Effetto "tana": differenze tra le versioni

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Un concetto che mi piace chiamare "effetto tana" deriva dalla '''limitatezza''' della '''memoria''' umana (per fare un esempio si pensi alla difficoltà di memorizzare una poesia). La difficoltà umana a memorizzare informazioni e la tendenza dei ricordi a sbiadirsi mi fa pensare che gli esseri umani potrebbero essere '''abitudinari''' proprio per rafforzare e consolidare i propri schemi comportamentali, quasi come se volessero evitarne l'oblio.  
Un concetto che mi piace chiamare "effetto tana" deriva dalla '''limitatezza''' della '''memoria''' umana (per fare un esempio si pensi alla difficoltà di memorizzare una poesia). La difficoltà umana a memorizzare informazioni e la tendenza dei ricordi a sbiadirsi mi fa pensare che gli esseri umani potrebbero essere '''abitudinari''' proprio per rafforzare e consolidare i propri schemi comportamentali, quasi come se volessero evitarne l'oblio.  
=== Dalla percezione alle convinzioni ===
=== Dalla percezione alle convinzioni ===
Dagli studi dei cognitivisti emergono tendenze a umane a usare euristiche come generalizzazioni e affini per passare dall'esperienza di vita agli schemi astratti che descrivono il mondo.  
Dagli studi dei cognitivisti emergono tendenze a umane a usare euristiche come generalizzazioni e affini per passare dall'esperienza di vita agli schemi astratti che descrivono il mondo.  


Diverse teorie psicologiche e studi cognitivi supportano l'ipotesi che gli esseri umani utilizzino euristiche per passare dalle esperienze di vita agli schemi astratti che descrivono il mondo. Ecco alcune teorie rilevanti:
Diverse teorie psicologiche e studi cognitivi supportano l'ipotesi che gli esseri umani utilizzino euristiche per passare dalle esperienze di vita agli schemi astratti che descrivono il mondo. Ecco alcune teorie rilevanti:
# Teoria della Gestalt: La psicologia della Gestalt sostiene che gli esseri umani percepiscono e interpretano il mondo cercando modelli, strutture e regolarità. Questa teoria suggerisce che la mente umana tende a organizzare le informazioni in maniera olistica, formando schemi comprensivi piuttosto che focalizzarsi su singoli dettagli.
# Teoria della Gestalt: La psicologia della Gestalt sostiene che gli esseri umani percepiscono e interpretano il mondo cercando modelli, strutture e regolarità. Questa teoria suggerisce che la mente umana tende a organizzare le informazioni in maniera olistica, formando schemi comprensivi piuttosto che focalizzarsi su singoli dettagli.
# Euristica della rappresentatività: Proposta da Tversky e Kahneman, questa euristica descrive come le persone tendano a valutare la probabilità che un evento o un oggetto appartenga a una certa categoria sulla base della sua somiglianza con i membri tipici di quella categoria. Gli individui, quindi, utilizzano generalizzazioni per formulare giudizi e prendere decisioni.
# Euristica della rappresentatività: Proposta da Tversky e Kahneman, questa euristica descrive come le persone tendano a valutare la probabilità che un evento o un oggetto appartenga a una certa categoria sulla base della sua somiglianza con i membri tipici di quella categoria. Gli individui, quindi, utilizzano generalizzazioni per formulare giudizi e prendere decisioni.
# Euristica dell'ancoraggio e aggiustamento: Questa euristica, anch'essa proposta da Tversky e Kahneman, suggerisce che le persone tendono a prendere decisioni basandosi su un punto di riferimento iniziale (l'ancora) e poi aggiustano il loro giudizio in base alle nuove informazioni ricevute. Questo processo mostra come gli esseri umani utilizzino schemi preesistenti per interpretare nuove esperienze e informazioni.
# Euristica dell'ancoraggio e aggiustamento: Questa euristica, anch'essa proposta da Tversky e Kahneman, suggerisce che le persone tendono a prendere decisioni basandosi su un punto di riferimento iniziale (l'ancora) e poi aggiustano il loro giudizio in base alle nuove informazioni ricevute. Questo processo mostra come gli esseri umani utilizzino schemi preesistenti per interpretare nuove esperienze e informazioni.
# Schema teorico: La teoria degli schemi, proposta da Frederic Bartlett, suggerisce che la conoscenza è organizzata in strutture mentali chiamate schemi, che sono usati per interpretare e comprendere il mondo. Gli schemi sono generalizzazioni che aiutano le persone a elaborare, organizzare e immagazzinare le informazioni in modo efficiente.
# Schema teorico: La teoria degli schemi, proposta da Frederic Bartlett, suggerisce che la conoscenza è organizzata in strutture mentali chiamate schemi, che sono usati per interpretare e comprendere il mondo. Gli schemi sono generalizzazioni che aiutano le persone a elaborare, organizzare e immagazzinare le informazioni in modo efficiente.
=== Memoria limitata e bias ===
=== Memoria limitata e bias ===
Le persone tendono a dare maggior peso alle esperienze recenti e attuali nella loro percezione del mondo, poiché i ricordi di situazioni esterne alla "tana" attuale (la situazione o l'ambiente in cui si trovano ora) sbiadiscono nel tempo.
Le persone tendono a dare maggior peso alle esperienze recenti e attuali nella loro percezione del mondo, poiché i ricordi di situazioni esterne alla "tana" attuale (la situazione o l'ambiente in cui si trovano ora) sbiadiscono nel tempo.
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Entrambe queste teorie supportano l'idea che le persone tendano a dare maggior peso alle esperienze recenti e attuali nella loro percezione del mondo, poiché i ricordi di situazioni passate sbiadiscono nel tempo e diventano meno accessibili.
Entrambe queste teorie supportano l'idea che le persone tendano a dare maggior peso alle esperienze recenti e attuali nella loro percezione del mondo, poiché i ricordi di situazioni passate sbiadiscono nel tempo e diventano meno accessibili.
=== Esempio specifico ===
=== Esempio specifico ===
Un esempio specifico riguarda la percezione delle persone nelle grandi città come Milano o Roma. Durante un recente soggiorno a Roma, ho notato una notevole differenza tra le interazioni con i colleghi e quelle sui social media. Le interazioni sui social media appaiono estremamente lente se paragonate a quelle nella vita reale, dove innumerevoli eventi si susseguono rapidamente e si dispone di poco tempo per reagire.
Un esempio specifico riguarda la percezione delle persone nelle grandi città come Milano o Roma. Durante un recente soggiorno a Roma, ho notato una notevole differenza tra le interazioni con i colleghi e quelle sui social media. Le interazioni sui social media appaiono estremamente lente se paragonate a quelle nella vita reale, dove innumerevoli eventi si susseguono rapidamente e si dispone di poco tempo per reagire.


Nella vita reale, ad esempio, è raro incontrare persone transessuali, ve ne sono poche omosessuali e solo un piccolo numero di individui estremamente attraenti. Inoltre, la classificazione di una persona come "piacente" o "non piacente" può variare costantemente in base all'angolazione o alla luce che colpisce il soggetto, dimostrando quanto possa essere fluida e mutevole la percezione della bellezza.
Nella vita reale, ad esempio, è raro incontrare persone transessuali, ve ne sono poche omosessuali e solo un piccolo numero di individui estremamente attraenti. Inoltre, la classificazione di una persona come "piacente" o "non piacente" può variare costantemente in base all'angolazione o alla luce che colpisce il soggetto, dimostrando quanto possa essere fluida e mutevole la percezione della bellezza.
== Note ==

Versione delle 14:14, 26 mar 2023


Un concetto che mi piace chiamare "effetto tana" deriva dalla limitatezza della memoria umana (per fare un esempio si pensi alla difficoltà di memorizzare una poesia). La difficoltà umana a memorizzare informazioni e la tendenza dei ricordi a sbiadirsi mi fa pensare che gli esseri umani potrebbero essere abitudinari proprio per rafforzare e consolidare i propri schemi comportamentali, quasi come se volessero evitarne l'oblio.

Dalla percezione alle convinzioni

Dagli studi dei cognitivisti emergono tendenze a umane a usare euristiche come generalizzazioni e affini per passare dall'esperienza di vita agli schemi astratti che descrivono il mondo.

Diverse teorie psicologiche e studi cognitivi supportano l'ipotesi che gli esseri umani utilizzino euristiche per passare dalle esperienze di vita agli schemi astratti che descrivono il mondo. Ecco alcune teorie rilevanti:

  1. Teoria della Gestalt: La psicologia della Gestalt sostiene che gli esseri umani percepiscono e interpretano il mondo cercando modelli, strutture e regolarità. Questa teoria suggerisce che la mente umana tende a organizzare le informazioni in maniera olistica, formando schemi comprensivi piuttosto che focalizzarsi su singoli dettagli.
  2. Euristica della rappresentatività: Proposta da Tversky e Kahneman, questa euristica descrive come le persone tendano a valutare la probabilità che un evento o un oggetto appartenga a una certa categoria sulla base della sua somiglianza con i membri tipici di quella categoria. Gli individui, quindi, utilizzano generalizzazioni per formulare giudizi e prendere decisioni.
  3. Euristica dell'ancoraggio e aggiustamento: Questa euristica, anch'essa proposta da Tversky e Kahneman, suggerisce che le persone tendono a prendere decisioni basandosi su un punto di riferimento iniziale (l'ancora) e poi aggiustano il loro giudizio in base alle nuove informazioni ricevute. Questo processo mostra come gli esseri umani utilizzino schemi preesistenti per interpretare nuove esperienze e informazioni.
  4. Schema teorico: La teoria degli schemi, proposta da Frederic Bartlett, suggerisce che la conoscenza è organizzata in strutture mentali chiamate schemi, che sono usati per interpretare e comprendere il mondo. Gli schemi sono generalizzazioni che aiutano le persone a elaborare, organizzare e immagazzinare le informazioni in modo efficiente.

Memoria limitata e bias

Le persone tendono a dare maggior peso alle esperienze recenti e attuali nella loro percezione del mondo, poiché i ricordi di situazioni esterne alla "tana" attuale (la situazione o l'ambiente in cui si trovano ora) sbiadiscono nel tempo.

L'euristica della disponibilità è una delle teorie psicologiche che può confermare questa ipotesi. Questa euristica, proposta da Tversky e Kahneman nel 1973, suggerisce che le persone tendono a basare le loro valutazioni e decisioni sulla base delle informazioni che sono più facilmente disponibili nella loro memoria. In altre parole, gli individui tendono a dare maggior peso alle esperienze recenti e attuali, poiché queste informazioni sono più facilmente accessibili e disponibili nella loro memoria.

Un'altra teoria che potrebbe essere rilevante in questo contesto è l'effetto recency, che è la tendenza delle persone a ricordare meglio le informazioni ricevute più di recente rispetto a quelle ricevute in passato[1].

Entrambe queste teorie supportano l'idea che le persone tendano a dare maggior peso alle esperienze recenti e attuali nella loro percezione del mondo, poiché i ricordi di situazioni passate sbiadiscono nel tempo e diventano meno accessibili.

Esempio specifico

Un esempio specifico riguarda la percezione delle persone nelle grandi città come Milano o Roma. Durante un recente soggiorno a Roma, ho notato una notevole differenza tra le interazioni con i colleghi e quelle sui social media. Le interazioni sui social media appaiono estremamente lente se paragonate a quelle nella vita reale, dove innumerevoli eventi si susseguono rapidamente e si dispone di poco tempo per reagire.

Nella vita reale, ad esempio, è raro incontrare persone transessuali, ve ne sono poche omosessuali e solo un piccolo numero di individui estremamente attraenti. Inoltre, la classificazione di una persona come "piacente" o "non piacente" può variare costantemente in base all'angolazione o alla luce che colpisce il soggetto, dimostrando quanto possa essere fluida e mutevole la percezione della bellezza.

Note

  1. L'effetto di recenza fa parte della curva di posizione seriale, che descrive come la posizione di un elemento in una sequenza influenzi la probabilità che venga ricordato. Gli elementi più recenti sono più facilmente ricordati perché sono ancora freschi nella memoria a breve termine.