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L'importanza dell'aspetto fisico negli uomini e nelle donne
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===Commenti e considerazioni=== ==== TLDR 1: Percezioni e Giudizi sull'Attenzione all'Aspetto ==== * Un utente sostiene che le donne vengono criticate per dare importanza all'aspetto fisico, mentre agli uomini è permesso valutare le donne principalmente per il loro aspetto. * Marco Ferri risponde che gli uomini ammettono di valutare le donne per il loro aspetto per evitare stigma, ma le donne che esprimono preferenze simili sono etichettate come superficiali. * Una ragazza sottolinea che la società ha inculcato l'idea che concentrarsi sull'aspetto sia "sbagliato", nonostante sia una reazione naturale. Considerazione di un utente sull'aspetto fisico: "''Perché le donne se guardano l'aspetto vengono criticate e devono giustificarsi per l'uomo é considerato nomale che non consideri interessante il cervello di una donna ma solo il culo e le tette''". Risposta di Marco Ferri: "''No, i maschi lo mettono ammettono eccome perché é lecito dimostrino di avere ormoni maschili pena lo stigma di gay. Le donne se esprimono preferenze già si e visto anche in questo gruppo ma non solo qui sono considerate superficiali, stronze e troie''". Una ragazza esprime la propria opinione: "''Che la gente ha paura di essere giudicata superficiale, ha paura di essere mal considerata se pone l'attenzione sull'aspetto fisico perché ci è stata inculcata l'idea che è "sbagliato" quando è super naturale. L’aspetto fisico è la prima cosa che si guarda''" ==== TLDR 2: Società, Media e Bellezza ==== * Marco Ferri osserva che le donne sono spinte a competere esteticamente perché la società valorizza la bellezza, e questo può avere origine già nell'infanzia. La televisione e i social media sono considerati colpevoli di promuovere questi standard. * Una ragazza risponde concordando sul fatto che gli esseri umani sono visivi di natura e che la definizione di bellezza è soggettiva. L'aspetto fisico può variare ampiamente nelle preferenze individuali. Considerazione di Marco Ferri: "''Le donne sono competitive sull'aspetto perché la società fa pesare che è importante per avere successo non solo in amore. Valorizzarsi esteticamente dà premi sin da bambine. Non a caso bullizzano quelle cicciotte. Quelle belle hanno più amici e sono più rispettate. La colpa della TV sicuramente ma non solo ma certamente ha contribuito molto. Oggi è colpa dei social''". Risposta di una ragazza su una considerazione di Marco Ferri: "''Ah, si su questo ti do ragione l'essere umano é un animale "visuale", ha sviluppato tendenzialmente la vista più degli altri sensi, utilizza gli elementi visivi per comunicare continuamente, sia esplicitamente che non. Quindi negare che l'aspetto esteriore non colpisca all'occhio inverosimile. Quello che contesto magari é il discorso "bello" e "brutto', perché del tutto soggettivo. Ad esempio un uomo può essere attratto dagli occhi di una che è grassa, oppure una senza tette può avere dei capelli che secondo il partner le conferiscono un certo fascino. Insomma, anche sui caratteri "estetici" ci sarebbe da approfondire troppo, per generalizzare su "culo", "tette", "magra''". ==== TLDR 3: Bellezza, Superficialità e Interazioni Sociali ==== * Un utente sostiene che le donne sono ipocrite quando dicono che la bellezza non conta, suggerendo che usano la bellezza come scusa per evitare relazioni. * Un commento di una ragazza sottolinea che non c'è nulla di male nel considerare l'aspetto come un primo criterio di attrazione, ma riconosce che non è l'unico fattore importante nelle relazioni. Risposta di un utente: "''Vero, ma perché sono loro stesse ad essere ipocrite e ad aver inculcato in testa agli uomini che "la bellezza non conta ma basta saperci fare ed evidentemente non ci sapeva fare" usata palesemente come scusa perché se la sentono troppo calda o perché non vogliono dartela perché sei brutto''." Commento di una ragazza sotto ad un sondaggio: "''Non so cosa votare. Però non c'é nulla di male nel guardare solo l'aspetto inizialmente, è normale che se vedi una tizia o tizio carino di provi maggior parte del ragazzi son superficiali, ma ultimamente ho conosciuto un paio di ragazzi a cui piaceva una ragazza non proprio carina (e la conoscono da parecchio tempo da amici)''". '''La Crisi della Mascolinità: Riflessioni sulla Società Moderna e le Interazioni Uomo-Donne''' '''TLDR:''' L'autore esprime preoccupazione per la percezione in evoluzione del maschio nella società occidentale. Egli evidenzia un declino nella fertilità maschile e critica la rappresentazione degli uomini in pubblicità come quella della Gillette, suggerendo che queste narrative incoraggiano una visione distorta delle interazioni maschili. L'autore sottolinea la crescente alienazione e deumanizzazione delle relazioni, affermando che certi comportamenti normali stanno diventando stigmatizzati, come dimostrano le politiche di interazione sul posto di lavoro di Netflix e NBC. Egli invoca una maggiore consapevolezza delle restrizioni imposte sulla comunicazione e sulla spontaneità nelle relazioni interpersonali.<blockquote>Ti dico cosa c’è di vero, secondo me. È innegabile che ci sia una <u>crisi del maschio nel mondo occidentale</u>. Primo: da un punto di vista meramente biologico, la fertilità maschile è in calo vistoso da 50 anni e nessuno sa esattamente perché. Secondo: la pubblicità della Gillette è un buon esempio, perché (oltre ad essere incredibilmente sessista al contrario) propone implicitamente un modello di società nel quale parlare con uno sconosciuto per strada è considerato da maniaci, rimorchiarlo su Tinder è ok. Nelle società anglosassoni è ''de facto'' già così da anni. E io lo trovo visceralmente alienante, profondamente nevrotizzante, spersonalizzante e in ultima analisi anche materialistico / consumistico al limite della follia mentale. Stiamo dicendo che rimorchiarsi una su una app di appuntamenti è più normale di iniziare una conversazione per strada o in metropolitana. Fra Harvey Weinstein e il tizio che attacca bottone per strada con le migliori intenzioni c’è un abisso. E qui veniamo a quello che c’è di sbagliato: alcuni uomini sono corresponsabili di questo casino. Anche se io disprezzo definizioni quali “mascolinità tossica” e “patriarcato”, è innegabile che sui posti di lavoro in passato siano abbondati i maschi alfa che fanno a gara a chi ce l’ha più lungo come una massa di fottuti trogloditi, e che non si rapportano alle donne come una persona normale farebbe (cioè mantenendo un sano interscambio persona-persona, non uomo-donna - trovo aberrante che i genitali di una persona facciano la differenza nel modo in cui ti ci rapporti). Questi però cominciano ad essere esempi sempre più isolati, e in America ci si è costruita l’ennesima montagna di merda mediatica sopra - non a caso ora si sta smontando. Altra considerazione squisitamente personale: l’approccio ad una donna / a un uomo che ti piace o è lasciato al caso per mantenere intatti quel minimo di spontaneità, romanticismo e umanità che è rimasta in questa società di pazzi sclerati , oppure, nel momento in cui c’è gente in giro che sbrocca per una mano appoggiata ad una spalla o per domande innocenti tipo “posso offrirti un caffè?”, va codificata nei minimi fottuti dettagli. E a quel punto nessuno si lamenti. Fa bene Netflix a impedire che la gente si guardi negli occhi sul posto di lavoro più di 5 secondi di fila. Fa bene NBC a proibire gli abbracci. Le scollature: quanto sono permesse e quanto no, ESATTAMENTE? Quanto trucco è permesso e quanto no? Quali parole possono essere usate sul posto di lavoro e quali no, ESATTAMENTE? Che tipo di interazione è permesso avere sulla metropolitana, ESATTAMENTE? Se io ti dico “ciao” sono un maniaco? E se non lo sono dove si sposta il limite? Rendiamoci conto di quello che stiamo dicendo.</blockquote>
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