Danni all'autostima femminile: Oggettificazione, auto-oggettivazione, sessualizzazione: differenze tra le versioni

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=== Testimonianza di un insegnante ===
Io lavoro a scuola: ci sono ragazzine che non hanno avuto nemmeno il menarca che vestono leggins e minitop a ombelico scoperto che si chinano sulla cattedra facendo ciondolare la testa e imbronciando le labbra in un grottesco quanto maldestro ammiccamento.
"Prof, mi dica quanto ho preso"
"Trovi il voto sulla prima pagina del foglio di protocollo. Ti suggerisco maggiore attenzione nella stesura della bella. A posto, ora: i tuoi compagni aspettano il loro turno"
Potendo, le spedirei a prendere le giacche dagli attaccapanni per coprirsi, ma se oso esprimere lamentele sul loro modo di vestire, passo dalla parte del torto.
Fortunatamente sono sano e simili spettacoli mi fanno semplicemente ribrezzo.
Alcuni miei colleghi di liceo, però, se la passano peggio. Lì le ragazze sono pienamente formate e sessualmente mature: è molto più difficile mantenersi estranei alla vista di quei corpi.
E se ti sfugge un'occhiata alla scollatura, stai pur certo che se ne accorgeranno.
Io e i miei colleghi uomini ci esercitiamo a tenere lezioni guardando gli angoli del soffitto della classe e mantenere uno sguardo "lungo" come se stessimo guidando quando una di queste alunne ci rivolge la parola.
Le ragazze sono perfettamente consapevoli del loro potere sessuale, infatti lo usano come uno strumento a tutti gli effetti: quelle più sessualizzate sono quelle che ricercano (e ottengono) la considerazione dei maschi più in vista in classe, anche se bulli.
È per questo che ho firmato una petizione per introdurre l'uniforme nel nostro Istituto.
Uniforme unisex con pantaloni e blusa. Anche per i docenti: dobbiamo essere inattaccabili
le docenti in corridoio erano d'accordo con me, ma in sede di dibattito mi sono trovato solo.
"Colleghe, so che quanto sto per dire potrà suonare molto impopolare, soprattutto se pensiamo alle ripercussioni di immagine che hanno investito altri istituti che hanno già provato a stabilire dei timidi accorgimenti di vestiario per gli alunni. Basti pensare al liceo Socrate dell'anno scorso.
Eppure, non posso tacere che l'introduzione di un'uniforme possa giovare ai rapporti di classe in quanto inibirebbe le disparità sociali e sessuali di alunni e docenti."
Va detto che sono stato molto diplomatico, ma la preside mi ha fatto notare che una simile iniziativa ha dei costi, non solo di popolarità, ma anche di economia per le famiglie degli studenti.
Me ne sono rimasto zitto, ma dopo che se era andata, ho detto alle altre colleghe "Qualcuno doveva pur dirlo...SONO CONTENTO CHE PERÒ ABBIAMO TROVATO UNA SCUSA UTILE A DERUBRICARE IL PROBLEMA, CON BUONA PACE DI TUTTI"