Bullismo: differenze tra le versioni

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In Francia si vuole provare a '''contrastare il #bullismo nelle scuole''' e per farlo è stato proposto un DDL che mira a introdurre '''punizioni molte severe''' per i bulli: multe da 45 a 150 mila euro e una detenzione che può andare dai 3 ai 10 anni ''quando la vittima viene spinta al suicidio''.
In Francia si vuole provare a contrastare il #bullismo nelle scuole e per farlo è stato proposto un DDL che mira a introdurre punizioni molte severe per i bulli: multe da 45 a 150 mila euro e una detenzione che può andare dai 3 ai 10 anni quando la vittima viene spinta al suicidio.
La proposta è stata presentata da Erwan Balanant, che spiega: <blockquote>"Se tolleriamo la violenza a scuola, la ancoriamo allo sviluppo dei bambini e quindi la installiamo nella società dei prossimi decenni. Oggi un dipendente d'azienda è più tutelato di uno studente del liceo".</blockquote>Secondo le stime di alcune associazioni che si occupano del problema, i<u>n Francia uno studente su dieci sarebbe vittima di bullismo</u> e, da inizio anno, si sarebbero già verificati circa <u>venti suicidi</u> connessi a esso.
 
La legge prevede anche una maggiore formazione per gli operatori sanitari e per la polizia, accusata di ''sminuire'' spesso ''le denunce'' che arrivano dagli studenti bullizzati. Inoltre le indagini durano molti mesi e questo potrebbe impedire un intervento tempestivo in caso di rischio suicidario.
La proposta è stata presentata da Erwan Balanant, che spiega: "Se tolleriamo la violenza a scuola, la ancoriamo allo sviluppo dei bambini e quindi la installiamo nella società dei prossimi decenni. Oggi un dipendente d'azienda è più tutelato di uno studente del liceo".
 
Secondo le stime di alcune associazioni che si occupano del problema, in Francia uno studente su dieci sarebbe vittima di bullismo e, da inizio anno, si sarebbero già verificati circa venti suicidi connessi a esso.


La legge prevede anche una maggiore formazione per gli operatori sanitari e per la polizia, accusata di sminuire spesso le denunce che arrivano dagli studenti bullizzati. Inoltre le indagini durano molti mesi e questo potrebbe impedire un intervento tempestivo in caso di rischio suicidario.
<u>Difficile dare un parere</u> a caldo su questa proposta.  


Difficile dare un parere a caldo su questa proposta. Da una parte sono pienamente consapevole che il bullismo sia un fenomeno sociale estremamente grave e sottovalutato nelle sue ripercussioni psicologiche, soprattutto sul lungo termine. Molte persone non sono nemmeno pienamente coscienti di subire bullismo, magari semplicemente perché non vi è una componente fisica.
Da una parte sono pienamente consapevole che il bullismo sia un '''fenomeno''' sociale estremamente '''grave''' e '''sottovalutato''' nelle sue ripercussioni psicologiche, soprattutto sul lungo termine. Molte persone non sono nemmeno pienamente coscienti di subire bullismo, magari semplicemente perché non vi è una componente fisica.


E questo forse è il più importante punto della questione: qui non parliamo di percosse, ma di violenza psicologica e quest'ultima è molto più difficile da individuare e da pesare nelle sue ripercussioni. Per identificare uno studente che molesta fisicamente un altro studente basterebbero le telecamere in classe (altra proposta controversa), ma per stimare la connessione tra bullismo e suicidio, la questione si complica enormemente.
E questo forse è il più importante punto della questione: qui non parliamo di percosse, ma di '''violenza psicologica''' e quest'ultima è molto più difficile da individuare e da pesare nelle sue ripercussioni. Per identificare uno studente che molesta fisicamente un altro studente basterebbero le telecamere in classe (altra proposta controversa), ma per stimare la connessione tra bullismo e suicidio, la questione si complica enormemente.


Inoltre, punire un bullo con il carcere non credo sia la soluzione giusta: rischia solamente di peggiorare i suoi comportamenti anti-sociali. Bisognerebbe invece introdurlo in un percorso psicologico, ancor meglio insieme ai genitori.
Inoltre, punire un bullo con il '''carcere''' '''non''' credo sia la '''soluzione giusta''': rischia solamente di peggiorare i suoi comportamenti anti-sociali. Bisognerebbe invece introdurlo in un percorso psicologico, ancor meglio insieme ai genitori.
== Vedi anche ==
* [[DDL Zan e polarizzazioni#Riflessione sul "Bullismo" a scuola]]
* [[Polarizzazione, l'opinione di Eileen, Professore Bullizzato]]
* [[Bias tra diverse forme di sofferenza]]
* [[Tutti gli articoli di Marco Crepaldi]]
* [[Bias tra diverse forme di sofferenza#Il bullismo è grave?|Riassunto dell'articolo "Le conseguenze del bullismo sono più gravi dell’abuso" - dello psicologo Andrea Epifani]]
[[Categoria:Marco Crepaldi]]
[[Categoria:Bullismo]]
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Versione attuale delle 00:23, 13 lug 2023

Riportiamo per comodità un post di Marco Crepaldi[modifica | modifica sorgente]

In Francia si vuole provare a contrastare il #bullismo nelle scuole e per farlo è stato proposto un DDL che mira a introdurre punizioni molte severe per i bulli: multe da 45 a 150 mila euro e una detenzione che può andare dai 3 ai 10 anni quando la vittima viene spinta al suicidio.

La proposta è stata presentata da Erwan Balanant, che spiega:

"Se tolleriamo la violenza a scuola, la ancoriamo allo sviluppo dei bambini e quindi la installiamo nella società dei prossimi decenni. Oggi un dipendente d'azienda è più tutelato di uno studente del liceo".

Secondo le stime di alcune associazioni che si occupano del problema, in Francia uno studente su dieci sarebbe vittima di bullismo e, da inizio anno, si sarebbero già verificati circa venti suicidi connessi a esso.

La legge prevede anche una maggiore formazione per gli operatori sanitari e per la polizia, accusata di sminuire spesso le denunce che arrivano dagli studenti bullizzati. Inoltre le indagini durano molti mesi e questo potrebbe impedire un intervento tempestivo in caso di rischio suicidario.

Difficile dare un parere a caldo su questa proposta.

Da una parte sono pienamente consapevole che il bullismo sia un fenomeno sociale estremamente grave e sottovalutato nelle sue ripercussioni psicologiche, soprattutto sul lungo termine. Molte persone non sono nemmeno pienamente coscienti di subire bullismo, magari semplicemente perché non vi è una componente fisica.

E questo forse è il più importante punto della questione: qui non parliamo di percosse, ma di violenza psicologica e quest'ultima è molto più difficile da individuare e da pesare nelle sue ripercussioni. Per identificare uno studente che molesta fisicamente un altro studente basterebbero le telecamere in classe (altra proposta controversa), ma per stimare la connessione tra bullismo e suicidio, la questione si complica enormemente.

Inoltre, punire un bullo con il carcere non credo sia la soluzione giusta: rischia solamente di peggiorare i suoi comportamenti anti-sociali. Bisognerebbe invece introdurlo in un percorso psicologico, ancor meglio insieme ai genitori.

Vedi anche[modifica | modifica sorgente]