Cosa c'è da fare?: differenze tra le versioni

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
mNessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
== Da fare ==
== Da fare ==
* Brigate Russe: La guerra occulta del Cremlino tra troll e hacker, Libro di Marta Ottaviani
* [https://voxkomm.noblogs.org/post/2019/02/12/benedetta-sabene-attacca-il-femminismo-alla-freeda/ '''Benedetta Sabene attacca il “femminismo” alla Freeda''']
*Brigate Russe: La guerra occulta del Cremlino tra troll e hacker, Libro di Marta Ottaviani
*https://matteoflora.com/
*https://matteoflora.com/
*La Cina è già qui - Giada Messetti
*La Cina è già qui - Giada Messetti

Versione delle 20:36, 25 mag 2022

Da fare

Link

Citazioni

  • Trovare la citazione originale di Spinoza e inserirla nei taccuini «Spinoza» sentenzia Vasco, «diceva che chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza. Noi invece portiamo un po’ di gioia» - https://www.fogliospinoziano.it/spinoza-e-vasco-rossi-2/
  • "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti." Antonio Gramsci
  • Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta. Alla sua gestione. All'umanità che ne scaturisce. A costruire un'identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo. In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire, del diventare. A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E' un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco. Pier Paolo Pasolini