Empatia Selettiva: L'Analisi di una Polemica sui Botti di Capodanno sui Social Media: differenze tra le versioni

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Si noti infine un paio di distorsioni del ragionamento ([[wikipedia:Cognitive_distortion|distorsioni cognitive]] e [https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia fallacie argomentative]). Infatti non si parla di percepire un suono o meno, ma di morirne. Questo non significa che abbia torto, ma l'argomentazione è errata.
Si noti infine un paio di distorsioni del ragionamento ([[wikipedia:Cognitive_distortion|distorsioni cognitive]] e [https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia fallacie argomentative]). Infatti non si parla di percepire un suono o meno, ma di morirne. Questo non significa che abbia torto, ma l'argomentazione è errata.


== Tentativo di analisi e generalizzazione ==
== Analisi e generalizzazione ==
Le caratteristiche di questo tipo di articoli / reazioni a tali articoli sono:
Esistono alcune caratteristiche comuni in questo tipo di articoli e nelle reazioni che generano:
# leggerli suscita emozioni negative intense
 
# c'è un contrasto di convenienza (es. mettiamo i limiti di velocità a 30 km/h??? se non guidi è ok)
La lettura di questi articoli suscita intense emozioni negative.
# la parte indignata si sente buona ed empatica (spesso, in altri contesti, potrebbe definirsi come Persona altamente sensibile) → autoimmagine
Esiste un conflitto di interessi. Ad esempio, limitare la velocità a 30 km/h potrebbe sembrare una buona idea a chi non guida.
# la parte "buona" si sente legittimata a emanare restrizioni della libertà altrui (sotto forma di etica e norme comportamentali) in virtù di un proprio egoismo sublimato a ideale
La parte indignata tende a percepirsi come empatica e sensibile, costruendo un'immagine positiva di sé.
#* Restringere la libertà altrui è qualcosa che ciascuno di noi vede come assolutamente non desiderabile, e vista l'importanza della coerenza per gli esseri umani il punto 2 è necessario affinchè il punto 3 trovi supporter: chi non è interessato / non è infastidito dalle restrizioni di libertà è un candidato a divenire un supporter della norma etica/comportametale.
Questi individui spesso si sentono autorizzati a imporre restrizioni sulla libertà altrui in nome di un idealismo, spesso travisato come un egoismo sublimato.
#* es. leggendo questo articolo provo emozioni negative → perchè? → perché mi immagino cani e gatti che muoiono per questa cosa → perché scegli di immaginarli? Perché non impari a gestire le tue emozioni invece di pretendere di limitare la libertà altrui?  
Il restringimento della libertà altrui è generalmente visto come indesiderabile. Tuttavia, a causa della nostra necessità di coerenza come esseri umani, se queste restrizioni non ci influenzano personalmente, possiamo finire per supportarle.
# è difficile controbattere in maniera efficace alla critica della parte "buona"
Ad esempio, leggendo un articolo che evoca sentimenti negativi, potremmo chiederci perché ci sentiamo così. Forse immaginiamo animali che soffrono a causa delle azioni descritte. Ma perché scegliamo di immaginare ciò? Non sarebbe più costruttivo imparare a gestire le nostre emozioni invece di cercare di limitare le libertà altrui?
# la parte buona crede che gli altri siano superficiali (in realtà lo è anche lui/lei, sicuramente meno degli altri, ma è sottoposta a tutti i bias umani)
Controbattere efficacemente alle critiche di coloro che si considerano "buoni" può essere difficile.
Io: Secondo me ha ragione Pasolini con questa frase:<blockquote>«Viviamo in una società paradossale. Da una parte siamo stati colpiti da una sorta di epidemia di narcisismo globale, ossessionati come siamo da noi stessi, dal nostro aspetto, e dal voler apparire a tutti i costi. Dall’altra, siamo sempre più insicuri, fragili ed incapaci di accettare noi stessi. Ma forse questa tendenza non è poi così paradossale. Forse siamo così fragili ed insicuri proprio perché siamo troppo concentrati su noi stessi, ma soprattutto perché ricerchiamo continue conferme all’ esterno, spaventati di guardare dentro di noi e trovare un vuoto siderale», scriveva Pasolini nel 1975.</blockquote>In pratica io credo che la tizia che vorrebbe vietare i fuochi d'artificio per salvare i cani sia in realtà una persona molto fragile. Tutto il nostro stile di vita si basa sullo sfruttamento dell'Africa, della Cina. Quindi che senso ha dirsi così estremamente empatici verso gli animali, se poi non lo si è nemmeno verso gli altri esseri umani?
Queste persone tendono a credere che gli altri siano superficiali. Anche se possono essere meno superficiali di altri, rimangono soggetti a bias umani comuni.
Secondo me, Pasolini ha colto nel segno con questa affermazione: <blockquote>«Viviamo in una società paradossale. Da una parte siamo stati colpiti da una sorta di epidemia di narcisismo globale, ossessionati come siamo da noi stessi, dal nostro aspetto, e dal voler apparire a tutti i costi. Dall’altra, siamo sempre più insicuri, fragili ed incapaci di accettare noi stessi. Ma forse questa tendenza non è poi così paradossale. Forse siamo così fragili ed insicuri proprio perché siamo troppo concentrati su noi stessi, ma soprattutto perché ricerchiamo continue conferme all’ esterno, spaventati di guardare dentro di noi e trovare un vuoto siderale»Quindi, potrebbe essere che le persone che vorrebbero vietare i fuochi d'artificio per proteggere gli animali siano, in realtà, piuttosto fragili. Se il nostro stile di vita si basa sull'approfittamento di altri paesi come l'Africa e la Cina, come possiamo definirci empatici verso gli animali, quando evidentemente non lo siamo nemmeno verso altri esseri umani?
 
== Note ==
== Note ==
[[Categoria:Polarizzazione]]
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