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Cibernetica
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==Dopo il 1948== Il libro di Wiener e l'attività del gruppo delle Macy Conferences, che continuò a riunirsi fino al 1953, aiutarono a diffondere i principi del metodo cibernetico ed a far nascere varie iniziative scientifiche che ad esso si richiamarono esplicitamente. Grazie anche a questi contributi, tra la fine degli anni '40 e l'inizio del decennio successivo, la cibernetica conobbe un periodo di grande visibilità e di interesse, da parte sia del mondo della ricerca che di quello della cultura popolare<ref>{{Cita|Kline 2015}} cap. III, ''The Cybernetics Craze''</ref>. Successivamente iniziò un declino dovuto a vari fattori. Innanzitutto sorsero divergenze, sia personali che scientifiche, tra i protagonisti del movimento cibernetico. Dopo il 1951, né Wiener né von Neumann parteciparono più alle Conferenze Macy, la cui presidenza era tenuta da McCulloch. Wiener e von Neumann si erano allontanati per motivi sia di ordine ideologico (Wiener aveva maturato un pacifismo radicale, mentre von Neumann lavorava a contatto con il mondo della difesa USA<ref name="cita-Heims-1980" />) che di diversa visione dei problemi di analisi della mente. Inoltre, Wiener vedeva con sospetto l'attività di McCulloch, nel frattempo trasferitosi al MIT, temendo che volesse appropriarsi della guida scientifica del movimento cibernetico; questa situazione esplose poi, nel 1953, in una sua irreparabile rottura personale nei confronti sia di McCulloch che di Pitts<ref name="cita-Conway-Siegelman-2004"/>. In quel periodo Pitts stava sviluppando la sua tesi di dottorato in matematica sotto la guida di Wiener, per la quale aveva sviluppato un nuovo modello di rete neurale, basato su un ampio uso della meccanica statistica, più complesso rispetto a quello oggetto del suo articolo con McCulloch del 1943. A seguito della rottura, Pitts cessò ogni attività di ricerca e distrusse tutte le sue carte, inclusa la bozza di tesi, entrando in una lunga crisi personale dalla quale non riuscì più ad emergere<ref>A. Gefter, [http://nautil.us/issue/21/information/the-man-who-tried-to-redeem-the-world-with-logic ''The Man Who Tried to Redeem the World with Logic - Walter Pitts rose from the streets to MIT, but couldn’t escape himself'', Nautilus Magazine n. 21, 5.2.2015]; N. Smalheiser, [https://www.researchgate.net/publication/12512396_Walter_Pitts ''Walter Pitts''], Perspectives in Biology and Medicine 43.2 (2000) 217-226</ref>. Il gruppo di giovani neurofisiologi raccolto attorno a Wiener per iniziativa del presidente del MIT J. Wiesner, che comprendeva, oltre a Pitts, [[Jerome Lettvin]]<ref>(1920 - 2011), poi professore al MIT</ref>, Oliver Selfridge<ref>(1926 - 2008), poi ricercatore in varie istituzioni pubbliche e private; v. [http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/biografi/s/selfridg.htm Intervista con Oliver Selfridge] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131023013520/http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/biografi/s/selfridg.htm |data=23 ottobre 2013 }}</ref> e Patrick Wall<ref>(1925-2001), poi professore al MIT ed all'[[University College (Londra)|University College a Londra]]</ref>, si disperse, mettendo fine ad un ambiente nel quale si combinavano in modo unico conoscenze matematiche e biologiche. Inoltre, l'interesse per la cibernetica da parte di una vasta platea di discipline, in gran parte nell'ambito delle scienze umane e sociali, portarono ad un uso del termine sempre meno preciso e definito. Allo stesso modo, l'esplosione dell'interesse popolare e dei mezzi di comunicazione per la cibernetica, e la inevitabile banalizzazione del termine che ne seguì, erose la credibilità del programma, spesso associato ad iniziative e posizioni non scientifiche<ref>{{Cita|Kline 2015}} cap. VII, ''Cybernetics in Crisis''</ref>. Nel 1956 Shannon usò l'espressione ''bandwagon''<ref>"carrozzone"</ref> per descrivere un fenomeno analogo che avveniva per il termine ''informazione''<ref>C. Shannon, [http://ieeexplore.ieee.org/stamp/stamp.jsp?arnumber=1056774 ''The Bandwagon''], IRE Transactions on Information Theory (1956), vol 2, n. 1, pag. 3, doi:10.1109/TIT.1956.1056774.</ref>, con considerazioni che si sarebbero potute applicare allo stesso modo al termine cibernetica. Ciò comportò la tendenza, per gli studiosi di argomenti di interesse cibernetico, a usare altri termini per descrivere la propria attività. Infine, la nascita (tradizionalmente associata ad un seminario estivo tenutosi presso il [[Dartmouth College]] nel 1956) dell'[[intelligenza artificiale]] (IA) come movimento autonomo ed organizzato, ha rappresentato un altro motivo di indebolimento della cibernetica. Si trattava infatti di movimenti con obiettivi largamento coincidenti, ma animati da ricercatori in gran parte di diversa estrazione, e con un differente approccio ai problemi; l'IA era concentrata sull'analisi dell'intelligenza da un punto di vista computazionale, e trascurava sia il ruolo della retroazione che il parallelismo tra animali e macchine<ref name="cita-Arbib-1987"/>. In ogni caso, dopo la fine delle Conferenze Macy, vari autori, richiamandosi alla cibernetica, vi apportarono contributi personali originali, anche se spesso divergenti dall'impostazione degli iniziatori della disciplina. Il filosofo ed epistemologo americano di origine tedesca [[Ernst von Glasersfeld]], psicologo di formazione, per un periodo collaboratore di [[Silvio Ceccato|Ceccato]] in Italia, elaborò una posizione filosofica da lui stesso indicata come ''[[Costruttivismo (filosofia)|costruttivismo]] radicale''<ref>{{Cita web |url=http://www.univie.ac.at/constructivism/journal/index.html |titolo=''Constructivist Foundations - an interdisciplinary journal'' |accesso=24 novembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161104165532/http://www.univie.ac.at/constructivism/journal/index.html |dataarchivio=4 novembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref>. Contributi originali in campo psicologico vennero anche dal britannico, ingegnere di formazione, [[Gordon Pask]]. [[Gregory Bateson]] e [[Margaret Mead]], ambedue membri del gruppo delle Conferenze Macy, lavorarono per incorporare le idee della cibernetica nell'[[antropologia]]<ref>[http://www.oikos.org/forgod.htm ''For God’s Sake, Margaret - Conversation with Gregory Bateson and Margaret Mead''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070415185352/http://www.oikos.org/forgod.htm |date=15 aprile 2007 }}, pubblicato in: CoEvolutionary Quarterly, giugno 1976, 10(21), 32-44</ref>; in particolare, Bateson se ne servì per sviluppare un sistema multidisciplinare che includeva anche elementi tratti dalla psichiatria, la biologia e l'epistemologia<ref name="cita-Heims-1991"/>. Alcune sue opere, come ''Steps to an ecology of mind''<ref>trad. italiana: ''Verso un'ecologia della mente'', Milano, Adelphi, 1977, ISBN 978-88-459-1535-2, nel 2016 alla 27ª edizione</ref> (1972) o ''Mind and Nature: A Necessary Unity''<ref>trad. italiana: ''Mente e natura, un'unità necessaria'', Milano, Adelphi, 1984, ISBN 978-88-459-0560-5, nel 2016 alla 16ª edizione</ref> (1979), hanno esercitato una vasta influenza e continuano ad essere lette ancora oggi. L'americano [[Jay Forrester]] ed il britannico [[Anthony Stafford Beer|Stafford Beer]], provenienti da diverse discipline (rispettivamente, l'ingegneria elettronica e la [[ricerca operativa]]), si richiamarono ai principi della cibernetica lavorando nell'ambito dei sistemi complessi in ambito organizzativo ed economico. Il biologo cileno [[Humberto Maturana]] negli anni '50 fu collaboratore al MIT di Pitts e Lettvin, con i quali pubblicò alcuni importanti contributi di neurofisiologia della visione<ref>tra i quali il più noto è probabilmente ''What the Frog's Eye Tells the Frog's Brain'' del 1959, v. {{Cita|McCulloch 1965/2016}}, cap. 14</ref>. Successivamente, assieme al suo allievo [[Francisco Varela]], elaborarò una teoria del mondo biologico basata sul concetto di ''autopoiesi''<ref>H. Maturana, F. Varela, R. Uribe, ''[http://homepages.math.uic.edu/~kauffman/MUV.pdf Autopoiesis: the organization of living systems, its characterization and a model]'', Biosystems, vol. 5 n. 4, pagg. 187 - 196, 1974; H. Maturana, F. Varela, ''[https://books.google.com/books?id=nVmcN9Ja68kC&dq=Maturana++Varela+Autopoiesis+Cognition&printsec=frontcover&source=bn&hl=en&ei=vN1YS_eUGqD20wSjzLHxBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CBkQ6AEwAw#v=onepage&q=&f=false Autopoiesis and Cognition: the Realization of the Living]'', D. Reidel Publishing Co., 1980, ISBN 90-277-1015-5</ref>. [[Heinz von Foerster]], fisico di formazione, si occupò di elettronica, informatica e biofisica. Legato a McCulloch, fu uno dei frequentatori più assidui delle Conferenze Macy, delle quali curò la pubblicazione degli atti. Fondò nel 1958 il ''Biological Computer Laboratory'' (BCL)<ref>[http://bcl.ece.illinois.edu/ ''A web site bringing together resources related to the University of Illinois Biological Computer Laboratory, 1958–1976'']</ref> all'[[Università dell'Illinois a Urbana-Champaign|Università dell'Illinois]], che fino al 1976 fu un centro di ricerca ed elaborazione per la seconda generazione di cibernetici, ed ospitò tra gli altri come docenti Ashby, Pask, Beer, Maturana, Varela, von Glasersfeld, [[John Lilly|J. Lilly]]. von Foerster propose il concetto di ''cibernetica del secondo ordine'', o ''cibernetica della cibernetica'', per indicare il proprio lavoro e quello di altri esponenti<ref>B. Scott, [https://www.univie.ac.at/constructivism/archive/fulltexts/1798.pdf ''Second-order cybernetics: an historical introduction''], Kybernetes, Vol. 33 No. 9/10, 2004, pp. 1365-1378, DOI https://dx.doi.org/10.1108/03684920410556007</ref>.
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