Cancel culture, episodio Amy Cooper: differenze tra le versioni

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=== Introduzione ===
=== Introduzione ===
La proliferazione dei media digitali ha notevolmente amplificato la velocità e l'urgenza con cui le storie vengono raccontate, spesso a scapito della loro complessità e sfumatura. Questo testo esplora come una narrazione può essere distorta nella frenesia di catturare l'attenzione e l'indignazione del pubblico. Il caso di Amy Cooper a Central Park ne è un esempio emblematico.
La proliferazione dei media digitali ha notevolmente amplificato la velocità e l'urgenza con cui le storie vengono raccontate, spesso a scapito della loro complessità e sfumatura. Questo testo esplora come una narrazione può essere distorta nella frenesia di catturare l'attenzione e l'indignazione del pubblico. Il caso di Amy Cooper a Central Park ne è un esempio emblematico.
=== La storia come è stata presentata ===
=== La storia come è stata presentata ===
Il 25 maggio 2020, un video con Amy Cooper, una donna bianca a Central Park, è diventato virale. Nel video, Amy, visibilmente agitata, chiama la polizia sostenendo che un uomo nero la stesse minacciando. Ma è proprio l'uomo di colore a girare il video per tutelarsi. Si potrebbe quindi dedurre che il motivo del suo allarme fosse la presenza dell'uomo nero e non eventuali minacce e che abbia chiamato la polizia per costringerlo ad allontanarsi.  
Il 25 maggio 2020, un video con Amy Cooper, una donna bianca a Central Park, è diventato virale. Nel video, Amy, visibilmente agitata, chiama la polizia sostenendo che un uomo nero la stesse minacciando. Ma è proprio l'uomo di colore a girare il video per tutelarsi. Si potrebbe quindi dedurre che il motivo del suo allarme fosse la presenza dell'uomo nero e non eventuali minacce e che abbia chiamato la polizia per costringerlo ad allontanarsi.
Più in dettaglio
Più in dettaglio


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Amy Cooper è stata successivamente licenziata dal suo datore di lavoro<ref>la società di investimenti Franklin Templeton Investments</ref>, che ha dichiarato in una dichiarazione che "non tolleriamo il razzismo di nessun tipo". Nel febbraio 2021, le accuse contro di lei sono state ritirate dopo che ha completato un corso educativo sull’identità razziale.
Amy Cooper è stata successivamente licenziata dal suo datore di lavoro<ref>la società di investimenti Franklin Templeton Investments</ref>, che ha dichiarato in una dichiarazione che "non tolleriamo il razzismo di nessun tipo". Nel febbraio 2021, le accuse contro di lei sono state ritirate dopo che ha completato un corso educativo sull’identità razziale.
=== La ricerca della viralità ad ogni costo ===
=== La ricerca della viralità ad ogni costo ===
Questa rappresentazione ha scatenato una tempesta mediatica, con la maggior parte delle fonti che hanno presentato una versione unidimensionale degli eventi. Tutto ciò ha suscitato indignazione per l'evidente comportamento razzista e ha dato il via a una tempesta mediatica.  
Questa rappresentazione ha scatenato una tempesta mediatica, con la maggior parte delle fonti che hanno presentato una versione unidimensionale degli eventi. Tutto ciò ha suscitato indignazione per l'evidente comportamento razzista e ha dato il via a una tempesta mediatica.
Tuttavia, la maggior parte delle prime reazioni si è basata esclusivamente sul contenuto virale, senza approfondire la vicenda o ascoltare le parti coinvolte. Questo ha portato ad una presentazione semplicistica e polarizzante: la donna bianca razzista che denuncia ingiustamente l'uomo di colore.
Tuttavia, la maggior parte delle prime reazioni si è basata esclusivamente sul contenuto virale, senza approfondire la vicenda o ascoltare le parti coinvolte. Questo ha portato ad una presentazione semplicistica e polarizzante: la donna bianca razzista che denuncia ingiustamente l'uomo di colore.


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Questo caso evidenzia i rischi di una copertura frettolosa guidata dall'emotività, che può distorcere la realtà anziché spiegarla. Un giornalismo responsabile dovrebbe invece perseguire accuratezza, equilibrio e complessità, non limitarsi ad assecondare indignazione e pregiudizi.
Questo caso evidenzia i rischi di una copertura frettolosa guidata dall'emotività, che può distorcere la realtà anziché spiegarla. Un giornalismo responsabile dovrebbe invece perseguire accuratezza, equilibrio e complessità, non limitarsi ad assecondare indignazione e pregiudizi.
=== La realtà dei fatti: il contesto mancante ===
=== La realtà dei fatti: il contesto mancante ===
Sulle fonti alternative, vale sempre il detto che la grande giornalista Fiorenza Sarzanini usa per parlare delle fonti giudiziarie: <blockquote>«Se hai una fonte, è lei che controlla te. Se ne hai dieci, sei tu che controlli loro».</blockquote>Perciò, cari utenti, ogni volta che leggete una notizia che vi fa indignare, prima di ricondividerla cercatela su altre fonti. Sul senso critico, vale il detto: <blockquote>''«Quando ti sembra troppo bella per essere vera, non è vera»''. </blockquote>O meglio, <u>è sempre più complicata di così</u>.  
Sulle fonti alternative, vale sempre il detto che la grande giornalista Fiorenza Sarzanini usa per parlare delle fonti giudiziarie: <blockquote>«Se hai una fonte, è lei che controlla te. Se ne hai dieci, sei tu che controlli loro».</blockquote>Perciò, cari utenti, ogni volta che leggete una notizia che vi fa indignare, prima di ricondividerla cercatela su altre fonti. Sul senso critico, vale il detto: <blockquote>''«Quando ti sembra troppo bella per essere vera, non è vera»''. </blockquote>O meglio, <u>è sempre più complicata di così</u>.  
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* Quando Amy chiama la polizia, presumibilmente in uno stato di ansia e paura, non c’è campo. Il centralinista del 911, come confermato dalla registrazione, continua a dire alla donna che non sente niente. Anche per questo ripete continuamente nel video quel messaggio («C’è un uomo afroamericano che mi sta minacciando»), in un crescendo disturbante eppure ora più comprensibile.
* Quando Amy chiama la polizia, presumibilmente in uno stato di ansia e paura, non c’è campo. Il centralinista del 911, come confermato dalla registrazione, continua a dire alla donna che non sente niente. Anche per questo ripete continuamente nel video quel messaggio («C’è un uomo afroamericano che mi sta minacciando»), in un crescendo disturbante eppure ora più comprensibile.
Ora. Alla luce di questi fatti il comportamento della donna è totalmente condivisibile? Non necessariamente. Non credo sia neppure compito o aspirazione dei giornalisti pronunciare la sentenza. Ma è loro dovere raccogliere e presentare quanti più fatti possibile, perché diano il contesto e gli strumenti ai lettori (e ai follower) per farsi la loro opinione. Nel caso di Amy Cooper, e in tanti, tantissimi altri casi, quel lavoro non è stato fatto. Perché farlo significava essere a rischio linciaggio della folla dei social, essere tacciati di razzismo o di altro. Perché nell’informazione social non contempliamo dubbi, e chiunque ci porti fatti che ne fanno crescere in noi di nuovi ci sta in effetti distraendo. Forse ci conviene etichettarlo come parte dei cattivi e non ascoltarlo più.
Ora. Alla luce di questi fatti il comportamento della donna è totalmente condivisibile? Non necessariamente. Non credo sia neppure compito o aspirazione dei giornalisti pronunciare la sentenza. Ma è loro dovere raccogliere e presentare quanti più fatti possibile, perché diano il contesto e gli strumenti ai lettori (e ai follower) per farsi la loro opinione. Nel caso di Amy Cooper, e in tanti, tantissimi altri casi, quel lavoro non è stato fatto. Perché farlo significava essere a rischio linciaggio della folla dei social, essere tacciati di razzismo o di altro. Perché nell’informazione social non contempliamo dubbi, e chiunque ci porti fatti che ne fanno crescere in noi di nuovi ci sta in effetti distraendo. Forse ci conviene etichettarlo come parte dei cattivi e non ascoltarlo più.
=== I rischi del sensazionalismo nei media ===
=== I rischi del sensazionalismo nei media ===
Il caso di Amy Cooper evidenzia i seguenti problemi nel paesaggio mediatico moderno:
Il caso di Amy Cooper evidenzia i seguenti problemi nel paesaggio mediatico moderno:
# Il ruolo dei social media: Amplificano rapidamente storie indignanti senza un adeguato controllo dei fatti, premiando contenuti che suscitano emozioni forti.
# Il ruolo dei social media: Amplificano rapidamente storie indignanti senza un adeguato controllo dei fatti, premiando contenuti che suscitano emozioni forti.
# Mancanza di giornalismo responsabile: Molti media cavalcano l'onda emotiva senza approfondire adeguatamente la storia.
# Mancanza di giornalismo responsabile: Molti media cavalcano l'onda emotiva senza approfondire adeguatamente la storia.
# Cultura dell'indignazione superficiale: Distorsioni e pregiudizi possono prosperare se non si valuta la situazione nella sua complessità.
# Cultura dell'indignazione superficiale: Distorsioni e pregiudizi possono prosperare se non si valuta la situazione nella sua complessità.
# Impatto sulla vita delle persone coinvolte: La responsabilità sociale dei media spesso viene trascurata.
# Impatto sulla vita delle persone coinvolte: La responsabilità sociale dei media spesso viene trascurata.
== Vedi anche ==
* [[Cancel culture, episodio Amy Cooper]]
* [[Fake News e polarizzazioni]]
* [[Panico morale e Diavoli popolari]]
* [[Capro espiatorio, autonarrazioni senza contraddittorio e gogna pubblica]]
* [[Viralità, Clickbait e FuckNews]]
* [[Cancel culture e illiberali di sinistra]]
* [[Cancel culture, dimissioni del giornalista Bari Weiss]]
* [[Colpevoli fino a prova contraria]]
* [[Francesco Oggiano]]


== Vedi anche ==
* [[Gogne mediatiche]]
* [[Guia Soncini - L'era dell'indignazione, lista episodi]]
 
* [[L'America ha un problema di libertà di parola - NYTimes]]
* [[L'era della suscettibilità]]
* [[Politically Correct]]
* [[:Categoria:Mass Media]]
 
* [[Mass media, sensazionalismo e percezione distorta]]
 
* [[Viralità, Clickbait e FuckNews]]


== Note ==
== Note ==