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==== Gestione del Rischio: dalla Meteorologia all'Idrologia [7:48 - 13:16] ==== Già ho fatto messo in risalto il ruolo del radar meteorologico, ma bisogna dire qualche cosa è qui la cosa più delicata. Ecco del Come si gestiscono queste situazioni di rischio. Ecco, e qui chi mi ha seguito nel passato sono stato sempre già molto critico per le situazioni della delusione dell'alessandrino, di Genova, della Valtellina, del di Livorno, della Sardegna, delle Marche. Cioè, siamo di fronte a un' inadeguatezza del paese che di cui posso fare la storia nella gestione del rischio per quanto riguarda l'anello critico del che io chiamo del raccordo fra meteorologia osservazionale, cioè standard cioè standard e idrologia di bacino "Questo è il punto delicato che vorrei un po' sviluppare. Ecco perché non tutti sanno cosa fa il servizio meteorologico, non tutti sanno quali sono le risorse della meteorologia da satellite e che cosa fa il nowcasting. Allora, quando l'allarme viene dalla previsione numerica, quella che potete trovare nei siti affidabili, quando si sa che dalla previsione numerica viene una situazione di rischio, allora bisogna passare alla meteorologia, chiamiamola osservazionale, cioè si passa all'osservazione radar, si segue l'evento, si sommano, si aggiungono i dati convenzionali. Quindi tutte le informazioni meteorologiche dal suolo e tutti i dati meteorologici dalle osservazioni satellitari. Ci sono diversi sensori di meteorologia geostazionari popolari dai quali si ricavano molte informazioni, non tante quante sono quelle che vengono date dal servizio meteorologico, ma ugualmente importanti: la temperatura, l'altezza delle nubi, i canali a microonde satellitari sono importanti. Da un po' di tempo c'è anche il radar su satellite che purtroppo fa un po' di striscioline, quindi essendo polare non segue il fenomeno mentre avviene, però è molto importante. Perché il primo radar è il sensore attivo, quindi il radar su satellite. Tutto questo complesso di informazioni sull'evento che si sta svolgendo deve produrre un parametro importante, il 'quantitative precipitation estimate', la stima delle precipitazioni in base alle immagini radar che via via si svolgono. Ecco, questa stima delle precipitazioni, cioè la riflettività radar, viene tradotta in stima delle precipitazioni, attenzione, nella nube e quindi anche mentre sta scaricando, ma in atmosfera. Quindi si può, e qui viene il raccordo con l'idrologia, quella precipitazione va sui diversi bacini, cioè tutto il territorio può essere separato, distinto nei bacini dei corsi d'acqua. Quando perviene un bacino come stima di precipitazione, allora entrano i modelli idrologici di quel bacino che devono introdurre, devono considerare la storia precedente del terreno. Se, ad esempio, è stato impregnato da precedenti precipitazioni, i coefficienti di infiltrazione, le pendenze, e quindi quanto tempo impiega l'acqua, una volta caduta in superficie, la parte che scorre separata da quella che penetra nel terreno, arriva nel corso d'acqua. E quindi, un modello di bacino ben fatto deve produrre una stima dei livelli del corso d'acqua lungo tutto il suo corso. E tutto questo insieme, tutte le informazioni meteorologiche dell'atmosfera precedentemente dette, assieme al modello di bacino, permettono di prevedere i livelli del corso d'acqua e quindi le zone di possibile esondazione, possibile alluvione. E quindi, tutto questo sistema deve produrre, aggiornato, ripeto, ogni 20 minuti, deve produrre un allarme alla protezione civile, vera e propria, che deve produrre gli allarmi e i provvedimenti alla popolazione.
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