Modifica di Alcol e consenso, Riflessione sulla complessità della situazione

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# Consenso nelle relazioni intime: Le fonti consultate enfatizzano l'importanza del consenso esplicito nelle relazioni intime. Il consenso sessuale è definito come una comunicazione verbale che esprime la volontà di partecipare a un'attività sessuale e può essere revocato in qualsiasi momento. Non si dovrebbe mai presumere che il silenzio o l’assenza di resistenza equivalgano a un consenso. Inoltre, il consenso non può essere ottenuto tramite coercizione, minacce o violenza. Tuttavia, non ho trovato nelle fonti fornite una dichiarazione specifica che indichi che la legge italiana non accetta un consenso implicito basato sull'assenza di resistenza. La legge italiana punisce gli atti sessuali compiuti con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità (art. 609 bis c.p.), ma non specifica direttamente il concetto di consenso implicito o esplicito.
# Consenso nelle relazioni intime: Le fonti consultate enfatizzano l'importanza del consenso esplicito nelle relazioni intime. Il consenso sessuale è definito come una comunicazione verbale che esprime la volontà di partecipare a un'attività sessuale e può essere revocato in qualsiasi momento. Non si dovrebbe mai presumere che il silenzio o l’assenza di resistenza equivalgano a un consenso. Inoltre, il consenso non può essere ottenuto tramite coercizione, minacce o violenza. Tuttavia, non ho trovato nelle fonti fornite una dichiarazione specifica che indichi che la legge italiana non accetta un consenso implicito basato sull'assenza di resistenza. La legge italiana punisce gli atti sessuali compiuti con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità (art. 609 bis c.p.), ma non specifica direttamente il concetto di consenso implicito o esplicito.
# Legislazione italiana riguardo il consenso: La legge italiana, come riportato nelle fonti, si concentra sulla punibilità degli atti sessuali compiuti con violenza, minaccia o abuso di autorità (articolo 609 bis del codice penale). Non ho trovato nelle fonti fornite un riferimento diretto che affermi che la legislazione italiana richieda esplicitamente il consenso per gli atti sessuali in generale. Tuttavia, l'articolo 609 ter c.p. punisce chi compie atti sessuali con minorenni, e l'articolo 609 quater c.p. punisce la prostituzione minorile e la pornografia minorile. Inoltre, l'articolo 609-sexies c.p. stabilisce che l'ignoranza dell'età della persona offesa non può essere invocata come scusa, a meno che non si tratti di ignoranza inevitabile. Non ho trovato nelle fonti fornite informazioni specifiche riguardo al consenso in pratiche BDSM o altre situazioni in cui il consenso diventa un fattore critico per la liceità degli atti sessuali.
# Legislazione italiana riguardo il consenso: La legge italiana, come riportato nelle fonti, si concentra sulla punibilità degli atti sessuali compiuti con violenza, minaccia o abuso di autorità (articolo 609 bis del codice penale). Non ho trovato nelle fonti fornite un riferimento diretto che affermi che la legislazione italiana richieda esplicitamente il consenso per gli atti sessuali in generale. Tuttavia, l'articolo 609 ter c.p. punisce chi compie atti sessuali con minorenni, e l'articolo 609 quater c.p. punisce la prostituzione minorile e la pornografia minorile. Inoltre, l'articolo 609-sexies c.p. stabilisce che l'ignoranza dell'età della persona offesa non può essere invocata come scusa, a meno che non si tratti di ignoranza inevitabile. Non ho trovato nelle fonti fornite informazioni specifiche riguardo al consenso in pratiche BDSM o altre situazioni in cui il consenso diventa un fattore critico per la liceità degli atti sessuali.
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Altro spunto di riflessione, questi dato non sono sulle denunce ma su i processi, almeno in Italia non tutti i fascicoli (cioè le denunce) vanno a processo cioè in tribunale, anzi la maggior parte viene archiviata (ovvero non si va a processo), da quel che so solo il 40% dei fascicoli supera il Gup e va a processo. Perché ciò è interessante? Perché una delle più comuni cause di archiviazione è che la denuncia sia contro ignoti (non si sa chi ha commesso il reato, la ha fatta franca dicamo) ma nei reati contro le donne e nei reati di violenza nella stagrandissima maggioranza dei casi l'indagato è noto. Inoltre mi ricordo che in italia mediamente le sentenze di condanna si attestino al 50% circa mentre i reati di violenza sessuale si attestino come percentuale di condanna al 15%. Ovviamente non prendere queste statistiche per oro colato ma come spunto per approfondimenti.
Un aspetto cruciale da considerare nell'analisi della giustizia penale in Italia riguarda il percorso delle denunce fino al processo. Non tutte le denunce si trasformano in processi giudiziari; infatti, una significativa porzione di esse viene archiviata prima di raggiungere questa fase. Questo fenomeno è particolarmente rilevante poiché, secondo alcune stime, solo il 40% dei fascicoli supera la fase preliminare del Giudice per le Indagini Preliminari (GUP) e procede verso il processo. La ragione dietro a questo dato merita attenzione, soprattutto considerando che una delle cause più frequenti di archiviazione è la denuncia contro ignoti, ovvero casi in cui l'autore del reato non è identificato. Tuttavia, nei reati di violenza contro le donne e nei reati di violenza in generale, l'indagato è spesso noto, il che pone interrogativi sulla gestione di tali denunce.Inoltre, è importante sottolineare che, mentre la media delle sentenze di condanna in Italia si aggira intorno al 50%, per i reati di violenza sessuale la percentuale di condanne è significativamente inferiore, attestandosi intorno al 15%. Questo divario tra la generale tendenza alla condanna e la specifica situazione dei reati di violenza sessuale solleva questioni sulla difficoltà di perseguire legalmente tali crimini e sulla necessità di approfondire le cause di tale discrepanza.Queste osservazioni non devono essere interpretate come definitive, ma piuttosto come spunti per ulteriori indagini e riflessioni sul sistema giudiziario e sulla sua capacità di affrontare efficacemente i reati di violenza, in particolare quelli contro le donne. La complessità di questi temi richiede un'analisi dettagliata e un impegno costante per migliorare l'accesso alla giustizia per le vittime di violenza.


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