazione di chi ti sta educando a evolverti: «Certo: ''gender bias''»1. * Ho capito che l’America era un po’ meno lontana, un po’ meno dall’altra parte della luna, se anche a Milano vestivamo neonati di rosa e poi ci lamentavamo del pregiudizio di genere, ma soprattutto mi sono chiesta quale fosse lo scopo ultimo del gioco: cosa vesti a fare di rosa un neonato – troppo piccolo perché il suo aspetto dia qualsivoglia indizio sul suo genere sessuale – se non per far sbagliare identificazione all’avventore in un posto in cui si parla una lingua coi generi ed è quindi impossibile dire tre parole su qualcuno senza declinare un maschile o un femminile? Due sono i colori che dicono un sesso, perché diavolo non vesti un bambino di giallo canarino o di verde pistacchio o di rosso carminio, invece che usare l’unico colore che dà l’indicazione sbagliata del suo genere sessuale, per poi riprendere chi ci casca? Perché sei un uomo libero e la tua libertà è usare il rosa sul figlio maschio, certo: queste sono le cause per cui vale la pena immolarsi. * Per rompere i coglioni, ecco perché. * Siamo dispettosi, prima ancora che suscettibili. * Ci piace mettere piccole trappole, e vedere (non troppo di nascosto) l’effetto che fa.
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