Guerra in Ucraina, le riflessioni di Toni Capuozzo: differenze tra le versioni

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'''John Kennedy stava per fare una guerra quando l'URSS si preparava a mettere i missili a Cuba.''' Quando accendi un confronto è sempre difficile fare un passo indietro.  
'''John Kennedy stava per fare una guerra quando l'URSS si preparava a mettere i missili a Cuba.''' Quando accendi un confronto è sempre difficile fare un passo indietro.  


'''Prima''' ancora '''di sbandierare''' il valore della pace, '''non basterebbe pensare che''', <u>sì, la Russia campa sull'esportazione del suo gas e pagherebbe caro uno stop, ma l'Europa poggia per quasi metà del suo fabbisogno su quella fonte, e ci troveremmo al freddo?</u>  
'''Prima''' ancora '''di sbandierare''' il valore della pace, '''non basterebbe pensare che''', <u>sì, la Russia campa sull'esportazione del suo gas e pagherebbe caro uno stop, ma l'Europa poggia per quasi metà del suo fabbisogno su quella fonte, e ci troveremmo al freddo?</u>


Sì, la guerra è impossibile. Però le cose scivolano di mano, e allora anche le scadenze istituzionali più sobrie fanno il rumore di un'orchestrina di <u>Sanremo: intrattiene e distrae.</u>
Sì, la guerra è impossibile. Però le cose scivolano di mano, e allora anche le scadenze istituzionali più sobrie fanno il rumore di un'orchestrina di <u>Sanremo: intrattiene e distrae.</u>
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https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/foto/ucraina-denuncia-colpito-dai-filorussi-un-asilo_46101047-202202k.shtml
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/foto/ucraina-denuncia-colpito-dai-filorussi-un-asilo_46101047-202202k.shtml
== Post del 24 Febbraio 2022 ==
== [https://www.facebook.com/dalvostroinviato/posts/494296402096605 Post del 24 Febbraio 2022] ==
E' difficile provare a essere razionali quando sai che c'è chi muore, adesso, e quando tutto sembra una follia. L'invasione di Putin è basata su due convinzioni:  
E' difficile provare a essere razionali quando sai che c'è chi muore, adesso, e quando tutto sembra una follia. L'invasione di Putin è basata su due convinzioni:  
# Gli Stati Uniti non interverranno se non a parole, e la Nato idem  
# Gli Stati Uniti non interverranno se non a parole, e la Nato idem  
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Resterà un conflitto locale, che cambia il mondo, e spoglia i sogni di quieta globalizzazione, di allegro e indolore contagio della democrazia.  
Resterà un conflitto locale, che cambia il mondo, e spoglia i sogni di quieta globalizzazione, di allegro e indolore contagio della democrazia.  
=== Allora tutta causa di Putin? ===
=== Allora tutta causa di Putin? ===
* '''Chiediamoci se è stato saggio aprire filiali Nato come caffetterie'''
* '''Chiediamoci se è stato saggio aprire filiali Nato come caffetterie'''


* se l'Ucraina ha giocato la carta giusta, scegliendo di non essere neutra e rassicurante parte terza.  
* se l'Ucraina ha giocato la carta giusta, scegliendo di non essere neutra e rassicurante parte terza.  
Un giorno nero per l' Europa, umiliante per gli Stati Uniti. E per Putin? Come per ogni giocatore, dipende da come finisce l'azzardo. Noi? Il barile di petrolio ha superato i 100 dollari, oggi.  
Un giorno nero per l' Europa, umiliante per gli Stati Uniti. E per Putin? Come per ogni giocatore, dipende da come finisce l'azzardo. Noi? Il barile di petrolio ha superato i 100 dollari, oggi.  


Fa male al cuore vedere quel che succede, ma anche il portafoglio duole un po'.
Fa male al cuore vedere quel che succede, ma anche il portafoglio duole un po'.
== [https://www.facebook.com/dalvostroinviato/posts/494404412085804?__cft__&#x5B;0&#x5D;=AZUyglFxRog7y4KWBYvYgoR2nN2uRuB31IPTh3GaOKxs5PvX_-nixzF5R8VP-U0Ab1BWW7h9SBdcaSRu-h9IbH3o8Mdk-3wcfy86aoBC_BCaCqWoWlwIUHoOaTqafJEfj_ZFmiAtZMOPBT_-7jtk7jz-6MthkRji7Gs272b5RGMr-Q&__tn__=%2CO%2CP-y-R Post del 24 Febbraio 2022] ==
C'è sempre una parte con cui stare: i civili innocenti, poichè non esistono guerre chirurgiche nè bombardamenti intelligenti.
Ci sono sempre '''colpe da distribuire''':
* Putin, la sua politica di potenza, l'ordine di invasione.
* Biden, la sfida di una Nato senza confini.
* Il premier ucraino che si è fatto spingere nella sfida - vai avanti tu - senza valutare che forse per l'Ucraina libera era meglio essere una terra di nessuno, o dei soli ucraini, scambi e commerci piuttosto che missili.
Nessuno è completamente innocente, se non i civili.
E a questo punto <u>c'è da sperare con tristezza che duri poco, che la Russia di Putin smantelli l'apparato militare ucraino e ne deponga il governo, nominando un fantoccio e facendo dell'Ucraina una Bielorussia 2.</u>  No?
Protrarre la resistenza vuol dire essere spettatori di una lunga agonia o intervenire. Chi è disposto a morire per Kiev alzi la mano.
Oppure c'è da sperare che si ripeta la Georgia del 2008. La Russia si tiene [https://it.wikipedia.org/wiki/Mariupol' Mariupol] e forse [https://it.wikipedia.org/wiki/Odessa Odessa],  e molla l'osso.
L'Ucraina resta in libertà vigilata, la cosiddetta <u>finlandizzazione</u>, cioè la sovranità su trasporti, sanità eccetera, non sulle alleanze politico militari. Per chiunque ami la pace è un giorno nero.
Possiamo anche chiederci se Putin non abbia varcato la linea, se non abbia esagerato con l'azzardo, e sia ormai un'autocrate folle, distante da tutto come in fondo a uno di quei tavoli lunghi. Vedremo.
Intanto chi sta peggio, tra i cosiddetti grandi, è '''Biden'''. E anche noi europei a scaricare salve di <u>'''sanzioni''' che faranno male a sanzionati ma anche a sanzionanti</u>. 
Ma i grandi se la cavano sempre. I civili no, che parlino russo o ucraino, o yiddish, come gli ultimi ebrei di Odessa.
== [https://www.facebook.com/dalvostroinviato/posts/494935288699383 Post del 25 Febbraio 2022] ==
IL TEMPO SULL’ISOLA
Come spesso accade alle isole, l’isola dei Serpenti, a 45 chilometri dalle coste ucraine e rumene,  ha un suo microclima, piuttosto mite. I serpenti sono in realtà bisce d’acqua che arrivano dalla foce del Danubio aggrappate ai rami che galleggiano nella corrente, e gli unici animali sono cani, gatti, e i polli allevati dagli 80 abitanti, tra militari, scienziati, guardiano del faro e impiegati destinati a fare dell’isola brulla – neanche un albero – un posto abitato, cosa che conta nei contenziosi con la Romania, dopo che si sono scoperti giacimenti di gas nei fondali circostanti.  Cosa è successo,ieri ? Che una nave russa si è avvicinata e ha intimato la resa alla guarnigione – tredici uomini – di stanza sull’isola. Che li ha mandati a quel paese. Sono morti tutti. Questo dice qualcosa sulla voglia di resistenza di un popolo che non se l’aspettava – non avevano fatto il pieno delle automobili né scorte alimentari – ma anche su una sfida affrontata senza realismo. Il premier Zelenski lo rivela, quando  accusa il pauroso ’Occidente di averli lasciati soli: era una solitudine annunciata, ma gli ucraini non si aspettavano neanche quella.  Adesso conta il tempo: se Putin non riesce, come un serpente boa, a soffocare la capitale e il governo, se l’esercito ucraino riesce a schivare le battaglie campali e trasformarsi in guerriglia – urbana, il paese è piano, uniche montagne  in Crimea, e i Carpazi – se riesce a prolungare un’agonia insopportabile per l’opinione pubblica mondiale e persino per quella russa,  è la sfida di Putin a diventare poco realistica, e dovrebbe trattare  senza "smilitarizzazione e denazificazione", accontentandosi di una lezione inflitta, una vittoria costata cara sul piano dell’immagine.  Ogni giorno di sopravvivenza, per una leadership che a Washington qualcuno starà già pensando di esfiltrare - porre in salvo per formare un governo in esilio -  è tempo guadagnato, e tempo perso per l’avventura russa.  Kiev non è Sarajevo, ma neanche l’Isola dei Serpenti.
== [https://www.facebook.com/dalvostroinviato/posts/495138175345761 Post del 25 Febbraio 2022] ==
UNA VIA D'USCITA ?
Pallida, ma una soluzione si fa strada. Sarebbe  della Cina, che dell'invasione non poteva non sapere - Putin era stato a Pechino il 4 febbraio -  la regia. La Cina si era già detta pronta ad aiutare la Russia sotto sanzioni, ma nello stesso tempo ha buoni rapporti con l'Ucraina di Zelensky. Ed è Pechino ad aver incoraggiato un contatto tra le due parti in conflitto: Putin  sa che il tempo non gioca a suo favore, se Kiev resiste. Il premier ucraino,  deluso e irato con l'Occidente,  può sperare di resistere, ma non al costo  di immolare i suoi cittadini. Una sola condizione alla trattativa:  no alla Nato.  Con realismo, sarebbe accettata. Sarebbe il silenzio delle armi, la parola alle parole.  Troppo sangue già versato per tornare indietro ?  Un cavallo di Troia per prendere Kiev e il suo leader ? Non succede, ma se succede, America  ed Europa fanno la figura degli umarell e Pechino quella del capocantiere.
== [https://www.facebook.com/dalvostroinviato/posts/495138175345761 Post del 27 Febbraio 2022] ==
Chiuso ogni spiraglio di trattativa, la battaglia di Kiev è iniziata. E' stata la notte degli ultimi discorsi. Adesso inizia la paura per l'impiego di armi peggiori. per la caccia all'uomo, per i bombardamenti che la corsa contro il tempo rende indiscriminati. Ogni giorno in più adesso è una sconfitta bruciante per Putin, e una costosissima vittoria per gli ucraini. Mentre il mondo condanna - la Cina, dopo aver provato a mediare, si astiene - la domanda sembra una sola: la determinazione di Kiev a non arrendersi, a vendere cara la pelle e la  libertà, può muovere qualcosa a ovest, può indurre Putin a frenare,  o servirà solo a rendere più feroce la battaglia finale, a prolungare un'agonia ?

Versione delle 01:47, 27 feb 2022

Chi è Toni Capuozzo

Page · https://www.facebook.com/dalvostroinviato

it.wikipedia.org/wiki/Toni_Capuozzo

facebook.com/group.php?gid=47939162232

Post del 25 Gennaio 2022

Non credo di essere snob o, al contrario, populista nel dire che tutto il brusio sull'elezione del Presidente mi sembra stonato rispetto ad almeno due emergenze, quella pandemica e quella internazionale in Ucraina.

Non mi sembra che la classe politica ci stia facendo una gran figura e la sacralità della scadenza mi pare sopraffatta da calcoli pensionistici tra i parlamentari, sfiorite passioni ideologiche tra il pubblico, editoriali bizantini e modesti gossip nel giornalismo. Veniamo da una pessima figura in Afghanistan, tuttora pagata soprattutto dalle donne afghane.

Ci accodiamo alle tensioni ucraine senza porci domande: ma è davvero così essenziale per l'Occidente l'espansione della Nato ai bordi della Russia (sì, la stessa Nato che stava in Afghanistan)?

John Kennedy stava per fare una guerra quando l'URSS si preparava a mettere i missili a Cuba. Quando accendi un confronto è sempre difficile fare un passo indietro.

Prima ancora di sbandierare il valore della pace, non basterebbe pensare che, sì, la Russia campa sull'esportazione del suo gas e pagherebbe caro uno stop, ma l'Europa poggia per quasi metà del suo fabbisogno su quella fonte, e ci troveremmo al freddo?

Sì, la guerra è impossibile. Però le cose scivolano di mano, e allora anche le scadenze istituzionali più sobrie fanno il rumore di un'orchestrina di Sanremo: intrattiene e distrae.

Post del 15 Febbraio 2022

"Le guerre oggi sono fatte di guerre di propaganda e psicologiche". Toni Capuozzo, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, ha parlato della crisi in Ucraina, con la Russia da una parte e gli Stati Uniti dall'altia. Link al post su facebook

Link al video della trasmissione

UNA SOLA CERTEZZA

Un teatrino gonfiato

Ieri sono stato ospite di Quarta Repubblica per parlare di Russia e Ucraina. Ho provato a dire, con semplicità, quello che penso. Che non succederà niente, e che la tensione è stata gonfiata anche dalla specie di conto alla rovescia innescato dalla CIA e reso pubblico (mi è sembrata una scena da Colosseo: quello che si sporge minacciando di buttarsi e la folla crudele che lo sfida a farlo…).

Le guerre, i conflitti di potenza, non hanno sempre bisogno di spari e sangue: notizie, minuetti diplomatici, movimento dei pedoni sulla scacchiera sono come certi duelli tra cervi o altri animali nella stagione dell’amore: incruenti, ma veri.

Le ragioni della Russia

Ho provato a dire che la pretesa della Russia di non avere i missili Nato sul pianerottolo di casa non è balzana.

E che dobbiamo interrogarci sull’utilità dell’espansione della Nato, invece di legami commerciali, civili, politici.

Facciamo la radiografia a ogni paese che domanda di aderire all’Unione Europea, e invece la Nato è a porte aperte? Abbiamo per forza bisogno di un nemico?

Ho cercato di spiegare che tutto è molto legato all’Afghanistan.

Le ragioni di questo teatrino

Putin, che ha visto l’impero sovietico incominciare a franare proprio lì, ha visto Biden in difficoltà, ed ha pensato che adesso era il turno dell’impero americano.

Biden, in difficoltà anche con i suoi elettori ha bisogno di girare pagina.

Da domani probabilmente la gara sarà a indossare la medaglia sul petto: “Li abbiamo costretti a tenere distante la Nato” o “Gli abbiamo fatto spegnere i motori dell’invasione”.

Meglio Russia o USA, Democrazia vs Dittatura? O "esportazione della democrazia"?

Ombre e le penombre degli USA

Quanto alle scelte di campo per me è ovvio vedere nella democrazia americana qualcosa che mi è più congeniale del regime russo, anche se la Russia è un paese che mi è caro. Ma non ignoro che gli USA – e specie con presidenti democraticihanno dato inizio a un sacco di guerre, e la Russia di Putin no, limitandosi a bruschi interventi in Siria e di seconda mano in Libia.

Europa

Penso che esistano strumenti democratici di soluzione dei secessionismi (referendum di autodeterminazione, autonomie sudtirolesi eccetera) che l’Europa dovrebbe favorire. E non credo che l’Europa, anche al di là del fabbisogno energetico, abbia bisogno di individuare in Mosca un nemico, o di avere per forza bisogno di un nemico, al di là del terrorismo internazionale.

Ombre e le penombre del regime russo

Un interlocutore, garbatamente, mi ha ricordato le ombre e le penombre del regime russo, parlando anche di un giornalista italiano ucciso. Non solo conosco le penombre russe e bielorusse, dalla Politovskaya in giù. Ma ricordo – e l’ho fatto – il nome del giornalista italiano, Antonio Russo di Radio radicale, ucciso in Georgia. Forse, in quell’ angolo di mondo dove ognuno ha i suoi torti, avrei dovuto ricordare anche Andy Rocchelli, ucciso da milizie ucraine.

L'impatto sui prezzi

Alla fine, però, di una sola cosa sono certo. Anche se la tensione si sgonfiasse, difficilmente l’aumento dei prezzi, che dal gas ha contagiato gli articoli al consumo, farà marcia indietro, come i carri armati che risalgono su un treno.

Post del 17 Febbraio 2022

GUERRA MONDIALE O GUERRA DEI BOTTONI

Come tutti ho fatto scongiuri, temendo la terza guerra mondiale.

Ma adesso è guerra delle diffidenze tra i grandi e dei dispetti tra i piccoli. Guerra, ma di propaganda.

Vengono diffuse foto di ponti costruiti apposta dalla Bielorussia per facilitare l'invasione.

Filorussi del Donbass e ucraini si accusano a vicenda di bombardamenti a colpi di mortaio.

Kiev mostra le foto di un asilo colpito, e per fortuna vuoto. Sembra strano l'interno senza neppure un principio d'incendio, come succede dopo un'esplosione. E ancora di più l'esterno, bombardato a vetrate intatte, come se tra gli armamenti fosse rimasta la catapulta. Forse ha ragione quella conduttrice moscovita, che ha proposto beffardamente di proclamare il 16 febbraio "Giorno della non invasione".

Ultim'ora: Biden insiste, invasione imminente. Spero davvero si sbagli, però almeno fissi una data.

https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/foto/ucraina-denuncia-colpito-dai-filorussi-un-asilo_46101047-202202k.shtml

Post del 24 Febbraio 2022

E' difficile provare a essere razionali quando sai che c'è chi muore, adesso, e quando tutto sembra una follia. L'invasione di Putin è basata su due convinzioni:

  1. Gli Stati Uniti non interverranno se non a parole, e la Nato idem
  2. Le sanzioni faranno male alla Russia ma non sono fatali.

L'invasione ha due obbiettivi, annunciati nelle parole di Putin

  1. demilitarizzare
  2. denazificare il paese. Cosa vuol dire? Distruggere l'apparato militare e destituire la dirigenza politica ucraina, magari sostituendola con uomini ucraini di fiducia.

Quanto ci vorrà per raggiungere questi obbiettivi? E' questa la domanda che decide l'agenda dei prossimi giorni, e la natura del conflitto.

La terza guerra mondiale? Se qualcuno si azzardasse a intromettersi, Putin promette conseguenze mai viste, ma nessuno lo farà.

Resterà un conflitto locale, che cambia il mondo, e spoglia i sogni di quieta globalizzazione, di allegro e indolore contagio della democrazia.

Allora tutta causa di Putin?

  • Chiediamoci se è stato saggio aprire filiali Nato come caffetterie
  • se l'Ucraina ha giocato la carta giusta, scegliendo di non essere neutra e rassicurante parte terza.

Un giorno nero per l' Europa, umiliante per gli Stati Uniti. E per Putin? Come per ogni giocatore, dipende da come finisce l'azzardo. Noi? Il barile di petrolio ha superato i 100 dollari, oggi.

Fa male al cuore vedere quel che succede, ma anche il portafoglio duole un po'.

Post del 24 Febbraio 2022

C'è sempre una parte con cui stare: i civili innocenti, poichè non esistono guerre chirurgiche nè bombardamenti intelligenti.

Ci sono sempre colpe da distribuire:

  • Putin, la sua politica di potenza, l'ordine di invasione.
  • Biden, la sfida di una Nato senza confini.
  • Il premier ucraino che si è fatto spingere nella sfida - vai avanti tu - senza valutare che forse per l'Ucraina libera era meglio essere una terra di nessuno, o dei soli ucraini, scambi e commerci piuttosto che missili.

Nessuno è completamente innocente, se non i civili.

E a questo punto c'è da sperare con tristezza che duri poco, che la Russia di Putin smantelli l'apparato militare ucraino e ne deponga il governo, nominando un fantoccio e facendo dell'Ucraina una Bielorussia 2. No?

Protrarre la resistenza vuol dire essere spettatori di una lunga agonia o intervenire. Chi è disposto a morire per Kiev alzi la mano.

Oppure c'è da sperare che si ripeta la Georgia del 2008. La Russia si tiene Mariupol e forse Odessa, e molla l'osso.

L'Ucraina resta in libertà vigilata, la cosiddetta finlandizzazione, cioè la sovranità su trasporti, sanità eccetera, non sulle alleanze politico militari. Per chiunque ami la pace è un giorno nero.

Possiamo anche chiederci se Putin non abbia varcato la linea, se non abbia esagerato con l'azzardo, e sia ormai un'autocrate folle, distante da tutto come in fondo a uno di quei tavoli lunghi. Vedremo.

Intanto chi sta peggio, tra i cosiddetti grandi, è Biden. E anche noi europei a scaricare salve di sanzioni che faranno male a sanzionati ma anche a sanzionanti.

Ma i grandi se la cavano sempre. I civili no, che parlino russo o ucraino, o yiddish, come gli ultimi ebrei di Odessa.

Post del 25 Febbraio 2022

IL TEMPO SULL’ISOLA

Come spesso accade alle isole, l’isola dei Serpenti, a 45 chilometri dalle coste ucraine e rumene, ha un suo microclima, piuttosto mite. I serpenti sono in realtà bisce d’acqua che arrivano dalla foce del Danubio aggrappate ai rami che galleggiano nella corrente, e gli unici animali sono cani, gatti, e i polli allevati dagli 80 abitanti, tra militari, scienziati, guardiano del faro e impiegati destinati a fare dell’isola brulla – neanche un albero – un posto abitato, cosa che conta nei contenziosi con la Romania, dopo che si sono scoperti giacimenti di gas nei fondali circostanti. Cosa è successo,ieri ? Che una nave russa si è avvicinata e ha intimato la resa alla guarnigione – tredici uomini – di stanza sull’isola. Che li ha mandati a quel paese. Sono morti tutti. Questo dice qualcosa sulla voglia di resistenza di un popolo che non se l’aspettava – non avevano fatto il pieno delle automobili né scorte alimentari – ma anche su una sfida affrontata senza realismo. Il premier Zelenski lo rivela, quando accusa il pauroso ’Occidente di averli lasciati soli: era una solitudine annunciata, ma gli ucraini non si aspettavano neanche quella. Adesso conta il tempo: se Putin non riesce, come un serpente boa, a soffocare la capitale e il governo, se l’esercito ucraino riesce a schivare le battaglie campali e trasformarsi in guerriglia – urbana, il paese è piano, uniche montagne in Crimea, e i Carpazi – se riesce a prolungare un’agonia insopportabile per l’opinione pubblica mondiale e persino per quella russa, è la sfida di Putin a diventare poco realistica, e dovrebbe trattare senza "smilitarizzazione e denazificazione", accontentandosi di una lezione inflitta, una vittoria costata cara sul piano dell’immagine. Ogni giorno di sopravvivenza, per una leadership che a Washington qualcuno starà già pensando di esfiltrare - porre in salvo per formare un governo in esilio - è tempo guadagnato, e tempo perso per l’avventura russa. Kiev non è Sarajevo, ma neanche l’Isola dei Serpenti.

Post del 25 Febbraio 2022

UNA VIA D'USCITA ?

Pallida, ma una soluzione si fa strada. Sarebbe della Cina, che dell'invasione non poteva non sapere - Putin era stato a Pechino il 4 febbraio - la regia. La Cina si era già detta pronta ad aiutare la Russia sotto sanzioni, ma nello stesso tempo ha buoni rapporti con l'Ucraina di Zelensky. Ed è Pechino ad aver incoraggiato un contatto tra le due parti in conflitto: Putin sa che il tempo non gioca a suo favore, se Kiev resiste. Il premier ucraino, deluso e irato con l'Occidente, può sperare di resistere, ma non al costo di immolare i suoi cittadini. Una sola condizione alla trattativa: no alla Nato. Con realismo, sarebbe accettata. Sarebbe il silenzio delle armi, la parola alle parole. Troppo sangue già versato per tornare indietro ? Un cavallo di Troia per prendere Kiev e il suo leader ? Non succede, ma se succede, America ed Europa fanno la figura degli umarell e Pechino quella del capocantiere.

Post del 27 Febbraio 2022

Chiuso ogni spiraglio di trattativa, la battaglia di Kiev è iniziata. E' stata la notte degli ultimi discorsi. Adesso inizia la paura per l'impiego di armi peggiori. per la caccia all'uomo, per i bombardamenti che la corsa contro il tempo rende indiscriminati. Ogni giorno in più adesso è una sconfitta bruciante per Putin, e una costosissima vittoria per gli ucraini. Mentre il mondo condanna - la Cina, dopo aver provato a mediare, si astiene - la domanda sembra una sola: la determinazione di Kiev a non arrendersi, a vendere cara la pelle e la libertà, può muovere qualcosa a ovest, può indurre Putin a frenare, o servirà solo a rendere più feroce la battaglia finale, a prolungare un'agonia ?