Davvero il femminismo parla di problemi maschili?: differenze tra le versioni

Da Tematiche di genere.
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Versione delle 21:25, 25 mag 2022

Blanco al concerto

Il contesto è quello della molestia subita da Blanco durante il concerto da parte di una ragazza che gli tocca "il pacco". Avvocathy scrive un post per denunciare che si tratta di violenza che riporto di seguito per comodità:

E se su quel palco ci fosse stata Emma? O Elisa? O Giorgia?

E se la vittima fosse stata una donna qualsiasi? Una nostra amica? Una nostra cugina, sorella, moglie o compagna?

E se la vittima fosse stato un ragazzo di 19 anni, magari eterosessuale, palpato da un altro uomo?

Ne rideremmo? Giustificheremmo?

Provate anche solo a immaginarlo: un uomo che, durante un concerto, inizia a palpare ripetutamente la vagina di una qualsivoglia cantante.

O provate a immaginarlo per strada o durante un qualsiasi turno di lavoro.

Davvero la vostra reazione sarebbe l'emoji della faccina che ride?

Davvero direste che, in fondo, è una cosa normale?

O forse direste che no, che quella è una violenza.

Ecco, appunto: violenza, non molestia.

Perché le cose vanno chiamate con il loro nome.

La legge parla chiaro: "La violenza sessuale è costituita da qualsiasi atto che risolvendosi in un contatto corporeo, anche fugace, tra soggetto passivo e soggetto attivo ponga in pericolo la libertà di autodeterminazione".

Ossia il suo consenso.

E il consenso si dà prima, non dopo.

Blanco ha parlato di “bagno d’amore” ma forse potremmo dire tutti, lui compreso, che toccare i genitali di qualcuno che sta lavorando (esibirsi per un artista è lavoro) è una violenza?

"Presunta molestia sessuale", hanno titolato alcune testate.

"Il gesto è stato visto come una molestia", hanno commentato altre.

No, non è che quel gesto è visto come fosse una violenza: quel gesto è violenza.

E se lo legittimiamo perché a subirlo è stato un uomo (quindi non conta), la battaglia è più dura anche quando a subirlo è una donna (cioè quasi sempre).

Pensatela come volete ma io la penso cosi:

Un atto sessuale senza consenso è violenza sempre e non solo in base al genere di chi lo subisce.

#violenza #diritti #uomini #ragazzi #donne #ragazze #ragazzo #ragazza #musica #Blanco

ProgettoParità commenta quel post ma il suo commento sembra essere stato cancellato (o oscurato) senza una spiegazione di sorta. Al di là del fatto che si sia trattata di una svista o meno la riflessione che portava nel commento era estremamente valida. A seguito dell'evento ha espresso la sua opinione nelle sue storie che riporto di seguito.

La riflessione di Progetto Parità

«Avvocathy in questo post parla della vicenda di Blanco e del fatto che, anche quando la vittima è un uomo, la questione va presa sul serio. Benissimo direte voi, che c'è di sbagliato?

Nulla. Il nostro commento infatti non era nemmeno contrario a ciò che viene detto!

Abbiamo semplicemente notato un comportamento ricorrente da parte di Avvocathy e ne abbiamo parlato sotto al suo post.

Come è possibile che ad Avvocathy stiano a cuore le vittime maschili solo quando la vicenda riguarda determinati problemi che statisticamente accadono più spesso alle donne?

"anche gli uomini sono vittima di molestie/catcalling/ violenze sessuali" è una frase tecnicamente giusta.

Attenzione al sottile dettaglio però, soffermiamoci NON su ciò che viene detto, ma su ciò che non viene detto!

Avvocathy non parla mai di vittime maschili riguardanti problemi maschili.

Non la sentiamo mai interessarsi a padri divorziati o alla minor empatia che gli uomini ricevono in vari contesti sociali (problemi che statisticamente riguardano più spesso gli uomini)

Avvocathy parla di vittime maschili solo quando il problema è un tema woke-femminista (molestie, catcalling etc)

Solo in quel caso Avvocathy parla di vittime maschili, dicendo (giustamente) che anche gli uomini possono essere vittime di queste cose. Non parla mai di uomini vittime di problemi maschili. Parla solo di uomini vittime di problemi che toccano per la maggior parte donne e di cui parla il femminismo.


In poche parole : Dire che "Anche gli uomini" sono vittima di certi problemi, e parlare di problemi maschili, sono due cose BEN DIVERSE. Come se importasse la sofferenza di un uomo, solo a patto che il problema che lo affligge sia nella lista dei problemi "giusti".»

Ciascuno può interpretare liberamente se ritiene il comportamento di Avvocaty e altre influencer femministe ipocrita o meno, consiglio però di approfondire le tematiche che girano intorno alla strumentalizzazione dell'indignazione (vedi "Woke", Cancel culture, Washing) e le critiche al femminismo capitalista.

Vedi anche

  • Francesco Oggiano (ha scritto un libro, Sociability, che parla in maniera estensiva dell'utilizzo dell'indignazione da parte dei giornalisti e influencer e dei danni che questo sta causando.