Avoiceformen:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
(Creata pagina con "“Dati allarmistici e fasulli, una volgare bugia, è una falsificazione, sono balle, infamia contro l’Italia”, disse l’on. Sgarbi quando l’ISTAT propagandò dati seco...")
 
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
“Dati allarmistici e fasulli, una volgare bugia, è una falsificazione, sono balle, infamia contro l’Italia”, disse l’on. Sgarbi quando l’ISTAT propagandò dati secondo cui ci sarebbero 5 milioni di donne picchiate;
“Dati allarmistici e fasulli, una volgare bugia, è una falsificazione, sono balle, infamia contro l’Italia”, disse l’on. Sgarbi quando l’ISTAT propagandò dati secondo cui ci sarebbero 5 milioni di donne picchiate; le regioni più violente sarebbero l’Emilia Romagna (ove il 38% delle donne sarebbero vittime!) mentre la Calabria sarebbe la meno violenta; nelle città la percentuale di donne vittime (42%) sarebbe maggiore che in campagna; avrebbe subito violenza il 17,6% delle donne che hanno solo la licenza elementare, il 28,9% per cento di quelle con licenza media ed  il 46,2% per cento delle laureate.


le regioni più violente sarebbero l’Emilia Romagna (ove il 38% delle donne sarebbero vittime!) mentre la Calabria sarebbe la meno violenta;
Ovviamente <u>i dati veri mostrerebbero tendenze opposte</u>: dagli stessi dati risulta quindi che l’indagine telefonica ha misurato non la violenza ma la sua percezione, che è stata influenzata dalla propaganda “siamo tutte vittime”, più forte fra le femministe urbane scolarizzate ed ideologicizzate delle regioni rosse piuttosto che nelle campagne del meridione.
 
nelle città la percentuale di donne vittime (42%) sarebbe maggiore che in campagna;
 
avrebbe subito violenza il 17,6% delle donne che hanno solo la licenza elementare, il 28,9% per cento di quelle con licenza media ed  il 46,2% per cento delle laureate.
 
Ovviamente i dati veri mostrerebbero tendenze opposte: dagli stessi dati risulta quindi che l’indagine telefonica ha misurato non la violenza ma la sua percezione, che è stata influenzata dalla propaganda “siamo tutte vittime”, più forte fra le femministe urbane scolarizzate ed ideologicizzate delle regioni rosse piuttosto che nelle campagne del meridione.


Per massimizzare il numero di donne vittime, l’ISTAT ha dilatato fino al ridicolo il concetto di violenza domestica. Ad esempio sono state classificate come vittime, a loro insaputa, le donne che al telefono hanno risposto “sì” a domande di questo genere:
Per massimizzare il numero di donne vittime, l’ISTAT ha dilatato fino al ridicolo il concetto di violenza domestica. Ad esempio sono state classificate come vittime, a loro insaputa, le donne che al telefono hanno risposto “sì” a domande di questo genere:


Suo marito la ha criticata per il modo di vestirsi?
* Suo marito la ha criticata per il modo di vestirsi?
* Suo marito la ha criticata per il modo di cucinare?
* Suo marito controlla quanto spende?


Suo marito la ha criticata per il modo di cucinare?
Una signora ha preso alla lettera l’ideologia femminista ed ha chiamato la polizia, denunciando il marito perché non voleva mangiare la zuppa da lei cucinata.


Suo marito controlla quanto spende?
Un '''team di ricercatori indipendenti''' '''ha posto le stesse domande a uomini trovando una tasso di uomini classificabili come vittima di violenza femminile pari al tasso di donne classificate dall’ISTAT come vittime di violenza maschile''' (link allo studio<ref>{{Cita pubblicazione|autore=P.G. Macrì|titolo=Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile|rivista=Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, vittimologia.it|volume=VI|numero=3|autore2=Al.|autore3=|anno=2012|url=https://www.vittimologia.it/rivista/articolo_macri_et_al_2012-03.pdf}}</ref>).  
 
Una signora ha preso alla lettera l’ideologia femminista ed ha chiamato la polizia, denunciando il marito perché non voleva mangiare la zuppa da lei cucinata.


Un team di ricercatori indipendenti ha posto le stesse domande a uomini trovando una tasso di uomini classificabili come vittima di violenza femminile pari al tasso di donne classificate dall’ISTAT come vittime di violenza maschile.  [P.G. Macrì et al., “Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile”, Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, vol. VI (2012) 30].  E questo senza spendere soldi, quando invece l’indagine ufficiale sessista è costata 60 milioni di Euro, e l’ISTAT stessa ammette che i risultati vanno “analizzati con cautela”.
E questo senza spendere soldi, quando invece l’indagine ufficiale sessista è <u>'''costata 60 milioni di Euro'''</u>, e l’ISTAT stessa ammette che i risultati vanno “analizzati con cautela”.


violenzadomestica
violenzadomestica