False accuse di stupro e molestie: differenze tra le versioni
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Versione delle 15:14, 27 nov 2021
Brian Banks
È presente il docufilm su Netflix
L’uomo condannato per lo stupro di Alice Sebold è stato scagionato in parte per i dubbi dell'ex produttore esecutivo di un film tratto da "Lucky", il memoir della scrittrice che racconta la vicenda.
Nel 1980 Alice Sebold (autrice del bestseller Amabili resti) aveva 18 anni e frequentava l’università a Syracuse, una città a nord di New York. Fu aggredita e stuprata da uno sconosciuto in un parco pubblico: denunciò immediatamente il fatto e cinque mesi dopo identificò il suo stupratore in un uomo visto per strada. L'uomo, Anthony J. Broadwater, fu arrestato e poi condannato. Nel 1999 Sebold raccontò la propria storia in un libro, Lucky, che ebbe grande successo e grande diffusione. Nel 2019 si decise di trarne un film. Il produttore del film cominciò a leggere le carte delle indagini e del processo e scoprì varie cose che non tornavano. La storia, che finisce così:
“Secondo i due avvocati inoltre la procuratrice si comportò in modo scorretto quando disse a Sebold che durante il confronto all’americana l’uomo a fianco di Broadwater (cioè il reale colpevole) era un suo amico, che lui aveva scelto per accompagnarlo al confronto dato che gli somigliava molto: è raccontato anche in Lucky, ma è falso, cioè la procuratrice mentì.”
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