Guerra in Ucraina, Analisi di esperti

Da Tematiche di genere.
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Analisi di Toni Capuozzo

giornalista esperto inviato dal fronte, scrive un'analisi molto bilanciata:

Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra in Ucraina, le riflessioni di Toni Capuozzo.

Analisi di Alessandro Orsini

L'analisi completa fatta da Alessandro Orsini tocca i seguenti temi[1]:

  • Le tre gigantesche esercitazioni militari della nato e von der leyen assente (vedi Provocazioni USA e responsabilità della NATO)
  • Gli errori della UE e il senno il trump
  • L’UE è un’organizzazione politica fallita?
  • Le previsioni (passate e future) di Orsini
  • Orsini: con le sanzioni stiamo sbagliando
  • Lo scontro con Paolo Mieli
  • Lo scontro con Nathalie Tocci

Scrivere meglio

Ciò che Orsini e molti pacifisti ignorano è quello che un articolo di ricorda[2] con la lezione del professore di relazioni internazionali all’università di Chicago, John J. Mearsheimer, intitolata Why is Ukraine the West's Fault? ovvero perché perché l'invasione dell'Ucraina ha anche grosse responsabilità occidentali. Secondo l'autore Ovvero ignorare “il desiderio di democrazia degli ucraini e la loro volontà di stringere un legame con l’Occidente”, un sentimento giudicato da Mearsheimer “irrilevante e costruito dall’estero […]"

Un punto di vista opposto al mero calcolo geopolitico è nel commento dell'Internazionale secondo cui:

Oltre a sottovalutare le preferenze dei leader, i realisti [di cui Mearsheimer fa parte] disprezzano la politica e le forze interne di un paese. Ascoltando Mearsheimer si rimane sorpresi da quanto ignori il desiderio di democrazia degli ucraini e la loro volontà di stringere un legame con l’occidente, un sentimento che giudica irrilevante e costruito dall’estero. Per Mearsheimer il movimento di protesta Euromaidan scoppiato in Ucraina del 2014 è stato semplicemente un colpo di stato, un inutile intoppo nel meccanismo della politica delle potenze. Ma la verità è che in alcuni momenti la storia la fanno i desideri delle persone, non la logica del sistema internazionale.

Analisi di Oliver Stone

Lo Zar si è lasciato adescare, ora è nella trappola degli Usa - un editoriale di Oliver Stone, il regista di Platoon e autore di un'intervista a Putin, ci parla delle provocazioni della NATO e degli errori di Putin. Il regista scrive:

«Putin si è lasciato adescare ed è caduto nella trappola tesa dagli Stati Uniti, e ha impegnato i suoi militari, dando spazio alle peggiori conclusioni che l’Occidente avrebbe potuto trarre. Probabilmente, credo, Putin ha rinunciato all’Occidente, e questo ci avvicina più che mai a un Confronto Finale. Sembra che non ci sia una strada per tornare indietro. Gli unici contenti di questo risultato sono i nazionalisti russi e la legione di coloro che odiano i russi, che finalmente hanno ottenuto ciò che sognavano da anni, ovvero Biden, Pentagono, Cia, Ue, Nato, i media mainstream»

Sottolinea inoltre come la reazione di Putin alle provocazioni:

renderà quasi impossibile per chiunque sottolineare la tossicità delle loro politiche (Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, espansione della Nato, infrangere i trattati nucleari, censurare e omettere fatti cruciali dalle notizie, ecc.), sottolineare i doppi standard occidentali, incluso il cattivo comportamento di Kiev e Zelensky, che cadrà nel vuoto mentre traiamo nuovamente le conclusioni sbagliate.

Il regista sottolinea anche come l'emotività delle persone renda più «facile diffamare quelli di noi che hanno cercato di comprendere la posizione russa in questi ultimi due decenni». E ci ricorda come adesso entrambe le parti devono salvare la faccia e quanto sia stupido rallegrarsi di questa situazione. Ci va giù con parole pesanti quanto condivisibili, sostenendo che - da ambo le parti USA Russia - tutto questo sia un grandissimo fallimento dell'umanità oltre che un crimine contro l'umanità:

«Gli idioti che hanno continuato a provocare la Russia dopo la fine della Guerra Fredda nel 1991 hanno commesso un terribile crimine contro l’umanità e il futuro. Insieme, i nostri paesi avrebbero potuto essere alleati naturali nella più grande battaglia, quella contro il cambiamento climatico.»

Generale Paolo Inzerilli

Interessantissima intervista a Paolo Inzerilli ex comandante di Gladio[3] ed ex capo dei Servizi segreti. Nell'intervista concessa ad Adnkronos esordisce: “Credo che nessuno possa avere dubbi sul mio sentimento anti-russo

che dichiara: “penso sempre che il compito di un presidente di un Paese è prima di tutto quello di salvare la pelle dei cittadini ... Per quel che mi riguarda oggi il problema di questa guerra si chiama Zelensky”.

Tutto quello che la Russia ha chiesto è la dichiarazione ufficiale di non ingresso dell’Ucraina nella NATO e la demilitarizzazione. Proposta più che accettabile. Per il bene di tutti, che l’Ucraina si arrenda, deponga le armi. Che l’ex comico torni a fare l’attore e a partecipare a programmi come Ballando con le stelle. Che finisca subito questa mattanza.

Link al video dell'intervista

Link all'intervista su Adnkronos

Altre analisi e opinioni

Guerra in Ucraina, Analisi e opinioni

  1. https://www.startmag.it/mondo/luiss-orsini-russia-ucraina-guerra/
  2. Perché non abbiamo capito le vere intenzioni di Vladimir Putin
  3. Gladio era una struttura militare segreta, parallela al progetto americano Stay-behind, nata per contrastare una possibile invasione russa in Italia durante la Guerra fredda