Femminicidi altro: differenze tra le versioni

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=== Femminicidio o Omicidio passionale, opinione interessante ===
=== Femminicidio o Omicidio passionale ===
'''Opinione di un utente'''
 
Per i TG muore una donna ed è femminicidio. Ma non è così che funziona: i femminicidi sono casi specifici, la ragazza musulmana uccisa perché non si voleva sposare, QUELLO è un femminicidio. Poi per carità non è che se si tratta di omicidio passionale sia meno grave, semplicemente ci sono dietro ragioni diverse.
Per i TG muore una donna ed è femminicidio. Ma non è così che funziona: i femminicidi sono casi specifici, la ragazza musulmana uccisa perché non si voleva sposare, QUELLO è un femminicidio. Poi per carità non è che se si tratta di omicidio passionale sia meno grave, semplicemente ci sono dietro ragioni diverse.


In un caso ti uccido ''perché sei donna e dovresti'' fare quello che dico io e ''stare alla mia mercè''. <u>Nell’altro ti uccido perché sono accecato dal dolore e dalla passione.</u>[[File:Sondaggio con ipotesi sulle cause sella distorsione mediatica.png|miniatura|386x386px|Ipotesi complottistiche sulle motivazioni dei mass media]]
In un caso ti uccido ''perché sei donna e dovresti'' fare quello che dico io e ''stare alla mia mercè''. <u>Nell’altro ti uccido perché sono accecato dal dolore e dalla passione.</u>
=== <b>Mass media: moda nelle notizie</b> ===
Riporto una testimonianza di una ragazza:
Io già da tempo ho notato che le notizie vanno per moda; quando avevo 10 anni scoppiavano case ovunque, quando ne avevo 15 sparivano bambini, poi c'è stato il periodo degli omicidi di ragazzine, poi dei suicidi e ora da qualche anno femminicidi. Secondo me non è che accadono più spesso le cose, ma solo che i giornali decidono di parlarne di più (e più se ne parla più si alza anche il [[Mass Media e rischio di imitazione|rischio di emulazione]]) [Nota, la supposizione della ragazza è avvalorata da molti studi, per approfondire vedi il link].


Il possesso nella coppia è alla base della monogamia, non c'entra con il patriarcale..
=== Mass media: moda nelle notizie ===
'''Testimonianza di una ragazza'''


<img class="Z63Dp" src="d09cfa33cb83d8956a57617e5e5697f1" width="auto">
Io già da tempo ho notato che le notizie vanno per moda; quando avevo 10 anni scoppiavano case ovunque, quando ne avevo 15 sparivano bambini, poi c'è stato il periodo degli omicidi di ragazzine, poi dei suicidi e ora da qualche anno femminicidi. Secondo me non è che accadono più spesso le cose, ma solo che i giornali decidono di parlarne di più (e più se ne parla più si alza anche il [[Mass Media e rischio di imitazione|rischio di emulazione]]) [Nota, la supposizione della ragazza è avvalorata da molti studi, per approfondire vedi il link]. Il possesso nella coppia è alla base della monogamia, non c'entra con il patriarcale.
== Nel mondo ==
Nel 2017 l'[[Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine]] ha attivato la piattaforma di monitoraggio e raccolta dati dei femminicidi in tutto il mondo.<ref>{{cita web|url=https://www.unodc.org/unodc/en/frontpage/2017/May/femicide-watch-platform-prototype-launched-at-2017-un-crime-commission.html|titolo=Femicide Watch Platform prototype launched at 2017 UN Crime Commission <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|data= |accesso= }}</ref> Nel 2018 una ricerca a livello mondiale: ''Gender related killing of women and girls'' ha dimostrato che ogni anno nel mondo vengono uccise 87.000 donne per motivi di genere.<ref>{{Cita web|url =https://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/GSH2018/GSH18_Gender-related_killing_of_women_and_girls.pdf |titolo =GLOBAL STUDY ON HOMICIDE Gender-related killing of women and girls|sito =unodc.org |editore =UNITED NATIONS OFFICE ON DRUGS AND CRIME Vienna |data =2018 |lingua = en|formato=pdf|accesso =28 marzo 2019 }}</ref>
=== Europa ===
L'11 maggio 2011 è stata sottoscritta a [[Istanbul]] dai membri del [[Consiglio d'Europa]] la [[Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica]].<ref>[http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/QueVoulezVous.asp?CL=ITA&NT=210 Liste complète - Conseil de l'Europe]</ref> La convenzione prevede che divenga vincolante per gli stati membri del Consiglio d'Europa quando almeno 10 stati membri l'avranno ratificata. È stato firmato da 32 paesi e il 12 marzo 2012 la Turchia è diventata il primo paese a ratificare la Convenzione, seguito dai seguenti paesi nel 2015: [[Albania]], [[Portogallo]], [[Montenegro]], [[Moldavia]], [[Italia]], [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia-Erzegovina]], [[Austria]], [[Serbia]], [[Andorra]], [[Danimarca]], [[Francia]], [[Finlandia]], [[Spagna]], [[Svezia]], [[Bulgaria]], [[Irlanda]].<ref>[http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/ChercheSig.asp?NT=210&CM=&DF=&CL=ENG Liste complète - Conseil de l'Europe]</ref><ref name="edjnet">{{Cita news|nome2=Alberto|cognome2=Burba|url=https://www.europeandatajournalism.eu/index.php/eng/News/Data-news/Femicide-in-Europe-is-a-widespread-issue|titolo=Femicide in Europe is a widespread issue|data=28 novembre 2017|accesso=7 settembre 2018|cognome1=Bona|nome1=Marzia|opera=OBC Transeuropa/EDJNet}}
[[File:CC-BY icon.svg|50x50px]] Material was copied from this source, which is available under a [[creativecommons:by/4.0/|Creative Commons Attribution 4.0 International License]].</ref>
==== Italia ====
Nell'ordinamento penale italiano il termine ha fatto la sua comparsa con il decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 (convertito nella legge 15 ottobre 2013, n. 119) recante "Nuove norme per il contrasto della violenza di genere che hanno l'obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime".


L'incidenza del fenomeno in Italia nel periodo 2004-2015 è di 0,51 morti per 100.000 donne residenti, il valore più basso tra tutti i 32 paesi europei e nordamericani del citato rapporto [[Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine|UNODC]], un dato molto inferiore alla metà della media dei 32 paesi osservati (1,23 su 100.000)<ref name="Dalla Zuanna-Minello">{{cita web |url = http://www.lavoce.info/archives/49796/violenza-genere-anche-numeri-aiutano-combatterla/|titolo = Violenza sulle donne: anche i numeri aiutano a combatterla|sito = [[Lavoce.info]]|data = 24 novembre 2017|autore = Gianpiero Dalla Zuanna e Alessandra Minello | wkautore = Gianpiero Dalla Zuanna| accesso = 3 dicembre 2017}}</ref>. Il dato italiano è il migliore anche per ciò che riguarda i femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner, con un'incidenza di 0,23 uccisioni ogni 100 mila donne residenti, minore della metà del dato medio riferito ai dodici paesi per cui erano disponibili dati confrontabili<ref name="Dalla Zuanna-Minello" />.
i dati degli omicidi ad esempio quelli dell'ISTAT che riporta solo omicidi femminili (119) sono altamente indicativi poiché ricorda che stiamo parliamo di grandi numeri su un paese con più di 60 milioni di abitanti! per dirti le morti di donne per disturbi psichici e correlati sono state 11400 quindi anche se i femminicidi fossero stati 80 - 90 il numero è più che sufficiente per dare una dimensione al fenomeno
----
=== Attenzione mediatica ===
Questa è una [https://www.google.it/search?q=femminicidio&source=lnt&tbs=cdr%3A1%2Ccd_min%3A%2Ccd_max%3A2%2F8%2F2012&tbm= ricerca google del termine femminicidio del <u>2012</u>]
produce <u>24,300 risultati</u>


Mentre questa è la [https://www.google.it/search?hl=en&site=webhp&source=hp&q=femminicidio&oq=femminicidio&gs_l=hp.3..35i39k1l2j0i20k1j0l7.401.2280.0.2486.13.12.0.0.0.0.127.1428.0j12.12.0....0...1.1.64.hp..1.12.1428.0..0i10k1.e4KRU0prhoQ stessa ricerca fatta adesso (2021)]
<img class="Z63Dp" src="d09cfa33cb83d8956a57617e5e5697f1" width="auto">


produce 1 milione di risultati


'''Riflessione di un utente su Facebook, con sondaggio'''[[File:Sondaggio con ipotesi sulle cause sella distorsione mediatica.png|miniatura|386x386px|Ipotesi complottistiche sulle motivazioni dei mass media|nessuno]]


Femicide in Italy. “Femminicidio,” Moral Panic and Progressivist Discourse


Bandelli, Daniela and Porcelli, Giorgio (2016). Femicide in Italy. “Femminicidio,” Moral Panic and Progressivist Discourse. Sociologica 10 (2) . <nowiki>https://doi.org/10.2383/85284</nowiki><div class="para">
== Legislazione sui femminicidi ==
In 2012-2013 the feminist neologism “''femminicidio''” (feminicide) erupted in Italian public discourse as national media outlets repeatedly described an epidemic of men murdering their female partners. As a result, Violence Against Women (VAW) as a cause acquired a new centrality in political discourse surrounding the National electoral campaign that year. Through a critical thematic qualitative analysis of press articles and a linguistic analysis of claims made by activists and politicians reported in news wires, this paper shows that the femminicidio narrative constructed an emergency around violence, one affecting the everyday Italian heterosexual family. ''Femminicidio'' as a narrative was influential in the abrupt adoption of a Gender Violence (GV) framework within national institutions, a framework that explains violence as a product of patriarchal culture that normalizes sexist representations of women. Intertwined with a political discourse of progress, the ''femminicidio'' narrative suggests that the solution to VAW resides in increasing women’s participation in politics. While increasing participation in politics is a crucial factor in gender equality, focusing exclusively on this framework forecloses on the many sociological frameworks available to understand and prevent the complex social phenomenon of domestic and partner violence.


=== '''Nel mondo''' ===
Nel 2017 l'[[Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine]] ha attivato la piattaforma di monitoraggio e raccolta dati dei femminicidi in tutto il mondo.<ref>{{cita web|url=https://www.unodc.org/unodc/en/frontpage/2017/May/femicide-watch-platform-prototype-launched-at-2017-un-crime-commission.html|titolo=Femicide Watch Platform prototype launched at 2017 UN Crime Commission <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|data= |accesso= }}</ref> Nel 2018 una ricerca a livello mondiale: ''Gender related killing of women and girls'' ha dimostrato che ogni anno nel mondo vengono uccise 87.000 donne per motivi di genere.<ref>{{Cita web|url =https://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/GSH2018/GSH18_Gender-related_killing_of_women_and_girls.pdf |titolo =GLOBAL STUDY ON HOMICIDE Gender-related killing of women and girls|sito =unodc.org |editore =UNITED NATIONS OFFICE ON DRUGS AND CRIME Vienna |data =2018 |lingua = en|formato=pdf|accesso =28 marzo 2019 }}</ref>


Praticamente dice che la maggiore consapevolezza che tu reclami è frutto di advocacy e azioni politiche piuttosto che di un reale aumento del fenomeno
=== Europa ===
L'11 maggio 2011 è stata sottoscritta a [[Istanbul]] dai membri del [[Consiglio d'Europa]] la [[Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica]].<ref>[http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/QueVoulezVous.asp?CL=ITA&NT=210 Liste complète - Conseil de l'Europe]</ref> La convenzione prevede che divenga vincolante per gli stati membri del Consiglio d'Europa quando almeno 10 stati membri l'avranno ratificata. È stato firmato da 32 paesi e il 12 marzo 2012 la Turchia è diventata il primo paese a ratificare la Convenzione, seguito dai seguenti paesi nel 2015: [[Albania]], [[Portogallo]], [[Montenegro]], [[Moldavia]], [[Italia]], [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia-Erzegovina]], [[Austria]], [[Serbia]], [[Andorra]], [[Danimarca]], [[Francia]], [[Finlandia]], [[Spagna]], [[Svezia]], [[Bulgaria]], [[Irlanda]].<ref>[http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/ChercheSig.asp?NT=210&CM=&DF=&CL=ENG Liste complète - Conseil de l'Europe]</ref><ref name="edjnet">{{Cita news|nome2=Alberto|cognome2=Burba|url=https://www.europeandatajournalism.eu/index.php/eng/News/Data-news/Femicide-in-Europe-is-a-widespread-issue|titolo=Femicide in Europe is a widespread issue|data=28 novembre 2017|accesso=7 settembre 2018|cognome1=Bona|nome1=Marzia|opera=OBC Transeuropa/EDJNet}}
[[File:CC-BY icon.svg|50x50px]] Material was copied from this source, which is available under a [[creativecommons:by/4.0/|Creative Commons Attribution 4.0 International License]].</ref>


The fact that media texts on femminicidio revolve around social movements and political representatives’ politics, and not around specific criminal cases, suggests that the rapid increase of media exposure of the phenomenon might reflect a changing awareness and be primarily triggered by advocacy and political actions rather than a reflection of any increase in actual homicides. This observation goes hand in hand with the data from the Ministry of Interior showing that in the timeframe 2011-2013 homicides of women remained nearly stable [Corradi 2014b].
=== Italia ===
Nell'ordinamento penale italiano il termine ha fatto la sua comparsa con il decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 (convertito nella legge 15 ottobre 2013, n. 119) recante "Nuove norme per il contrasto della violenza di genere che hanno l'obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime".


Ed inoltre
L'incidenza del fenomeno in Italia nel periodo 2004-2015 è di 0,51 morti per 100.000 donne residenti, il valore più basso tra tutti i 32 paesi europei e nordamericani del citato rapporto [[Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine|UNODC]], un dato molto inferiore alla metà della media dei 32 paesi osservati (1,23 su 100.000)<ref name="Dalla Zuanna-Minello">{{cita web |url = http://www.lavoce.info/archives/49796/violenza-genere-anche-numeri-aiutano-combatterla/|titolo = Violenza sulle donne: anche i numeri aiutano a combatterla|sito = [[Lavoce.info]]|data = 24 novembre 2017|autore = Gianpiero Dalla Zuanna e Alessandra Minello | wkautore = Gianpiero Dalla Zuanna| accesso = 3 dicembre 2017}}</ref>. Il dato italiano è il migliore anche per ciò che riguarda i femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner, con un'incidenza di 0,23 uccisioni ogni 100 mila donne residenti, minore della metà del dato medio riferito ai dodici paesi per cui erano disponibili dati confrontabili<ref name="Dalla Zuanna-Minello" />.


Analysis undertaken under Phase 3 shows that several discursive strategies that are typical of politics of fear are at work in the femminicidio narrative [Wodak 2015]. In particular, at work there is the well known distortive process that starts with the labelling of a new deviant behaviour which is then amplified through the accumulation of different categories of crimes or deviances under the same umbrella term [Bovenkerk and van San 2011; Thompson 1998]. Hall calls this strategy “convergence” and defines it as the process of listing a whole series of social problems and speaking of them as “part of a deeper, underlying problem” – the “tip of an iceberg,” especially when such a link is also forged on the basis of implied common denominators [Hall et al. 1978, 223].
I dati degli omicidi ad esempio quelli dell'ISTAT che riporta solo omicidi femminili (119) sono altamente indicativi poiché ricorda che stiamo parliamo di grandi numeri su un paese con più di 60 milioni di abitanti! Per dirti le morti di donne per disturbi psichici e correlati sono state 11400 quindi anche se i femminicidi fossero stati 80 - 90 il numero è più che sufficiente per dare una dimensione al fenomeno.


Scrivere non giustificata penso che sarebbe il minimo WP:BS --Ulisse0001 (msg) 18:24, 31 lug 2017 (CEST)[rispondi]


Comunque non ho altro tempo da perdere, l'autore a pagina 3 fa riferimento al capitolo 5.1 Media Overexposure of a Stable Phenomenon come
== Attenzione mediatica ==


the results of the analysis will be presented along three sub-sections: the first shows that the social phenomenon of male homicides of women was over exaggerated in the media
=== Ricerca su Google ===
Questa è una [https://www.google.it/search?q=femminicidio&source=lnt&tbs=cdr%3A1%2Ccd_min%3A%2Ccd_max%3A2%2F8%2F2012&tbm= ricerca google del termine femminicidio del <u>2012</u>], la quale produce <u>24,300 risultati.</u>


prima mi hai chiesto la fonte di ''non è supportata da dati statistici''
Mentre questa è la [https://www.google.it/search?hl=en&site=webhp&source=hp&q=femminicidio&oq=femminicidio&gs_l=hp.3..35i39k1l2j0i20k1j0l7.401.2280.0.2486.13.12.0.0.0.0.127.1428.0j12.12.0....0...1.1.64.hp..1.12.1428.0..0i10k1.e4KRU0prhoQ stessa ricerca fatta adesso (2021)], la quale produce 1 milione di risultati.


''... rather than a reflection of any increase in actual homicides. This observation goes hand in hand with the data from the Ministry of Interior showing that in the timeframe 2011-2013 homicides of women remained nearly stable [Corradi 2014b]''
=== Studio del femminicidio in Italia ===
''Femicide in Italy. “Femminicidio,” Moral Panic and Progressivist Discourse'' - Bandelli, Daniela and Porcelli, Giorgio (2016). Sociologica 10 (2) . https://doi.org/10.2383/85284. <div class="para">
In 2012-2013 the feminist neologism “''femminicidio''” (feminicide) erupted in Italian public discourse as national media outlets repeatedly described an epidemic of men murdering their female partners. As a result, Violence Against Women (VAW) as a cause acquired a new centrality in political discourse surrounding the National electoral campaign that year. Through a critical thematic qualitative analysis of press articles and a linguistic analysis of claims made by activists and politicians reported in news wires, this paper shows that the femminicidio narrative constructed an emergency around violence, one affecting the everyday Italian heterosexual family. ''Femminicidio'' as a narrative was influential in the abrupt adoption of a Gender Violence (GV) framework within national institutions, a framework that explains violence as a product of patriarchal culture that normalizes sexist representations of women. Intertwined with a political discourse of progress, the ''femminicidio'' narrative suggests that the solution to VAW resides in increasing women’s participation in politics. While increasing participation in politics is a crucial factor in gender equality, focusing exclusively on this framework forecloses on the many sociological frameworks available to understand and prevent the complex social phenomenon of domestic and partner violence.


Comunque non ho altro tempo da perdere, l'autore a pagina 3 fa riferimento al capitolo 5.1 Media Overexposure of a Stable Phenomenon come
The fact that media texts on femminicidio revolve around social movements and political representatives’ politics, and not around specific criminal cases, suggests that the rapid increase of media exposure of the phenomenon might reflect a changing awareness and be primarily triggered by advocacy and political actions rather than a reflection of any increase in actual homicides. This observation goes hand in hand with the data from the Ministry of Interior showing that in the timeframe 2011-2013 homicides of women remained nearly stable [Corradi 2014b].


the results of the analysis will be presented along three sub-sections: the first shows that the social phenomenon of male homicides of women was over exaggerated in the media


prima mi hai chiesto la fonte di ''non è supportata da dati statistici''
Analysis undertaken under Phase 3 shows that several discursive strategies that are typical of politics of fear are at work in the femminicidio narrative [Wodak 2015]. In particular, at work there is the well known distortive process that starts with the labelling of a new deviant behaviour which is then amplified through the accumulation of different categories of crimes or deviances under the same umbrella term [Bovenkerk and van San 2011; Thompson 1998]. Hall calls this strategy “convergence” and defines it as the process of listing a whole series of social problems and speaking of them as “part of a deeper, underlying problem” – the “tip of an iceberg,” especially when such a link is also forged on the basis of implied common denominators [Hall et al. 1978, 223].


''... rather than a reflection of any increase in actual homicides. This observation goes hand in hand with the data from the Ministry of Interior showing that in the timeframe 2011-2013 homicides of women remained nearly stable [Corradi 2014b]''


The results of the analysis will be presented along three sub-sections: the first shows that the social phenomenon of male homicides of women was over exaggerated in the media. [...] ''rather than a reflection of any increase in actual homicides. This observation goes hand in hand with the data from the Ministry of Interior showing that in the timeframe 2011-2013 homicides of women remained nearly stable [Corradi 2014b].''


====== Attenzione mediatica in Italia ======
=== Statistiche sui femminicidi in Italia e attenzione mediatica ===
Secondo la base dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità,
Secondo la base dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità,
# in Italia il tasso di vittime di omicidi e lesioni colpose sia di uomini che di donne è in lento declino a partire dagli anni settanta;
# in Italia il tasso di vittime di omicidi e lesioni colpose sia di uomini che di donne è in lento declino a partire dagli anni settanta;
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Nell'ordinamento penale italiano il termine ha fatto la sua comparsa con il decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 (convertito nella legge 15 ottobre 2013, n. 119) recante "Nuove norme per il contrasto della violenza di genere che hanno l'obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime". L'incidenza del fenomeno in Italia nel periodo 2004-2015 è di 0,51 morti per 100.000 donne residenti, il valore più basso tra tutti i 32 paesi europei e nordamericani del citato rapporto UNODC, un dato molto inferiore alla metà della media dei 32 paesi osservati (1,23 su 100.000). Il dato italiano è il migliore anche per ciò che riguarda i femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner, con un'incidenza di 0,23 uccisioni ogni 100 mila donne residenti, minore della metà del dato medio riferito ai dodici paesi per cui erano disponibili dati confrontabili. https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Femminicidio&oldid=117156657[[File:Femminicidi, opuscolo questo non è amore del 2017.png|miniatura|Femminicidi, opuscolo questo non è amore del 2017]]<blockquote>"Nel linguaggio comune il femminicidio è l'uccisione di una donna da parte di un uomo perché donna, come atto estremo di prevaricazione, affermazione ultima di superiorità, aberrazione del possesso: non includendo, perciò, omicidi maturati in altri contesti e con altri moventi. Il termine, pur non avendo valenza giuridica, è entrato a far parte del lessico quotidiano per designare – di fatto – una tipologia di reati che, normativamente, non esiste: infatti, l’attuale legislazione penale non prevede espressamente la fattispecie del femmicidio, né esistono parametri univocamente riconosciuti che definiscano con precisione l’accezione in questione. Partendo dalle definizioni di violenza nei confronti delle donne, violenza domestica e violenza di genere, forniti dalla convenzione di Istanbul, si è convenuto che, almeno ai fini prettamente operativi e di polizia, l’espressione vada limitata ai soli casi di commissione di un atto criminale estremo che caratterizza un modello di rapporto tra maschio e femmina declinato secondo i canoni di supremazia/ sottomissione e ad ogni atto di violenza, che porti all’omicidio, perpetrato in danno della donna “in ragione proprio del suo genere”. Tendenzialmente si è portati ad immaginare il femminicidio come l’omicidio avvenuto in ambito familiare e/o affettivo. Ed effettivamente è in questo contesto che la maggior parte delle volte la donna soccombe in modo definitivo alla discriminazione nei confronti del suo genere. Il 73% degli omicidi di donne avviene infatti tra le mura domestiche. Nel 56% dei casi è il marito o il convivente ad ucciderla. Esaminando, tuttavia, i '''casi di omicidio volontario''' commessi in ambito familiare nell’anno in corso, fino al 30 settembre 2017, '''verificando i contesti ambientali e le motivazioni''' addotte dal carnefice, '''si è arrivati a considerare propriamente come femminicidio, nella sua accezione sociologica, 31 casi sui 61 complessivi''', escludendo, ad esempio, la vicenda in cui il marito uccide la moglie malata terminale per porre fine alla sua sofferenza o quella del figlio che uccide la madre per motivi meramente economici." </blockquote>Versione del 2018
[[File:Femminicidi, opuscolo questo non è amore del 2017.png|miniatura|Femminicidi, opuscolo questo non è amore del 2017]]
 
=== Femminicidio nel linguaggio comune ===
<blockquote>"Nel linguaggio comune il femminicidio è l'uccisione di una donna da parte di un uomo perché donna, come atto estremo di prevaricazione, affermazione ultima di superiorità, aberrazione del possesso: non includendo, perciò, omicidi maturati in altri contesti e con altri moventi. Il termine, pur non avendo valenza giuridica, è entrato a far parte del lessico quotidiano per designare – di fatto – una tipologia di reati che, normativamente, non esiste: infatti, l’attuale legislazione penale non prevede espressamente la fattispecie del femmicidio, né esistono parametri univocamente riconosciuti che definiscano con precisione l’accezione in questione. Partendo dalle definizioni di violenza nei confronti delle donne, violenza domestica e violenza di genere, forniti dalla convenzione di Istanbul, si è convenuto che, almeno ai fini prettamente operativi e di polizia, l’espressione vada limitata ai soli casi di commissione di un atto criminale estremo che caratterizza un modello di rapporto tra maschio e femmina declinato secondo i canoni di supremazia/ sottomissione e ad ogni atto di violenza, che porti all’omicidio, perpetrato in danno della donna “in ragione proprio del suo genere”. Tendenzialmente si è portati ad immaginare il femminicidio come l’omicidio avvenuto in ambito familiare e/o affettivo. Ed effettivamente è in questo contesto che la maggior parte delle volte la donna soccombe in modo definitivo alla discriminazione nei confronti del suo genere. Il 73% degli omicidi di donne avviene infatti tra le mura domestiche. Nel 56% dei casi è il marito o il convivente ad ucciderla. Esaminando, tuttavia, i '''casi di omicidio volontario''' commessi in ambito familiare nell’anno in corso, fino al 30 settembre 2017, '''verificando i contesti ambientali e le motivazioni''' addotte dal carnefice, '''si è arrivati a considerare propriamente come femminicidio, nella sua accezione sociologica, 31 casi sui 61 complessivi''', escludendo, ad esempio, la vicenda in cui il marito uccide la moglie malata terminale per porre fine alla sua sofferenza o quella del figlio che uccide la madre per motivi meramente economici." </blockquote>Versione del 2018
Tendenzialmente si è portati ad immaginare il femminicidio come l’omicidio avvenuto in ambito familiare e/o affettivo. Ed effettivamente è in questo contesto che la maggior parte delle volte la donna soccombe in modo definitivo alla discriminazione nei confronti del suo genere. Infatti, se sul totale dei casi di omicidio volontario commessi nei primi mesi del 2018, il 41% delle vittime è di sesso femminile, la percentuale delle donne uccise in ambito familiare e/o affettivo sale al 72%. Esaminando, tuttavia, i casi di omicidio volontario commessi in ambito familiare nell’anno in corso, verificando i contesti ambientali e le motivazioni addotte dal carnefice, si è arrivati a considerare propriamente come femminicidio, '''nell’accezione di cui si è fatto cenno, 32 casi sui 94 complessivi''', escludendo, ad esempio, la vicenda in cui il marito uccide la moglie malata terminale per porre fine alla sua sofferenza o quella del figlio che uccide la madre per motivi meramente economici. È possibile anche prendere in considerazione quelle ipotesi in cui ci sono altre vittime che si possono definire “indirette” (ad esempio i figli uccisi per vendetta nei confronti della madre), oltre al femminicidio. In tal senso, aumentano i casi registrati nel 2018 rispetto al 2017. I grafici che seguono mostrano come cambi il rapporto vittima/autore se ci si riferisce a tutti gli omicidi volontari consumati o solo a quelli con vittime di sesso femminile.<ref>https://www.poliziadistato.it/statics/27/questo-non-e-amore-per-web-definitivo.pdf</ref>
Tendenzialmente si è portati ad immaginare il femminicidio come l’omicidio avvenuto in ambito familiare e/o affettivo. Ed effettivamente è in questo contesto che la maggior parte delle volte la donna soccombe in modo definitivo alla discriminazione nei confronti del suo genere. Infatti, se sul totale dei casi di omicidio volontario commessi nei primi mesi del 2018, il 41% delle vittime è di sesso femminile, la percentuale delle donne uccise in ambito familiare e/o affettivo sale al 72%. Esaminando, tuttavia, i casi di omicidio volontario commessi in ambito familiare nell’anno in corso, verificando i contesti ambientali e le motivazioni addotte dal carnefice, si è arrivati a considerare propriamente come femminicidio, '''nell’accezione di cui si è fatto cenno, 32 casi sui 94 complessivi''', escludendo, ad esempio, la vicenda in cui il marito uccide la moglie malata terminale per porre fine alla sua sofferenza o quella del figlio che uccide la madre per motivi meramente economici. È possibile anche prendere in considerazione quelle ipotesi in cui ci sono altre vittime che si possono definire “indirette” (ad esempio i figli uccisi per vendetta nei confronti della madre), oltre al femminicidio. In tal senso, aumentano i casi registrati nel 2018 rispetto al 2017. I grafici che seguono mostrano come cambi il rapporto vittima/autore se ci si riferisce a tutti gli omicidi volontari consumati o solo a quelli con vittime di sesso femminile.<ref>https://www.poliziadistato.it/statics/27/questo-non-e-amore-per-web-definitivo.pdf</ref>




<b>Bellissimo discorso che afferma che tutti siamo vittime, non solo le donne.</b>
=== Discorso di riflessione ===
</div><div class="para">https://www.facebook.com/groups/1082284531868057/permalink/1465960716833768/?comment_id=1466019816827858&amp;comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R%22%7D</div><hr><div class="para"></div><img class="Z63Dp" src="b159fb32b65703ccd91360824da7b74b" width="auto"><div class="para"></div><hr><div class="para">La definizione di femminicidio data dal Devoto Oli di fatto è una "non definizione" nel sensao che è <b>tautologica</b> ed <b>è come un circolo chiuso</b> da cui non se ne esce, per averne una conferma, se ne hai voglia, leggiti ttutta questa analisi approfondita e per carità molto esaustiva, ma esaustiva anche nel ragionamento circolare, analisi giuridica per giunta, cioè quella che <b>dovrebbe essere per definizione la più limpida e meno ambigua possibile</b></div><div class="para">http://www.penalecontemporaneo.it/upload/1420621345MERLI_2015.pdf</div>
<b>Bellissimo discorso che afferma che tutti siamo vittime, non solo le donne. (NON DISPONIBILE)</b>
== Testimonianze ==
 
<div class="para" style="text-align:start;">Io vengo da una <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">situazione familiare di violenza domestica donna su uomo</span>, dove <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">i mezzi coercitivi erano principalmente di tipo psicologico</span> e oppressivo. Potete immaginare quanto i discorsi "siamo tutt* vittime del patriarcato!!" o "È sempre colpa degli uomini" mi facciano partire l'embolo</div><img class="Z63Dp" src="165bd0cc9bd326b0ee92c64f9f6e3232" width="16px"><div class="para">:P</div><div class="para">Detto questo: il termine femminicidio è nato (se non sbaglio) per indicare un crimine (spesso omicidio di massa) contro donne perché tali. Fortunatissimamente questa è una cosa rarissima, dunque oggi, per sensibilizzare, ha preso il connotato di<span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">"omicidio per possesso"</span>. L'intento è ottimo (ma parziale) , ma pratica fa schifo e un po' mi sconfortano tutte quelle persone<span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">scese in piazza l'otto marzo sbandierando cose a caso e soprattutto verso un unico interlocutore con un unico colpevole = uomo cattivo, donna vittima. (Ho sentito slogan che voi umani non potete nemmeno immaginare)</span></div><div class="para"><b>Qui secondo me bisognerebbe agire, collettivamente e con forza.</b>Secondo me comunque i presupposti ci sono, dato che viviamo in un periodo molto prolifero per quanto riguarda la discussione sul diritto</div><hr><img class="Z63Dp" src="7da147d3abf53637c7869833cee8a047" width="auto"><div class="para"></div><hr><div class="para"><b>Anche le donne sono gelose eccome</b></div><img class="Z63Dp" src="70643b358f3947925f694db6a7b39d9a" width="auto"><div class="para">Al di là di ciò che possano pensare le femministe esperimenti come quello riportato da Cialdini nel suo libro dimostrano che basta davvero poco a creare spaccature e odio tra i generi. Già la scuola è organizzata malissimo a riguardo, il sensazionalismo mediatico potrebbe diventare una delle prime cause di violenza sulle donne.</div><div class="para">Sono stati fatti esperimenti sull'organizzazione dei gruppi in maniera da collaborare invece che competere. Questo aiuta. Il terrore per fenomeni con una diffusione estremamente bassa e il metterli in relazione, secondo criteri più emotivi che razionali, esclusivamente con una mentalità antica può essere un grave errore se l'intento è quello di eliminare la violenza e l'odio.</div><div class="para">Fonte: indagine Eures-Ansa su “Il femminicidio in Italia nell’ultimo decennio. Dimensioni, caratteristiche e profili di rischio”</div><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para">http://ildomaniditalia.eu/article/femminicidio-la-scienza-dice-la-sua-sulle-cause-della-violenza</div><div class="para"></div><img class="Z63Dp" src="626b91fbd1c5113e864484c104b8ad7b" width="auto"><img class="Z63Dp" src="Screenshot_20171223-112020.png" width="541px"><div class="para"></div><hr><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para"></div><img class="Z63Dp" src="4c25579fa193dfe3d1e1f8bb98f5361e" width="auto"><div class="para"></div><img class="Z63Dp" src="07e4239160f443bbf4c7aabc566407d2" width="auto"><div class="para"></div><div class="para">http://fra.europa.eu/sites/default/files/fra-2014-vaw-survey-at-a-glance-oct14_it.pdf</div><div class="para"></div><div class="para">https://it.gatestoneinstitute.org/5224/svezia-stupri</div><div class="para">http://www.tpi.it/mondo/europa/paesi-nord-europa-violenza-donne</div><div class="para">http://fra.europa.eu/en/publications-and-resources/data-and-maps/survey-data-explorer-violence-against-women-survey</div><img class="Z63Dp" src="b74aaa01eb32b5a92d5d8d81b9f0dee1" width="auto"><div class="para"></div><div class="para">Patrizio Calzolai Alcolismo. Ho 10 anni di vita là quando bevono si menano in maniera brutale. In italia son situazione rare, li è la norma</div><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para"><b>Attenzione!</b></div><div class="para">Marco Ferri esatto, anche perché ad oggi la nostra legislazione è molto a favore della donna in caso di divorzio e spesso le donne ne approfittano. Mantenimento alle stelle o addirittura non far vedere i figli al padre. Senza contare lo stalking.... Che ha una definizione molto labile</div><div class="para"></div><div class="para">http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/file/repository/notizie/2017/femminicidio.pdf</div><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para"><b>Una donna può riuscire ad accettare l'ipotesi che chi perde il controllo non è un maschilista ma una persona con squilibri mentali?</b> Questo non giustifica proprio nulla eh, intendiamoci.</div><div class="para">http://www.stateofmind.it/2012/11/femminicidio-impulsivita/</div><hr><div class="para"></div><div class="para"></div><div><div class="ahewQ"><div class="xkmnb"><div class="_6_KV"></div></div></div></div><div class="para">Vi lascio degli articoli interessanti da leggere, che non giustificano il fenomeno (Perchè non va giustificato), ma vi aiuteranno a vedere il fenomeno sotto una lente di obiettività, cosa che in molti dei commentatori a questo post manca.</div><div class="para"></div><div class="para"></div><div class="para">https://it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_gli_uomini (Sappiate che il tema dell'omicidio perpetrato dalle donne nei confronti degli uomini è stato portato davanti al Consiglio d'Europa, giusto per farvi capire che l'esecuzione di omicidi di genere non consiste in un unico atteggiamento unilatere)</div><div class="para"></div><div class="para">http://www.repubblica.it/cronaca/2015/11/25/news/violenza_sulle_donne_femminicidi_in_italia_e_nel_mondo-128131159/&nbsp;(Vi invito a leggere queste statistiche molto dettagliate, in cui troverete che la più comune forma di violenza è la minaccia di essere colpiti, tutte le altre si verificano in maniera minoritaria, ripeto, non per giustificare il fenomeno, ma per vederlo in un'ottica di obiettività e coerenza con la realtà dei fatti)</div><div class="para"></div><div class="para">(L'italia resta il paese virtuoso in Europa per la lotta agli omicidi di genere, che voi ci crediate o meno, tant'è che gli omicidi annui sono nettamente inferiori al resto dell'Europa)</div><div class="para"></div><div class="para">Il termine è nato per descrivere delle azioni commesse da un branco di SOCIOPATICI MISOGINI DA MANUALE in Messico.</div><div class="para">Roba che va molto molto oltre la violenza domestica e la mentalità del possesso.</div><div class="para"></div><div class="para">Battersi per riportare questo termine nel suo ambito e non renderlo più offerto di abuso è innanzitutto una battaglia per la verità.</div><div class="para">In secondo luogo un messaggio ai giornalisti ritardati che avevano bisogno di una parola nuova ad effetto per far i titoli di prima pagina: roba alla stregua del clickbaiting, basta prese per il culo!</div><div class="para"></div><div class="para">Terzo: il termine in questione va tolto dalla sfera dinastica perché la legge possa essere equa ed efficace.</div><div class="para"></div><div class="para">Attualmente il femminicidio riguarda la donna uccisa da un uomo per determinati motivi.</div><div class="para"></div><div class="para"></div><div><div class="ahewQ"><div class="xkmnb"><div class="_6_KV"></div></div></div></div><div class="para">Sulla questione precisa dello <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">stalker</span>, meno che mai mi sono sentita offesa, perché come <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">ho avuto modo di dirti ho affrontato il tema in diritto penale</span> e ho avuto modo di <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">ricredermi rispetto alle mie precedenti convinzioni</span>, che comunque si sono sempre attestate su posizioni garantistiche (eh, sono fatta così... )&nbsp;</div><div class="para">Ricordo ancora che con sorpresa di me stessa <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">mi sono trovata a provare compassione nel senso più genuino del termine per autori dei crimini più efferati dopo aver compreso i concetti base delle nuove neuroscienze</span>, quel tanto che basta per mettere in discussione un punto da sempre fermissimo quale il libero arbitrio, presupposto della imputabilità</div><div class="para"></div><hr><div class="para">Per dirti il motivo per cui il femminicidio sembra frequente è un errore legato alle euristiche di pensiero. Il nostro cervello crede che se sente parlare spesso di qualcosa allora quel qualcosa sia frequente..</div><div class="para">Fonte: http://leganerd.com/2015/07/29/perche-ragioniamo-male/</div><div class="para">ad esempio quando scrivi che "i femminicidi accadono perchè sì uccide una donna pensando che questa sia di tua proprietà in quanto hai una visione medievale di quest'ultima."</div><div class="para"></div><div class="para"></div><div><div class="ahewQ"><div class="xkmnb"><div class="_6_KV"></div></div></div></div><div class="para">io credo che col termine "femminicidio" si intenda l'omicidio delle donne, ma giustamente non è detto che sia commesso da un uomo. Ora il termine è nato e si è diffuso a livello mediatico per cui viene usato per indicare un solo tipo di omicidio delle donne quello da parte degli uomini, in contesti familiari o legati da relazioni amorose.</div><div class="para">Sinceramente anche i dati non sono così "preoccupanti" se vediamo le stime europee. <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">Il clamore mediatico amplifica il fenomeno</span>, così come per esempio avviene per la situazione degli immigrati.</div><div class="para">Comunque riguardo il problema della <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">cultura maschilista in italia ci siano ancora sprazzi di questa cultura</span>, che comunque è stata la nostra fino a qualche secolo fa <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">però magari trovare un nesso-causa riguardo i femminicidi è sbagliato</span> al di là del fatto che ogni situazione è a sè,andrebbe analizzata di per sè,è un pò difficile generalizzare</div><div class="para"><span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">La macchina mediatica è l'unica capace di muovere le masse</span>, nel bene e nel male ma <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">poi quante persone si vanno a cercare i dati?</span></div><div class="para">E <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">montare la carica emotiva di una categoria (in questo caso le donne) è relativamente facile</span> mentre è <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">molto più difficile raccontare la verità e farsi ascoltare</span></div><div class="para"><span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">Ogni fenomeno montato dai mediaserva</span> in primis a <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">loro stessi</span>...cioè calcola quanta gente "ci mangia" a raccontare un certo tipo di cronaca e a politicizzarla verso una precisa direzione</div><div class="para">come dicevo prima, <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">sprazzi di maschilismo ci sono ancora</span>, <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">ma dietro un uomo che decide di uccidere la moglie o la ex che lo ha lasciato ci sono purtroppo patologie che spesso facciamo finta di non vedere e non è sicuramente riconducibile alla sola causa "l'uomo si vuole sentire superiore alla donna e quando la donna si ribella lui la uccide" ovviamente non è così.</span></div><div class="para"><b>è incredibile che 9 su 10 delle femministe che incontro non lo capiscono</b></div><div class="para">eh ma già se dici femministe le stai classificando in una serie di idee che non combaciano con la mia.</div><div class="para"><span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">Volendo fare un discorso più in generale</span> riguardo gli omicidi in senso ampio <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">io credo che in Italia abbiamo un forte problema culturale che è quello di considerare la richiesta di aiuto a un terapista,uno psicologo ecc come uno stigma sociale. Vai dallo psicologo? = sei pazzo/depresso/schizofrenico. In realtà credo che molti ne avrebbero bisogno e non se ne rendono conto, ecco perchè si arriva a certi fenomeni.</span></div><div class="para">Vista la società come si evolve oggi <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">sarebbe opportuno sicuramente mandare tutti in terapia</span> perché è palese che le istituzioni classiche come la famiglia e la scuola non riescono a dare quegli strumenti necessari per la crescita di un individuo. A livello emotivo ad esempio. <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">E secondo me è lì il punto anche sui femminicidi che cultura abbiamo a livello emotivo/affettivo?</span> la sfera materiale ha preso il sopravvento. due genitori che lavorano tutti il giorno non hanno nè il tempo nè gli stimoli per preoccuparsi della crescita adeguata di un figlio per questo io dico sempre che oggi come oggi fare un figlio è una pazzia a meno che tu non abbia la possibilità e la disponibilità di dedicarti a lui completamente.</div><div class="para"><span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">La gente non sà dialogare</span> (forse perchè litigare = emozioni forti), non sà tenere un discorso con una persona con <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">opinioni diverse dalle proprie</span> e questo è gravissimo secondo me. <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">L'individualismo dilaga</span></div><div class="para">abbiamo perso proprio il senso di comunità.</div><div class="para">forse perchè innanzitutto le comunità sono diventate troppo ampie per poter essere funzionali. in una grande città è praticamente impossibile trovare coesione sociale</div><div class="para">generalmente si dà la colpa a cause esterne anche per i propri fallimenti. ecco dove colpiscono i media vedi. i messaggi che trasmettono non fanno altro che rinforzare</div><div class="para"><b>questa tendenza dove è sempre colpa dell'altro: degli uomini, dello straniero</b>
https://www.facebook.com/groups/1082284531868057/permalink/1465960716833768/?comment_id=1466019816827858&amp;comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R%22%7D
</div><hr><div class="para"></div><img class="Z63Dp" src="b159fb32b65703ccd91360824da7b74b" width="auto"><div class="para"></div><hr><div class="para">
=== Definizione di femminicidio ===
La definizione di femminicidio data dal Devoto Oli di fatto è una "non definizione" nel senso che è <b>tautologica</b> ed <b>è come un circolo chiuso</b> da cui non se ne esce, per averne una conferma, se ne hai voglia, leggiti tutta questa analisi approfondita e per carità molto esaustiva, ma esaustiva anche nel ragionamento circolare, analisi giuridica per giunta, cioè quella che <b>dovrebbe essere per definizione la più limpida e meno ambigua possibile.</b></div>'''Femminicidio nel diritto penale'''<div class="para">http://www.penalecontemporaneo.it/upload/1420621345MERLI_2015.pdf</div>
 
 
== Testimonianze di diversi utenti ==
<div class="para" style="text-align:start;">'''Testimonianza di un utente'''
Io vengo da una <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">situazione familiare di violenza domestica donna su uomo</span>, dove <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">i mezzi coercitivi erano principalmente di tipo psicologico</span> e oppressivo. Potete immaginare quanto i discorsi "siamo  
 
tutt* vittime del patriarcato!!" o "È sempre colpa degli uomini" mi facciano partire l'embolo.
</div><img class="Z63Dp" src="165bd0cc9bd326b0ee92c64f9f6e3232" width="16px"><div class="para">
Detto questo: il termine femminicidio è nato (se non sbaglio) per indicare un crimine (spesso omicidio di massa) contro donne perché tali. Fortunatissimamente questa è una cosa rarissima, dunque oggi, per sensibilizzare, ha preso il connotato d'<span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">omicidio per possesso"</span>. L'intento è ottimo (ma parziale) , ma pratica fa schifo e un po' mi sconfortano tutte quelle persone <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">scese in piazza l'otto marzo sbandierando cose a caso e soprattutto verso un unico interlocutore con un unico colpevole = uomo cattivo, donna vittima. (Ho sentito slogan che voi umani non potete nemmeno immaginare)</span>
 
<b>Qui secondo me bisognerebbe agire, collettivamente e con forza.</b> Secondo me comunque i presupposti ci sono, dato che viviamo in un periodo molto prolifero per quanto riguarda la discussione sul diritto
</div>
 
 
<img class="Z63Dp" src="7da147d3abf53637c7869833cee8a047" width="auto"><div class="para">
<b>Anche le donne sono gelose - Testimonianza</b>
</div><img class="Z63Dp" src="70643b358f3947925f694db6a7b39d9a" width="auto"><div class="para">Al di là di ciò che possano pensare le femministe esperimenti come quello riportato da Cialdini nel suo libro dimostrano che basta davvero poco a creare spaccature e odio tra i generi. Già la scuola è organizzata malissimo a riguardo, il sensazionalismo mediatico potrebbe diventare una delle prime cause di violenza sulle donne.
Sono stati fatti esperimenti sull'organizzazione dei gruppi in maniera da collaborare invece che competere. Questo aiuta. Il terrore per fenomeni con una diffusione estremamente bassa e il metterli in relazione, secondo criteri più emotivi che razionali, esclusivamente con una mentalità antica può essere un grave errore se l'intento è quello di eliminare la violenza e l'odio.
 
Fonte: indagine Eures-Ansa su “''Il femminicidio in Italia nell’ultimo decennio. Dimensioni, caratteristiche e profili di rischio''”
 
 
http://ildomaniditalia.eu/article/femminicidio-la-scienza-dice-la-sua-sulle-cause-della-violenza '''(PAGINA NON DISPONIBILE)'''
</div>
 
 
<img class="Z63Dp" src="626b91fbd1c5113e864484c104b8ad7b" width="auto"><img class="Z63Dp" src="Screenshot_20171223-112020.png" width="541px">
 
<img class="Z63Dp" src="4c25579fa193dfe3d1e1f8bb98f5361e" width="auto"><div class="para"></div><img class="Z63Dp" src="07e4239160f443bbf4c7aabc566407d2" width="auto"><div class="para"></div><div class="para">
== Articoli e studi ==
Vi lascio degli articoli interessanti da leggere, che non giustificano il fenomeno (perché non va giustificato), ma vi aiuteranno a vedere il fenomeno sotto una lente di obiettività, cosa che in molti dei commentatori a questo post manca.
 
 
'''Indagine da parte della ''European Union Agency for Fundamental Rights'' sulla violenza contro le donne'''
 
http://fra.europa.eu/sites/default/files/fra-2014-vaw-survey-at-a-glance-oct14_it.pdf
</div>'''Articolo de ''Gatestone Institute'' sugli stupri in Svezia'''<div class="para">https://it.gatestoneinstitute.org/5224/svezia-stupri</div><div class="para">'''Articolo de ''TPI - The Post Internazionale'' sul fenomeno delle violenza contro le donne dei Paesi Nordici'''
http://www.tpi.it/mondo/europa/paesi-nord-europa-violenza-donne
</div><div class="para">'''Risultati del sondaggio proposto dalla ''European Union Agency for Fundamental Rights'' sulla violenza contro le donne'''
http://fra.europa.eu/en/publications-and-resources/data-and-maps/survey-data-explorer-violence-against-women-survey
</div><img class="Z63Dp" src="b74aaa01eb32b5a92d5d8d81b9f0dee1" width="auto"><div class="para"></div>'''Considerazione di Marco Ferri'''<div class="para">Esatto, anche perché ad oggi la nostra legislazione è molto a favore della donna in caso di divorzio e spesso le donne ne approfittano. Mantenimento alle stelle o addirittura non far vedere i figli al padre. Senza contare lo stalking. Che ha una definizione molto labile
</div>'''Ricerca e commento sul femminicidio da parte del Senato della Repubblica'''<div class="para">http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/file/repository/notizie/2017/femminicidio.pdf
</div>'''Articolo de ''State of Mind - Il giornale delle scienze psicologiche''''' <div class="para">http://www.stateofmind.it/2012/11/femminicidio-impulsivita/</div>'''Violenza contro gli uomini su Wikipedia'''<div class="para">https://it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_gli_uomini
Sappiate che il tema dell'omicidio perpetrato dalle donne nei confronti degli uomini è stato portato davanti al Consiglio d'Europa, giusto per farvi capire che l'esecuzione di omicidi di genere non consiste in un unico atteggiamento unilatere.
</div><div class="para">'''Articolo de ''La Repubblica'' sulla violenza sulle donne e sui femminicidi in Italia'''
http://www.repubblica.it/cronaca/2015/11/25/news/violenza_sulle_donne_femminicidi_in_italia_e_nel_mondo-128131159/
 
Vi invito a leggere queste statistiche molto dettagliate, in cui troverete che la più comune forma di violenza è la minaccia di essere colpiti, tutte le altre si verificano in maniera minoritaria, ripeto, non per giustificare il fenomeno, ma per vederlo in un'ottica di obiettività e coerenza con la realtà dei fatti.
</div><div class="para">
 
== Considerazioni di un utente ==
L'Italia resta il paese virtuoso in Europa per la lotta agli omicidi di genere, che voi ci crediate o meno, tant'è che gli omicidi annui sono nettamente inferiori al resto dell'Europa). Il termine è nato per descrivere delle azioni commesse da un branco di SOCIOPATICI MISOGINI DA MANUALE in Messico. Roba che va molto molto oltre la violenza domestica e la mentalità del possesso. Battersi per riportare questo termine nel suo ambito e non renderlo più offerto di abuso è innanzitutto una battaglia per la verità.
 
In secondo luogo un messaggio ai giornalisti ritardati che avevano bisogno di una parola nuova ad effetto per far i titoli di prima pagina: roba alla stregua del clickbaiting, basta prese per il culo!
 
Terzo: il termine in questione va tolto dalla sfera dinastica perché la legge possa essere equa ed efficace. Attualmente il femminicidio riguarda la donna uccisa da un uomo per determinati motivi.
 
 
Sulla questione precisa dello <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">stalker</span>, meno che mai mi sono sentita offesa, perché come <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">ho avuto modo di dirti ho affrontato il tema in diritto penale</span> e ho avuto modo di <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">ricredermi rispetto alle mie precedenti convinzioni</span>, che comunque si sono sempre attestate su posizioni garantistiche (eh, sono fatta così).
 
Ricordo ancora che con sorpresa di me stessa <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">mi sono trovata a provare compassione nel senso più genuino del termine per autori dei crimini più efferati dopo aver compreso i concetti base delle nuove neuroscienze</span>, quel tanto che basta per mettere in discussione un punto da sempre fermissimo quale il libero arbitrio, presupposto della imputabilità
 
Per dirti il motivo per cui il femminicidio sembra frequente è un errore legato alle euristiche di pensiero. Il nostro cervello crede che se sente parlare spesso di qualcosa allora quel qualcosa sia frequente. Fonte: http://leganerd.com/2015/07/29/perche-ragioniamo-male/
 
Ad esempio quando scrivi che "i femminicidi accadono perché sì uccide una donna pensando che questa sia di tua proprietà in quanto hai una visione medievale di quest'ultima."
</div><div class="para">Io credo che col termine "femminicidio" si intenda l'omicidio delle donne, ma giustamente non è detto che sia commesso da un uomo. Ora il termine è nato e si è diffuso a livello mediatico per cui viene usato per indicare un solo tipo di omicidio delle donne quello da parte degli uomini, in contesti familiari o legati da relazioni amorose. Sinceramente anche i dati non sono così "preoccupanti" se vediamo le stime europee. <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">Il clamore mediatico amplifica il fenomeno</span>, così come per esempio avviene per la situazione degli immigrati.
Comunque riguardo il problema della <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">cultura maschilista in Italia ci siano ancora sprazzi di questa cultura</span>, che comunque è stata la nostra fino a qualche secolo fa <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">però magari trovare un nesso-causa riguardo i femminicidi è sbagliato</span> al di là del fatto che ogni situazione è a sé, andrebbe analizzata di per sé, è un po' difficile generalizzare
 
<span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">La macchina mediatica è l'unica capace di muovere le masse</span>, nel bene e nel male ma <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">poi quante persone si vanno a cercare i dati?</span> E <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">montare la carica emotiva di una categoria (in questo caso le donne) è relativamente facile</span> mentre è <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">molto più difficile raccontare la verità e farsi ascoltare.</span> <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">Ogni fenomeno montato dai media serva</span> in primis a <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">loro stessi</span>...cioè calcola quanta gente "ci mangia" a raccontare un certo tipo di cronaca e a politicizzarla verso una precisa direzione
</div><div class="para">Come dicevo prima, <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">sprazzi di maschilismo ci sono ancora</span>, <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">ma dietro un uomo che decide di uccidere la moglie o la ex che lo ha lasciato ci sono purtroppo patologie che spesso facciamo finta di non vedere e non è sicuramente riconducibile alla sola causa "l'uomo si vuole sentire superiore alla donna e quando la donna si ribella lui la uccide" ovviamente non è così.</span> É incredibile che 9 su 10 delle femministe che incontro non lo capiscono. Eh ma già se dici femministe le stai classificando in una serie di idee che non combaciano con la mia.
 
 
<span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">Volendo fare un discorso più in generale</span> riguardo gli omicidi in senso ampio <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">io credo che in Italia abbiamo un forte problema culturale che è quello di considerare la richiesta di aiuto a un terapista,uno psicologo ecc come uno stigma sociale. Vai dallo psicologo? = sei pazzo/depresso/schizofrenico. In realtà credo che molti ne avrebbero bisogno e non se ne rendono conto, ecco perchè si arriva a certi fenomeni.</span>
</div><div class="para">Vista la società come si evolve oggi <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">sarebbe opportuno sicuramente mandare tutti in terapia</span> perché è palese che le istituzioni classiche come la famiglia e la scuola non riescono a dare quegli strumenti necessari per la crescita di un individuo. A livello emotivo ad esempio. <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">E secondo me è lì il punto anche sui femminicidi che cultura abbiamo a livello emotivo/affettivo?</span> la sfera materiale ha preso il sopravvento. due genitori che lavorano tutti il giorno non hanno nè il tempo nè gli stimoli per preoccuparsi della crescita adeguata di un figlio per questo io dico sempre che oggi come oggi fare un figlio è una pazzia a meno che tu non abbia la possibilità e la disponibilità di dedicarti a lui completamente.</div><div class="para"><span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">La gente non sa dialogare</span> (forse perché litigare = emozioni forti), non sa tenere un discorso con una persona con <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">opinioni diverse dalle proprie</span> e questo è gravissimo secondo me. <span class="_H3s4 JHCX4" data-highlight="yellow">L'individualismo dilaga. A</span>bbiamo perso proprio il senso di comunità. Forse perché innanzitutto le comunità sono diventate troppo ampie per poter essere funzionali. in una grande città è praticamente impossibile trovare coesione sociale. Generalmente si dà la colpa a cause esterne anche per i propri fallimenti. ecco dove colpiscono i media vedi. I messaggi che trasmettono non fanno altro che rinforzare <b>questa tendenza dove è sempre colpa dell'altro: degli uomini, dello straniero.</b>


== Note ==
== Note ==
</div>
</div><references />
<references />

Versione delle 13:04, 8 gen 2022

Voce principale: Femminicidi.

Femminicidio o Omicidio passionale

Opinione di un utente

Per i TG muore una donna ed è femminicidio. Ma non è così che funziona: i femminicidi sono casi specifici, la ragazza musulmana uccisa perché non si voleva sposare, QUELLO è un femminicidio. Poi per carità non è che se si tratta di omicidio passionale sia meno grave, semplicemente ci sono dietro ragioni diverse.

In un caso ti uccido perché sei donna e dovresti fare quello che dico io e stare alla mia mercè. Nell’altro ti uccido perché sono accecato dal dolore e dalla passione.

Mass media: moda nelle notizie

Testimonianza di una ragazza

Io già da tempo ho notato che le notizie vanno per moda; quando avevo 10 anni scoppiavano case ovunque, quando ne avevo 15 sparivano bambini, poi c'è stato il periodo degli omicidi di ragazzine, poi dei suicidi e ora da qualche anno femminicidi. Secondo me non è che accadono più spesso le cose, ma solo che i giornali decidono di parlarne di più (e più se ne parla più si alza anche il rischio di emulazione) [Nota, la supposizione della ragazza è avvalorata da molti studi, per approfondire vedi il link]. Il possesso nella coppia è alla base della monogamia, non c'entra con il patriarcale.


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Riflessione di un utente su Facebook, con sondaggio

Ipotesi complottistiche sulle motivazioni dei mass media


Legislazione sui femminicidi

Nel mondo

Nel 2017 l'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine ha attivato la piattaforma di monitoraggio e raccolta dati dei femminicidi in tutto il mondo.[1] Nel 2018 una ricerca a livello mondiale: Gender related killing of women and girls ha dimostrato che ogni anno nel mondo vengono uccise 87.000 donne per motivi di genere.[2]

Europa

L'11 maggio 2011 è stata sottoscritta a Istanbul dai membri del Consiglio d'Europa la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.[3] La convenzione prevede che divenga vincolante per gli stati membri del Consiglio d'Europa quando almeno 10 stati membri l'avranno ratificata. È stato firmato da 32 paesi e il 12 marzo 2012 la Turchia è diventata il primo paese a ratificare la Convenzione, seguito dai seguenti paesi nel 2015: Albania, Portogallo, Montenegro, Moldavia, Italia, Bosnia-Erzegovina, Austria, Serbia, Andorra, Danimarca, Francia, Finlandia, Spagna, Svezia, Bulgaria, Irlanda.[4][5]

Italia

Nell'ordinamento penale italiano il termine ha fatto la sua comparsa con il decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 (convertito nella legge 15 ottobre 2013, n. 119) recante "Nuove norme per il contrasto della violenza di genere che hanno l'obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime".

L'incidenza del fenomeno in Italia nel periodo 2004-2015 è di 0,51 morti per 100.000 donne residenti, il valore più basso tra tutti i 32 paesi europei e nordamericani del citato rapporto UNODC, un dato molto inferiore alla metà della media dei 32 paesi osservati (1,23 su 100.000)[6]. Il dato italiano è il migliore anche per ciò che riguarda i femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner, con un'incidenza di 0,23 uccisioni ogni 100 mila donne residenti, minore della metà del dato medio riferito ai dodici paesi per cui erano disponibili dati confrontabili[6].

I dati degli omicidi ad esempio quelli dell'ISTAT che riporta solo omicidi femminili (119) sono altamente indicativi poiché ricorda che stiamo parliamo di grandi numeri su un paese con più di 60 milioni di abitanti! Per dirti le morti di donne per disturbi psichici e correlati sono state 11400 quindi anche se i femminicidi fossero stati 80 - 90 il numero è più che sufficiente per dare una dimensione al fenomeno.


Attenzione mediatica

Ricerca su Google

Questa è una ricerca google del termine femminicidio del 2012, la quale produce 24,300 risultati.

Mentre questa è la stessa ricerca fatta adesso (2021), la quale produce 1 milione di risultati.

Studio del femminicidio in Italia

Femicide in Italy. “Femminicidio,” Moral Panic and Progressivist Discourse - Bandelli, Daniela and Porcelli, Giorgio (2016). Sociologica 10 (2) . https://doi.org/10.2383/85284.

In 2012-2013 the feminist neologism “femminicidio” (feminicide) erupted in Italian public discourse as national media outlets repeatedly described an epidemic of men murdering their female partners. As a result, Violence Against Women (VAW) as a cause acquired a new centrality in political discourse surrounding the National electoral campaign that year. Through a critical thematic qualitative analysis of press articles and a linguistic analysis of claims made by activists and politicians reported in news wires, this paper shows that the femminicidio narrative constructed an emergency around violence, one affecting the everyday Italian heterosexual family. Femminicidio as a narrative was influential in the abrupt adoption of a Gender Violence (GV) framework within national institutions, a framework that explains violence as a product of patriarchal culture that normalizes sexist representations of women. Intertwined with a political discourse of progress, the femminicidio narrative suggests that the solution to VAW resides in increasing women’s participation in politics. While increasing participation in politics is a crucial factor in gender equality, focusing exclusively on this framework forecloses on the many sociological frameworks available to understand and prevent the complex social phenomenon of domestic and partner violence.

The fact that media texts on femminicidio revolve around social movements and political representatives’ politics, and not around specific criminal cases, suggests that the rapid increase of media exposure of the phenomenon might reflect a changing awareness and be primarily triggered by advocacy and political actions rather than a reflection of any increase in actual homicides. This observation goes hand in hand with the data from the Ministry of Interior showing that in the timeframe 2011-2013 homicides of women remained nearly stable [Corradi 2014b].


Analysis undertaken under Phase 3 shows that several discursive strategies that are typical of politics of fear are at work in the femminicidio narrative [Wodak 2015]. In particular, at work there is the well known distortive process that starts with the labelling of a new deviant behaviour which is then amplified through the accumulation of different categories of crimes or deviances under the same umbrella term [Bovenkerk and van San 2011; Thompson 1998]. Hall calls this strategy “convergence” and defines it as the process of listing a whole series of social problems and speaking of them as “part of a deeper, underlying problem” – the “tip of an iceberg,” especially when such a link is also forged on the basis of implied common denominators [Hall et al. 1978, 223].


The results of the analysis will be presented along three sub-sections: the first shows that the social phenomenon of male homicides of women was over exaggerated in the media. [...] rather than a reflection of any increase in actual homicides. This observation goes hand in hand with the data from the Ministry of Interior showing that in the timeframe 2011-2013 homicides of women remained nearly stable [Corradi 2014b].

Statistiche sui femminicidi in Italia e attenzione mediatica

Secondo la base dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità,

  1. in Italia il tasso di vittime di omicidi e lesioni colpose sia di uomini che di donne è in lento declino a partire dagli anni settanta;
  2. la media degli omicidi verso donne in Italia, dagli anni 1990 in poi, si è mantenuta al di sotto di quella europea;
  3. il tasso di mortalità violenta per le donne in Italia è ampiamente al di sotto di quello degli uomini e si è ridotto anche rispetto agli anni 90, in cui aveva raggiunto 0,6 casi su 100.000, mentre nel 2008 era sceso a 0,39 su 100.000;
  4. il tasso di mortalità per le donne in Italia è molto più basso della media delle donne europee, di quanto non sia quello degli uomini, rispetto alla loro media

Di conseguenza l'improvvisa attenzione mediatica sul fenomeno non può essere giustificata da dati statistici, in particolare se si parla in termini di ''emergenza''

Una ricostruzione delle vittime tra il 2000 e il 2011 è stata operata da Eures e ANSA con l'indagine "Il femminicidio in Italia nell'ultimo decennio". Dal 2005 i Centri antiviolenza raccolgono i dati delle donne uccise dai casi riportati dalla stampa.[senza fonte]

A partire dagli anni 2010, è sorta un'attenzione mediatica al tema, con trasmissioni televisive, seminari e spettacoli teatrali, in particolare in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne e la giornata internazionale della donna[senza fonte].


Femminicidi, opuscolo questo non è amore del 2017

Femminicidio nel linguaggio comune

"Nel linguaggio comune il femminicidio è l'uccisione di una donna da parte di un uomo perché donna, come atto estremo di prevaricazione, affermazione ultima di superiorità, aberrazione del possesso: non includendo, perciò, omicidi maturati in altri contesti e con altri moventi. Il termine, pur non avendo valenza giuridica, è entrato a far parte del lessico quotidiano per designare – di fatto – una tipologia di reati che, normativamente, non esiste: infatti, l’attuale legislazione penale non prevede espressamente la fattispecie del femmicidio, né esistono parametri univocamente riconosciuti che definiscano con precisione l’accezione in questione. Partendo dalle definizioni di violenza nei confronti delle donne, violenza domestica e violenza di genere, forniti dalla convenzione di Istanbul, si è convenuto che, almeno ai fini prettamente operativi e di polizia, l’espressione vada limitata ai soli casi di commissione di un atto criminale estremo che caratterizza un modello di rapporto tra maschio e femmina declinato secondo i canoni di supremazia/ sottomissione e ad ogni atto di violenza, che porti all’omicidio, perpetrato in danno della donna “in ragione proprio del suo genere”. Tendenzialmente si è portati ad immaginare il femminicidio come l’omicidio avvenuto in ambito familiare e/o affettivo. Ed effettivamente è in questo contesto che la maggior parte delle volte la donna soccombe in modo definitivo alla discriminazione nei confronti del suo genere. Il 73% degli omicidi di donne avviene infatti tra le mura domestiche. Nel 56% dei casi è il marito o il convivente ad ucciderla. Esaminando, tuttavia, i casi di omicidio volontario commessi in ambito familiare nell’anno in corso, fino al 30 settembre 2017, verificando i contesti ambientali e le motivazioni addotte dal carnefice, si è arrivati a considerare propriamente come femminicidio, nella sua accezione sociologica, 31 casi sui 61 complessivi, escludendo, ad esempio, la vicenda in cui il marito uccide la moglie malata terminale per porre fine alla sua sofferenza o quella del figlio che uccide la madre per motivi meramente economici."

Versione del 2018

Tendenzialmente si è portati ad immaginare il femminicidio come l’omicidio avvenuto in ambito familiare e/o affettivo. Ed effettivamente è in questo contesto che la maggior parte delle volte la donna soccombe in modo definitivo alla discriminazione nei confronti del suo genere. Infatti, se sul totale dei casi di omicidio volontario commessi nei primi mesi del 2018, il 41% delle vittime è di sesso femminile, la percentuale delle donne uccise in ambito familiare e/o affettivo sale al 72%. Esaminando, tuttavia, i casi di omicidio volontario commessi in ambito familiare nell’anno in corso, verificando i contesti ambientali e le motivazioni addotte dal carnefice, si è arrivati a considerare propriamente come femminicidio, nell’accezione di cui si è fatto cenno, 32 casi sui 94 complessivi, escludendo, ad esempio, la vicenda in cui il marito uccide la moglie malata terminale per porre fine alla sua sofferenza o quella del figlio che uccide la madre per motivi meramente economici. È possibile anche prendere in considerazione quelle ipotesi in cui ci sono altre vittime che si possono definire “indirette” (ad esempio i figli uccisi per vendetta nei confronti della madre), oltre al femminicidio. In tal senso, aumentano i casi registrati nel 2018 rispetto al 2017. I grafici che seguono mostrano come cambi il rapporto vittima/autore se ci si riferisce a tutti gli omicidi volontari consumati o solo a quelli con vittime di sesso femminile.[7]


Discorso di riflessione

Bellissimo discorso che afferma che tutti siamo vittime, non solo le donne. (NON DISPONIBILE)

https://www.facebook.com/groups/1082284531868057/permalink/1465960716833768/?comment_id=1466019816827858&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R%22%7D


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Definizione di femminicidio

La definizione di femminicidio data dal Devoto Oli di fatto è una "non definizione" nel senso che è tautologica ed è come un circolo chiuso da cui non se ne esce, per averne una conferma, se ne hai voglia, leggiti tutta questa analisi approfondita e per carità molto esaustiva, ma esaustiva anche nel ragionamento circolare, analisi giuridica per giunta, cioè quella che dovrebbe essere per definizione la più limpida e meno ambigua possibile.

Femminicidio nel diritto penale


Testimonianze di diversi utenti

Testimonianza di un utente

Io vengo da una situazione familiare di violenza domestica donna su uomo, dove i mezzi coercitivi erano principalmente di tipo psicologico e oppressivo. Potete immaginare quanto i discorsi "siamo

tutt* vittime del patriarcato!!" o "È sempre colpa degli uomini" mi facciano partire l'embolo.

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Detto questo: il termine femminicidio è nato (se non sbaglio) per indicare un crimine (spesso omicidio di massa) contro donne perché tali. Fortunatissimamente questa è una cosa rarissima, dunque oggi, per sensibilizzare, ha preso il connotato d'omicidio per possesso". L'intento è ottimo (ma parziale) , ma pratica fa schifo e un po' mi sconfortano tutte quelle persone scese in piazza l'otto marzo sbandierando cose a caso e soprattutto verso un unico interlocutore con un unico colpevole = uomo cattivo, donna vittima. (Ho sentito slogan che voi umani non potete nemmeno immaginare)

Qui secondo me bisognerebbe agire, collettivamente e con forza. Secondo me comunque i presupposti ci sono, dato che viviamo in un periodo molto prolifero per quanto riguarda la discussione sul diritto


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Anche le donne sono gelose - Testimonianza

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Al di là di ciò che possano pensare le femministe esperimenti come quello riportato da Cialdini nel suo libro dimostrano che basta davvero poco a creare spaccature e odio tra i generi. Già la scuola è organizzata malissimo a riguardo, il sensazionalismo mediatico potrebbe diventare una delle prime cause di violenza sulle donne.

Sono stati fatti esperimenti sull'organizzazione dei gruppi in maniera da collaborare invece che competere. Questo aiuta. Il terrore per fenomeni con una diffusione estremamente bassa e il metterli in relazione, secondo criteri più emotivi che razionali, esclusivamente con una mentalità antica può essere un grave errore se l'intento è quello di eliminare la violenza e l'odio.

Fonte: indagine Eures-Ansa su “Il femminicidio in Italia nell’ultimo decennio. Dimensioni, caratteristiche e profili di rischio


http://ildomaniditalia.eu/article/femminicidio-la-scienza-dice-la-sua-sulle-cause-della-violenza (PAGINA NON DISPONIBILE)


<img class="Z63Dp" src="626b91fbd1c5113e864484c104b8ad7b" width="auto"><img class="Z63Dp" src="Screenshot_20171223-112020.png" width="541px">

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Articoli e studi

Vi lascio degli articoli interessanti da leggere, che non giustificano il fenomeno (perché non va giustificato), ma vi aiuteranno a vedere il fenomeno sotto una lente di obiettività, cosa che in molti dei commentatori a questo post manca.


Indagine da parte della European Union Agency for Fundamental Rights sulla violenza contro le donne

http://fra.europa.eu/sites/default/files/fra-2014-vaw-survey-at-a-glance-oct14_it.pdf

Articolo de Gatestone Institute sugli stupri in Svezia

Articolo de TPI - The Post Internazionale sul fenomeno delle violenza contro le donne dei Paesi Nordici

http://www.tpi.it/mondo/europa/paesi-nord-europa-violenza-donne

Risultati del sondaggio proposto dalla European Union Agency for Fundamental Rights sulla violenza contro le donne

http://fra.europa.eu/en/publications-and-resources/data-and-maps/survey-data-explorer-violence-against-women-survey

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Considerazione di Marco Ferri

Esatto, anche perché ad oggi la nostra legislazione è molto a favore della donna in caso di divorzio e spesso le donne ne approfittano. Mantenimento alle stelle o addirittura non far vedere i figli al padre. Senza contare lo stalking. Che ha una definizione molto labile

Ricerca e commento sul femminicidio da parte del Senato della Repubblica

Articolo de State of Mind - Il giornale delle scienze psicologiche

Violenza contro gli uomini su Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_gli_uomini

Sappiate che il tema dell'omicidio perpetrato dalle donne nei confronti degli uomini è stato portato davanti al Consiglio d'Europa, giusto per farvi capire che l'esecuzione di omicidi di genere non consiste in un unico atteggiamento unilatere.

Articolo de La Repubblica sulla violenza sulle donne e sui femminicidi in Italia

http://www.repubblica.it/cronaca/2015/11/25/news/violenza_sulle_donne_femminicidi_in_italia_e_nel_mondo-128131159/

Vi invito a leggere queste statistiche molto dettagliate, in cui troverete che la più comune forma di violenza è la minaccia di essere colpiti, tutte le altre si verificano in maniera minoritaria, ripeto, non per giustificare il fenomeno, ma per vederlo in un'ottica di obiettività e coerenza con la realtà dei fatti.

Considerazioni di un utente

L'Italia resta il paese virtuoso in Europa per la lotta agli omicidi di genere, che voi ci crediate o meno, tant'è che gli omicidi annui sono nettamente inferiori al resto dell'Europa). Il termine è nato per descrivere delle azioni commesse da un branco di SOCIOPATICI MISOGINI DA MANUALE in Messico. Roba che va molto molto oltre la violenza domestica e la mentalità del possesso. Battersi per riportare questo termine nel suo ambito e non renderlo più offerto di abuso è innanzitutto una battaglia per la verità.

In secondo luogo un messaggio ai giornalisti ritardati che avevano bisogno di una parola nuova ad effetto per far i titoli di prima pagina: roba alla stregua del clickbaiting, basta prese per il culo!

Terzo: il termine in questione va tolto dalla sfera dinastica perché la legge possa essere equa ed efficace. Attualmente il femminicidio riguarda la donna uccisa da un uomo per determinati motivi.


Sulla questione precisa dello stalker, meno che mai mi sono sentita offesa, perché come ho avuto modo di dirti ho affrontato il tema in diritto penale e ho avuto modo di ricredermi rispetto alle mie precedenti convinzioni, che comunque si sono sempre attestate su posizioni garantistiche (eh, sono fatta così).

Ricordo ancora che con sorpresa di me stessa mi sono trovata a provare compassione nel senso più genuino del termine per autori dei crimini più efferati dopo aver compreso i concetti base delle nuove neuroscienze, quel tanto che basta per mettere in discussione un punto da sempre fermissimo quale il libero arbitrio, presupposto della imputabilità

Per dirti il motivo per cui il femminicidio sembra frequente è un errore legato alle euristiche di pensiero. Il nostro cervello crede che se sente parlare spesso di qualcosa allora quel qualcosa sia frequente. Fonte: http://leganerd.com/2015/07/29/perche-ragioniamo-male/

Ad esempio quando scrivi che "i femminicidi accadono perché sì uccide una donna pensando che questa sia di tua proprietà in quanto hai una visione medievale di quest'ultima."

Io credo che col termine "femminicidio" si intenda l'omicidio delle donne, ma giustamente non è detto che sia commesso da un uomo. Ora il termine è nato e si è diffuso a livello mediatico per cui viene usato per indicare un solo tipo di omicidio delle donne quello da parte degli uomini, in contesti familiari o legati da relazioni amorose. Sinceramente anche i dati non sono così "preoccupanti" se vediamo le stime europee. Il clamore mediatico amplifica il fenomeno, così come per esempio avviene per la situazione degli immigrati.

Comunque riguardo il problema della cultura maschilista in Italia ci siano ancora sprazzi di questa cultura, che comunque è stata la nostra fino a qualche secolo fa però magari trovare un nesso-causa riguardo i femminicidi è sbagliato al di là del fatto che ogni situazione è a sé, andrebbe analizzata di per sé, è un po' difficile generalizzare

La macchina mediatica è l'unica capace di muovere le masse, nel bene e nel male ma poi quante persone si vanno a cercare i dati? E montare la carica emotiva di una categoria (in questo caso le donne) è relativamente facile mentre è molto più difficile raccontare la verità e farsi ascoltare. Ogni fenomeno montato dai media serva in primis a loro stessi...cioè calcola quanta gente "ci mangia" a raccontare un certo tipo di cronaca e a politicizzarla verso una precisa direzione

Come dicevo prima, sprazzi di maschilismo ci sono ancora, ma dietro un uomo che decide di uccidere la moglie o la ex che lo ha lasciato ci sono purtroppo patologie che spesso facciamo finta di non vedere e non è sicuramente riconducibile alla sola causa "l'uomo si vuole sentire superiore alla donna e quando la donna si ribella lui la uccide" ovviamente non è così. É incredibile che 9 su 10 delle femministe che incontro non lo capiscono. Eh ma già se dici femministe le stai classificando in una serie di idee che non combaciano con la mia.


Volendo fare un discorso più in generale riguardo gli omicidi in senso ampio io credo che in Italia abbiamo un forte problema culturale che è quello di considerare la richiesta di aiuto a un terapista,uno psicologo ecc come uno stigma sociale. Vai dallo psicologo? = sei pazzo/depresso/schizofrenico. In realtà credo che molti ne avrebbero bisogno e non se ne rendono conto, ecco perchè si arriva a certi fenomeni.

Vista la società come si evolve oggi sarebbe opportuno sicuramente mandare tutti in terapia perché è palese che le istituzioni classiche come la famiglia e la scuola non riescono a dare quegli strumenti necessari per la crescita di un individuo. A livello emotivo ad esempio. E secondo me è lì il punto anche sui femminicidi che cultura abbiamo a livello emotivo/affettivo? la sfera materiale ha preso il sopravvento. due genitori che lavorano tutti il giorno non hanno nè il tempo nè gli stimoli per preoccuparsi della crescita adeguata di un figlio per questo io dico sempre che oggi come oggi fare un figlio è una pazzia a meno che tu non abbia la possibilità e la disponibilità di dedicarti a lui completamente.
La gente non sa dialogare (forse perché litigare = emozioni forti), non sa tenere un discorso con una persona con opinioni diverse dalle proprie e questo è gravissimo secondo me. L'individualismo dilaga. Abbiamo perso proprio il senso di comunità. Forse perché innanzitutto le comunità sono diventate troppo ampie per poter essere funzionali. in una grande città è praticamente impossibile trovare coesione sociale. Generalmente si dà la colpa a cause esterne anche per i propri fallimenti. ecco dove colpiscono i media vedi. I messaggi che trasmettono non fanno altro che rinforzare questa tendenza dove è sempre colpa dell'altro: degli uomini, dello straniero.

Note

  1. Femicide Watch Platform prototype launched at 2017 UN Crime Commission, su unodc.org.
  2. (EN) GLOBAL STUDY ON HOMICIDE Gender-related killing of women and girls (PDF), su unodc.org, UNITED NATIONS OFFICE ON DRUGS AND CRIME Vienna, 2018. URL consultato il 28 marzo 2019.
  3. Liste complète - Conseil de l'Europe
  4. Liste complète - Conseil de l'Europe
  5. Marzia Bona e Alberto Burba, Femicide in Europe is a widespread issue, in OBC Transeuropa/EDJNet, 28 novembre 2017. URL consultato il 7 settembre 2018. Material was copied from this source, which is available under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
  6. 6,0 6,1 Gianpiero Dalla Zuanna e Alessandra Minello, Violenza sulle donne: anche i numeri aiutano a combatterla, su Lavoce.info, 24 novembre 2017. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  7. https://www.poliziadistato.it/statics/27/questo-non-e-amore-per-web-definitivo.pdf