Davvero il femminismo parla di problemi maschili?: differenze tra le versioni

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[[File:Blanco.png|miniatura|Blanco al concerto]]
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Uno degli argomenti più caldi degli ultimi giorni nel dibattito pubblico è l'episodio che vede coinvolto la giovane star della musica italiana Blanco, che ad un concerto ha ricevuto [https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_24/blanco-mano-fan-concerto-radio-italia-molestia-no-normale-b4fee1c0-db99-11ec-bcd4-cfa7afd043fb.shtml molestie da parte di una sua fan], la quale è stata ripresa a bordo palco mentre toccava le parti intime del cantante durante la sua esibizione.
Uno degli argomenti più caldi degli ultimi giorni nel dibattito pubblico è l'episodio che vede coinvolto la giovane star della musica italiana Blanco, che ad un concerto ha ricevuto [https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_24/blanco-mano-fan-concerto-radio-italia-molestia-no-normale-b4fee1c0-db99-11ec-bcd4-cfa7afd043fb.shtml molestie da parte di una sua fan], la quale è stata ripresa a bordo palco mentre toccava le parti intime del cantante durante la sua esibizione.
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<small>#violenza #diritti #uomini #ragazzi #donne #ragazze #ragazzo #ragazza #musica #Blanco</small></blockquote>
<small>#violenza #diritti #uomini #ragazzi #donne #ragazze #ragazzo #ragazza #musica #Blanco</small></blockquote>
[[File:Imager4365456.png|miniatura|233x233px]]
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[https://www.instagram.com/progettoparita/ ProgettoParità], pagina social altrettanto attivista in ambito di femminismo, ha commentato il precedente post con una riflessione che però pare essere stata cancellata senza occasioni di confronto:<blockquote><small>«Avvocathy in questo post parla della vicenda di Blanco e del fatto che, anche quando la vittima è un uomo, la questione va presa sul serio. Benissimo direte voi, che c'è di sbagliato?</small>  
[https://www.instagram.com/progettoparita/ ProgettoParità], pagina social altrettanto attivista in ambito di femminismo, ha commentato il precedente post con una riflessione che però pare essere stata cancellata senza occasioni di confronto:<blockquote><small>«Avvocathy in questo post parla della vicenda di Blanco e del fatto che, anche quando la vittima è un uomo, la questione va presa sul serio. Benissimo direte voi, che c'è di sbagliato?</small>
<small>Nulla. Il nostro commento infatti non era nemmeno contrario a ciò che viene detto!</small>  
<small>Nulla. Il nostro commento infatti non era nemmeno contrario a ciò che viene detto!</small>


<small>Abbiamo semplicemente notato un comportamento ricorrente da parte di Avvocathy e ne abbiamo parlato sotto al suo post.</small>  
<small>Abbiamo semplicemente notato un comportamento ricorrente da parte di Avvocathy e ne abbiamo parlato sotto al suo post.</small>


<small>Come è possibile che ad Avvocathy stiano a cuore le vittime maschili solo quando la vicenda riguarda determinati problemi che statisticamente accadono più spesso alle donne?</small>
<small>Come è possibile che ad Avvocathy stiano a cuore le vittime maschili solo quando la vicenda riguarda determinati problemi che statisticamente accadono più spesso alle donne?</small>


<small>"anche gli uomini sono vittima di molestie/catcalling/ violenze sessuali" è una frase tecnicamente giusta.</small>  
<small>"anche gli uomini sono vittima di molestie/catcalling/ violenze sessuali" è una frase tecnicamente giusta.</small>


<small>Attenzione al sottile dettaglio però, soffermiamoci NON su ciò che viene detto, ma su ciò che non viene detto!</small>  
<small>Attenzione al sottile dettaglio però, soffermiamoci NON su ciò che viene detto, ma su ciò che non viene detto!</small>


<small>Avvocathy non parla mai di vittime maschili riguardanti problemi maschili.</small>  
<small>Avvocathy non parla mai di vittime maschili riguardanti problemi maschili.</small>


<small>Non la sentiamo mai interessarsi a padri divorziati o alla minor empatia che gli uomini ricevono in vari contesti sociali (problemi che statisticamente riguardano più spesso gli uomini)</small>  
<small>Non la sentiamo mai interessarsi a padri divorziati o alla minor empatia che gli uomini ricevono in vari contesti sociali (problemi che statisticamente riguardano più spesso gli uomini)</small>


<small>Avvocathy parla di vittime maschili solo quando il problema è un tema woke-femminista (molestie, catcalling etc)</small>  
<small>Avvocathy parla di vittime maschili solo quando il problema è un tema woke-femminista (molestie, catcalling etc)</small>


<small>Solo in quel caso Avvocathy parla di vittime maschili, dicendo (giustamente) che anche gli uomini possono essere vittime di queste cose. Non parla mai di uomini vittime di problemi maschili. Parla solo di uomini vittime di problemi che toccano per la maggior parte donne e di cui parla il femminismo.</small>
<small>Solo in quel caso Avvocathy parla di vittime maschili, dicendo (giustamente) che anche gli uomini possono essere vittime di queste cose. Non parla mai di uomini vittime di problemi maschili. Parla solo di uomini vittime di problemi che toccano per la maggior parte donne e di cui parla il femminismo.</small>
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Ciascuno può interpretare liberamente se ritiene il comportamento di Avvocathy e altre influencer femministe ipocrita o meno, consiglio però di approfondire le tematiche che girano intorno alla strumentalizzazione dell'indignazione (vedi "Woke", Cancel culture, Washing) e le critiche al femminismo capitalista, capisaldi del ragionamento sostenuto da Avvocathy.
Ciascuno può interpretare liberamente se ritiene il comportamento di Avvocathy e altre influencer femministe ipocrita o meno, consiglio però di approfondire le tematiche che girano intorno alla strumentalizzazione dell'indignazione (vedi "Woke", Cancel culture, Washing) e le critiche al femminismo capitalista, capisaldi del ragionamento sostenuto da Avvocathy.
== Molestie, pressioni sociali, stereotipi nel genere maschile ==
== Molestie, pressioni sociali, stereotipi nel genere maschile ==
«Femminicidi, violenze sessuali, abusi non sono altro che il prodotto della reazione maschile a una società che non ha saputo fornire all’uomo un ruolo alternativo e che alimenta in tutti, uomini e donne, insicurezza e distacco dalle emozioni. Questi episodi sono un chiaro segnale di debolezza e di impotenza di fronte all’incapacità di accettare una donna che mediamente è più brava a scuola, che raggiunge ottimi risultati sul lavoro e fa carriera, che sa destreggiarsi nel coniugare casa, famiglia e vita professionale. Non a caso negli ultimi anni si è registrato un aumento impressionante di donne uccise dal proprio compagno, di stupri e di soprusi: è la manifestazione di un genere maschile che cerca di affermarsi e di riprendersi con la forza e con la prepotenza un ruolo di superiorità che non gli compete e che la società civile gli ha tolto da tempo, proprio con il riconoscimento di quella parità uomo-donna raggiunta l’8 marzo» conclude Margherita Spagnuolo Lobb.
«Femminicidi, violenze sessuali, abusi non sono altro che il prodotto della reazione maschile a una società che non ha saputo fornire all’uomo un ruolo alternativo e che alimenta in tutti, uomini e donne, insicurezza e distacco dalle emozioni. Questi episodi sono un chiaro segnale di debolezza e di impotenza di fronte all’incapacità di accettare una donna che mediamente è più brava a scuola, che raggiunge ottimi risultati sul lavoro e fa carriera, che sa destreggiarsi nel coniugare casa, famiglia e vita professionale. Non a caso negli ultimi anni si è registrato un aumento impressionante di donne uccise dal proprio compagno, di stupri e di soprusi: è la manifestazione di un genere maschile che cerca di affermarsi e di riprendersi con la forza e con la prepotenza un ruolo di superiorità che non gli compete e che la società civile gli ha tolto da tempo, proprio con il riconoscimento di quella parità uomo-donna raggiunta l’8 marzo» conclude Margherita Spagnuolo Lobb.
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==== Le nuove generazioni, nate e cresciute nella bambagia rispetto a quelle precedenti, sembrano psicologicamente più fragili e con un senso di solitudine dilagante. ====
==== Le nuove generazioni, nate e cresciute nella bambagia rispetto a quelle precedenti, sembrano psicologicamente più fragili e con un senso di solitudine dilagante. ====
Le cause sembrano essere molteplici; una delle più consolidate risiede nella famiglia che, sebbene si sia emancipata, si è anche nuclearizzata passando da una sorta di clan in cui tutti potevano contare su tutti, ad un nocciolo di 2, 3, nei casi fortunati 4 persone conviventi, spesso iper impegnate durante il giorno che si incontrano solo a cena. E sentirsi soli, è un attimo.
Le cause sembrano essere molteplici; una delle più consolidate risiede nella famiglia che, sebbene si sia emancipata, si è anche nuclearizzata passando da una sorta di clan in cui tutti potevano contare su tutti, ad un nocciolo di 2, 3, nei casi fortunati 4 persone conviventi, spesso iper impegnate durante il giorno che si incontrano solo a cena. E a sentirsi soli nonostante una mascherata unione, è un attimo.


Al tempo stesso le difficoltà lavorative hanno favorito nei decenni l’affermarsi delle migrazioni con l’esito che quei residui familiari sopravvissuti, si siano ulteriormente spezzettati. Ma non solo.
Al tempo stesso le difficoltà lavorative hanno favorito nei decenni l’affermarsi delle migrazioni con l’esito che quei residui familiari sopravvissuti, si siano ulteriormente spezzettati. Ma non solo.


Per la generazione che oggi si affaccia alla vita un ulteriore elemento di apparente socialità ma di latente solitudine, ha fatto capolino: la vita online. Nel tentativo di colmare la propria solitudine reale, in tanti, soprattutto giovanissimi, hanno trovato accoglienza su Internet avendo le competenze digitali per farlo ma non sempre la maturità emotiva per gestirlo. Sui socialnetwork in particolare, essendo ognuno libero di mostrare solo le parti della propria vita che ritiene migliori, non è raro che, se non si ha la lucidità di capire che quanto mostrato è opportunamente infiocchettato se non ritoccato, non è difficile cadere nell’illusione di paragonarsi a standard irreali e irraggiungibili.
Per la generazione che oggi si affaccia alla vita un ulteriore elemento di apparente socialità ma di latente solitudine, ha fatto capolino: la vita online. Nel tentativo di colmare la propria solitudine reale, in tanti, soprattutto giovanissimi, hanno trovato accoglienza su Internet avendo le competenze digitali per farlo ma non sempre la maturità emotiva per gestirlo. Sui social network in particolare, essendo ognuno libero di mostrare solo le parti della propria vita che ritiene migliori, non è raro che, se non si ha la lucidità di capire che quanto mostrato è opportunamente infiocchettato se non ritoccato, non è difficile cadere nell’illusione di paragonarsi a standard irreali e irraggiungibili.




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Se prima, per i giovani adulti, a ticchettare era solo l’orologio biologico, oggi c’è quello della previdenza sociale che fa fare i calcoli sulla pensione prima dei trent’anni, ma anche quello della banca per il mutuo che sarà – se sei fortunato – almeno quindicinale, a cui si somma quello del nido privato se sei così folle da metter su famiglia, con la consapevolezza che, sei sei donna e incinta, ne vedrai delle belle. Insomma, ancora una volta, sentirsi soli e falliti qualora non si riuscisse a far volteggiare in aria tutti i birilli, diventa un nanosecondo e i casi di ritiro sociale, gergalmente parlando, diventano più che comprensibili.
Se prima, per i giovani adulti, a ticchettare era solo l’orologio biologico, oggi c’è quello della previdenza sociale che fa fare i calcoli sulla pensione prima dei trent’anni, ma anche quello della banca per il mutuo che sarà – se sei fortunato – almeno quindicinale, a cui si somma quello del nido privato se sei così folle da metter su famiglia, con la consapevolezza che, sei sei donna e incinta, ne vedrai delle belle. Insomma, ancora una volta, sentirsi soli e falliti qualora non si riuscisse a far volteggiare in aria tutti i birilli, diventa un nanosecondo e i casi di ritiro sociale, gergalmente parlando, diventano più che comprensibili.
 
==== Ma quali sono le pressioni che percepiscono di più gli uomini nel 2022? ====
==== Ma quali sono le pressioni che percepiscono di più? ====
Sicuramente da annoverare le "classiche" pressioni di ruolo sullo stereotipo di realizzazione personale: metter su famiglia, l’acquisto di una casa, un lavoro remunerativo; a questi, si sono sommati fattori più affini alla società contemporanea, tra tutti l’estetica e la cura della propria persona, che fino a pochi decenni fa non riguardavano il vivere maschile, assumono oggi una certa rilevanza nei criteri di valutazione dell'accettazione sociale maschile, togliendo spesso tempo e focus sui reali interessi e obiettivi di autorealizzazione.
Sicuramente le classiche: metter su famiglia, l’acquisto di una casa, un lavoro remunerativo, ma anche l’estetica che fino a qualche decennio fa quasi non riguardava il vivere maschile, oggi ha un certo peso: sono consapevoli dell’importanza del modo in cui esteriormente si presentano agli altri facendosi per questo problemi in alcuni casi o curandosi attentamente in altri.
 
==== Quali aspetti della vita, pressioni sociali o meno, considerano fondamentali per sentirsi uomini realizzati? ====
In primis la cura della propria persona in ogni dimensione possibile e immaginabile. L’ipotesi di metter su famiglia non è affatto esclusa, ma tutti, nella fase della vita in cui rispondono, sono consapevoli che dopo tanto studio o lavoro, necessitano di raccoglierne i frutti. Più che avere figli, come accade a molti Millennials, intorno ai trent’anni si necessita di sfruttare gli strumenti che duramente si sono conquistati, per affermare la propria personalità. Per questo motivo un lavoro appagante e una casa a propria immagine e somiglianza, ma anche una relazione stabile e duratura sono la triade su cui si fondano la vita e i desideri immediati di un trentenne di oggi. Non mancano la voglia di viaggiare, di leggere, studiare, fare sport e dedicarsi anche agli altri nel limite delle proprie possibilità. In poche parole, un trentenne – quasi quarantenne, di oggi ha un gran bisogno di coltivare la propria persona, migliorandola.




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Quando si parla di molestia, ossia la<blockquote>''sensazione incresciosa di pena, di tormento, di incomodo, di disagio, di irritazione, provocata da persone o cose e in genere da tutto ciò che produce un turbamento del benessere fisico o della tranquillità spirituale […]'' (Treccani)</blockquote>si fa riferimento alle molestie verbali, l’esibizionismo, i pedinamenti, le telefonate oscene e le molestie fisiche sessuali; subire la visione di foto o immagini pornografiche, le proposte o i commenti osceni o inappropriati e il furto di identità su internet e sui social network.
Quando si parla di molestia, ossia la<blockquote>''sensazione incresciosa di pena, di tormento, di incomodo, di disagio, di irritazione, provocata da persone o cose e in genere da tutto ciò che produce un turbamento del benessere fisico o della tranquillità spirituale […]'' (Treccani)</blockquote>si fa riferimento alle molestie verbali, l’esibizionismo, i pedinamenti, le telefonate oscene e le molestie fisiche sessuali; subire la visione di foto o immagini pornografiche, le proposte o i commenti osceni o inappropriati e il furto di identità su internet e sui social network.
== Molestie sugli uomini: i risultati dell’indagine ==
== Molestie sugli uomini: i risultati dell’indagine ==
DIVIDERE PRIMA MOLESTIE SUGLI UOMINI POI EXCURSUS SUGLI ALTRI PROBLEMI DEGLI UOMINI
Dal report ISTAT del 13 febbraio 2018 dal titolo “Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro”, emergono per la prima volta dati circa le molestie a sfondo sessuale ai danni degli uomini, nello specifico nel biennio 2015-16. La stima conta circa 3.754.000 soggetti di genere maschile tra coloro che hanno subito molestie a sfondo sessuale nel corso della loro vita (18,8%), di cui 1.574.000 negli ultimi tre anni (6,4%). Tra gli altri, un dato interessante riguarda lo stesso fenomeno ai danni delle donne, in cui emerge una tendenza al ribasso nel tasso di vittimizzazione dal 2008-2009 al 2015-2016, passando da 3.778.000 (18.7%) a 2.578.000 (12.8%); già questo ci permetterebbe di confutare il luogo comune che è solo la donna a subire molestie, ma offre anche lo scenario in cui gli uomini subiscono maggiormente questi episodi.


Dal report emerge la stima in 3.754.000 soggetti di genere maschile tra coloro che hanno subito molestie a sfondo sessuale nel corso della loro vita (18,8%), e 1.574.000 negli ultimi tre anni (6,4%). Un dato interessante riguarda le donne, le quali mostrano una tendenza negativa nel tasso di vittimizzazione dal 2008-2009 al 2015-2016, passando da 3.778.000 (18.7%) a 2.578.000 (12.8%). I risultati non solo rispondono in modo affermativo alla domanda posta inizialmente, ma offrono anche lo scenario attuale in cui gli uomini sono maggiormente vittimizzati rispetto alle donne.
I perpetratori delle molestie a sfondo sessuale nella maggioranza dei casi sono uomini, per vittime di ambo i sessi. Tra le categorie di molestia, le più frequenti nei confronti degli uomini sono le verbali, il pedinamento, la molestia fisica e l’esibizionismo, sotto forma prevalentemente di visione di materiale pornografico, molestie sui social e app di messaggistica, telefonate oscene.
 
I perpetratori delle molestie a sfondo sessuale nella maggioranza dei casi sono uomini, per il 97% delle vittime di genere femminile e per l’85.4% nel caso di vittime maschili; alcune vittime, soprattutto nelle molestie perpetrate in internet sugli uomini, vengono molestate sia da uomini sia da donne.
 
Le tipologie di molestia maggiormente effettuate nei confronti degli uomini sono quelle verbali, il pedinamento, la molestia fisica e l’esibizionismo; il numero di volte in cui il soggetto subisce molestie presenta maggior riscontro in “da 2 a 5” per le molestie verbali, visione di oggetti pornografici e molestie sui social network; mentre “una sola volta” per le telefonate oscene, molestie fisiche, atti di esibizionismo, pedinamento, e furto di credenziali nei social network.
 
Rispetto alla geografia italiana, le molestie verbali sugli uomini raggiungono il massimo al Sud (9,0%) e nelle grandi città con oltre 50mila abitanti (11,6%), mentre al Centro Italia e al Nord-est gli uomini sono più frequentemente vittime di molestie fisiche.
 
Gli uomini con un titolo di studio medio alto hanno subito più molestie, mentre chi possiede la licenza elementare o ha ultimato le medie inferiori presenta un tasso di vittimizzazione maggiore per le molestie che avvengono sui i social network.
 
Le molestie con contatto fisico comprendono tutte quelle situazioni in cui si è stati avvicinati, toccati o baciati contro la propria volontà; i maschi sono più molestati fisicamente delle femmine da parte di estranei e conoscenti, mentre le femmine sono maggiormente molestate da colleghi e datori di lavoro, nonché amici e vicini di casa.
 
Un dato interessante è la percezione della gravità del fenomeno, percepito grave dalle donne, lieve o assente dagli uomini. Questi ultimi mostrano percentuali più elevate rispetto alle donne nel definire situazioni in cui non sono riusciti ad essere in grado di identificare il/la molestatore/trice.
 
I mezzi per molestare le vittime maschili variano rispetto il genere del soggetto perpetratore: gli uomini utilizzano maggiormente le telefonate oscene ed i pedinamenti, mentre le donne le molestie fisiche, le telefonate ed i messaggi osceni, la visione di immagini sessuali o materiale pornografico e molestie tramite i social network.
 
I luoghi dove gli uomini dichiarano di essere maggiormente molestati sessualmente sono pub, bar, cinema, teatro, ristorante e le discoteche. Le donne invece sono maggiormente molestate sui mezzi di trasporto e in strada.


Analizzando i dati da un punto di vista geografico, l'analisi mostra che al Sud c'è una spiccata tendenza alla molestia in forma verbale (9,0%), mentre al Centro Italia e al Nord-est gli uomini sono più frequentemente vittime di molestie fisiche, le quali comprendono tutte le situazioni in cui si è stati avvicinati, toccati o baciati contro la propria volontà; un dato particolare è che i maschi siano molestati fisicamente soprattutto da parte di estranei e conoscenti, quindi soprattutto in luoghi pubblici quali pub, bar, cinema, teatro, ristorante e le discoteche, mentre le femmine subiscano maggiormente questi episodi da persone più vicine, quali colleghi e datori di lavoro, nonché amici e vicini di casa.
== Molestie sugli uomini: conseguenze e azioni di prevenzione ==
== Molestie sugli uomini: conseguenze e azioni di prevenzione ==
Messaggio pubblicitarioNon bisogna assolutamente sottostimare o sottovalutare le conseguenze delle molestie sessuali rivolte agli uomini in quanto le ripercussioni psicologiche e fisiche sono le stesse che si verificano nei soggetti di genere femminile, con ripercussioni sia nella sfera personale sia nella sfera professionale/sociale.
Non bisogna assolutamente sottostimare o sottovalutare le conseguenze delle molestie sessuali rivolte agli uomini in quanto le ripercussioni psicologiche e fisiche sono le stesse che si verificano nelle donne, con ripercussioni anche gravi sia nella sfera personale sia sociale e professionale.
 
Come riportato nell’articolo di State of Mind Quando lo stalking viene perpetrato da una donna (Zedda, 2018):<blockquote>''Purtroppo gli uomini tendono a non denunciare o parlare dell’essere vittima […]''</blockquote>e alla motivazione si può attribuire il significato di valore considerando come la cultura “machocentrica” contemporanea possa rendere oggetto di scherno un uomo vittimizzato per molestie sessuali.
 
E’ bene incoraggiare le vittime di genere maschile a parlare con famigliari e amici delle situazioni dalla connotazione molesta al fine di non essere isolati nella sofferenza; inoltre è bene incaraggiarli a rivolgersi alle forze dell’ordine e/o ai professionisti incaricati di portare sollievo e benessere, per arginare il fenomeno prima dell’instaurarsi delle problematiche di salute tipiche (es. ansia, paura, insonnia, problemi dell’apparato gastrointestinale, depressione, isolamento, alterazioni dell’alimentazione, ecc.).
 
Anche gli aspetti della prevenzione e lo sviluppo di centri e professionisti dediti all’ascolto delle problematiche maschili sono di importanza strategica, soprattutto considerando che il lavoro svolto nella prevenzione per il mondo femminile ha portato buoni risultati nell’attenuare il fenomeno.
 
Per saperne di più: <nowiki>https://www.stateofmind.it/2018/05/molestie-sessuali-uomini/</nowiki>
 
 


Come riportato nell’articolo di State of Mind "Quando lo stalking viene perpetrato da una donna" (Zedda, 2018):<blockquote>''Purtroppo gli uomini tendono a non denunciare o parlare dell’essere vittima […]''</blockquote>e su questo, purtroppo è evidente che la cultura “machocentrica” contemporanea abbia un peso, rendendo oggetto di scherno un uomo vittima di molestie sessuali.
Diventa fondamentale eradicare questo pregiudizio, tentando di arginare il fenomeno prima che insorgano gravi complicanze, soprattutto in termini di salute e benessere fisico e psichico: sono infatti frequentemente riscontrati nelle vittime episodi di ansia, depressione, insonnia, attacchi di panico, disordini del comportamento alimentare e della motilità gastroesofagea. E' quindi opportuno incoraggiare le vittime a condividere con i propri cari la sofferenza che vivono, è bene incoraggiarli a rivolgersi alle forze dell’ordine e/o ai professionisti per denunciare e liberarsi dal peso del silenzio; assumono quindi rilevanza in quest'ottica le campagne di sensibilizzazione, di prevenzione e lo sviluppo di centri di ascolto delle problematiche che tipicamente affliggono gli uomini, soprattutto considerati i risultati ottenuti con le stesse iniziative per le donne vittime di violenza.
====== Discriminazione verso gli uomini ======
====== Discriminazione verso gli uomini ======
'''la discriminazione percepita, anche se non è reale, produce gli stessi danni della discriminazione reale'''. Basta infatti la ''percezione'' della discriminazione per attivare la “minaccia dello stereotipo”, e la profezia si avvera, producendo le stesse conseguenze negative della discriminazione reale (minore produttività). '''E’ importante dunque cercare di ridurre la percezione della discriminazione proprio quando quest’ultima NON è reale''', poiché in tal caso la legge non può nulla contro di essa.
Un ultimo dato interessante circa l'elaborato ISTAT riguarda la percezione della gravità del fenomeno, percepito dalla popolazione in generale come più grave per le donne e come fenomeno lieve o assente negli uomini. '''La discriminazione percepita, anche se non è reale, ha le stesse conseguenze,''' attivando di conseguenza la “minaccia dello stereotipo”.
 
La percezione della discriminazione nei confronti del genere maschile è rilevata nell’indagine Eurofound (EWCS 2015). I dati mostrano che '''lo 0,7% degli uomini ha affermato di aver subito una discriminazione di genere nei 12 mesi precedenti l’indagine''' (contro il 3,1% delle donne), e l’andamento nel tempo evidenzia una notevole crescita di questa percentuale tra il 2010 e il 2015 (da 0,2% a 0,7% per la componente maschile, e da 2,1% a 3,1% per la componente femminile).
 
La percezione degli uomini di essere discriminati nasce solitamente in '''ambiti professionali con forte segregazione femminile''' (come le professioni di cameriera, segretaria, assistente sociale e docente di scuola primaria), oppure in contesti in cui le regole di comportamento sono tradizionalmente diverse tra i generi (come la richiesta di allineamento al codice di abbigliamento aziendale o la concessione di permessi e benefit).
 
Ma la percezione maschile di essere discriminati nasce soprattutto in contesti di azioni positive, come ad esempio '''l’introduzione delle quote di genere nelle assunzioni e nelle promozioni'''. In alcuni casi, sono le aziende stesse che scelgono di adottare un trattamento preferenziale nei confronti del genere femminile con l’intento di evitare l’accusa di discriminazione contro le donne e il conseguente onere del contenzioso, e in queste situazioni è ricorrente l’uso del termine “''discriminazione a rovescio''” per sottolineare il fatto che la disparità di trattamento in negativo e quella in positivo rappresentano le due facce della stessa medaglia. In entrambi i casi, infatti, verrebbe tradito il criterio del merito, cioè il meccanismo di selezione efficiente sia dal punto di vista aziendale sia dal punto di vista sociale.


Nell'approfondita analisi Eurofound 2015 sulla percezione maschile di molestia e discriminazione, è emerso che è soprattutto nell'ambito lavorativo che l'uomo avverte la discriminazione, negli ambienti con forte segregazione femminile oppure in cui le regole di comportamento sono diverse tra i generi, o soprattutto nei contesti in cui vi è '''l’introduzione delle quote di genere nelle assunzioni e nelle promozioni;''' in queste situazioni è ricorrente l’uso del termine “''discriminazione a rovescio''” per sottolineare il fatto che la disparità di trattamento in negativo e quella in positivo rappresentino in realtà due facce della stessa medaglia. In entrambi i casi, infatti, verrebbe tradito il criterio del merito, cioè il meccanismo di selezione efficiente sia dal punto di vista aziendale sia dal punto di vista sociale.
'''Le posizioni ostili alle quote sembrano prevalentemente fondate sull’idea che le persone favorite dalle azioni positive siano di fatto meno qualificate dei loro rivali''', e che pertanto non sarebbero in grado di superare le prove previste nel caso di una selezione puramente meritocratica. In realtà, '''il concetto di merito non è privo di ambiguità'''. Per esempio, è interessante notare che i risultati di un’indagine condotta specificamente su questo tema riportano che ben il 54% degli intervistati considera la meritocrazia una grave carenza della classe dirigente italiana, ma al tempo stesso il 91% di loro ritiene di applicarla a titolo personale. Dunque quasi tutti ritengono di essere meritocratici, ma poi giudicano il sistema gravemente carente da questo punto di vista. (Istituto Piepoli 2008).
'''Le posizioni ostili alle quote sembrano prevalentemente fondate sull’idea che le persone favorite dalle azioni positive siano di fatto meno qualificate dei loro rivali''', e che pertanto non sarebbero in grado di superare le prove previste nel caso di una selezione puramente meritocratica. In realtà, '''il concetto di merito non è privo di ambiguità'''. Per esempio, è interessante notare che i risultati di un’indagine condotta specificamente su questo tema riportano che ben il 54% degli intervistati considera la meritocrazia una grave carenza della classe dirigente italiana, ma al tempo stesso il 91% di loro ritiene di applicarla a titolo personale. Dunque quasi tutti ritengono di essere meritocratici, ma poi giudicano il sistema gravemente carente da questo punto di vista. (Istituto Piepoli 2008).


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In conclusione, poiché il percorso verso la parità di genere può trovare un ostacolo non trascurabile nella percezione della discriminazione sia da parte degli uomini sia da parte delle donne, e poiché questa percezione ha conseguenze negative sulla produttività di entrambi i generi, è conveniente per tutti investire risorse per contrastare questo fenomeno.
In conclusione, poiché il percorso verso la parità di genere può trovare un ostacolo non trascurabile nella percezione della discriminazione sia da parte degli uomini sia da parte delle donne, e poiché questa percezione ha conseguenze negative sulla produttività di entrambi i generi, è conveniente per tutti investire risorse per contrastare questo fenomeno.
== Vedi anche ==
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*[[Ipocrisia, whashing, proforma, attivismo performativo]]
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