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contributi
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===Ruoli di genere=== | ===Ruoli di genere=== | ||
Gli atteggiamenti socioculturali nei confronti dei ruoli di genere tradizionali hanno influenzato la violenza contro le donne.<ref name="Pantaleo23" /> Secondo Pantaleo, <blockquote>"sotto la visione del patriarcato, in Messico si usano comunemente due espressioni per mostrare la differenza di status tra maschi e femmine; queste espressioni sono [[machismo]] e [[marianismo]]". "Il machismo è caratterizzato dal potere maschile e dall'aggressività, mentre il marianismo è caratterizzato dalla subordinazione e dai doveri domestici"<ref name="Pantaleo23" /> </blockquote>Le donne che lasciano le loro case per cercare lavoro nell'industria delle maquila sfidano direttamente il marianismo. <ref name="Livingston22" /> Olivera suggerisce che questa mutata situazione sfida l'[[ipermascolinità]].<ref name="Olivera3">{{cite journal|last=Olivera|first=Mercedes|s2cid=62803124|title=Violencia Femicida : Violence Against Women and Mexico's Structural Crisis|journal=Latin American Perspectives|year=2006|volume=33|issue=104|pages=104-114|doi=10. 1177/0094582X05286092}}</ref> Secondo Livingston, la violenza di genere a Ciudad Juárez può essere una reazione negativa in quanto le donne "ottengono una maggiore autonomia e indipendenza personale mentre gli uomini perdono terreno"<ref name="Livingston22" />. | Gli atteggiamenti socioculturali nei confronti dei ruoli di genere tradizionali hanno influenzato la violenza contro le donne.<ref name="Pantaleo23" /> Secondo Pantaleo, <blockquote>"sotto la visione del patriarcato, in Messico si usano comunemente due espressioni per mostrare la differenza di status tra maschi e femmine; queste espressioni sono [[machismo]] e [[marianismo]]". "Il machismo è caratterizzato dal potere maschile e dall'aggressività, mentre il marianismo è caratterizzato dalla subordinazione e dai doveri domestici"<ref name="Pantaleo23" /> </blockquote>Le donne che lasciano le loro case per cercare lavoro nell'industria delle maquila sfidano direttamente il marianismo. <ref name="Livingston22" /> Olivera suggerisce che questa mutata situazione sfida l'[[ipermascolinità]].<ref name="Olivera3">{{cite journal|last=Olivera|first=Mercedes|s2cid=62803124|title=Violencia Femicida : Violence Against Women and Mexico's Structural Crisis|journal=Latin American Perspectives|year=2006|volume=33|issue=104|pages=104-114|doi=10. 1177/0094582X05286092}}</ref> Secondo Livingston, la violenza di genere a Ciudad Juárez può essere una reazione negativa in quanto le donne "ottengono una maggiore autonomia e indipendenza personale mentre gli uomini perdono terreno"<ref name="Livingston22" />. | ||
== Risposta della polizia e del governo == | == Risposta della polizia e del governo == | ||
Gli omicidi di donne a Juárez hanno attirato l'attenzione mondiale a partire dal 1993, a causa della sospetta inazione della polizia e del governo nel prevenire gli omicidi e nel consegnare i responsabili alla giustizia. <ref name="Widyono" /> La polizia e i funzionari governativi sono stati accusati di aver reagito con indifferenza ai crimini contro le donne e di aver mostrato tolleranza per tali crimini, di aver condotto indagini inadeguate e negligenti, di aver risposto in modo inefficace ai crimini e di aver fallito nel prevenire e proteggere le donne dalla violenza. <ref name="Livingston2">{{cite journal|last=Livingston|first=Jessica|year=2004|title=Murder in Juárez: Gender, Sexual Violence, and the Global Assembly Line|journal=Frontiers: A Journal of Women Studies|volume=25|issue=1|pages=59-76|doi=10.1353/fro.2004 .0034|jstor=3347254|s2cid=144659311}}</ref><ref name="CEDAW">{{cite journal|last=Sokhi-Bulley|first=Bal|title=Il Protocollo opzionale alla CEDAW: primi passi|journal=Human Rights Law Review|year=2006|volume=6|issue=1|pages=143-159|doi=10. 1093/hrlr/ngi029}}</ref><ref name="Amnesty 2">{{cite web|title=Messico - Rapporto Amnesty International 2010|url=https://www.amnesty. org/it/region/mexico/report-2010|editore=Amnesty International|access-date=19 marzo 2012}}</ref> Secondo Livingston, "nel 1998 la Commissione Nazionale per i Diritti Umani ha pubblicato un rapporto che accusava gravi irregolarità e negligenze generali nelle indagini statali, tra cui l'errata identificazione dei cadaveri, il mancato ottenimento di prove forensi da parte di esperti, l'incapacità di condurre autopsie o di ottenere analisi del seme. ... la mancata presentazione di rapporti scritti, [e] l'incompetenza nel tenere i registri della marea crescente di omicidi di donne". | Gli omicidi di donne a Juárez hanno attirato l'attenzione mondiale a partire dal 1993, a causa della sospetta inazione della polizia e del governo nel prevenire gli omicidi e nel consegnare i responsabili alla giustizia. <ref name="Widyono" /> La polizia e i funzionari governativi sono stati accusati di aver reagito con indifferenza ai crimini contro le donne e di aver mostrato tolleranza per tali crimini, di aver condotto indagini inadeguate e negligenti, di aver risposto in modo inefficace ai crimini e di aver fallito nel prevenire e proteggere le donne dalla violenza. <ref name="Livingston2">{{cite journal|last=Livingston|first=Jessica|year=2004|title=Murder in Juárez: Gender, Sexual Violence, and the Global Assembly Line|journal=Frontiers: A Journal of Women Studies|volume=25|issue=1|pages=59-76|doi=10.1353/fro.2004 .0034|jstor=3347254|s2cid=144659311}}</ref><ref name="CEDAW">{{cite journal|last=Sokhi-Bulley|first=Bal|title=Il Protocollo opzionale alla CEDAW: primi passi|journal=Human Rights Law Review|year=2006|volume=6|issue=1|pages=143-159|doi=10. 1093/hrlr/ngi029}}</ref><ref name="Amnesty 2">{{cite web|title=Messico - Rapporto Amnesty International 2010|url=https://www.amnesty. org/it/region/mexico/report-2010|editore=Amnesty International|access-date=19 marzo 2012}}</ref> Secondo Livingston, "nel 1998 la Commissione Nazionale per i Diritti Umani ha pubblicato un rapporto che accusava gravi irregolarità e negligenze generali nelle indagini statali, tra cui l'errata identificazione dei cadaveri, il mancato ottenimento di prove forensi da parte di esperti, l'incapacità di condurre autopsie o di ottenere analisi del seme. ... la mancata presentazione di rapporti scritti, [e] l'incompetenza nel tenere i registri della marea crescente di omicidi di donne". | ||
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|editore=edizione digitale | |editore=edizione digitale | ||
|access-date=31 dicembre 2013}}</ref> | |access-date=31 dicembre 2013}}</ref> | ||
==Giustizia internazionale== | ==Giustizia internazionale== | ||
Ci sono state diverse sentenze internazionali contro il Messico per la sua risposta inadeguata alla crescente violenza contro le donne.<ref name="CEDAW" /><ref name="Amnesty 2" /> Nel 2004, in base al [[Protocollo opzionale alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne]] (CEDAW) ha condotto un'inchiesta sulle accuse di centinaia di omicidi di donne e ragazze avvenuti nell'area di Ciudad Juarez dal 1993 su sollecitazione di diverse ONG. <ref name="CEDAW" /> Affinché l'inchiesta avesse luogo, era necessario che vi fossero prove attendibili che dimostrassero che il Messico stava violando i diritti stabiliti dalla CEDAW.<ref name="CEDAW" /> Il Comitato ha analizzato i crimini di genere che si sono verificati a Ciudad Juarez e ha scoperto che le due forme più comuni erano l'omicidio e le sparizioni. Il Comitato ha anche analizzato la risposta del governo e ha scoperto che la risposta iniziale è stata l'indifferenza e che il governo ha mostrato tolleranza nei confronti di questi crimini per anni.<ref name="CEDAW"/> | Ci sono state diverse sentenze internazionali contro il Messico per la sua risposta inadeguata alla crescente violenza contro le donne.<ref name="CEDAW" /><ref name="Amnesty 2" /> Nel 2004, in base al [[Protocollo opzionale alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne]] (CEDAW) ha condotto un'inchiesta sulle accuse di centinaia di omicidi di donne e ragazze avvenuti nell'area di Ciudad Juarez dal 1993 su sollecitazione di diverse ONG. <ref name="CEDAW" /> Affinché l'inchiesta avesse luogo, era necessario che vi fossero prove attendibili che dimostrassero che il Messico stava violando i diritti stabiliti dalla CEDAW.<ref name="CEDAW" /> Il Comitato ha analizzato i crimini di genere che si sono verificati a Ciudad Juarez e ha scoperto che le due forme più comuni erano l'omicidio e le sparizioni. Il Comitato ha anche analizzato la risposta del governo e ha scoperto che la risposta iniziale è stata l'indifferenza e che il governo ha mostrato tolleranza nei confronti di questi crimini per anni.<ref name="CEDAW"/> | ||
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Secondo Amnesty International, "nel [2009], la [[Corte interamericana dei diritti umani]] ha sentenziato sul caso del "campo di cotone" ([[Campo Algodonero in Cd. Juarez|Campo Algodonero]]) che il Messico era colpevole di discriminazione e di non aver protetto tre giovani donne assassinate nel 2001 a Ciudad Juárez o di non aver garantito un'indagine efficace sul loro rapimento e assassinio". "<ref name="Amnesty 2" /> La Corte ha ordinato al Messico di condurre una nuova indagine sugli omicidi, di creare un memoriale nazionale per le vittime, di pagare un risarcimento alle famiglie delle vittime e di migliorare le misure per prevenire e indagare adeguatamente sugli omicidi di donne e ragazze. <ref name="El Paso Times">{{cite news|last=Ortega Lozano|first=Marisela|title=130 donne uccise a Juárez quest'anno; Chihuahua AG dice che la lotta per i diritti delle donne è dolorosa e lenta|url=http://www.elpasotimes.com/ci_18747536?IADID=Search-www.elpasotimes.com-www.elpasotimes. com|archive-url=https://archive.today/20130122001358/http://www.elpasotimes.com/ci_18747536?IADID=Search-www.elpasotimes.com-www.elpasotimes.com|url-status=dead|archive-date=22 gennaio 2013|access-date=14 marzo 2012|newspaper=El Paso Times|date=24 agosto 2011}}</ref><ref name="Amnesty 2" /> | Secondo Amnesty International, "nel [2009], la [[Corte interamericana dei diritti umani]] ha sentenziato sul caso del "campo di cotone" ([[Campo Algodonero in Cd. Juarez|Campo Algodonero]]) che il Messico era colpevole di discriminazione e di non aver protetto tre giovani donne assassinate nel 2001 a Ciudad Juárez o di non aver garantito un'indagine efficace sul loro rapimento e assassinio". "<ref name="Amnesty 2" /> La Corte ha ordinato al Messico di condurre una nuova indagine sugli omicidi, di creare un memoriale nazionale per le vittime, di pagare un risarcimento alle famiglie delle vittime e di migliorare le misure per prevenire e indagare adeguatamente sugli omicidi di donne e ragazze. <ref name="El Paso Times">{{cite news|last=Ortega Lozano|first=Marisela|title=130 donne uccise a Juárez quest'anno; Chihuahua AG dice che la lotta per i diritti delle donne è dolorosa e lenta|url=http://www.elpasotimes.com/ci_18747536?IADID=Search-www.elpasotimes.com-www.elpasotimes. com|archive-url=https://archive.today/20130122001358/http://www.elpasotimes.com/ci_18747536?IADID=Search-www.elpasotimes.com-www.elpasotimes.com|url-status=dead|archive-date=22 gennaio 2013|access-date=14 marzo 2012|newspaper=El Paso Times|date=24 agosto 2011}}</ref><ref name="Amnesty 2" /> | ||
==Attivismo locale== | ==Attivismo locale== | ||
[[Immagine:Familiares de mujeres asesinada.jpg|thumb|Protesta del 2007 da parte di alcune famiglie delle vittime che chiedono punizione per i killer]]Ci sono stati numerosi sforzi locali che hanno contribuito a richiamare l'attenzione sui femminicidi a Juárez.<ref name="Amnesty" /><ref name="Wright">{{cite journal|last=Wright|first=Melissa M.|title=Public Women, Profit, and Femicide in Northern Mexico|journal=South Atlantic Quarterly|year=2006|volume=1054|issue=4|pages=681–698|doi=10.1215/00382876-2006-003}}</ref> Nel 1999, un gruppo di attiviste femministe fondò Casa Amiga, il primo centro di crisi per stupri e violenze sessuali di Juárez.<ref name="Wright 2">{{cite journal|last=Wright|first=Melissa W.|title=A Manifest against Femicide|journal=Antipode|date=December 2002|volume=33|issue=3|pages=550–566|doi=10.1111/1467-8330.00198|pmid=19165968}}</ref> Il centro lavora per fornire alle donne di Juárez un rifugio contro la violenza, terapia, consulenza legale e assistenza medica.<ref name="Wright 2" /> Nel 2002, un movimento di giustizia sociale chiamato [[Ni Una Mas]], che in spagnolo significa "non una di più", fu formato per sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sulla violenza contro le donne a Juárez.<ref name="Wright" /> Il movimento è composto da una varietà di organizzazioni e attivisti nazionali ed internazionali.<ref name="Wright" /> I partecipanti di Ni Una Mas chiedono allo stato messicano di implementare strategie che prevengano la violenza contro le donne, compresi omicidi e rapimenti, e di condurre indagini competenti sui crimini già commessi.<ref name="Wright" /> [[Nuestras Hijas de Regreso a Casa A.C.]], che in spagnolo significa "Le nostre figlie a casa", è stato anche formato in risposta alla violenza contro le donne a Juárez.<ref name="Wright 2" /> [[Nuestras Hijas de Regreso a Casa A.C.]] ha anche lavorato per attirare l'attenzione dei media nazionali ed internazionali sulla violenza contro le donne a Juárez.<ref name="Lorenzo">{{cite journal|last=Blanco|first=Lorenzo|author2=Sandra M. Villa|title=Sources of crime in the state of Veracruz: The role of female labor force participation and wage inequality|journal=Feminist Economics|date=October 2008|volume=14|issue=3|pages=51–75|doi=10.1080/13545700802075143|s2cid=154371170}}</ref> | [[Immagine:Familiares de mujeres asesinada.jpg|thumb|Protesta del 2007 da parte di alcune famiglie delle vittime che chiedono punizione per i killer]]Ci sono stati numerosi sforzi locali che hanno contribuito a richiamare l'attenzione sui femminicidi a Juárez.<ref name="Amnesty" /><ref name="Wright">{{cite journal|last=Wright|first=Melissa M.|title=Public Women, Profit, and Femicide in Northern Mexico|journal=South Atlantic Quarterly|year=2006|volume=1054|issue=4|pages=681–698|doi=10.1215/00382876-2006-003}}</ref> Nel 1999, un gruppo di attiviste femministe fondò Casa Amiga, il primo centro di crisi per stupri e violenze sessuali di Juárez.<ref name="Wright 2">{{cite journal|last=Wright|first=Melissa W.|title=A Manifest against Femicide|journal=Antipode|date=December 2002|volume=33|issue=3|pages=550–566|doi=10.1111/1467-8330.00198|pmid=19165968}}</ref> Il centro lavora per fornire alle donne di Juárez un rifugio contro la violenza, terapia, consulenza legale e assistenza medica.<ref name="Wright 2" /> Nel 2002, un movimento di giustizia sociale chiamato [[Ni Una Mas]], che in spagnolo significa "non una di più", fu formato per sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sulla violenza contro le donne a Juárez.<ref name="Wright" /> Il movimento è composto da una varietà di organizzazioni e attivisti nazionali ed internazionali.<ref name="Wright" /> I partecipanti di Ni Una Mas chiedono allo stato messicano di implementare strategie che prevengano la violenza contro le donne, compresi omicidi e rapimenti, e di condurre indagini competenti sui crimini già commessi.<ref name="Wright" /> [[Nuestras Hijas de Regreso a Casa A.C.]], che in spagnolo significa "Le nostre figlie a casa", è stato anche formato in risposta alla violenza contro le donne a Juárez.<ref name="Wright 2" /> [[Nuestras Hijas de Regreso a Casa A.C.]] ha anche lavorato per attirare l'attenzione dei media nazionali ed internazionali sulla violenza contro le donne a Juárez.<ref name="Lorenzo">{{cite journal|last=Blanco|first=Lorenzo|author2=Sandra M. Villa|title=Sources of crime in the state of Veracruz: The role of female labor force participation and wage inequality|journal=Feminist Economics|date=October 2008|volume=14|issue=3|pages=51–75|doi=10.1080/13545700802075143|s2cid=154371170}}</ref> | ||
==Riferimenti culturali== | |||
=== In televisione e radio === | |||
* La serie televisiva americana "The Bridge" (2013) ha utilizzato la scomparsa delle ragazze di Juárez come sfondo per una serie di omicidi. | |||
* "This American Life" (Public Radio Exchange), episodio 506 - "Secret Identity", terzo atto: "The Blonde Avenger", su un vero vendicatore con un'identità segreta contro la violenza sessuale da parte dei conducenti di autobus a Ciudad Juarez, Messico. 4 ottobre 2013. Podcast con trascrizione. | |||
* La serie Netflix "Narcos: Messico" Stagione 3 fa riferimento agli omicidi delle giovani donne che lavorano nelle maquiladoras come sottotrama. | |||
===Nel cinema=== | |||
* Il documentario "Blood Rising" (2013) diretto da Mark McLoughlin, che esamina il fenomeno del femminicidio a Juárez attraverso il lavoro di un artista, Brian Maguire.<ref>{{Cite news|url=https://www.theguardian.com/artanddesign/2014/may/04/brian-maguire-portraits-victims-mexico-feminocidio-ciudad-juarez|title=Painted back to life: Brian Maguire's portraits of the victims of Mexico's 'feminocidio'|last=Vulliamy|first=Ed|date=2014-05-04|work=The Guardian|access-date=2019-10-18|language=en-GB|issn=0261-3077}}</ref> | |||
* Il film "Backyard: El Traspatio" (2009), diretto da Carlos Carrera, è basato su questi eventi. | |||
* Il film "Bordertown" (2007), con Jennifer Lopez e Antonio Banderas, è basato su questi omicidi. | |||
* Il film "Señorita Extraviada / Missing Young Woman" (2001) di Lourdes Portillo è un documentario sui femminicidi di Juárez. | |||
* Il film documentario "Equal Means Equal" (2016) diretto da Kamala Lopez presenta un segmento sulle donne di Juárez. | |||
* Il film documentario "Bajo Juárez: La Ciudad Devorando a Sus Hijas" (2006) diretto da José Antonio Cordero e Alejandra Sánchez lascia intendere molti livelli di collusione politica e indifferenza da parte delle autorità locali, statali e federali. | |||
* Il documentario "Las tres muertes de Marisela Escobedo" (2020) diretto da Carlos Pérez Osorio guarda la storia di una donna in mezzo a una lotta instancabile per ottenere giustizia e impedire che il femminicidio della figlia venga dimenticato con l'impunità<ref>{{Cite news|url=https://www.efe.com/efe/america/cultura/las-tres-muertes-de-marisela-escobedo-retrato-feminicidios-en-mexico/20000009-4365356|title="Las tres muertes de Marisela Escobedo", retrato de feminicidios en México|work=[[EFE]]|access-date=2020-10-11}}</ref> | |||
* Il documentario "Flowers of the Desert: Stories from the Red Note" (2021) diretto da Estefanía Bonilla Hernández e prodotto da Craig Whitney, guarda l'omicidio e la scomparsa delle donne lungo il confine a Ciudad Juarez negli ultimi 25 anni, esplorando la rete di corruzione, violenza delle droghe e tratta di esseri umani alla base dei crimini. <ref>{{Cite news|url=https://www.hollywoodreporter.com/news/imperative-entertainment-to-launch-podcast-the-red-note-in-english-and-spanish|title=Imperative Entertainment to Launch Podcast 'The Red Note' in English and Spanish'|work=[[Hollywood Reporter]]|access-date=2020-09-10}}</ref> | |||
===In print=== | ===In print=== | ||
*In [[Roberto Bolaño]]'s novel, ''[[2666]]'' (2004), the murders serve as inspiration for a major section entitled "The Part about the Crimes", although the novel is actually set in "Santa Teresa", a fictionalized version of Ciudad Juárez. | *In [[Roberto Bolaño]]'s novel, ''[[2666]]'' (2004), the murders serve as inspiration for a major section entitled "The Part about the Crimes", although the novel is actually set in "Santa Teresa", a fictionalized version of Ciudad Juárez. |