Femminicidi: differenze tra le versioni

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== Definizione del termine e uso ambiguo ==
== Definizione del termine e uso ambiguo ==
</div><div class="para">Nei [[Femminicidi#Evidenze dell.27utilizzo ambiguo del termine|paragrafi successivi]] viene riportato come vi sia una '''forte ambiguità nell'uso del termine'''. Il Devoto Oli '''definisce''' femminicidio: <blockquote>Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne <u>in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale</u>, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.<ref name="Definizione femminicidio sul Devoto Oli">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/feminism}}</ref></blockquote>Una definizione molto forte, che suscita emozioni, il cui senso è chiaro e privo di equivocabilità. '''Peccato che tale definizione non venga usata'''. In base a questa definizione infatti, ciò che <u>distingue un omicidio da un femminicidio</u> <u>è la motivazione</u> del gesto e non il sesso della vittima. Da cui consegue che è impossibile capire se una persona ha commesso davvero un femminicidio senza delle indagini e valutazioni psicologiche del colpevole.  
</div><div class="para">Nei [[Femminicidi#Evidenze dell.27utilizzo ambiguo del termine|paragrafi successivi]] viene riportato come vi sia una '''forte ambiguità nell'uso del termine'''. Il Devoto Oli '''definisce''' femminicidio: <blockquote>Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne <u>in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale</u>, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.<ref name="Definizione femminicidio sul Devoto Oli">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/feminism}}</ref></blockquote>Una definizione molto forte, che suscita emozioni, il cui senso è chiaro e privo di equivocabilità. '''Peccato che tale definizione non venga usata'''. In base a questa definizione infatti, ciò che <u>distingue un omicidio da un femminicidio</u> <u>è la motivazione</u> del gesto e non il sesso della vittima. Da cui consegue che è impossibile capire se una persona ha commesso davvero un femminicidio senza delle indagini e valutazioni psicologiche del colpevole.
== Incongruenze nei dati diffusi da Eures e ISTAT ==
== Incongruenze nei dati diffusi da Eures e ISTAT ==
[[File:Femminicidio in italia - infografica tratta dai dati Eures del 2014.jpg|miniatura|597x597px|Dalla colonna '''Movente''' dell'infografica risulta evidente come, anche nelle successive indagini dell'EURES, il movente passionale riguardi solo il 31% di quelli che vengono chiamati - impropriamente - femminicidi e come l'EURES chiami femminicidi anche omicidi per denaro. Da notare inoltre che la somma dei 3 moventi copre il 68% degli omicidi, manca quindi un 32% che sono stati sapientemente omessi.
[[File:Femminicidio in italia - infografica tratta dai dati Eures del 2014.jpg|miniatura|597x597px|Dalla colonna '''Movente''' dell'infografica risulta evidente come, anche nelle successive indagini dell'EURES, il movente passionale riguardi solo il 31% di quelli che vengono chiamati - impropriamente - femminicidi e come l'EURES chiami femminicidi anche omicidi per denaro. Da notare inoltre che la somma dei 3 moventi copre il 68% degli omicidi, manca quindi un 32% che sono stati sapientemente omessi.
Infografica tratta dai dati Eures del 2014; Fonte<ref>https://www.antimafiaduemila.com/images/stories/pdf/la-voce-del-danilo-dolci-n3.pdf</ref>]]In Italia, secondo l'indagine Eures-Ansa<ref>I[https://www.slideshare.net/DavideJMancino/seminario-milano-151013unlocked ndagine Eures-Ansa su “Il femminicidio in Italia nell’ultimo decennio. Dimensioni, caratteristiche e profili di rischio”]</ref> avvengono in media circa '''140 femminicidi l'anno'''.
Infografica tratta dai dati Eures del 2014; Fonte<ref>https://www.antimafiaduemila.com/images/stories/pdf/la-voce-del-danilo-dolci-n3.pdf</ref>]]In Italia, secondo l'indagine Eures-Ansa<ref>I[https://www.slideshare.net/DavideJMancino/seminario-milano-151013unlocked ndagine Eures-Ansa su “Il femminicidio in Italia nell’ultimo decennio. Dimensioni, caratteristiche e profili di rischio”]</ref> avvengono in media circa '''140 femminicidi l'anno'''.
=== Omicidi totali di donne ===
=== Omicidi totali di donne ===
* 2.061 gli omicidi di donne tra il 2000 e il 2011<ref>https://www.zeroviolenza.it/temi/item/20116-si-chiama-femminicidio-ed-ha-numeri-spaventosi-pi%C3%B9-del-30-del-totale-sugli-omicidi</ref> (''206 all'anno'')
* 2.061 gli omicidi di donne tra il 2000 e il 2011<ref>https://www.zeroviolenza.it/temi/item/20116-si-chiama-femminicidio-ed-ha-numeri-spaventosi-pi%C3%B9-del-30-del-totale-sugli-omicidi</ref> (''206 all'anno'')
* 1.459 sono avvenuti all’interno dell’ambiente familiare o delle relazioni affettive (per l’appunto i '''circa 140 femminicidi l’anno''')<ref>[[Numero totale di omicidi volontari all'anno per sesso]]</ref> (EURES 2011)
* 1.459 sono avvenuti all’interno dell’ambiente familiare o delle relazioni affettive (per l’appunto i '''circa 140 femminicidi l’anno''')<ref>[[Numero totale di omicidi volontari all'anno per sesso]]</ref> (EURES 2011)
=== Cause (movente) degli omicidi riportati come femminicidi ===
=== Cause (movente) degli omicidi riportati come femminicidi ===
* 472 erano ultrasessantaquattrenni, di cui una parte (circa l'8% del totale) vengono uccise '''“pietatis causa” (eutanasia)'''
* 472 erano ultrasessantaquattrenni, di cui una parte (circa l'8% del totale) vengono uccise '''“pietatis causa” (eutanasia)'''
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* 143 sono state uccise a causa di un '''raptus'''
* 143 sono state uccise a causa di un '''raptus'''
[[File:Image 4.png|miniatura|477x477px]]
[[File:Image 4.png|miniatura|477x477px]]
=== Dai dati si riscontrano due stranezze ===
=== Dai dati si riscontrano due stranezze ===
# Il '''numero''' degli '''omicidi totali di donne (circa 200 l'anno) è molto vicino a quello dei femminicidi''' (circa 140 l'anno). Quasi tutte le donne in famiglia vengono uccise per motivazioni misogine? Davvero? No.
# Il '''numero''' degli '''omicidi totali di donne (circa 200 l'anno) è molto vicino a quello dei femminicidi''' (circa 140 l'anno). Quasi tutte le donne in famiglia vengono uccise per motivazioni misogine? Davvero? No.
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Il dato italiano è il '''migliore anche''' per ciò che riguarda i '''femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner''', con un'incidenza di 0,23 uccisioni ogni 100 mila donne residenti, minore della metà del dato medio riferito ai dodici paesi per cui erano disponibili dati confrontabili<ref name="Dalla Zuanna-Minello" />.
Il dato italiano è il '''migliore anche''' per ciò che riguarda i '''femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner''', con un'incidenza di 0,23 uccisioni ogni 100 mila donne residenti, minore della metà del dato medio riferito ai dodici paesi per cui erano disponibili dati confrontabili<ref name="Dalla Zuanna-Minello" />.
== Danni del sensazionalismo ==
== Danni del sensazionalismo ==
=== Perché concentrarsi su questi fenomeni e non sulla violenza sulle donne? ===
=== Perché concentrarsi su questi fenomeni e non sulla violenza sulle donne? ===
Queste riflessioni non tolgono nulla alle problematiche culturali che abbiamo in Italia (il machismo (link ad alcuni episodi di machismo) o la [[violenza domestica]]), fanno tuttavia riflettere sul perché i '''mass media preferiscano concentrarsi sul sensazionalismo''' e per giunta tramite dati errati, piuttosto che indagare in merito ad episodi di violenza decisamente più diffusi. Come sottolineato da [https://www.noisefromamerika.org/articolo/femminicidio noisefromamerika] <blockquote>«la violenza domestica contro le donne è purtroppo una costante nei rapporti tra i sessi, c’è sempre stata ed anzi, in passato, era talmente scontata che si riteneva che il marito avesse verso la moglie uno ''ius corrigendi'', analogo a quello preteso verso i figli. Oggi, fortunatamente, nessuno si sogna più di giustificare un marito o un compagno che picchia la moglie (o viceversa) e sono di molto aumentate le donne che trovano il coraggio per denunciare i propri persecutori, con ciò però contribuendo ad incrementare le statistiche sulle violenze domestiche, che, in passato, erano spesso non rilevate». </blockquote>
Queste riflessioni non tolgono nulla alle problematiche culturali che abbiamo in Italia (il machismo (link ad alcuni episodi di machismo) o la [[violenza domestica]]), fanno tuttavia riflettere sul perché i '''mass media preferiscano concentrarsi sul sensazionalismo''' e per giunta tramite dati errati, piuttosto che indagare in merito ad episodi di violenza decisamente più diffusi. Come sottolineato da [https://www.noisefromamerika.org/articolo/femminicidio noisefromamerika] <blockquote>«la violenza domestica contro le donne è purtroppo una costante nei rapporti tra i sessi, c’è sempre stata ed anzi, in passato, era talmente scontata che si riteneva che il marito avesse verso la moglie uno ''ius corrigendi'', analogo a quello preteso verso i figli. Oggi, fortunatamente, nessuno si sogna più di giustificare un marito o un compagno che picchia la moglie (o viceversa) e sono di molto aumentate le donne che trovano il coraggio per denunciare i propri persecutori, con ciò però contribuendo ad incrementare le statistiche sulle violenze domestiche, che, in passato, erano spesso non rilevate». </blockquote>
 
=== Obiezioni solo apparentemente sensate ===
=== Obiezioni e rischio di discussioni animate ===
Una ragazza solleva due obiezioni apparentemente più che condivisibili, che :<blockquote>Il report che citi dice in introduzione che da una ''diversa definizione di femminicidio'' e specifica che parla di omicidi verso le donne punto, con ''un'accezione diversa da quella che viene data oggi''. Il report è del 2015, la legge è stata cambiata solo due anni prima e il [https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_Rosso_(legge) codice rosso] sarebbe arrivato nel 2019, direi che è comprensibile che il report sia confusionario rispetto ai due concetti, anche per i pochi dati che avevamo rispetto a un'aggravante appena introdotta. Stessa cosa per questo grafico, preso dallo stesso report, che da una '''''definizione ampia e oggi superata'''.''</blockquote>Purtroppo per quanto ISTAT, EURES e mass media <u>hanno utilizzato costantemente negli anni la definizione di femminicidio errata</u>, tanto che ancora oggi (2021) sul sito dell'ISTAT e dell'EURES si riscontra quanto riportato nel capitolo sottostante.
Una ragazza solleva due obiezioni apparentemente più che condivisibili, che :<blockquote>Il report che citi dice in introduzione che da una ''diversa definizione di femminicidio'' e specifica che parla di omicidi verso le donne punto, con ''un'accezione diversa da quella che viene data oggi''. Il report è del 2015, la legge è stata cambiata solo due anni prima e il [https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_Rosso_(legge) codice rosso] sarebbe arrivato nel 2019, direi che è comprensibile che il report sia confusionario rispetto ai due concetti, anche per i pochi dati che avevamo rispetto a un'aggravante appena introdotta. Stessa cosa per questo grafico, preso dallo stesso report, che da una '''''definizione ampia e oggi superata'''.''</blockquote>Purtroppo per quanto ISTAT, EURES e mass media <u>hanno utilizzato costantemente negli anni la definizione di femminicidio errata</u>, tanto che ancora oggi (2021) sul sito dell'ISTAT e dell'EURES si riscontra quanto riportato nel capitolo sottostante.  
La seconda obiezione è la seguente:<blockquote>Nel frattempo ho trovato questo sito, non garantisco sull'affidabilità ma sembra che siano molto trasparenti citando addirittura i nomi delle vittime. Il dato ''2021 sarebbe una vittima per femminicidio ogni sei giorni, tantissimo, quindi parliamo di sistematicità del fenomeno senza alcun dubbio,'' molte testate citano il dato di uno ogni tre giorni, ma non trovo il report a cui si riferiscono quindi mi limito a questo.</blockquote>Gli studi riportano che l'Italia è uno dei paesi più colpiti da questa differenza tra problemi reali e percepiti. Riportiamo nuovamente le conclusioni di uno studio non politicizzato: «'''0,51 morti per 100.000 donne''' residenti, il '''valore più basso''' '''tra''' tutti i '''32 paesi europei e nordamericani''' del citato rapporto [[Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine|UNODC]], un dato molto inferiore alla metà della media dei 32 paesi osservati (1,23 su 100.000)<ref name="Dalla Zuanna-Minello" />». Lo stesso dato, presentato in forma episodica, ha un impatto forte sull'emotività ("''una donna ogni 6 giorni" →'' sì ma su quante?).
 
La seconda obiezione è la seguente:<blockquote>Nel frattempo ho trovato questo sito, non garantisco sull'affidabilità ma sembra che siano molto trasparenti citando addirittura i nomi delle vittime. Il dato ''2021 sarebbe una vittima per femminicidio ogni sei giorni, tantissimo, quindi parliamo di sistematicità del fenomeno senza alcun dubbio,'' molte testate citano il dato di uno ogni tre giorni, ma non trovo il report a cui si riferiscono quindi mi limito a questo.</blockquote>Gli studi riportano che l'Italia è uno dei paesi più colpiti da questa differenza tra problemi reali e percepiti. Riportiamo nuovamente le conclusioni di uno studio non politicizzato: «'''0,51 morti per 100.000 donne''' residenti, il '''valore più basso''' '''tra''' tutti i '''32 paesi europei e nordamericani''' del citato rapporto [[Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine|UNODC]], un dato molto inferiore alla metà della media dei 32 paesi osservati (1,23 su 100.000)<ref name="Dalla Zuanna-Minello" />». Lo stesso dato, presentato in forma episodica, ha un impatto forte sull'emotività ("''una donna ogni 6 giorni" →'' sì ma su quante?).  
 
Vogliamo usare la frase di [https://www.instagram.com/p/CUDaU-2gYPg/?utm_source=ig_web_copy_link Progettoparità] per chiarire le motivazioni che ci spingono ad approfondire questo tema:<blockquote>Vogliamo riflettere sulla '''narrazione mediatica''' e i suoi rischi: viviamo in una società nella quale la soglia di attenzione è sempre più bassa, dove è pertanto facile cadere in errore. Succede spesso infatti che facciamo totale affidamento sulla voce dei media. Addirittura molte persone si soffermano solo sul titolo ad affetto, o sul dato riportato, sostenendo però di essere informate e consapevoli. Giornali, tv e informazioni online sono utilissime se prese come spunto per approfondire un tema. Se ci affidiamo solo alla loro narrazione, senza accorgercene, potremmo credere a una narrazione della realtà completamente contraffatta e costruita, in base all'ideologia che va per la maggiore (vedi LaRepubblica)</blockquote>
Vogliamo usare la frase di [https://www.instagram.com/p/CUDaU-2gYPg/?utm_source=ig_web_copy_link Progettoparità] per chiarire le motivazioni che ci spingono ad approfondire questo tema:<blockquote>Vogliamo riflettere sulla '''narrazione mediatica''' e i suoi rischi: viviamo in una società nella quale la soglia di attenzione è sempre più bassa, dove è pertanto facile cadere in errore. Succede spesso infatti che facciamo totale affidamento sulla voce dei media. Addirittura molte persone si soffermano solo sul titolo ad affetto, o sul dato riportato, sostenendo però di essere informate e consapevoli. Giornali, tv e informazioni online sono utilissime se prese come spunto per approfondire un tema. Se ci affidiamo solo alla loro narrazione, senza accorgercene, potremmo credere a una narrazione della realtà completamente contraffatta e costruita, in base all'ideologia che va per la maggiore (vedi LaRepubblica)</blockquote>


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Non solo il dato è estremamente basso, ma per affermare su basi scientifiche che un fenomeno sia "culturale" (nel senso causato da una cultura errata) serve una validazione chiamata "ipotesi nulla". Si deve cioè dimostrare, tramite tecniche statistiche, che questa ipotesi sia corretta.
Non solo il dato è estremamente basso, ma per affermare su basi scientifiche che un fenomeno sia "culturale" (nel senso causato da una cultura errata) serve una validazione chiamata "ipotesi nulla". Si deve cioè dimostrare, tramite tecniche statistiche, che questa ipotesi sia corretta.
=== Sensazionalismo e dati falsati di stampa e ISTAT ===
=== Sensazionalismo e dati falsati di stampa e ISTAT ===
[[File:Distorsioni mediatiche sui femminicidi 2021.jpg|miniatura|517x517px|Distorsioni mediatiche sui femminicidi 2021]]
[[File:Distorsioni mediatiche sui femminicidi 2021.jpg|miniatura|517x517px|Distorsioni mediatiche sui femminicidi 2021]]
Nel <u>'''2021'''</u>, nonostante i dati corretti sui femminicidi siano disponibili da diversi anni, la stampa preferisce continuare a fare disinformazione. I dati diffusi continuano a essere quelli su tutti gli omicidi di donne, le interpretazioni continuano ad essere distorte e strumentali. Il '''problema''' infatti non è se le vittime siano 50 o 150, ma '''l'interpretazione che viene data di questi numeri'''. A tal proposito si consiglia di leggere [[Mass media, sensazionalismo e percezione distorta]].
Nel <u>'''2021'''</u>, nonostante i dati corretti sui femminicidi siano disponibili da diversi anni, la stampa preferisce continuare a fare disinformazione. I dati diffusi continuano a essere quelli su tutti gli omicidi di donne, le interpretazioni continuano ad essere distorte e strumentali. Il '''problema''' infatti non è se le vittime siano 50 o 150, ma '''l'interpretazione che viene data di questi numeri'''. A tal proposito si consiglia di leggere [[Mass media, sensazionalismo e percezione distorta]].


Da notare che non solo i mass media, infatti, ma '''<u>anche L'ISTAT si esprime con toni sensazionalistici</u>''' (vedi la citazione sottostante)<ref>[https://www.istat.it/it/files/2018/04/Analisi-delle-sentenze-di-Femminicidio-Ministero-di-Giustizia.pdf Inchiesta con analisi statistica sul femminicidio in Italia], a cura di Fabio Bartolomeo (Ministero della Giustizia, Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa), 2016</ref>:<blockquote>Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il femminicidio. Un massacro, a vedere i numeri. Circa 150 casi all’anno in Italia<ref>Si noti che gli omicidi di donne per gelosia sono circa 50 l'anno, tutti i numeri qui riportati sono ancora quelli relativi a tutti gli omicidi relazionali</ref> [''157'' nel 2012, 179 nel 2013, 152 nel 2014, 141 nel 2015, 145 nel 2016], un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quattro anni. ''Significa che in Italia ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna''. Omicidi di donne in Italia. Se ne contano migliaia nel mondo. <u>Numeri da genocidio</u>.</blockquote></div>'''Tuttavia nello stesso studio''', poche righe sotto, viene riportato il '''numero di omicidi totali''' di donne avvenuti nel 2012 e il numero, ''157'', '''coincide con quello indicato per i femminicidi nello stesso anno'''. <u>Il documento stesso risulta quindi fuorviante indicando 157 prima come numero dei femminicidi e poi come gli omicidi di donne in generale.</u>  
Da notare che non solo i mass media, infatti, ma '''<u>anche L'ISTAT si esprime con toni sensazionalistici</u>''' (vedi la citazione sottostante)<ref>[https://www.istat.it/it/files/2018/04/Analisi-delle-sentenze-di-Femminicidio-Ministero-di-Giustizia.pdf Inchiesta con analisi statistica sul femminicidio in Italia], a cura di Fabio Bartolomeo (Ministero della Giustizia, Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa), 2016</ref>:<blockquote>Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il femminicidio. Un massacro, a vedere i numeri. Circa 150 casi all’anno in Italia<ref>Si noti che gli omicidi di donne per gelosia sono circa 50 l'anno, tutti i numeri qui riportati sono ancora quelli relativi a tutti gli omicidi relazionali</ref> [''157'' nel 2012, 179 nel 2013, 152 nel 2014, 141 nel 2015, 145 nel 2016], un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quattro anni. ''Significa che in Italia ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna''. Omicidi di donne in Italia. Se ne contano migliaia nel mondo. <u>Numeri da genocidio</u>.</blockquote></div>'''Tuttavia nello stesso studio''', poche righe sotto, viene riportato il '''numero di omicidi totali''' di donne avvenuti nel 2012 e il numero, ''157'', '''coincide con quello indicato per i femminicidi nello stesso anno'''. <u>Il documento stesso risulta quindi fuorviante indicando 157 prima come numero dei femminicidi e poi come gli omicidi di donne in generale.</u>
Stessi toni e stessa ambiguità nell'uso del termine viene utilizzato anche da un altra banca dati molto nota, l'[[EURES]] nel documento [https://www.eures.it/sintesi-vii-rapporto-eures-sul-femminicidio-in-italia/ Sintesi VII Rapporto EURES sul Femminicidio in Italia].  
Stessi toni e stessa ambiguità nell'uso del termine viene utilizzato anche da un altra banca dati molto nota, l'[[EURES]] nel documento [https://www.eures.it/sintesi-vii-rapporto-eures-sul-femminicidio-in-italia/ Sintesi VII Rapporto EURES sul Femminicidio in Italia].  
== È davvero un fenomeno culturale? ==
== È davvero un fenomeno culturale? ==
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[https://femminicidio.blogspot.it/2011/03/da-chi-e-stato-coniato-il-termine.html http://femminicidio.blogspot.it/2011/03/da-chi-e-stato-coniato-il-termine.html]
[https://femminicidio.blogspot.it/2011/03/da-chi-e-stato-coniato-il-termine.html http://femminicidio.blogspot.it/2011/03/da-chi-e-stato-coniato-il-termine.html]
=== Utilizzo del termine ===
=== Utilizzo del termine ===
viene confermata L’elaborazione teorica accademica, successivamente entrata a far parte della nostra legge con il DDL 3390 (PD)<ref>'''DDL 3390 (PD): ''“'''''<nowiki/>''Norme per la promozione della soggettività femminile e per il contrasto al femminicidio”''https://docs.google.com/file/d/0B5Ut3juIxW8gdXZ4ZTNjeUJiZWs/edit</ref> utilizza il concetto di femminicidio per identificare le violenze fisiche e psicologiche contro le donne<blockquote>che avvengono in (e a causa di) un contesto sociale e culturale che contribuisce a una sostanziale impunità sociale di tali atti, relegando la donna, ''in quanto donna, a un ruolo subordinato e negandone, di fatto, il godimento dei diritti fondamentali''.<ref>Nel 1995, la IV Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite definì la violenza di genere come il manifestarsi delle relazioni di potere storicamente ineguali fra donne e uomini.</ref></blockquote>
viene confermata L’elaborazione teorica accademica, successivamente entrata a far parte della nostra legge con il DDL 3390 (PD)<ref>'''DDL 3390 (PD): ''“'''''<nowiki/>''Norme per la promozione della soggettività femminile e per il contrasto al femminicidio”''https://docs.google.com/file/d/0B5Ut3juIxW8gdXZ4ZTNjeUJiZWs/edit</ref> utilizza il concetto di femminicidio per identificare le violenze fisiche e psicologiche contro le donne<blockquote>che avvengono in (e a causa di) un contesto sociale e culturale che contribuisce a una sostanziale impunità sociale di tali atti, relegando la donna, ''in quanto donna, a un ruolo subordinato e negandone, di fatto, il godimento dei diritti fondamentali''.<ref>Nel 1995, la IV Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite definì la violenza di genere come il manifestarsi delle relazioni di potere storicamente ineguali fra donne e uomini.</ref></blockquote>
=== Evidenze dell'utilizzo ambiguo del termine ===
=== Evidenze dell'utilizzo ambiguo del termine ===
[[File:Evidenze dell'utilizzo ambiguo del termine.png|Fonte:&nbsp;http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/file/repository/notizie/2017/femminicidio.pdf|miniatura|500x500px]]Riportiamo di seguito un estratto di un articolo di Francesca Dagotto<ref>https://grammaticaesessismo.com/le-riflessioni-di-ges/imperfezioni-lessicografiche-e-statistiche-imperfette-ancora-su-femminicidio-e-la-sua-collocazione-nel-repertorio-linguistico-italiano/</ref><blockquote>Le “vere” conseguenze dell’'''assenza di stabilità semantica''' e quindi lessicografica del termine si misurano infatti, per dirla con un gioco di parole, quando si deve misurare la situazione di un Paese attraverso la statistica, che, nel caso dei femminicidi, propone delle serie di numeri ondi vaghe.
[[File:Evidenze dell'utilizzo ambiguo del termine.png|Fonte:&nbsp;http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/file/repository/notizie/2017/femminicidio.pdf|miniatura|500x500px]]Riportiamo di seguito un estratto di un articolo di Francesca Dagotto<ref>https://grammaticaesessismo.com/le-riflessioni-di-ges/imperfezioni-lessicografiche-e-statistiche-imperfette-ancora-su-femminicidio-e-la-sua-collocazione-nel-repertorio-linguistico-italiano/</ref><blockquote>Le “vere” conseguenze dell’'''assenza di stabilità semantica''' e quindi lessicografica del termine si misurano infatti, per dirla con un gioco di parole, quando si deve misurare la situazione di un Paese attraverso la statistica, che, nel caso dei femminicidi, propone delle serie di numeri ondi vaghe.
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A questo stesso proposito scriveva la statistica sociale Domenica Fioredistella Iezzi già nel 2013
A questo stesso proposito scriveva la statistica sociale Domenica Fioredistella Iezzi già nel 2013




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=== Altri dati e infografiche sulle cause dei "femminicidi" ===
=== Altri dati e infografiche sulle cause dei "femminicidi" ===
[[File:Image 6.png|miniatura|601x601px|nessuno]][[File:Image 7.png|nessuno|miniatura|575x575px]]
[[File:Image 6.png|miniatura|601x601px|nessuno]][[File:Image 7.png|nessuno|miniatura|575x575px]]
=== Distribuzione dei femminicidi in base alla relazione con l'autore ===
=== Distribuzione dei femminicidi in base alla relazione con l'autore ===