Episodio Neonato soffocato all'Ospedale Pertini di Roma: differenze tra le versioni

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(Creata pagina con " L'episodio è stato inizialmente presentato come causato dalla noncuranza di una madre degenere che si è addormentata col bambino che succhiava il latte. Poco dopo però sono arrivate versioni contrastanti e ondate di solidarietà ("Dall'uscita della tragica notizia, centinaia di donne si sono sentite molto solidali con quella madre “stravolta” dalla stanchezza. E per sostenerla hanno invaso le bacheche social con le loro storie purtroppo molto simili"<ref>[https:...")
 
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L'episodio è stato inizialmente presentato come causato dalla noncuranza di una madre degenere che si è addormentata col bambino che succhiava il latte.
L'episodio è stato inizialmente presentato come causato dalla noncuranza di una madre degenere che si è addormentata col bambino che succhiava il latte.
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Riportiamo un commento preso da facebook <blockquote>Ho sempre creduto che le difficoltà fossero legate al dolore fisico, l'ansia. Non avrei mai pensato potesse essere l'ospedale il problema, che il personale potesse trattare la primipara<ref>Donna o femmina di altri mammiferi che è al suo primo parto.</ref> come un animale. Alla fine il personale sanitario ci disprezza quando abortiamo, il paese santifica la madre che è sempre una donna più completa di colei che non ha figli, secondo quale logica una donna in procinto di partorire dovrebbe essere schernita?
Riportiamo un commento preso da facebook <blockquote>Ho sempre creduto che le difficoltà fossero legate al dolore fisico, l'ansia. Non avrei mai pensato potesse essere l'ospedale il problema, che il personale potesse trattare la primipara<ref>Donna o femmina di altri mammiferi che è al suo primo parto.</ref> come un animale. Alla fine il personale sanitario ci disprezza quando abortiamo, il paese santifica la madre che è sempre una donna più completa di colei che non ha figli, secondo quale logica una donna in procinto di partorire dovrebbe essere schernita?
[...] qualunque scelta tu faccia sulla tua vagina e il tuo utero, il tuo percorso è costellato di barbarie e violenza. <u>Violenza ostetrica</u>, per esempio, in cui alle madri viene <u>negata l'epidurale</u>, in cui le donne vengono <u>aggredite verbalmente</u> se soffrono, in cui i bambini vengono lasciati da soli con donne distrutte da una giornata intera di travaglio e perché no, dall'anestesia ancora in circolo.
[...] qualunque scelta tu faccia sulla tua vagina e il tuo utero, il tuo percorso è costellato di barbarie e violenza. <u>Violenza ostetrica</u>, per esempio, in cui alle madri viene <u>negata l'epidurale</u>, in cui le donne vengono <u>aggredite verbalmente</u> se soffrono, in cui i bambini vengono lasciati da soli con donne distrutte da una giornata intera di travaglio e perché no, dall'anestesia ancora in circolo.


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Partorirai con Dolore, sola e derisa, schernita e abbandonata, e se tuo figlio morirà sarà colpa tua. No? No. Vaffanculo.</blockquote><blockquote>questa situazione mi ferisce non solo come donna, ma come cittadina che adora la sanità pubblica, cresciuta conoscendo medici meravigliosi che hanno dedicato tutta la vita alla sanità. Come si può tollerare che in luoghi dello stato dei pazienti vengano schifati e lasciati in condizioni di insicurezza? Quel bambino è veramente morto per responsabilità della madre? Onestamente non credo. Ma una responsabilità c'è e voglio che venga accettata e che sia da modello per un modo totalmente diverso di gestire questi reparti.</blockquote>Tuttavia, sebbene sia indubbio che la sanità ha molti problemi e che la gestione del Covid non stia certo aiutando, è anche vero che la polarizzazione è molto forte.
Partorirai con Dolore, sola e derisa, schernita e abbandonata, e se tuo figlio morirà sarà colpa tua. No? No. Vaffanculo.</blockquote><blockquote>questa situazione mi ferisce non solo come donna, ma come cittadina che adora la sanità pubblica, cresciuta conoscendo medici meravigliosi che hanno dedicato tutta la vita alla sanità. Come si può tollerare che in luoghi dello stato dei pazienti vengano schifati e lasciati in condizioni di insicurezza? Quel bambino è veramente morto per responsabilità della madre? Onestamente non credo. Ma una responsabilità c'è e voglio che venga accettata e che sia da modello per un modo totalmente diverso di gestire questi reparti.</blockquote>Tuttavia, sebbene sia indubbio che la sanità ha molti problemi e che la gestione del Covid non stia certo aiutando, è anche vero che la polarizzazione è molto forte.
Ad esempio Freeda scrive: <blockquote>Negli ultimi giorni si è parlato di quello che è successo in un reparto dell'ospedale Pertini di Roma, dove una mamma, lasciata sola dal personale sanitario, stanca e provata da ore di travaglio e di parto, si è addormentata mentre stava allattando il suo bambino, che è morto soffocato. Se si dà un'occhiata ai commenti dei post che parlano di questa vicenda, balza subito all'occhio che moltissime madri sono concordi nel dire che, in base all'esperienza che hanno vissuto e al trattamento che hanno ricevuto in ospedale, la stessa cosa sarebbe potuta succedere anche a loro. Il rooming-in consiste nella possibilità di tenere il bambino con sé, nella propria stanza di ospedale, per tutto il tempo e per "facilitare la costruzione del legame madre-bambino". Come pratica può avere degli aspetti positivi, ma resta una possibilità che la madre deve poter scegliere liberamente in base a come si sente dopo il parto, e senza subire giudizi e pressioni esterne. Negli ultimi anni il rooming-in ha quasi smesso di essere una scelta ed è invece diventato una prassi da seguire per tutte le neo madri che si ritrovano così a dover gestire da sole (ricordiamo che con la pandemia i partner sono ammessi solo un'ora al giorno) un neonato in un momento di grossa fragilità, stanchezza e bisogno di recuperare le forze. Un rooming-in praticato in questo modo non favorisce quel fantomatico legame ma può invece produrre stress</blockquote>E la reazione di una dottoressa che lavora in pediatria è, comprensibilmente, stizzita:<blockquote>Freeda è un covo di analfabeti funzionali, vi invito a smettere di seguirla e ad informarvi e ragionare con intelligenza su questa vicenda prima di sparare a zero come si è soliti fare. Di seguito il pensiero di una collega che condivido pienamente e che vi invito a leggere.
Ad esempio Freeda scrive: <blockquote>Negli ultimi giorni si è parlato di quello che è successo in un reparto dell'ospedale Pertini di Roma, dove una mamma, lasciata sola dal personale sanitario, stanca e provata da ore di travaglio e di parto, si è addormentata mentre stava allattando il suo bambino, che è morto soffocato. Se si dà un'occhiata ai commenti dei post che parlano di questa vicenda, balza subito all'occhio che moltissime madri sono concordi nel dire che, in base all'esperienza che hanno vissuto e al trattamento che hanno ricevuto in ospedale, la stessa cosa sarebbe potuta succedere anche a loro. Il rooming-in consiste nella possibilità di tenere il bambino con sé, nella propria stanza di ospedale, per tutto il tempo e per "facilitare la costruzione del legame madre-bambino". Come pratica può avere degli aspetti positivi, ma resta una possibilità che la madre deve poter scegliere liberamente in base a come si sente dopo il parto, e senza subire giudizi e pressioni esterne. Negli ultimi anni il rooming-in ha quasi smesso di essere una scelta ed è invece diventato una prassi da seguire per tutte le neo madri che si ritrovano così a dover gestire da sole (ricordiamo che con la pandemia i partner sono ammessi solo un'ora al giorno) un neonato in un momento di grossa fragilità, stanchezza e bisogno di recuperare le forze. Un rooming-in praticato in questo modo non favorisce quel fantomatico legame ma può invece produrre stress</blockquote>E la reazione di una dottoressa che lavora in pediatria è, comprensibilmente, stizzita:<blockquote>Freeda è un covo di analfabeti funzionali, vi invito a smettere di seguirla e ad informarvi e ragionare con intelligenza su questa vicenda prima di sparare a zero come si è soliti fare. Di seguito il pensiero di una collega che condivido pienamente e che vi invito a leggere.
“Ora giustamente tenere il proprio figlio nella propria stanza è diventato violenza ostetrica. Certo, come lo è chiedere se vogliono allattare, oppure come lo è mettere un tracciato [https://it.wikipedia.org/wiki/Cardiotocografia cardiotocografico].
“Ora giustamente tenere il proprio figlio nella propria stanza è diventato violenza ostetrica. Certo, come lo è chiedere se vogliono allattare, oppure come lo è mettere un tracciato [https://it.wikipedia.org/wiki/Cardiotocografia cardiotocografico].


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Concludendo: <u>nella sanità è chiaro che ci siano delle carenze</u>, <u>è assurdo che il partner non possa essere h24 con la donna durante la degenza, ma non credo possa prevenire questo tipo di eventi</u>, che purtroppo o per fortuna non dipendono da nessuno! Sentirsi stanche è giusto, sentirsi sopraffatte è giusto, volere una mano è lecito, e dovete chiederla sempre a prescindere da tutto. Ma i professionisti sanitari sono persone, è umanamente impossibile vegliare su di voi e il vostro bambino sempre, ma vi garantisco che la maggior parte fa il suo meglio, non sono vostri nemici.
Concludendo: <u>nella sanità è chiaro che ci siano delle carenze</u>, <u>è assurdo che il partner non possa essere h24 con la donna durante la degenza, ma non credo possa prevenire questo tipo di eventi</u>, che purtroppo o per fortuna non dipendono da nessuno! Sentirsi stanche è giusto, sentirsi sopraffatte è giusto, volere una mano è lecito, e dovete chiederla sempre a prescindere da tutto. Ma i professionisti sanitari sono persone, è umanamente impossibile vegliare su di voi e il vostro bambino sempre, ma vi garantisco che la maggior parte fa il suo meglio, non sono vostri nemici.


Questa brutta storia non ha colpevoli. Qualsiasi madre per il proprio figlio si toglierebbe la vita, come è possibile pensare che sia colpa sua? Pensarlo e soprattutto fare titoli del genere, significa non avere rispetto per il dolore più grande che ogni essere umano possa vivere: la perdita di un figlio.”
Questa brutta storia non ha colpevoli. Qualsiasi madre per il proprio figlio si toglierebbe la vita, come è possibile pensare che sia colpa sua? Pensarlo e soprattutto fare titoli del genere, significa non avere rispetto per il dolore più grande che ogni essere umano possa vivere: la perdita di un figlio.”


@OSTETRICATE</blockquote>Aggiungo infine alcuni commenti al post che trovo osservazioni corrette.
@OSTETRICATE</blockquote>Aggiungo infine alcuni commenti al post che trovo osservazioni corrette.
* È assurdo come davanti una tragedia simile l'unica cosa che vorrebbero tutti sia trovare un colpevole.
* È assurdo come davanti una tragedia simile l'unica cosa che vorrebbero tutti sia trovare un colpevole.
* Questo bisogno di trovare un colpevole a tutti i costi è tipicamente italiano. Siamo al secondo posto, dopo la Polonia, per numero di procedimenti contro il personale sanitario.
* Questo bisogno di trovare un colpevole a tutti i costi è tipicamente italiano. Siamo al secondo posto, dopo la Polonia, per numero di procedimenti contro il personale sanitario.
== Note ==