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Gogne mediatiche
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== Vedi anche == * [[Sociability di Francesco Oggiano]] parla estesamente dell'argomento: nel libro <u>analizza l'uso dei social media come strumento per il linciaggio pubblico</u> e la condanna senza processo. Fa riferimento alla pratica storica della gogna pubblica, descritta dallo scrittore Daniel Defoe nel XVIII secolo, e la confronta con l'attuale fenomeno delle gogne sui social. Si evidenzia come <u>la gogna fosse considerata barbarica e dannosa</u> per la vita futura del condannato, <u>portando alla sua abolizione</u>. Tuttavia, sui social, si rischia di introdurre un nuovo sistema senza processo, in cui prevale solo la condanna pubblica. Si sottolinea l'importanza di ispirarsi ai principi del diritto di procedura penale, come regole uguali per tutti, diritto alla difesa e presunzione d'innocenza. Si evidenzia che sulle piattaforme digitali spesso mancano regole chiare e uguali per tutti, e <u>si tende a credere acriticamente alle parole dell'accusatore senza dare opportunità di replica all'accusato</u>. Si sottolinea la <u>necessità di rispettare il principio di presunzione d'innocenza e di valutare le diverse fonti e versioni dei fatti prima</u> di partecipare al linciaggio pubblico. Si riportano vari esempi tra cui il caso del regista Fausto Brizzi come esempio di come la presunzione di colpevolezza possa danneggiare la vita di una persona senza un processo adeguato. * [[Giustizialismo oggi e nel 1600]] - Il testo esplora la <u>persistenza</u> di certi atteggiamenti nella società, dall'epoca storica raccontata da Alessandro Manzoni ne ''I Promessi Sposi'' (1600) fino ai tempi moderni. L'assoggettamento alla vendetta, al giustizialismo, e alla folla dominata dall'emotività piuttosto che dalla ragione. Manzoni porta come esempi la caccia agli untori durante la peste del 1630 a Milano (episodio della Colonna Infame) e l'episodio del Pane. Si osserva la tendenza a cercare capri espiatori piuttosto che affrontare i problemi di fondo, l'inasprimento delle leggi come soluzione apparente e l'effetto divisorio che emerge quando si affrontano veramente i problemi. Interessante anche confrontare queste dinamiche con la teoria del "divide et impera" e la metafora dei capponi di Renzo ne "I Promessi Sposi". Qui vengono spiegati più in dettaglio gli episodi<ref>[[Panico morale e Diavoli popolari#Episodi della "carestia del pane" e della "colonna infame" ne I Promessi Sposi di Manzoni]]</ref>. * [[Panico morale e Diavoli popolari]] - "Panico morale e Demoni popolari" è un libro di sociologia scritto da Stanley Cohen, in cui introduce i concetti di "panico morale" e "demoni popolari", fenomeni sociali che riguardano la reazione emotiva e sproporzionata della società verso individui o gruppi considerati una minaccia ai suoi valori e interessi. L'autore esamina il ruolo dei media in queste dinamiche, usando come esempio le rivolte tra le subculture dei Mods e Rockers negli anni '60 nel Regno Unito. Il panico morale si riferisce a un episodio di panico o preoccupazione collettiva che è amplificato e distorto dai media o da altri attori sociali. Questi episodi di panico collettivo ingiustificato possono derivare da una esposizione sproporzionata di un fenomeno reale o fittizio, portando a reazioni esagerate nei confronti del gruppo o fenomeno in questione. I "demoni popolari" sono individui o gruppi ritratti come devianti e accusati di vari crimini, diventando l'oggetto di campagne di ostilità che si intensificano in movimenti di massa chiamati "panico morale". Questi demoni popolari sono spesso usati come capri espiatori, incarnando i problemi della comunità. * [[Disquisizioni e confronto su giustizia e giustizialismo]]
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