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Franco Prodi Clima
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=== 2:08 === vediamo questo caso per esempio. tu che avevamo una bassa pressione l'Italia Centrale giorno già dal giorno 13 per sabato 13 e cosa determina questa bassa pressione la situazione ciclonica una circolazione che lascia la bassa pressione alla sinistra quindi diventa una circolazione antioraria e quindi la si generano delle masse d'aria in questo caso in direzione nord est che trovano quindi la catena appenninica sul loro percorso Questa è la situazione generale e il domenica 14 c'è sempre legata a questa situazione ciclonica c'è un passaggio di una prima te perturbazione che dà delle piogge estese con anche qualche cella convettiva intensa e quindi già un inizio di precipitazioni sull'area e il giorno dopo il 15 sembra una pausa In realtà è sempre legata alla perturbazione ciclonica c'è un passaggio dalla Basilicata di una perturbazione che risale la penisola Quindi quando la sera del 15 trova sempre con questo percorso est nord est della Emilia Romagna e la catena l'orografia c'è un innalzamento e quindi della dell'area quindi un meccanismo di formazione delle precipitazioni che dura tutta la notte e alla massima All'università il giorno 16 e con delle Celle temporaneesche molto intense Ora vorrei sottolineare questo che questa situazione di una circolazione su una orografia che la innalza è pericolosissima perché genera le precipitazioni sulla stessa zona quindi continuo questa circolazione come una si forma una macchina stazionaria di produzione di precipitazioni intense e questo è avvenuto fino alla mattina 2017 e quindi ha scaricato scaricato una quantità di precipitazioni che si possono queste osservare e tutto torneremo su questo in aria a radar cioè la rana dal meteorologico Osserva il sistema precipitante mentre è in si forma nella nella nube e la che cade e quindi questa situazione ha scaricato su dei bacini che sono sono molti e tutti le corsi d'acqua dell'Emilia Romagna sono caratterizzati da essere piuttosto un torrentizio brevi diciamo corti e stretti quindi c'è questa regola della meteorologia diciamo più il bacino È stretto più la precipitazione la parte meteorologica ha effetti importantissimi e veloci brevi e mentre nel caso estremo del 51 Allora è la piena del Po è stata invece una classica piena di Fiume c'è del bacino e tutta la valle Padana e quindi ha esondato il fiume più importante il comportamento del fiume che è la mitologia solo nei giorni precedenti Quindi riassumendo questa è una situazione diciamo di una struttura che permane sullo stesso territorio questo è la radice di tutto e su dei bacini che sono molto stretti che si intensifichino che sia una bomba d'acqua sono tutte fesserie la situazione di questo genere non capitano frequentemente ma neanche neanche si possono dire eventi estremi eventi estremi Io sono hanno cadenza secolare insomma ecco qua io ricordo quando ero giovane direttore della serbatoio per la grandine di Verona che aveva potuto osservazioni radar ma anche seguire bene la meteorologia e c'erano fronte allineato nord sud e convogliava aria africano sulla Calabria sempre ricordo se fosse 72 o 73 Insomma In quegli anni in cui ero direttore e e era una macchina diciamo di produzione di precipitazione perché se verificate questa Situazione stazionaria diciamo di sempre sullo stesso territorio mentre Normalmente le precipitazioni scorrono Diciamo quindi non non permangono Ecco allora questo è grosso modo ==== Gestione del Rischio: dalla Meteorologia all'Idrologia [7:48 - 13:16] ==== Già ho fatto messo in risalto il ruolo del radar meteorologico, ma bisogna dire qualche cosa è qui la cosa più delicata. Ecco del Come si gestiscono queste situazioni di rischio. Ecco, e qui chi mi ha seguito nel passato sono stato sempre già molto critico per le situazioni della delusione dell'alessandrino, di Genova, della Valtellina, del di Livorno, della Sardegna, delle Marche. Cioè, siamo di fronte a un' inadeguatezza del paese che di cui posso fare la storia nella gestione del rischio per quanto riguarda l'anello critico del che io chiamo del raccordo fra meteorologia osservazionale, cioè standard cioè standard e idrologia di bacino "Questo è il punto delicato che vorrei un po' sviluppare. Ecco perché non tutti sanno cosa fa il servizio meteorologico, non tutti sanno quali sono le risorse della meteorologia da satellite e che cosa fa il nowcasting. Allora, quando l'allarme viene dalla previsione numerica, quella che potete trovare nei siti affidabili, quando si sa che dalla previsione numerica viene una situazione di rischio, allora bisogna passare alla meteorologia, chiamiamola osservazionale, cioè si passa all'osservazione radar, si segue l'evento, si sommano, si aggiungono i dati convenzionali. Quindi tutte le informazioni meteorologiche dal suolo e tutti i dati meteorologici dalle osservazioni satellitari. Ci sono diversi sensori di meteorologia geostazionari popolari dai quali si ricavano molte informazioni, non tante quante sono quelle che vengono date dal servizio meteorologico, ma ugualmente importanti: la temperatura, l'altezza delle nubi, i canali a microonde satellitari sono importanti. Da un po' di tempo c'è anche il radar su satellite che purtroppo fa un po' di striscioline, quindi essendo polare non segue il fenomeno mentre avviene, però è molto importante. Perché il primo radar è il sensore attivo, quindi il radar su satellite. Tutto questo complesso di informazioni sull'evento che si sta svolgendo deve produrre un parametro importante, il 'quantitative precipitation estimate', la stima delle precipitazioni in base alle immagini radar che via via si svolgono. Ecco, questa stima delle precipitazioni, cioè la riflettività radar, viene tradotta in stima delle precipitazioni, attenzione, nella nube e quindi anche mentre sta scaricando, ma in atmosfera. Quindi si può, e qui viene il raccordo con l'idrologia, quella precipitazione va sui diversi bacini, cioè tutto il territorio può essere separato, distinto nei bacini dei corsi d'acqua. Quando perviene un bacino come stima di precipitazione, allora entrano i modelli idrologici di quel bacino che devono introdurre, devono considerare la storia precedente del terreno. Se, ad esempio, è stato impregnato da precedenti precipitazioni, i coefficienti di infiltrazione, le pendenze, e quindi quanto tempo impiega l'acqua, una volta caduta in superficie, la parte che scorre separata da quella che penetra nel terreno, arriva nel corso d'acqua. E quindi, un modello di bacino ben fatto deve produrre una stima dei livelli del corso d'acqua lungo tutto il suo corso. E tutto questo insieme, tutte le informazioni meteorologiche dell'atmosfera precedentemente dette, assieme al modello di bacino, permettono di prevedere i livelli del corso d'acqua e quindi le zone di possibile esondazione, possibile alluvione. E quindi, tutto questo sistema deve produrre, aggiornato, ripeto, ogni 20 minuti, deve produrre un allarme alla protezione civile, vera e propria, che deve produrre gli allarmi e i provvedimenti alla popolazione.
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