Da fare, geopolitica


Politica e GeopoliticaModifica

Euro-tangentopoli: Panzeri comincia a collaborare e fa tremare il Parlamento europeoModifica

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Antonio Panzeri, un ex eurodeputato socialista italiano, ha deciso di collaborare con la giustizia belga nello scandalo Qatargate, riguardante le presunte mazzette pagate da Qatar e Marocco ad alcuni eurodeputati. Accusato di partecipazione ad un’organizzazione criminale, riciclaggio di denaro e corruzione attiva e passiva, Panzeri dovrà rivelare l’impianto e il modus operandi del meccanismo di tangenti e corruzione che ha coinvolto il Parlamento europeo. In cambio otterrà uno sconto di pena pari a un solo anno di reclusione e un’ammenda, e la confisca dei vantaggi patrimoniali acquisiti. In questo scandalo potrebbero essere coinvolti più eurodeputati di quelli emersi fino ad ora. Panzeri ha accusato l'eurodeputato socialista Marc Tarabella di aver accettato mazzette per promuovere il miglioramento del Qatar sul tema dei diritti umani e Andrea Cozzolino, coinvolto con il Marocco.

Il Parlamento europeo si muove contro Pfizer e von der LeyenModifica

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I membri della commissione speciale del Parlamento europeo sul Covid-19 hanno deciso di chiedere alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e all'azienda farmaceutica Pfizer di comparire pubblicamente davanti alla commissione per indagare sul loro ruolo nella negoziazione del contratto per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi di vaccino anti-Covid. La commissione ha inoltre deciso di revocare il privilegio di accedere al Parlamento europeo all'azienda a causa del rifiuto del suo presidente di rendere testimonianza. Ci sono anche indagini in corso da parte dell'Ombudsman europeo e della Corte dei conti Ue perché ci sono dubbi sulla procedura di negoziazione utilizzata per il contratto e sul ruolo di von der Leyen nei negoziati.

A Washington si riunisce il “tribunale popolare” che indaga la persecuzione contro AssangeModifica

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Il National Press Club di Washington DC ha ospitato il terzo Belmarsh Tribunal, una corte alternativa a quella londinese, composta da 17 membri e ospitata da Progressive International insieme alla Wau Holland Foundation, che esamina i crimini di guerra degli Stati Uniti. L'obiettivo è raccogliere prove e testimonianze in favore di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks e attualmente detenuto nella prigione londinese di Belmarsh, a rischio di estradizione negli Stati Uniti. Il Belmarsh Tribunal prende il nome dalla prigione di massima sicurezza dove Assange è detenuto e è stato costituito nel 2021. Gli interventi al Belmarsh Tribunal hanno sostenuto che quello che riguarda Assange è uno dei più grandi attacchi alla libertà di stampa mai visti e che le accuse contro di lui sono politiche.

La guerra in Ucraina è già costata all'Italia 76 miliardi di euroModifica

Zelensky vola a Davos e appalta l'Ucraina del futuro al fondo BlackrockModifica

Le ultime rivelazioni sul gasdotto Nord Stream svelano le bufale del mainstreamModifica

Sì, il governo ucraino sta riabilitando i nazisti (ed è arrivata l'ora di prenderne atto)Modifica

https://www.instagram.com/p/CnHKIzPNipn/

Lo scandalo corruzione travolge il governo ucrainoModifica

Lo scandalo corruzione travolge il governo ucraino - L'Indipendente

In Ucraina sta accadendo un terremoto politico di vasta portata a causa della corruzione dilagante a tutti i livelli del governo. Dopo l'arresto del viceministro delle infrastrutture per tangenti, si sono verificate dimissioni forzate e licenziamenti di personalità di spicco del governo. Gli scandali riguardano appalti gonfiati, furti e mazzette. Inoltre, il presidente Volodymyr Zelensky è stato coinvolto nello scandalo dei Pandora Papers, riguardante conti offshore e il suo sponsor principale, l'oligarca Ihor Kolomoisky, è stato accusato di aver dirottato 5,5 miliardi di dollari dalla PrivatBank. Questi eventi si verificano in un Paese con un alto tasso di corruzione e in piena guerra, che è stato salvato dal fallimento con l'aiuto finanziario dell'Occidente.

Benedetta Sabene sottolinea nelle sue storie (14/09/23) il ruolo della NATOModifica

1. Citazione: "La più grande tensione nel breve termine sarebbe l'ammissione degli Stati baltici [nella NATO] in termini di relazioni NATO-Russia, USA-Russia, che provocherebbe una una reazione vigorosa e ostile [da parte dei russi]"

Anno: 1997

Chi l'ha detto?

(A) Joe Biden

(B) Vladimir Putin

2. Citazione: "L'espansione della NATO a est sarebbe l'errore più fatale della politica americana nell'intero dopoguerra".

Anno: 1997

Chi l'ha detto?

(A) Uno stimato diplomatico statunitense

(B) Un volenteroso putiniano

3. Citazione: "Il fatto che siamo pronti a non collocare un esercito della NATO al di fuori del territorio tedesco offre all'Unione Sovietica una solida garanzia di sicurezza".

Anno: 1990

Chi l'ha detto?

(A) Letteralmente il segretario della NATO

(B) Nessuno lo ha mai detto!

4. Citazione: "[Putin] è entrato in guerra per evitare che la NATO, più NATO, si avvicinasse ai suoi confini”.

Anno: Settembre 2023

Chi l'ha detto?

(A) Letteralmente il segretario della NATO

(B) Vladimir Putin parlando di se stesso in terza persona

5. Citazione: "Le nostre politiche non mirano a separare l'Europa dalla Russia. Avevamo questa politica in passato. Ma oggi siamo interessati a costruire un'Europa stabile, e a farlo insieme a voi".

Anno: 1990

Chi l'ha detto?

(A) Un ministro degli Esteri USA a un russo

(B) Un ministro degli Esteri russo a un europeo

6. Citazione: "La Russia non considera più l'allargamento della NATO come una minaccia perché l'alleanza è passata da essere strumento di Guerra fredda a strumento di difesa contro il terrorismo globale e altre minacce del ventunesimo secolo".

Anno: 2001

Chi l'ha detto?

(A) Un ingenuo ministro degli Esteri russo

(B) Uno scaltro ministro degli Esteri americano

7. Citazione: "Le emozioni che ci suscita l'ONU saranno sempre negative. AIEA, Croce Rossa, Amnesty International, sono tutte organizzazioni fittizie che intasano la mente con valutazioni assolutamente da spazzatura. Se non ci fossero, fosse alcune questioni sarebbero risolte meglio".

Anno: 2023

Chi l'ha detto?

(A) Il consigliere del presidente Zelensky

(B) Il consigliere del presidente Putin

Energia come Arma: Lezioni da Mezzo Secolo FaModifica

Riassunto articolo Energia come Arma: Lezioni da Mezzo Secolo Fa

AltreModifica

Il petrolio russo sotto embargo arriva in Europa passando dall’India - L'Indipendente #ipocrisia #solo_di_facciata

GuerraModifica

EconomiaModifica

Nonostante le pressioni neanche il 10% delle aziende occidentali ha lasciato la RussiaModifica

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Secondo un recente studio sugli investimenti delle società occidentali in Russia, è emerso che solo una piccola percentuale di imprese ha interrotto le sue relazioni commerciali con Mosca e trasferito le sue filiali altrove dopo l’inizio della cosiddetta “operazione militare speciale” del Cremlino. La ricerca, condotta dal professor Simon Evenett, dell’Università di San Gallo, e dal professor Niccolò Pisani, dell’International Institute for Management Development (IMD), ha messo in luce che meno del 9% delle aziende occidentali ha disinvestito dalla Russia, nonostante le sanzioni e la pressione che i governi hanno esercitato in tal senso. Secondo lo studio, «le uscite confermate di aziende dell’Ue e del G7 che avevano partecipazioni in Russia rappresentano il 6,5% dell’utile totale al lordo delle imposte di tutte le imprese dell’Ue e del G7 con attività commerciali attive in Russia».

Nello specifico, le imprese europee sono quelle che hanno lasciato la Russia in percentuale minore (8,3%) rispetto a Stati uniti (meno del 18%) e Giappone (15%). Questo in quanto l’Europa è la regione che ha più scambi commerciali con Mosca e non stupisce, dunque, che sia proprio la Germania, considerata il motore economico della Ue, ad avere mantenuto il maggior numero di aziende pienamente attive in Russia dopo il febbraio 2022. Ciò dimostra che la propensione a rimanere o ad abbandonare la Federazione è diversa da Paese a Paese e, in particolare, tra i membri del G7 e dell’Ue. Gli autori dello studio precisano quindi che «Questi risultati mettono in discussione la volontà delle aziende occidentali di separarsi dalle economie che i loro governi dichiarano.

Il NYT smonta le sanzioni: USA e UE non hanno la forza per schiacciare un paese del G20Modifica

Un lungo articolo pubblicato sul New York Times[1] analizza il fallimento delle sanzioni imposte alla Russia le quali, secondo il principale quotidiano mainstream americano, hanno inferto un colpo inferiore alle aspettative a Mosca. In uno dei passaggi decisivi dell’articolo si legge: “L’Occidente ha dimostrato di possedere gli strumenti per distruggere le prospettive di crescita delle economie a reddito medio dipendenti dalle importazioni. Ma le sanzioni non sono riuscite a causare problemi paralizzanti e insormontabili tali da causare il collasso dell’economia russa o dello sforzo bellico di Putin. L’ultimo anno ha dimostrato che contro un’economia del G20 gli Stati Uniti e l’Europa da soli non sono più in grado di imporre regimi di sanzioni dalle conseguenze schiaccianti. L’esperienza storica suggerisce che paesi più grandi sono maggiormente in grado di resistere alla pressione delle sanzioni, sia perché dispongono di maggiori risorse interne a cui attingere, sia perché sono più difficili da separare completamente dall’economia mondiale”.

Dopo 10 mesi di sanzioni...la Russia è entrata nelle prime 10 economie mondialiModifica

Le politiche delle banche centrali spingono il sud del mondo verso la crisi del debitoModifica

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Le politiche di rialzo dei tassi d'interesse delle banche centrali occidentali, in particolare della BCE e della Federal Reserve, stanno causando problemi non solo alle economie dei Paesi "ricchi", ma anche e soprattutto a quelle dei Paesi più poveri del sud del mondo, colpiti dalla prepotenza economica del capitalismo dei Paesi avanzati. Queste politiche monetarie restrittive stanno causando un deprezzamento delle valute locali e una difficoltà nell'onorare i debiti in valuta estera, costringendo questi stati a indebitarsi nuovamente a condizioni sempre peggiori, mentre gli istituti finanziari internazionali chiedono aumenti delle misure di austerità che espongono i cittadini a condizioni di povertà crescenti. Secondo alcuni addirittura le banche centrali giustificano le loro decisioni sostenendo che serva a contrastare l'inflazione, ma in realtà ciò avrebbe effetti solo sull'egemonia monetaria del dollaro e sulla volontà di mantenere la potenza degli USA a livello internazionale.

Diritto Internazionale e GuerraModifica

Lo Zimbabwe ha detto basta al saccheggio neocoloniale del LitioModifica

Geopolitica e ambienteModifica

Senza ritegno: la prossima conferenza ONU sul clima sarà guidata da un petroliereModifica

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Il prossimo vertice internazionale sul clima (COP28) si terrà negli Emirati Arabi Uniti e sarà presieduto da Ahmed Al Jaber, amministratore delegato del colosso petrolifero Abu Dhabi National Oil Company. Ciò ha suscitato preoccupazione tra scienziati ed attivisti ambientali, poiché l'influenza dell'industria del petrolio e del gas sui negoziati internazionali sui cambiamenti climatici è già stata oggetto di critica in passato. Inoltre, gli Emirati Arabi Uniti sono economicamente vincolati al settore dei combustibili fossili, il che solleva dubbi sulla loro capacità di essere imparziali nel discutere temi come l'abbandono dei combustibili fossili.

Exxon sapeva del riscaldamento globale fin dagli anni SettantaModifica

https://www.ilpost.it/2023/01/13/compagnia-petrolifera-exxon-riscaldamento-globale-anni-settanta/

I membri della commissione speciale del Parlamento europeo sul Covid-19 hanno deciso di chiedere alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e all'azienda farmaceutica Pfizer di comparire pubblicamente davanti alla commissione per indagare sul loro ruolo nella negoziazione del contratto per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi di vaccino anti-Covid. La commissione ha inoltre deciso di revocare il privilegio di accedere al Parlamento europeo all'azienda a causa del rifiuto del suo presidente di rendere testimonianza. Ci sono anche indagini in corso da parte dell'Ombudsman europeo e della Corte dei conti Ue perché ci sono dubbi sulla procedura di negoziazione utilizzata per il contratto e sul ruolo di von der Leyen nei negoziati.

200 jet privati al giorno portano le élite a Davos per parlare di emergenza climaticaModifica

https://www.instagram.com/p/CnbssZ8ISdp/

Alla vigilia della nuova edizione del Word Economic Forum arriva l’analisi dell’insostenibilità ambientale dell’appuntamento relativa all’anno 2022, quando i potenti della terra sono arrivati a Davos a bordo di jet privati per parlare – tra le altre cose – di emergenza climatica.

Queste sono montagne di vestiti usati, gettati in natura e bruciati in GhanaModifica

https://www.instagram.com/p/Cmy2-zyp9an/

Società e CulturaModifica

La vicenda dei documenti segreti che stanno venendo trovati a Joe BidenModifica

Lo Stato vuole renderci giocatori seriali?Modifica

https://www.instagram.com/p/CnHWo_1NRjs/

Una donna con due vagine sta guadagnando fino a 80.000 € al mese su OnlyFansModifica

https://www.instagram.com/p/CmzRAc9Nkay/

La disperata ricerca dello status di vittimaModifica

https://www.instagram.com/p/Cmtzr-Bt9mp/ by politicallyscorrects

Secondo Matteo Fais Ratzinger spiegava bene il motivo dello scandalo pedofilia nella ChiesaModifica

Chiesa e pedofilia – la verità di benedetto xvi che i giornali non vi racconteranno mai - Il Detonatore

Il testo in questione descrive un libro scritto dal Papa emerito Benedetto XVI, che descrive alcune situazioni avvenute in alcuni seminari in Germania negli anni '60 e '80, in cui si formavano "club" omosessuali e si mostravano film pornografici ai seminaristi. Il libro è stato scritto dopo la morte di Benedetto XVI e si intitola "Che cos'è il Cristianesimo".

Il testo sostiene che i giornali hanno riportato queste informazioni senza aver letto il libro e senza riportare le ragioni della diffusione della decadenza nella Chiesa Cattolica. L'autore del testo sostiene che le ragioni di questa decadenza sono legate alla rivoluzione sessuale degli anni '60 e '80, ovvero l'epoca in cui i criteri sessuali tradizionali sono stati messi in discussione e la società ha vissuto una sorta di liberazione sessuale.

Inoltre, l'autore del testo sostiene che i giornali hanno usato queste informazioni per creare scandalo e attirare l'attenzione dei lettori, senza fornire un'analisi completa e approfondita delle cause della decadenza nella Chiesa Cattolica.

Pensioni e demografia: perché dal 2030 la sostenibilità è a rischioModifica

Pensioni e demografia: perché dal 2030 la sostenibilità è a rischio

NoteModifica