Femminicidio, approfondimento sui numeri e moventi


Voce principale: Femminicidi.

La violenza di genere è una questione tutt'ora complessa e che continua a sovraffollare i fatti di cronaca italiana; nella maggior parte dei casi i carnefici fanno parte della sfera affettiva delle vittime, spesso all’interno delle stesse mura di casa, in quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro di ciascun essere umano. Negli ultimi due anni, ovvero dall’inizio della pandemia di SARS-CoV-2, in Europa si è manifestato un preoccupante aumento degli episodi di violenza sulle donne, Italia inclusa; nel contesto del lockdown, le famiglie sono state più a stretto contatto e hanno trascorso più tempo assieme, aumentando così il rischio che donne e i giovani potessero essere esposti alla violenza, soprattutto in situazioni familiari delicate dal punto di vista economico e sociale; è un dato di fatto che più le risorse economiche diventano scarse, più aumentano forme di abuso, di potere e di controllo da parte del partner o comunque della figura identificata come capofamiglia. Nel 2020, spiega il Ministero della Salute, le chiamate al 1522 sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat (+71%).

Non si hanno invece ancora dati precisi ed ufficiali sull'andamento dei femminicidi in tale finestra temporale, e anche se sarà prevedibile osservare un trend in aumento, al momento ci si basa sui dati certi degli anni precedenti.

Prima della pandemia, più precisamente il 20 novembre 2019, è stato pubblicato un importante rapporto statistico su “Femminicidio e violenza di genere in Italia” della Banca Dati EURES, il quale ha evidenziato una tendenza all'aumento degli episodi di violenza di genere negli anni. Nel 2018 sono stati 142 i femminicidi (+0,7% sull’anno precedente), di cui 78 per mano di partner o ex partner; nel complesso, i femminicidi seguono un trend diverso da quello dell’insieme degli omicidi commessi in Italia, che sono in forte calo anno dopo anno.

É fondamentale nella trattazione del tema ricordare che i dati non dovrebbero considerare in generale gli omicidi di donne, ma i “femminicidi” nella loro reale accezione del termine (vedi articolo principale sul tema). Distinzione che è presente nel rapporto “Questo non è amore 2019” , pubblicato dalla Polizia di Stato, il quale inoltre evidenzia che i femminicidi sono il 38% degli omicidi commessi in Italia nel 2018, che quelli di matrice familiare rappresentano l’85% del totale, e che quelli di coppia sono il 75% di quelli familiari.

Altresì importanti sono poi i dati raccolti dall'istituto ISTAT relativi al 2017, i quali affermano che delle 123 donne uccise, in sintesi l’80% è vittima di una persona che conosce: nel 44% dei casi è o è stato un partner, nel 28,5% un parente (inclusi figli e genitori) e nell’8% un’altra persona conosciuta. Il rapporto traccia poi la linea di demarcazione con la situazione molto diversa per quanto concerne gli omicidi di uomini: nel 32,1% dei casi sono stati uccisi da una persona che non conoscevano.

Incongruenze nei dati diffusi da Eures e ISTATModifica

Dalla colonna "movente" dell'infografica risulta evidente come, anche nelle successive indagini dell'EURES, il movente passionale riguardi solo il 31% di quelli che vengono chiamati -impropriamente- femminicidi e come l'EURES chiami femminicidi anche omicidi per denaro.
Con un'osservazione più attenta e dettagliata dei rapporti pubblicati da due dei più importanti istituti di statistica in Italia, è possibile evidenziare importanti lacune e incongruenze che hanno contribuito negli anni a generare del sensazionalismo sulla tematica, generando un'onda di risonanza che media e giornali hanno ulteriormente amplificato. Nello specifico, per il rapporto decennale 2000-2010:
Omicidi totali di donneModifica
  • 2.061, quindi 206 all'anno;
  • 1.459 sono avvenuti all’interno dell’ambiente familiare o delle relazioni affettive, ovvero circa 140 femminicidi l’anno.
Moventi dei "femminicidi"Modifica
  • 472 erano ultrasessantacinquenni, di cui una parte uccise “pietatis causa”, ovvero per compassione legata ad una forte sofferenza da parte della vittima;
  • 467 per possesso patologico;
  • 347 per motivi di conflitto quotidiano e litigi anche banali;
  • 143 per raptus.
Dai dati EURES emergono due criticità fondamentali:
  1. Il numero medio degli omicidi totali di donne è molto vicino a quello dei femminicidi, praticamente il 70% o quasi. Può essere verosimile che quasi tutte le donne uccise in ambito familiare siano vittime di una matrice misogina e prevaricatoria? Io non sono d'accordo.
  2. Tra i moventi dei femminicidi, molti sono incongruenti con la definizione di femminicidio.


In sostanza, l'EURES, l'ISTAT e la stampa hanno incluso nei femminicidi, qualsiasi omicidio di donna commesso da familiari o conoscenti, indipendentemente dal movente.

I veri numeri calcolati dalla polizia di statoModifica

Da alcuni anni sono di pubblico dominio i dati ufficiali e veritieri, come evidenziato anche nella voce principale sul tema.

La Polizia di Stato, che ha indagato in ogni caso d'omicidio d'Italia, ha pubblicato negli opuscoli informativi dell'iniziativa "Questo non è amore". Il numero esatto di femminicidi è disponibile solo dal 2017 in Italia: 31 femminicidi nel 2017 (calcolati fino al 30 settembre 2017),

32 femminicidi nel 2018 (calcolati fino al 31 Agosto 2018).[1]

Per il calcolo, la Polizia di Stato ha usato i principi della Convenzione di Istanbul[2] del 2010, ed eseguendo una stima lineare dei dati, in Italia i femminicidi si attestano su valori reali di circa 48 l'anno.

La digressione numerica non è rivolta a sminuire l'importanza del tema, bensì a smascherare le incongruenze che per anni hanno dominato la scena giornalistica italiana, la quale ha polarizzato e sensazionalizzato l'opinione pubblica basandosi su dati fittizi.

La realtà resta in qualsiasi caso più complessa delle statistiche: la violenza si può esprimere in molti modi, non sempre esplicabili dal punto di vista statistico.

  1. "... Questo non è amore", su Polizia di Stato. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  2. Gli opuscoli informativi dell'iniziativa "...Questo non è amore", su Polizia di Stato. URL consultato il 30 dicembre 2020.